Numerose reazioni alla notizia che la Regione Lazio sarebbe pronta a dare il via alla realizzazione di un megadigestore di rifiuti in zona Monna Felicita, a Civitavecchia.
Ecco i consiglieri regionali Gino De Paolis e Devid Porrello, “Si è tenuta oggi in Regione Lazio la terza riunione della conferenza dei servizi per la discussione del progetto presentato da Ambyenta Lazio SpA riguardante la valutazione dell’impatto ambientale del progetto per la realizzazione di un impianto di produzione di biometano nel Comune di Civitavecchia, precisamente nella località Monna Felicita.
La conferenza dei servizi si è aggiornata a venerdì ma i responsabili amministrativi della Regione hanno già oggi anticipato che in tale sede rilasceranno un parere positivo. Come consiglieri regionali del territorio non possiamo che stigmatizzare pesantemente quanto anticipato: sono diversi i pareri negativi alla realizzazione di questo progetto, fra cui quello pesantissimo rilasciato dalla ASL RM4 che citando lo studio del 2016 del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario della Regione Lazio dichiara che è indispensabile attuare oggi le misure di prevenzione primaria limitando la esposizione della popolazione a tutte le fonti inquinanti presenti sul territorio legate agli impianti energetici, al riscaldamento e al traffico stradale e marittimo. Gli uffici della Regione non possono ignorare l’importanza di pareri tanto contrari quanto netti, rilasciati da enti autorevoli come Asl, Sovrintendenza e Comune: ribadiamo quindi la nostra contrarietà politica al progetto e faremo tutto quanto in nostro potere per far si che questo improvvido progetto non veda la realizzazione. Anche su questa battaglia ambientale il territorio si è fin qui dimostrato unito e proprio dalla compattezza della politica dovremo trovare le energie e gli strumenti necessari per bloccare il progetto proposto da Ambyenta Lazio”.
Dura la presa di posizione di Comitato Sole e Forum Ambientalista, che attaccano proprio la Regione Lazio. “Si è svolta ieri la terza seduta della conferenza dei servizi, a cui era convocato e presente il Comitato SOLE, la cui conclusione è stata rinviata a venerdì 28 gennaio p.v.- Solo allora sapremo se sarà rilasciata, in contrasto con i voleri della popolazione e delle autorità preposte alla tutela della salute, l’autorizzazione per realizzare a Civitavecchia il biodigestore proposto da Ambyenta Lazio S.p.A.: un megaimpianto da 120.000 tonn/anno di rifiuti organici di cui il comprensorio non ha assolutamente alcun bisogno producendone solo 7000 tonn/anno. Si andrebbe ad aggiungere altro significativo impatto ambientale in un territorio già gravemente compromesso. Il rinvio della CDS si è reso necessario per l’assenza del Rappresentante Unico Regionale incaricato di esprimere il parere unico ed ufficiale della Regione Lazio. Una assenza pesante quanto significativa che preannuncia un esito che vede la stessa Regione rendersi responsabile di un consenso all’autorizzazione. Il Comune, presente con lo stesso sindaco Tedesco, ha confermato la propria netta contrarietà, pronto ad usare tutti i mezzi legali per impedire il nuovo danno. Così pure la Asl che ha presentato un documento che, illustrando la precaria condizione sanitaria della popolazione, evidenzia come non sia più possibile aggiungere ulteriori fonti inquinanti in un territorio già gravemente compromesso. Al contrario, purtroppo, anche se per ora in maniera ufficiosa, è stato preannunciato il parere positivo della Regione Lazio; un parere che evidentemente condizionerà l’esito finale della CDS. Non comprendiamo come sia possibile che il parere di valutazione d’impatto ambientale dell’impianto possa avere esito favorevole in presenza di un diniego dell’autorità sanitaria e ci chiediamo quali siano i criteri con cui è stata condotta l’istruttoria di merito. Non vi è dubbio che la tutela della salute debba essere prevalente rispetto a tutti gli altri interessi in gioco. Ci domandiamo se la Regione, invece, la pensi diversamente e, sovvertendo le priorità e violando i principi di corretta gestione dei rifiuti che essa stessa si è data col Piano regionale dei rifiuti, voglia assumersi la
responsabilità di agire contro la volontà unanime della popolazione. Per un territorio che esprime ben tre consiglieri regionali, che vede il Comune e la ASL di competenza contrari, che soffre già pesantemente degli effetti nocivi delle imponenti ricadute degli impianti inquinanti presenti, sarebbe veramente intollerabile”.
Infine, si fa sentire anche il Pd con un comunicato a firma di segretario e gruppo consiliare. “Apprendiamo in queste ore che nella Conferenza dei Servizi, convocata per valutare la proposta di realizzazione di un impianto di produzione di biometano nel nostro territorio, i responsabili amministrativi della Regione sembrano orientati a esprimere un parere favorevole, nonostante le motivate espressioni di diniego da parte della ASL RM4, della Sovrintendenza e dello stesso Comune di Civitavecchia che si oppone al progetto, coerentemente con quanto deliberato dal nostro Consiglio Comunale all’unanimità. Per quanto ci riguarda abbiamo, già a suo tempo, espresso con chiarezza il nostro punto di vista. Siamo risolutamente contrari ad impianto che dovrebbe trattare qualcosa come centoventimila tonnellate circa di rifiuti organici. La nostra città non può assolutamente tollerare ulteriori pressioni sull’ambiente. La presenza del sito energetico può grande d’Italia, con l’uso di combustibili fossili; la presenza di uno scalo portuale ad alta densità di traffici ed altri insediamenti a notevole impatto sull’ambiente rendono impraticabili soluzioni che costituiscono una inaccettabile concentrazione di fattori inquinanti con le inevitabili conseguenze sulla salute. Nella ipotesi che la Conferenza dei Servizi proceda all’autorizzazione pensiamo che si debba con immediatezza impugnare di fronte al Tribunale Amministrativo il provvedimento, fermo restando che esprimeremo il nostro dissenso nei luoghi decisionali e in tutte le forme possibili”.