Novembre 21, 2024
Botte al medico, un caso che fa ancora discutere
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Botte al medico, un caso che fa ancora discutere

Nella notte tra giovedì e venerdì scorsi si è verificata un’ennesima aggressione ai danni del personale sanitario in servizio, questa volta nella sala triage dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia. E ancora la cosa fa discutere tanto che l’Omceo (ordine dei medici) di Roma ha emesso un comunicato.

Ripercorriamo però ciò che è successo. Il medico di guardia del pronto soccorso è stato aggredito e colpito al volto con un pugno da un uomo con diversi precedenti e che avrebbe dato in escandescenze. E’ rimasta coinvolta anche un’infermiera. Per il medico la prognosi è di 6 giorni- specifica l’Ordine dei medici- L’aggressore voleva entrare all’interno del reparto di urgenza dove erano in corso accertamenti su una ragazza che poco prima era giunta in compagnia dell’uomo e con lesioni sospette di maltrattamenti.

“L’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (Omceo) torna a ribadire con forza la condanna di ogni forma di violenza, fisica o verbale, nei confronti degli operatori sanitari ed esprime piena solidarietà al medico e all’infermiera aggrediti. Questi episodi, ormai quotidiani, non sono soltanto atti sconsiderati, a volte compiuti da soggetti con precedenti, ma rappresentano un vulnus all’intera società civile e a tutto il Sistema Sanitario. Episodi che impediscono a chi opera per salute collettiva di avere la serenità necessaria per svolgere il fondamentale e delicato lavoro cui sono preposti, costringendo molti ad andare all’estero o ad abbandonare la Sanità pubblica”, dichiara Antonio Magi, presidente dell’Ordine capitolino. “Come istituzione posta a tutela della salute dei cittadini e della professione medica chiediamo, nuovamente, che siano attuate in ogni struttura sanitaria le necessarie misure di prevenzione e vigilanza, come pure che questi atteggiamenti violenti e spesso di impronta criminale siano tempestivamente perseguiti a norma di legge e senza sconti” conclude.