Novembre 23, 2024
Il lento riavvio della Civitavecchia-Orte
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Il lento riavvio della Civitavecchia-Orte

Tra quattro anni (salvo complicazioni) si potrà forse evitare di passare dall’archetto di Monte Romano, a meno che non si è diretti nel ridente paesino. Dopo la nomina del commissario governativo Ilaria Coppa, incarico che sta per compiere un anno, è un lento riavvio quello del cantiere della Civitavecchia-Orte. Con la decisione che si dividerà il lotto finale dell’opera infinita in due stralci, il primo dei quali andrà in cantiere (si spera) entro il 2022, per arrivare almeno a superare l’abitato di Monte Romano.

Ma ecco il comunicato con cui si è data notizia dello stato dell’arte.

“Il 29 marzo è stata avviata, da parte di Anas S.p.A., la procedura autorizzativa per la realizzazione del primo tratto di completamento della SS 675 Umbro Laziale, tra gli svincoli di Monte Romano Est e Tarquinia. Il Commissario di Governo per il completamento dell’opera, Ilaria Maria Coppa, ricorda come negli anni sono state studiate diverse alternative progettuali e anche i tracciati analizzati più approfonditamente (tracciato Verde e Viola) non sono riusciti a concludere il proprio iter approvativo. Nel primo caso, tracciato Viola, per le forti criticità di natura archeologica legate all’attraversamento del Sito UNESCO della Necropoli di Tarquinia. Nel caso del tracciato Verde, per l’intervenuta sentenza del TAR del Lazio che ha annullato le procedure autorizzative. Il Commissario ha quindi riavviato gli studi comparativi dei diversi tracciati e la valutazione di incidenza ambientale delle diverse alternative. Gli approfondimenti tecnici e le intense interlocuzioni con i territori e i ministeri competenti hanno evidenziato: la volontà, la necessità e l’urgenza di completare l’opera; l’impellente necessità di superare le problematiche legate alla sicurezza stradale e al congestionamento del traffico causate dalla strettoia di Monte Romano; la necessità di individuare un tracciato in grado di contemperare la tutela ambientale e nelle stesso tempo la salvaguardia del patrimonio archeologico del Sito UNESCO della Necropoli di Tarquinia”.

“Raccolte le esigenze delle amministrazioni e dei ministeri competenti e valutate le alternative dal punto dal punto vista tecnico e procedurale si è deciso: di suddividere la realizzazione dell’opera in due stralci funzionali: il primo tra lo svincolo di Monte Romano Est e lo svincolo di Tarquinia; il secondo dallo svincolo di Tarquinia fino all’innesto con l’autostrada A12; di prevedere, per il primo 1° Stralcio Monte Romano Est- Tarquinia, il passaggio a nord dell’abitato di Monte Romano (coincidente con il primo tratto del tracciato Viola) in ragione di una minore incidenza ambientale; per il 2° Stralcio Tarquinia – Civitavecchia (A12) di continuare ad approfondire la fattibilità tecnica delle alternative di tracciato, cercando di conciliare le esigenze di tutela archeologica ed ambientale legate alla presenza del sito UNESCO dell’area archeologica di Tarquinia e dell’ area Natura 2000. Descrizione del 1° Stralcio Monte Romano Est- Tarquinia. Lo stralcio per il quale sono state avviate le procedure autorizzative ha una lunghezza di circa 5 chilometri e la piattaforma stradale, con caratteristiche di strada extraurbana principale, è a due corsie per senso di marcia. Il progetto prevede, in uscita dallo svincolo Monte Romano Est, l’attraversamento della SS 1bis con una breve galleria artificiale, superata la quale il tracciato si sviluppa per poco più di un chilometro in rilevato, fino all’immissione nella galleria naturale di Monte Romano, lunga circa 1,6 chilometri. Passata la galleria il tracciato prosegue per 900 metri in rilevato fino allo svincolo di Tarquinia dove è previsto un innesto, mediante rotatoria, con la SS 1 bis. L’importo lavori dell’opera è di circa 230 milioni di euro, per un investimento complessivo di 290 milioni di euro e i tempi per il completamento dei lavori sono stimati in 4 anni. Il tratto è integralmente finanziato e si auspica che la proficua collaborazione con le amministrazioni preposte al rilascio dei pareri e delle autorizzazioni potrà consentire di impegnare i 200 milioni di euro di risorse FSC entro il 31 dicembre 2022”.