Guerra in porto, dopo la decisione di stravolgere funzioni e mansioni dei dipendenti dell’autorità di sistema portuale. Una scelta che sembra davvero inspiegabile, anche alla luce delle continue dichiarazioni dei vertici sull’efficienza dell’ente. Fatto sta che la reazione delle organizzazioni sindacali è stata durissima e senza precedenti, con addirittura la proclamazione di tre giorni di sciopero. I dipendenti dell’authority di Civitavecchia si asterranno quindi dal lavoro le ultime tre ore del 13 e del 14 aprile e tutta la giornata del 21, come deciso da Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
Ecco la presa di posizione del Partito democratico (che, è bene ricordarlo, è il partito che ha espresso proprio il presidente di Adsp Pino Musolino): nota firmata dal segretario cittadino Piero Alessi.
“Abbiamo appreso dello sciopero relativo ai dipendenti della Autorità di Sistema Portuale promosso, su mandato dei lavoratori, dalle organizzazioni sindacali della categoria dei trasporti, di CGIL-CISL- UIL e UGL. Evidentemente non entriamo nel merito delle questioni sollevate che attengono alle dinamiche delle relazioni sindacali. Confermiamo che evidentemente il nostro posto non può che essere accanto ai lavoratori: per di più sappiamo bene quanto la proclamazione di uno sciopero sia sempre una scelta difficile. Comunque, quando si manifesta disagio questo va ascoltato e, compatibilmente con i ruoli che ciascuno svolge, vanno con pazienza trovate le soluzioni più adeguate, a salvaguardia degli interessi tanto individuali che generali. Siamo certi che il senso di responsabilità delle parti in causa saprà individuare le strade migliori per ricucire quanto si è evidentemente lacerato, sotto il profilo delle relazioni, dei comportamenti e delle scelte concrete. Esprimiamo la nostra disponibilità, qualora richiesto, a svolgere nel rispetto dei ruoli, delle autonomie e delle competenze, quanto nelle nostre possibilità per sostenere un auspicabile composizione dei dissidi.