Un grave errore revocare la delibera di adesione alla Provincia Porta D’Italia. È quanto sostiene il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei, bersagliando il collega di Civitavecchia Marco Piendibene e la sua maggioranza dopo la scelta di tornare tra le braccia di Roma Città Metropolitana.
In un comunicato, il sindaco di Santa Marinella ricorda che nei giorni scorsi aveva inviato al neo eletto primo cittadino di Civitavecchia una lettera sottoscritta dai colleghi di Tolfa, Allumiere e Ladispoli.”La scelta di revocare la delibera di adesione al progetto della costituzione della nuova provincia Porta D’Italia è stata una decisione sbagliata. Dopo 40 anni che anche il Pd rincorreva l’idea della nascita di provincia e dopo che finalmente anche il comune di Fiumicino non avendo prima le possibilità aveva deciso di staccarsi dall’egida di Roma e di città metropolitana, Civitavecchia, invece di cogliere un’importante opportunità per esigenze esclusivamente partitiche, si è tirata indietro. Una decisione che ripeto è sbagliata perchè il far parte di una nuova provincia avrebbe favorito un omogeneo sviluppo di questo territorio e tutti i comuni appartenenti a questo nuovo ente locale che si potrebbe definire bipolare che avrebbe ruotato attorno alle due località di Fiumicino e Civitavecchia. Due città dalle immense potenzialità dal momento che sono sedi del più grande aeroporto internazionale d’Italia e del primo porto crocieristico d’Europa. Questo senza contare tutte le infrastrutture che sarebbero potute sorgere sempre su questo territorio e si, mi riferisco a uffici provinciali essenziali quali Inps, Prefettura Questura. Uffici che finalmente sarebbero stati più vicini anche logisticamente ai cittadini ed utenti. E l’elenco potrebbe essere ancora lungo e includere gli uffici ad esempio alla Motorizzazione Civile , gli sportelli per le richieste di invalidità civile che obbligano tantissimi cittadini a recarsi con i disagi che ne conseguono nella Capitale. Avremmo potuto dotare il territorio della nuova provincia di tutte quelle strutture facilmente raggiungibili dai comuni attraverso l’autostrada la via Aurelia e la linea ferroviaria evitando il pendolarismo verso Roma in uffici spesso al collasso. Non riesco a capire per quale reale motivo si sia arrivati a compiere questo passo tanto più che ricordo che anche il Movimento Cinque Stelle con l’ex sindaco Cozzolino aveva adottato una delibera per uscire dalla Città Metropolitana. Ora cosa è successo, perchè hanno rinnegato quella decisione? La nuova provincia avrebbe portato nuovi posti di lavoro e sviluppo economico occupazionale. Avrebbe dato centralità e dignità ad un territorio che oggi è marginale e fagocitato da altre città dell’ hinterland romano e dalla stessa Capitale. Abbiamo appreso che alcuni cittadini si stanno muovendo per promuovere un referendum, mi auguro che tale iniziativa vada avanti e che liberamente Civitavecchia possa scegliere sulla base dell’ esito di una consultazione referendaria. Al di là di questo, ricordo ancora come riportato nella lettera sottoscritta dai colleghi Landi, Bentivoglio e Grando che la nuova Provincia avrebbe anche incrementato il suo potere contrattuale al cospetto di Stato e Regione e avrebbe potuto offrire a tutti i cittadini anche la realizzazione di un nuovo plesso ospedaliero o universitario e garantire una gestione più accurata del suolo e dell’ambiente. Al contrario ora si rischia di perdere per sempre tutte queste opportunità e a mio personale avviso al di là degli schieramenti ideologici e partitici si sta compiendo un gravissimo errore”, conclude Tidei.