Gennaio 29, 2025
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Il no al megadigestore di sette Comuni

Voto unanime dei sindaci e dei consiglieri di sette comuni del comprensorio contro il megadigestore di rifiuti. La delibera presentata dal vicesindaco di Civitavecchia Magliani, arricchita di due emendamenti, punta a silurare il progetto approvato dalla Regione Lazio per sostituirlo con un impianto calibrato sulle esclusive esigenze del territorio. Il consiglio comunale congiunto di ieri ha visto la partecipazione dei rappresentanti di Allumiere, Montalto, Monte Romano, Santa Marinella, Tarquinia e Tolfa. “Sette Comuni hanno parlato con una sola voce e hanno detto no allo scellerato progetto di biodigestore che qualcuno vorrebbe piazzare, come al solito, su questo territorio”. Così il Sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, ha sottolineato il risultato raggiunto oggi nel consiglio comunale congiunto ospitato dall’aula Pucci. “Ringrazio i colleghi sindaci e i consiglieri di Allumiere, Montalto di Castro, Monte Romano, Santa Marinella, Tarquinia e Tolfa e ringrazio la presidente del consiglio Emanuela Mari per aver reso possibile un risultato storico per le istituzioni del nostro territorio. La delibera preparata dal nostro vicesindaco Manuel Magliani, molto puntuale, si è arricchita del contributo del dibattito, con l’approvazione di due emendamenti. Ora il territorio avrà più forza per difendersi dall’inverosimile ipotesi di sottoporlo ad una nuova servitù, poiché il suo fermo “no” si accompagna a una proposta, quella di un impianto pubblico e tarato sulle esclusive necessità del territorio, che lo metterà al riparo dalle brame di chi vorrebbe usarlo come un tappeto sotto il quale nascondere le proprie responsabilità. Abbiamo parlato con una voce Comune, ora faremo sì che sia ascoltata”, ha concluso Tedesco. Aggiunge il Vicesindaco Manuel Magliani: “Proprio sull’esclusione degli enti locali prossimi all’impianto ho voluto porre l’attenzione nella delibera approvata, che richiama l’intero iter fin qui seguito, rimarcando i pareri negativi non solo della nostra Amministrazione, ma anche di Asl Roma 4 e Soprintendenza. Il principio che i Comuni affermano con il voto storico di oggi è quello della autonomia e della responsabilità del territorio, nel voler chiudere il ciclo dei rifiuti con un impianto tarato esclusivamente sulle nostre esigenze. Daremo battaglia quindi sia per il procedimento che si avvia a conclusione con la pubblicazione del Paur, sia nell’iter da poco avviato per il connesso metanodotto. Oggi è stata una bella pagina di democrazia, con un ruolo di capofila riconosciuto a Civitavecchia. A maggior ragione, intendiamo far sì che la volontà limpida del territorio non venga calpestata”.

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Domani il consiglio a 6 sul megadigestore

Si svolgerà domani il consiglio comunale congiunto di ben sei Comuni contro il progetto per un megaimpianto di rifiuti. Cornice dell’appuntamento sarà Civitavecchia, dove si attende un voto unitario di tutte le altre assemblee convocate, cioè Allumiere, Monte Romano, Santa Marinella, Tarquinia e Tolfa. L’evento è una novità assoluta per la politica sul nostro territorio. Un fresco precedente è il voto congiunto contro il termovalorizzatore a Pian d’Organi, ma in quel caso riguardò “solo” i consigli comunali di Civitavecchia e Tarquinia. Cornice della riunione a sei sarà l’aula Pucci di Palazzo del Pincio, con inizio dei lavori fissato per le ore 9.

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E’ ripartito l’Osservatorio ambientale

In settimana si è tenuta al Lido di Tarquinia la prima riunione programmatica del Consorzio per la gestione dell’Osservatorio Ambientale. Vi hanno preso parte tutti i Sindaci e i membri del consiglio di amministrazione. Fra gli obiettivi da raggiungere nell’immediato, vi sono quelli di riattivare il monitoraggio della qualità dell’aria, anche con riferimento a quelle centraline che attualmente sono spente o non funzionanti.Il Consorzio, secondo le linee guida tracciate dai sindaci, dovrà essere un soggetto strumentale funzionale a governare il processo di transizione ecologica in maniera da ottemperare alla vocazione del territorio all’interno di un grande progetto di sostenibilità, che dovrà riguardare e comprendere tutti i Comuni facenti parte del raggruppamento.Il presidente del Consorzio Tidei, il presidente Iacomelli ed i consiglieri hanno espresso con grande entusiasmo la volontà di iniziare fin da subito un importante lavoro di programmazione e sostegno, seguendo gli indirizzi dettati dall’Assemblea dei sindaci, partendo dalle urgenze e nel contempo avviando i progetti di più ampio respiro per il territorio.

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Osservatorio ambientale, è Iacomelli il presidente del cda

È Ivano Iacomelli il nuovo presidente del consiglio di amministrazione dell’Osservatorio Ambientale. La decisione è stata assunta all’unanimità dall’assemblea del Consorzio tra Comuni, formato dai sindaci di Allumiere, Civitavecchia, Monte Romano, Santa Marinella, Tarquinia e Tolfa. Chiaramente ci sono i primi commenti politici. “La lista Tedesco accoglie con piacere la notizia della nomina a Presidente  del CDA del Consorzio per la gestione dell’Osservatorio Ambientale di Ivano Iacomelli. Professionista serio e stimato, votato all’unanimità dall’assemblea dei Soci, saprà ricoprire l’incarico affidatogli con competenza e tenacia. Il territorio vanta da oggi un nuovo ed affidabile punto di riferimento”, si legge nella nota firmata dal presidente Giovan Battista Zoi, dal coordinatore Mirko Cerrone, dai consiglieri Mirko Mecozzi, Barbara La Rosa e Roberta Morbidelli, dal Vicesindaco Manuel Magliani. Il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle invece è molto critico ed anzi rompe l’unità della coalizione, attaccando a testa bassa Pietro Tidei: “La maggioranza Tedesco, trascorsi appena 60 giorni da un Consiglio comunale che è stato posto dall’opposizione all’attenzione del Prefetto, corre a riattivare il Consorzio dell’Osservatorio ambientale, nominando come membro del cda per il comune Ivano Iacomelli, del quale ci era sconosciuta l’esperienza in campo ambientale, ma che evidentemente è stato giudicato convincente da Tedesco e Magliani. E’ stato inoltre eletto come presidente il sindaco di Santa Marinella. A parte la singolarità di affidare la presidenza ad un sindaco che amministra un’altra città che non è sede della centrale a carbone, non possiamo non ricordare che si tratta proprio di colui che nel 2013, con il rinnovo dell’autorizzazione della centrale Tvn, ha permesso di incrementare il carbone bruciato di 900mila tonnellate e che durante la sua breve amministrazione nel 2012-2013 ha fatto entrare al comune di Civitavecchia 19 milioni da Enel come acconto per una futura convenzione mai sottoscritta. Nel 2015 la Corte dei Conti ha definito “irrituali” quelle somme inserite a bilancio e ne ha deliberato la restituzione da parte del comune. A chi ancora sostiene sapendo di mentire che i 5stelle non hanno fatto nulla, ribadiamo che l’autorizzazione del Ministero dell’Ambiente per l’esercizio della centrale a carbone ha istituito un osservatorio regionale (questo sì che abbiamo cercato di far ripartire), coinvolgendo enti pubblici statali e regionali, non certo la riunione di soli sindaci e dei loro prescelti. Inoltre, cosa non secondaria, abbiamo ceduto in comodato le centraline ad Arpa, ente pubblico preposto al controllo della qualità dell’aria, centraline che non solo non hanno mai smesso di funzionare ma i cui dati sono utilizzabili per studi riconosciuti sul nostro territorio. Nel Consorzio erano gestite da un privato (!), con soldi Enel e gli studi effettuati, non sono mai stati utilizzabili per difendere il nostro ambiente, proprio perché basati su rilevazioni effettuate da un soggetto privato. Vigileremo su ogni atto di questo rivitalizzato carrozzone, a cominciare dalla gestione delle centraline che, qualora non dovesse essere rinnovata la convenzione con ARPA, dovrà essere oggetto di una gara pubblica. Non abbiamo particolari speranze sull’utilità di questo consorzio per la tutela dell’ambiente della nostra città, in passato non lo è mai stato e gli attori purtroppo sono gli stessi di allora”, concludono i tre consiglieri del M5s.

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“UniAgraria: si proceda con la lista unica”

Anche ad Allumiere c’è un problema di democrazia con l’Università Agraria. E’ quanto sostengono da Allumiere Civica, lamentando il fatto che non siano state convocate le elezioni per il rinnovo delle cariche dell’ente. “Dopo tanto TAM TAM il silenzio assoluto, permane lo stato di stallo per le elezioni del nuovo Presidente dell’Università Agraria. Risale allo scorso novembre la notizia, pubblicata dagli organi di informazione, che l’Agraria fosse pronta per le elezioni. Nel gennaio del corrente anno veniva ribadito a gran voce che in vista del rinnovo delle cariche sociali, il Consiglio Universitario aveva approvato il nuovo Statuto dell’Ente, con il compito di regolarizzare la vita associativa per i prossimi anni”, sostengono dal movimento. “Ora è sotto gli occhi di tutti che si brancola nel buio e le tanto attese elezioni saranno rimandate ancora ed ancora, in attesa che le contaminazioni politiche e le logiche di partito facciano la loro parte impedendo ai cittadini di andare al voto in modo democratico e scevro da ogni condizionamento partitocratico. Vogliamo un Consiglio per L’Università Agraria votato da tutta la cittadinanza, è un bene di tutto il Paese e dei suoi abitanti, un patrimonio che non può e non deve essere gestito in modo indipendente e autonomo. Tutti devono avere pari opportunità di promuovere e salvaguardare il patrimonio del territorio in cui si vive e si pagano le tasse. Rammentando le problematiche che si sono riscontrate durante le pregresse elezioni del Consiglio attualmente in carica e le difficoltà nel presentare più liste, che si proceda  alle Elezioni con la modalità “Lista Unica” per una più ampia e trasparente partecipazione dei cittadini”, concludono i rappresentanti di Allumiere Civica.

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Guerra in Ucraina, l’appello ai cittadini

Il Comune di Napoli “chiama” a raccolta tutti i cittadini per l’accoglienza dei profughi dall’Ucraina. Nei giorni scorsi il settore Servizi Sociali ha messo a disposizione della cittadinanza un modulo con il quale le famiglie possono comunicare la loro disponibilità ad accogliere presso le proprie case i bambini fuggiti da questa guerra. L’iniziativa arriva dopo che l’amministrazione ha dichiarato “da subito la propria disponibilità ad accogliere in paese, i profughi in fuga dall’Ucraina con particolare riguardo a donne, bambini, anziani, soggetti fragili e nuclei familiari”. L’assessore alle politiche sociali, Enrico Fracassa, ha ribadito la necessità di trovarsi pronti ad accogliere nelle case dei cittadini, che lo vorranno, i bambini ucraini e per questo insieme agli uffici sta predisponendo un piano di accoglienza. “Bisogna però garantire massima tutela a questi bambini e sarà indispensabile sottoporsi ad un colloquio finalizzato alla valutazione dell’idoneità all’accoglienza per partecipare a questa misura di solidarietà”. Per accedere al colloquio è necessario compilare un modulo pubblicato sul sito del Comune di Allumiere ed in portineria del Comune, il quale debitamente compilato andrà consegnato agli uffici del servizio sociale.

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Prc fa la “lista della spesa” al sindaco Pasquini

In una lunga nota, Rifondazione Comunista critica l’amministrazione comunale di Allumiere. Nel mirino la gestione del territorio, a fronte di annunci che secondo il partito (all’opposizione del sindaco Pasquini) non risolvono i tanti problemi. Ma ecco il testo integrale: Apprendiamo con profondo piacere che il Sindaco Antonio Pasquini (tramite pagina privata come se il merito fosse solo suo) ha reso pubblica la vittoria di un bando da 40.000 euro per il Palazzo Camerale. Il Sindaco ci comunica che si impegnerà ad installare 12 totem informativi proprio con i soldi del progetto e qui, naturalmente, ci sorge il dubbio: il Palazzo Camerale ha avuto per più di un anno le impalcature montate per una pseudo ristrutturazione che a quanto sembra riguardava solo le “facce” che danno sulla pubblica piazza; Se infatti facciamo un giro intorno al Palazzo potremo notare (oltre al tetto storto che nessuno ci invidia) che la facciata della “Polveriera” e quella del “Cral” risultano essere scolorite e abbandonate a sé come lo erano da anni. Inoltre ci conforta sapere che verranno installate questi fantomatici totem peccato che per installarne il primo è stato rimosso il defibrillatore e spostato al lato della porta della Protezione Civile (che vi ricordiamo si trova in un vicolo), praticamente invisibile: dunque se vi prendesse un malore non sapreste dove trovare il defibrillatore (perché manco hanno avuto la decenza di segnalarlo) però potrete ammirare le fantastiche foto che passano sul totem (di cui facciamo notare che fino a ieri mancava pure la presenza di una contrada).Dunque, ora che abbiamo precisato alcuni punti, giusto per ricordare che dietro agli “imperlamenti” da campagna elettorale ci sono fatti ben più gravi, vorremmo illustrare alla nostra cittadinanza quello che l’attuale amministrazione ha fatto (e non) in ben 5 anni: -Piscina Comunale? Non Pervenuta; -Segnaletica stradale che a distanza di tre settimane già si è cancellata; -Cimitero imbrattato e nessuno ha provveduto a pulire; -Strade piene di buche; -Frana al “giro del ponte” segnalata da un pezzo di plastica arancione; -Viene permesso ad alcuni di parcheggiare all’interno della piazza, sotto al comune, per una ragione a noi ignota con auto private e/o istituzionali (giustifichiamo solo gli operai che caricano e scaricano materiale); -Allumiere sbattuta su tutti i giornali a causa del “Concorsone” e della “Graduatoria Magica” dove il Sindaco non solo non ha preso le difese dei ragazzi “sputtanati” ma ha lasciato il paese in balia di giornalisti e giornalai; -Più di un cittadino ha segnalato disastri a Monte Roncone dove il terreno si sta distaccando dal monte a preavviso di un imminente disastro;-Totale isolamento dell’amministrazione che non risponde nemmeno più ai dubbi dei privati cittadini; -Zero opere pubbliche, Allumiere è un cantiere abbandonato che non offre servizi; -Bandiere dell’Europa strappate sparse per il paese che rendono un tocco di indecoro in più; -Telecamere di Schrodinger: funzionano e non al tempo stesso;-Zone di periferia totalmente abbandonate alla cura dei residenti che purtroppo non riescono più a gestire la situazione (Area “Bocciodromo” e “Le Terre” ringraziano sentitamente; -Mancato intervento contro la pirateria stradale che ogni giorno falcia sempre più animali lasciando i residenti e le associazioni animaliste nello sconforto più totale; -Sempre tornando al cimitero “nuovo”: più volte Rifondazione Comunista ha chiesto la sostituzione di quella imbarazzante ferrata per sostituirla con un muro simile a quello del “vecchio” cimitero, qualcuno ha ascoltato? -Diversi assessori dimissionari; -Multipiano di Monte Roncone sporco e abbandonato, senza manutenzione; -Curva delle “terre” franata più di tre anni fa ancora circondata da ben due transenne; -Muro della “Fonte Ferrata” crollato tre anni fa e ancora segnalato da un semplice nastro; -Barriere Jersey spostate dalla frana del Bivio della Bianca all’entrata del Paese in Via Garibaldi, rendendo insicure entrambe le zone; -Spostamento Isola Ecologica in zona artigianale, mai fatto; -Nessuna traccia dei lavori di risistemazione di via Bandita dei Buoi; -Area Artigianale totalmente abbandonata;-Situazione del traffico indecente; -Cooperativa ALFA portata al fallimento; -Totale inasprimento con l’Università Agraria; -Edizione Palio 2017,2018 e 2019 da dimenticare (soprattutto per la mancanza di video ufficiali il primo anno mentre nell’ultimo ancora i videomakers attendono di essere pagati) Palio 2020 giustificato ma 2021 non pervenuto (e vi ricordiamo che fecero uscire un articolo di giornale millantando che avrebbero scelto una data, come se fosse compito loro); -Fontana Leggera guasta perennemente; -Il Monumento Naturale del Faggeto abbandonato a sé stesso; -Strade rurali in pessime condizioni, se non pericolanti; -Dog garden abbandonato; -Siamo rimasti senza distributore di benzina; -Promessa riqualificazione del Bivio della Bianca con creazione di 15 parcheggi ed un distributore di carburante… NON PERVENUTI; -Accordo con ATER per case popolari e rifacimento scuola materna (ormai magazzino) TUTTO FERMO; -Brochure del paese per i turisti… NON PERVENUTE; -Pacchetti per visite guidate ad Allumiere per i turisti… NON PERVENUTI; -Realizzazione del parco archeo-minerario-naturalistico di prato Stopponi… NON PERVENUTO; -Area Bocciodromo ormai Jungla;-Una famiglia (con bimbi piccoli) non ha accesso alla propria abitazione ed è RIMASTA INASCOLTATA. a tal proposito vorremmo dire che vi è stata una piccola manifestazione in Piazza e Sua Grazia il Sindaco non si è nemmeno degnato di affacciarsi; -Estate 2020 e 2021 completamente affidata alle Contrade (“che se la piassero loro la responsabilità!”); -Emergenza Covid-19 affidata ai volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile -Luminarie natalizie miste, “un po’ così, un po’ colà, un po’ a la ‘ndo cojo cojo” con feste natalizie da dimenticare (vi ricordate le case di babbo natale? Nemmeno noi perché se le è portate via il vento dopo 3 ore).Allumiere nel 2017 contava 4052 mentre nel 2022 ne conta 3794, noi qualche domanda ce la facciamo e speriamo intensamente che la popolazione non si faccia abbindolare da slogan da campagna elettorale che come abbiamo visto, in cinque anni, non sono stati mai rispettati. Allumiere merita il meglio, merita di più.Rifondazione Comunista Allumiere Circolo “Cento Passi” 

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Musica in giallo contro l’endometriosi

Si tinge idealmente di “giallo” la dimora cinquecentesca di Allumiere, il delizioso borgo sui Monti della Tolfa, ricco di storia con una comunità che tesse buoni  valori e aspira al benessere dei suoi abitanti. È in questo contesto che il Comune di Allumiere ospita questo sabato 12 Marzo alle ore 21 nel Sala Nobile del Palazzo della Reverenda Camera Apostolica, un evento dedicato all’Endometriosi. Un momento di confronto dedicato alle donne,  promosso dalla Regione Lazio e organizzato dall’Associazione Sinfonia dal titolo “Endometraggio” , perché si pone quasi come un “corto” dal vivo che presenta una patologia che colpisce moltissime donne, fin da molto giovani, non appena ha inizio il loro periodo di fertilità.   “Il Comune di Allumiere sceglie così la via della prevenzione – dichiarano il sindaco Antonio Pasquini e l’assessore alla Cultura e Pari opportunità Brunella Franceschini – e lo fa accogliendo una serata che servirà a far conoscere la patologia, capire come orientarsi e anche ad omaggiare tutte le donne della buona musica a loro dedicata”. La manifestazione vedrà la partecipazione straordinaria del Consigliere regionale del Lazio On. Michela Califano, prima firmataria della proposta di legge sull’Endometriosi 4.0 e del Professor Fiorenzo De Cicco Nardone, ginecologo chirurgo, esperto nella patologia. “È assolutamente necessario – dichiara Michela Califano – far sapere alle donne che soffrono di endometriosi che non sono da sole. Noi istituzioni abbiamo il dovere di accompagnarle in un percorso di cura e assistenza cercando di alleviare quanto più possibile il loro disagio che può e deve risolversi nel migliore dei modi. Fare prevenzione e parlare di Endometriosi è fondamentale e la proposta di legge Endometriosi 4.0, che ci auguriamo venga approvata in estate, è lo strumento concreto che ci permetterà di colmare un grande vuoto e una grande mancanza nei confronti delle tantissime donne che soffrono di questa patologia”.    Nella seconda parte dell’evento ci sarà una suggestiva performance live denominata “Swing è…. Donna”. Un quartetto di musicisti, “I pinguini impomatati”, omaggerà le donne con un repertorio tutto swing dedicato al mondo femminile. Si esibiranno Massimiliano Angelotti al contrabbasso, Libero Ragosa alla batteria, Tiziano Tombolato alla chitarra, Tonino Tiberi sax e voce.

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L’Asl Roma 4 presenta il “suo” PNRR

Sono stati firmati nei giorni scorsi i ventisette studi di fattibilità relativi ai progetti  finanziati con i fondi del PNRR riguardanti la Asl Roma 4. A siglarli il Direttore Generale Cristina Matranga, il Direttore Amministrativo Roberto Di Cicco e il Direttore Sanitario Carmela Matera. I progetti dei distretti 3 e 4 sono stati presentati lo scorso dicembre ad Anguillara mentre quelli relativi al distretto 1 e 2 (Ladispoli, Cerveteri, Santa Marinella, Civitavecchia, Tolfa ed Allumiere) saranno presentati alla presenza dell’Assessore Regionale Alessio D’Amato il prossimo 25 febbraio alle ore 17 presso l’aula Pucci all’interno di un convegno che vedrà la presenza di tutte le autorità del territorio. “Non posso che ringraziare lo staff che si è dedicato a questa progettazione ed in particolare il Dottor Antonio Andreozzi referente PNRR, l’Ingegner Annalisa Bononati, gli Architetti Claudia Crostella, Roberta Vannicola ed il Geometra Romolo Cirilli, e le altre risorse aziendali che hanno contribuito al grande lavoro realizzato in pochissime settimane. Un ringraziamento anche  all’Assessore D’Amato, all’Ingegner Le Rose ed al suo staff per grande lavoro dì coordinamento profuso. “Le nostre proposte progettuali daranno un nuovo volto alla sanità del nostro territorio” ha dichiarato il DG Cristina Matranga. I ventisette progetti finanziati con il PNRR si sono sommati agli altri due importanti progetti legati all’antisismica realizzati con fondi complementari al PNRR, nonché alle misure dì rinnovo del parco tecnologico aziendale.

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Megadigestore: sei Comuni uniti pronti a dire no

Una iniziativa mai assunta prima: così il territorio vuole arrivare a dire no al biodigestore di Civitavecchia. E se in passato, per il termovalorizzatore di Pian d’Organo, Tarquinia e Civitavecchia arrivare ad un consiglio comunale congiunto, ora saranno ben sei i Comuni che si riuniranno tutti assieme per mandare in direzione di Roma un messaggio forte e chiaro. Tutto frutto di una riunione che è avvenuta da poche ore, come spiega il comunicato da poco giunto nella nostra redazione. “Un Consiglio comunale congiunto di sei Amministrazioni per dire un “no” corale al progetto per il digestore di rifiuti a Civitavecchia, al quale la Regione Lazio ha dato parere positivo. È la linea stabilita questa mattina in un incontro tra i Sindaci Antonio Pasquini (Allumiere), Ernesto Tedesco (Civitavecchia), Maurizio Testa (Monte Romano), Pietro Tidei (Santa Marinella), Alessandro Giulivi (Tarquinia) e del consigliere Flavio Morreale, in rappresentanza di Stefania Bentivoglio (Tolfa), avvenuto nel Palazzo Comunale di Tarquinia”. La nota continua così: “Il territorio ha già sbarrato la strada, con una iniziativa simile, al progetto per un termovalorizzatore di rifiuti attraverso una seduta congiunta dei consigli comunali di Tarquinia e Civitavecchia, territori a cavallo dei quali si sarebbe dovuto realizzare. L’allargamento del tema attuale agli organi elettivi di ben sei Comuni dice chiaramente che il comprensorio non intende sopportare altre aggressioni ambientali”. La musica è insomma già impostata dai sei primi cittadini, gli stessi (se si fa eccezione per Tolfa) che, ancora nel 2019, si ritrovarono a capo di una manifestazione per bloccare i camion da Roma. “Il messaggio politico e istituzionale che i Sindaci intendono far partire è quindi chiaro: il megaimpianto a Civitavecchia non si deve fare. I principi di autonomia, responsabilità ed autosufficienza di tutti i territori della Regione Lazio in materia di gestione del ciclo dei rifiuti non possono essere calpestati, tanto nel nome dell’emergenza, quanto in quello di qualsivoglia investimento”. “Nei prossimi giorni verranno resi noti tempi e modalità dello svolgimento della seduta contro un progetto che, va ricordato, ha ricevuto anche il parere negativo dell’Autorità Sanitaria e della Soprintendenza”, conclude il comunicato.

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