Ieri pomeriggio Palazzo del Pincio ha ospitato un incontro con le associazioni del Terzo settore di Civitavecchia per illustrare la missione organizzativa in Slovacchia nella quale l’on. Battilocchio, l’assessore Cinzia Napoli e il coordinatore del nucleo di Protezione Civile di Civitavecchia e Tarquinia Valentino Arillo hanno visitato il campo profughi di Michalovce, al confine con l’Ucraina, e preso contatto con i responsabili della comunità salesiana locale per avviare un’ottimizzazione degli aiuti portati dal nostro territorio.
“Come sempre il nostro comprensorio risponde alla grande alla chiamata a uno sforzo di solidarietà” ha dichiarato l’on. Battilocchio, “ma la solidarietà va razionalizzata: mettiamo a disposizione di istituzioni, associazioni, parrocchie e gruppi del territorio i contatti diretti delle realtà che sono in prima linea nell’accoglienza profughi al confine slovacco-ucraino. L’obiettivo è quello di creare rapporti bilaterali per rendere efficaci gli aiuti. Si avviano quindi i “ponti di solidarietà” diretti che vedranno il nostro territorio protagonista”.
“È fondamentale” ha infatti spiegato Valentino Arillo, “ottimizzare la solidarietà per non rendere vani gli sforzi perché altrimenti succede, come abbiamo purtroppo constatato di persona, che molti aiuti vengano accatastati alle frontiere senza possibilità di arrivare a destinazione”.
Croce Rossa, Caritas e Comunità di Sant’Egidio, presenti nell’aula Calamatta con i dirigenti di Civitavecchia, hanno portato la loro solidarietà, insieme alle associazioni del Terzo settore del territorio.
L’assessore ai Servizi sociali Cinzia Napoli ha raccontato l’operazione: “Ho convocato questo incontro per condividere l’esperienza appena vissuta. Il campo che ospita i profughi in fuga dalla guerra si trova in Slovacchia, a pochi chilometri dal confine con l’Ucraina. Abbiamo preso contatto con i responsabili della comunità salesiana, molto radicata nel territorio e ben organizzata, e ne abbiamo apprezzato l’organizzazione e l’efficienza”.
In collegamento Skype dalla Slovacchia l’ispettore salesiano padre Peter: “I salesiani hanno regole precise per evitare pacchi non idonei come tanti arrivati all’inizio, per essere più efficaci nella distribuzione degli aiuti” ha spiegato tra l’altro, “e così, quando arriva una richiesta dall’Ucraina, compriamo quello che serve o raccogliamo il materiale attraverso gli aiuti come quello delle vostre associazioni, regolarmente impacchettato e consono alle necessità reali”.
“Metteremo i suoi contatti a disposizione delle associazioni per indirizzare in maniera puntuale gli aiuti umanitari” ha continuato l’on. Battilocchio, “costruendo un canale di solidarietà volontario e controllato”.
“Forniremo elenchi di materiali richiesti e modalità di selezione, fermo restando il fatto che la cosa più razionale sono le donazioni in denaro, come dice suor Ausilia” ha concluso l’assessore Napoli presentando la religiosa salesiana che “ha creato la scintilla della nostra iniziativa e ci ha messo in contatto con la Slovacchia, dove siamo stati accompagnati dalla sua consorella suor Monika”.Suor Ausilia, forte di una grande esperienza nel soccorso umanitario, ha ricordato che “ad esempio con l’emigrazione dal Kosovo, a volte arrivano aiuti assurdi: in agosto pacchi con pellicce e piumini… Poi la pulizia, spesso erano abiti non lavati… abbiamo buttato tanta roba. Se vogliamo rinunciare a qualcosa, diamo poco ma nuovo. Per questo è fondamentale una razionalizzazione degli aiuti”.