“Agraria: a quando le dimissioni?”
Dopo l’inchiesta che ha creato un terremoto giudiziario all’Università Agraria, è ora di “avviare una gestione virtuosa e trasparente di un ente che ha come primaria finalità quella di tutelare i beni collettivi”. Lo sostengono i consiglieri del Movimento 5 stelle di Civitavecchia, secondo i quali “le elezioni, troppe volte rinviate da due anni, non possono più aspettare”. Ma ecco il comunicato del gruppo consiliare pentastellato in forma integrale: “L’Università Agraria di Civitavecchia non può più aspettare, è ora di avviare una gestione virtuosa e trasparente di un ente che ha come primaria finalità quella di tutelare i beni collettivi. Ferma restando la presunzione d’innocenza e che gli indagati non sono considerati colpevoli fino alla condanna definitiva, l’arresto del presidente dell’agraria e le indagini in corso sui vertici, impongono le dimissioni immediate del presidente e di quello che è rimasto del consiglio di amministrazione per procedere rapidamente a nuove elezioni. Ricordiamo che, nonostante nei mesi scorsi 5 su 11 consiglieri si siano dimessi, l’ente ha continuato a deliberare. Quindi ora con il presidente agli arresti domiciliari tutto ciò già assurdo diventa impossibile.Migliaia di cittadini da anni chiedono giustizia e sono finiti in un labirinto di cause, ricorsi e controricorsi legati agli usi civici, nonostante sentenze favorevoli del TAR.Ormai le elezioni, troppe volte rinviate da due anni, non possono più aspettare. C’è bisogno di ripristinare l’operatività di un ente che ha bisogno di una rinnovata ripartenza e di affrontare le molteplici difficoltà con la dovuta e necessaria serenità.