Primi profughi che arrivano alla spicciolata sul territorio civitavecchiese. Purtroppo, non sempre nella rete del’accoglienza predisposta dal governo attraverso le prefetture, come nel caso della donna incinta al nono mese che si è presentata martedì all’ospedale San Paolo. Valentyna, questo il nome della 35enne, sta bene: è arrivata qui da Kiev perché da piccola fu accolta a Tarquinia nel quadro delle iniziative post incidente alla centrale di Chernobyl.
Intanto il Comune ha fatto sapere che i piani di accoglienza per i rifugiati dall’Ucraina continuano ad essere al centro dell’attenzione.
Anche negli scorsi giorni, in particolare, l’Amministrazione ha avuto momenti di confronto con le autorità sanitarie e chiarimenti con la Prefettura. A fare il punto della situazione è l’Assessore ai Servizi sociali Cinzia Napoli: “L’Amministrazione sta lavorando insieme a tutti gli altri attori dell’emergenza profughi, dalle istituzioni alle forze dell’ordine, dalle autorità sanitarie alle aziende di trasporto. Chiaramente restiamo in attesa delle risorse che la Prefettura provvederà a rendere note quanto prima, così come avverrà per le linee programmatiche ed operative degli interventi. Civitavecchia, grazie alla risposta che la settimana scorsa abbiamo potuto registrare da parte del territorio, con particolare riferimento ad enti ed associazioni specializzate nell’accoglienza, ha offerto una disponibilità di 50 posti. Successivamente avvieremo, in base ai bisogni, eventuali raccolte, mentre già da ora è in corso una ricognizione per intercettare eventuali arrivi fuori dalla rete predisposta, che potrebbero verificarsi”.
In merito, è stata attivata la Protezione civile: profughi provenienti dalle zone di guerra a Civitavecchia, o persone informate di arrivi già avvenuti, devono contattare lo 0766.19422.