Novembre 23, 2024
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Digestore, De Vito: “La maggioranza ora cambi posizione”

“Il Consiglio comunale di Civitavecchia, aperto a tutti i cittadini oltre che ai rappresentanti politici, ha evidenziato ancora una volta come il procedimento amministrativo avviato per la realizzazione di un biodigestore sovradimensionato, rispetto alle reali necessità dei territori, non abbia minimamente preso in considerazione le istanze delle rappresentanze locali. Mi lascia perplessa il fatto che nell’iter si sia considerato irrilevante il parere dell’Azienda Sanitaria Locale e ancor più quello dei Sindaci, che tutti sappiamo essere i primi responsabili della salute dei propri concittadini. Soprattutto mi chiedo come si possano lasciar proseguire quei procedimenti che non tengano conto di tutto questo. Voglio ringraziare i rappresentanti delle amministrazioni locali e coloro che sono scesi in piazza la scorsa settimana. Solo con il loro supporto e quello delle associazioni, possiamo aspirare ad avere una politica più forte, che non si pieghi a chissà quali interessi. Mi fa piacere che molti miei colleghi, trasversalmente, abbiano ribadito il loro proposito di continuare questa battaglia in tutte le sedi opportune e mi auguro che la maggioranza in Regione, che verrà interpellata quanto prima con un ulteriore atto, possa dare compatta un indirizzo politico diverso rispetto a quanto fatto dagli uffici. Differentemente, ogni consigliere, prima ancora che si arrivi in campagna elettorale, dovrà fare le dovute valutazioni in merito al fallimento di un piano rifiuti che non ha posto adeguati limiti e tutele. Mi aspetto che tutti continuino con il sostegno dichiarato, anche nella direzione di un eventuale ricorso, realizzando che diversamente, nell’usare gli eventi per meri scopi elettorali, si tradiscono i territori e si tradisce l’essenza più nobile del dedicarsi alla politica”. Così la consigliera regionale del Lazio Francesca De Vito, in forza al gruppo misto. 

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Ucraina: ci si prepara ad accogliere profughi

L’aula Calamatta del Comune di Civitavecchia ha ospitato un incontro convocato dall’Assessore ai Servizi sociali Cinzia Napoli per programmare un piano di eventuale accoglienza di profughi ucraini sul territorio. A parteciparvi, oltre all’Assessore Napoli e al sindaco Ernesto Tedesco, i rappresentanti di Protezione civile, Comunità Sant’Egidio, Croce Rossa, Caritas, Repubblica dei Ragazzi.Nell’occasione si sono valutate le possibili soluzioni di accoglienza sia in termini di alloggio che sociali, considerando che probabilmente giungeranno donne con figli o anziani, essendo i maschi adulti chiamati alle armi. Spiega l’Assessore Napoli: “Quella che è in corso, su spinta del sindaco e con la grande e professionale risposta dei partecipanti all’incontro, è una ricognizione del budget necessario pro capite e della verifica dell’esistenza delle soluzioni alloggiative temporanee sul territorio. Abbiamo registrato anche la disponibilità di nuclei familiari a farsi carico di eventuali ospiti, in linea con quella profonda generosità del tessuto sociale cittadino di cui eravamo già a conoscenza. Seguiranno tavoli anche con Asl e Curia, per avere un quadro completo con il quale presentarci alla Prefettura, che disporrà di fondi specifici per l’emergenza Ucraina”.

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“Centro per l’impiego, la pazienza è finita”

“Questa mattina ho depositato a mia firma una interrogazione scritta all’Assessore al Lavoro e nuovi diritti, Formazione, Scuola, Politiche per la ricostruzione, Personale, Dr Claudio di Berardino, per conoscere quali azioni ha intrapreso la Regione per assicurare la riapertura del Centro per l’impiego a Civitavecchia tenuto conto dell’iter amministrativo avviato dal comune stesso. Allo stesso tempo ho richiesto informazioni per sapere, a seguito delle eventuali inadempienze del Comune di Civitavecchia, se la Regione non intenda procedere autonomamente all’individuazione dei locali da destinare a Centro per l’Impiego sul territorio di Civitavecchia al fine di ripristinare al più presto il servizio per l’intero bacino che comprende più comuni. Si tratta infatti di una situazione non più rinviabile, considerato che tale Centro è stato chiuso ben tre anni fa, lasciando di fatto sguarnito un servizio essenziale per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, in particolare in un territorio come Civitavecchia e il suo comprensorio che rappresentano uno dei più significativi distretti di sviluppo economico ed occupazionale dell’intera Regione, di cui i temi dell’occupazione e tutte le attività ad essi collegate costituiscono un asse portante. Il trasferimento temporaneo della sede a Tarquinia, considerato l’elevato lasso di tempo trascorso (dal 2019) e la distanza dal suo reale bacino di riferimento che oltre a Civitavecchia racchiude anche i Comuni di Allumiere, Tolfa e Santa Marinella ha finito per configurarsi come la stabile sottrazione di un servizio essenziale dal suo territorio di appartenenza per una collocazione che non si presenta, tra l’altro, atta a garantire il dovuto conforto per la sommatoria dei due diversi bacini di utenza, oltre che per l’aggravio di spese e disagio per l’utenza. Il Comune di Civitavecchia, a cui la Regione aveva affidato l’incarico di individuare i locali, dopo una serie di procedure che si sono accavallate per decine di mesi aveva annunciato, a giugno del 2021, di aver trovato spazi idonei. Ad oggi non solo non si hanno più notizie in merito all’iter amministrativo avviato ma, soprattutto, non si hanno indicazioni circa la tempistica entro la quale poter assicurare la riapertura del Centro a Civitavecchia. Ritengo che non sia più possibile aspettare oltre e che il Comune debba assumersi le sue responsabilità, altrimenti la Regione dovrà risolvere direttamente questa grave situazione. I cittadini di Civitavecchia e dei Comuni del comprensorio devono riavere al più presto un servizio indispensabile per il territorio, soprattutto in un momento delicato come questo dal punto di vista dell’occupazione”. Lo dichiara, in una nota, la consigliera regionale di Italia Viva Marietta Tidei. 

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C’è la guerra, più carbone per tutti

Meno limiti alle emissioni per le centrali a carbone. È quanto prevede il decreto legge approvato dal governo Draghi a causa della crisi energetica legata al conflitto in Ucraina. Una notizia che ha chiaramente avuto un impatto emotivo forte su una città già toccata, nelle settimane passate, dalle notizie del parere favorevole al megadigestore di rifiuti romani da 125mila tonnellate annue. Più carbone per tutti sembra insomma il sinistro slogan che suona, seguito alla parentesi considerata positiva dell’abbandono del progetto a gas da parte di Enel. Chiaramente, cominciano a delinearsi più posizioni. Ad esempio ecco quella di Civitavecchia Bene Comune, il cartello delle associazioni ambientaliste:  “Se ce ne fosse ancora bisogno, questi giorni drammatici, ci stanno dimostrando quanto sia stata e quanto sia tutt’ora irresponsabile la scelta di dipendere dalle fonti fossili per il fabbisogno energetico nazionale. Così vogliono procrastinare l’uso del carbone almeno sino alla prossima crisi geopolitica. Sono anni che stiamo indicando la strada delle rinnovabili come l’offshore eolico che presto approderà sui tavoli del MITE. Ma non basta, dovremo sviluppare il fotovoltaico con le Comunità energetiche, prossimo nostro obiettivo. Civitavecchia dovrà diventare un polo di produzione di energie rinnovabili. È stata una lunga e incerta battaglia quella contro la costruzione di una nuova centrale elettrica a TVN alimentata a gas, ma alla fine siamo riusciti a mettere il primo mattone del futuro che verrà, libero dai fossili. La dichiarazione di Enel che dice di aver “ascoltato il territorio“ ce la godiamo e ne facciamo il vanto di un intero territorio. Enel ha ascoltato perché il territorio si è fatto sentire ed ha parlato unito con una sola voce, quella che va dalle associazioni ambientaliste alle forze sindacali, dai partiti e dai lavoratori alle istituzioni locali, dalle comunità religiose ai comuni cittadini. Come realtà ambientaliste locali abbiamo proposto i progetti alternativi e green elaborati da validi scienziati: l’offshore eolico, l’ambientalizzazione del porto, il progetto ZEPHYRO che è stato apprezzato in Europa e la produzione di idrogeno verde. E come realtà ambientaliste stiamo spingendo ora per un piccolo impianto di compostaggio aerobico ad esclusivo servizio del comprensorio. Così pensiamo che il successo contro l’incubo del biodigestore richieda necessariamente l’unità di tutto il territorio come è stato fino ad adesso. I signori della guerra ci vogliono riportare indietro all’età della pietra e del carbone. Soffiano sui venti di guerra per investire ancora sul carbone anziché sulle rinnovabili. Ma il futuro è un altro e faremo del tutto per non farcelo sfuggire. Il sole, il vento e il mare non sono di nessuno e sono a disposizione di tutti.” Per parte sindacale, la Fion-Cgil si è fatta viva con un comunicato. “Il notevole aumento del costo del gas ha già avuto come effetto una maggiore attività di Torrevaldaliga nord ed a questo potrebbero aggiungersi gli effetti delle decisioni per il fabbisogno energetico annunciate dal Governo a causa del conflitto in corso. Ma una Centrale avviata verso il declino e con riduzioni di attività già programmate come può far fronte alle nuove esigenze? Come si sta organizzando Enel? Affinchè le nuove necessità non mettano a rischio la sicurezza e la salute dei lavoratori chiediamo con urgenza controlli e interventi straordinari di manutenzione degli impianti.Dopo la presentazione dell’offshore al Ministero della Transizione Ecologica, il cambio di rotta sul gas è la seconda tappa del percorso verso una riconversione industriale rispettosa sia dei lavoratori che dell’ambiente: decarbonizzare TVN con rinnovabili e impianti di accumulo sarebbe coerente con questi valori. Le recenti dichiarazioni generali dell’AD Starace, al pari di quelle destinate a Civitavecchia con cui Enel ha accettato il percorso condiviso, sono novità positive per le quali abbiamo già chiesto uno specifico incontro. Adesso bisogna passare dalle parole ai fatti e magari anche lavorare allo scopo di creare le condizioni per intrecciare questo percorso con quello dell’eolico offshore. Il Ministero calendarizzi velocemente gli incontri, necessari anche per chiarire il ruolo del Governo che deve assumersi la responsabilità di guidare il processo”.

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Ucraina, profughi in arrivo? Il sindaco dice sì

Civitavecchia è pronta ad accogliere eventuali profughi della crisi in atto tra Ucraina e Russia. Qualora dovesse essere necessario anche la città farà la sua parte, ha detto il sindaco Ernesto Tedesco. Ma ecco il comunicato che annuncia tale iniziativa, arrivato attraverso la Lega di Civitavecchia: “Anche Civitavecchia è pronta ad accogliere eventuali profughi in fuga dalle zone del conflitto in Ucraina. Il Sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, ha risposto all’appello della Lega in tal senso. “Le scene che vediamo sono purtroppo quelle di una vera e propria guerra. Offrire assistenza alla popolazione che non può rimanere nelle proprie case è un compito al quale non ci sottrarremo. L’accoglienza non sarà negata a chi scappa davvero dai missili e dalle bombe”, ha detto Tedesco.”

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Crisi Ucraina: la manifestazione rischia di diventare un pasticcio

Rischia di trasformarsi in un pasticciaccio brutto la manifestazione convocata a Civitavecchia da Anpi per la pace. Vi hanno infatti aderito partiti che in materia di crisi ucraina la pensano in maniera diametralmente opposta. Il Pd ad esempio vi ha aderito sostenendo, in una nota a firma del segretario Piero Alessi, che “il popolo della pace deve far sentire alta la sua voce. La Russia deponga immediatamente le armi e si restituisca al tavolo della diplomazia il ruolo di comporre le contese. L’Europa con fermezza, senza ambiguità, in modo autorevole, unitario e responsabile agisca perché si torni al dialogo e si allontani lo spettro di una guerra dagli esiti imprevedibili. Il secolo scorso insegna che, anche quando non si vuole, la catastrofe può essere dietro l’angolo”. E ancora: “In questo momento delicato siamo vicini all’Ucraina e ai civili che, a seguito dei bombardamenti e delle minacce, hanno dipinto sul viso il terrore, che fuggono dalle loro case e sono in ansia per i propri familiari”. Da Rifondazione Comunista – Sinistra Europea però arriva tutt’altro messaggio, nell’annunciare l’adesione alla medesima manifestazione: “Rifondazione Comunista non si unisce al bellicismo del PD e del governo che continuano, insieme all’UE, ad agitare un atlantismo che rischia di portarci alla terza guerra mondiale. Condanniamo l’invasione russa dell’Ucraina e l’espansionismo della NATO che ha deliberatamente prodotto un’escalation irresponsabile alimentando il nazionalismo ucraino e l’attacco contro le repubbliche del Donbass. Siamo contro la guerra, senza se e senza ma. Lo eravamo quando la Nato bombardava la Serbia per imporre l’indipendenza del Kosovo e lo siamo oggi che la Russia invade l’Ucraina in nome dei diritti delle popolazioni russe del Donbass”. La manifestazione dovrebbe svolgersi martedì 1 marzo alle ore 17,30, davanti al Teatro Traiano.

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Ripartita la “valigia della gentilezza”

La “Valigia delle Gentilezza” era arrivata in città l’8 febbraio e ieri è ripartita per la tappa successiva, come spiega l’assessore Cinzia Napoli: «Noi abbiamo fatto il nostro, adesso sta viaggiando verso il Comune di Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze». Il progetto, ideato dall’associazione culturale “Cor et Amor”, nasce con l’intento di diffondere il valore della gentilezza, soprattutto tra gli studenti di tutta Italia. «Ad ogni tappa in giro per la Penisola, spiega Cinzia Napoli, «la Valigia si riempirà sempre di più con pensieri e oggetti che ragazzi e adulti avranno associato al concetto di Gentilezza». Da Civitavecchia, la Valigia è ripartita anche con un messaggio del sindaco Tedesco che andrà ad aggiungersi a tutti gli altri, che infine verranno esposti in una mostra ad Arcisate (VA), da dove il viaggio era partito e dove infine si scoprirà come i bambini, i ragazzi e le istituzioni percepiscono il valore della Gentilezza.

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“Certezze sui fumi o chiudo Torre Valdaliga Nord”

Nel giorno in cui il premier Draghi ha annunciato che il carbone tornerà centrale nella produzione di energia elettrica in Italia, per cause geopolitica legate al conflitto in Ucraina, il sindaco Ernesto Tedesco minaccia di chiudere la centrale se non vi sarà chiarezza sugli attuali livelli di emissione. L’annuncio è arrivato dopo che una lettera inviata a Governo, Regione e autorità sanitarie una settimana fa dal Comune di Civitavecchia è rimasta senza risposta. Ma vediamo il testo integrale del comunicato che ha dato la notizia circa la possibilità di “provvedimenti ordinatori”, in sostanza la chiusura di Torre Valdaliga Nord. La scorsa settimana il sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco e il vicesindaco Manuel Magliani, in qualità di assessore all’Ambiente, avevano inviato una lettera urgente ai ministeri di Salute, Sviluppo economico e Transizione ecologica, all’assessorato regionale alla Transizione ecologica, all’Ispra, all’Arpa Lazio e alla Asl Roma 4, in relazione “al fenomeno sempre più frequente legato alle emissioni di fumi dalla centrale termoelettrica gestita dalla Società Enel Produzione S.p.A. di Torrevaldaliga Nord”. E chiedevano una relazione da ricevere con la massima urgenza. Dai destinatari della missiva, tuttavia, non è arrivata alcuna risposta, perciò Tedesco e Magliani hanno inviato oggi una nuova lettera: «Se anche stavolta non riceveremo risposte, e risposte soddisfacenti» dichiara il sindaco Tedesco, «valuteremo tutti i possibili provvedimenti a tutela della salute dei nostri concittadini, anche quelli ordinatori. Ne abbiamo il dovere e ci è dato, dal ruolo che rivestiamo, il potere di farlo». Ecco la lettera: «A distanza di una settimana dalla nota prot. 13168 del 18 febbraio 2022 di pari oggetto, constatiamo che la stessa è rimasta priva di risposta. Nel contempo, quanto lamentato si è protratto in maniera anche più evidente, al punto che ci è pervenuto un brevissimo filmato dal quale si evince la copiosa emissione di fumi per tutto l’arco della mattinata odierna. Nel reiterare tutte le richieste formulate, nella summenzionata nota, che devono qui intendersi riportate e trascritte, siamo nuovamente a richiedere con la massima urgenza, a tutela della salute dei cittadini, di ricevere dettagliate relazioni da parte dei soggetti deputati al controllo e monitoraggio delle attività della centrale con particolare riferimento all’ottemperanza delle prescrizioni di cui al decreto ministeriale in parola, nonché in ordine alle emissioni di fumi anomale registrate negli ultimi due mesi. A ciò si aggiunga quanto emerge a livello di comunicazione governativa in ordine alla previsione di utilizzo del carbone per far fronte alle esigenze del sistema energetico nazionale, circostanza questa che impone un più attento e ulteriore controllo delle emissioni. Si rimane in attesa di un solerte riscontro, in difetto del quale si riserva ogni valutazione, anche ai fini dell’adozione di eventuali provvedimenti ordinatori a tutela della salute pubblica, in ragione delle peculiari funzioni sanitarie di competenza di questa Amministrazione».

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Megadigestore: tutto pronto per la manifestazione

E’ domani il giorno della manifestazione contro il megadigestore. L’appuntamento è fissato alle ore 9.30 presso piazzale Frati Cappuccini, cioè il parcheggio del tribunale di Civitavecchia. Numerose le adesioni arrivate nei giorni scorsi. Ci saranno i sindaci del comprensorio, associazioni, comitati, rappresentanti di partiti e istituzioni. Dagli organizzatori è giunto questo messaggio: “Accogliamo con piacere le tante adesioni alla manifestazione di sabato 26, sia da parte di molti cittadini, sia dalla parte politica: tutti pronti a scendere in piazza contro il mega biodigestore anaerobico da 120.000 tonnellate/anno in località Monna Felicita. Contro le solite scelte dannose imposte dall’alto c’è bisogno di un territorio compatto, senza distinzioni di alcun tipo. Per questo chiediamo a tutti i circoli politici che parteciperanno, di manifestare insieme a noi come cittadini e non come rappresentanti dei propri partiti, senza bandiere e/o colori politici. Ricordiamo inoltre che la manifestazione è nel parcheggio del tribunale. È il momento di rimanere uniti e fare fronte comune all’ennesimo scempio imposto su Civitavecchia”.

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“L’Enel abbandona il gas: ma ora ci vuole la bonifica”

Sindaco Tedesco «Leggiamo le dichiarazioni del presidente Zingaretti sulla decisione di non riconvertire a gas Torre Valdaliga Nord e sulla programmazione di investimenti per la nostra città. Vorremmo ricordare con orgoglio che questa amministrazione» dichiara il sindaco Ernesto Tedesco, «fin dalla campagna elettorale ha inserito nel suo programma la volontà che Civitavecchia diventasse città pilota per quanto riguarda la produzione di energia da fonte rinnovabile non solo in alternativa al gas, ma anche, ovviamente, al carbone. Abbiamo chiesto di attivare infrastrutture e insediamenti produttivi funzionali alla produzione alternativa di energia e a tutela dell’occupazione. Ci siamo mossi con fatti concreti, con delibere di giunta, nei consigli comunali e lo abbiamo ribadito in tutte le sedi istituzionali. Ben venga quindi la prospettiva di abbandonare l’idea del gas, un successo per questa amministrazione. Ma ben venga davvero la possibilità di uscire dalla cultura del fossile e di non aspettare il 2025 per il phase out dal carbone. È questo il vero ulteriore obiettivo e il risultato da conseguire per la città. Non dimentichiamo che la centrale oggi sta funzionando a pieno regime tant’è che giorni fa, in conseguenza del palese incremento dei fumi, abbiamo scritto agli organi di controllo competenti. Si impegni la Regione con fatti concreti per raggiungere questo obiettivo, non si faccia riferimento a progetti e a investimenti, come quelli sulla logistica, che ad oggi appaiono fumosi e incerti. Fino ad ora questa città, per l’incapacità di gestire il problema da parte della Regione, ha ricevuto prospettive solo per quanto riguarda i rifiuti. La vicenda del biodigestore stride fortemente con un’azione di tutela ambientale della quale oggi Zingaretti parla. Il territorio è stanco di sostenere il peso di servitù che evidentemente devono essere dismesse in toto». «È necessario recuperare l’area» aggiunge il vicesindaco Manuel Magliani, «compresa la costa, occupata attualmente dalla centrale al fine procedere alla bonifica totale del sito, che darebbe lavoro stabile per molti anni all’imprenditoria locale e consentirebbe alla città e al porto di programmare uno sviluppo della logistica e del turismo». Partito Democratico No al gas a Torre Valdaliga Nord. Ottima notizia. Quando le battaglie si conducono con spirito unitario hanno solide speranze di successo. Quando la ragione prevale sui protagonismi e su meschini interessi di parte allora le porte si aprono a esiti inediti e, nel caso specifico, positivi per il nostro territorio. Se la città saprà cogliere il significato profondo di questo nuovo scenario le prospettive per il futuro potrebbero cambiare di colore. Dobbiamo continuare a perseguire l’obiettivo di uno sviluppo costruito con le nostre mani che sappia liberarsi dai lacci che sino ad oggi hanno soffocato le nostre aspirazioni. Si può oggi pensare con maggiore ottimismo alla possibilità di cambiare modello di sviluppo. Energie rinnovabili, sviluppo portuale e valorizzazione delle nostre risorse naturali e storiche dovranno essere gli assi sui quali continuare la battaglia. Le forze progressiste e ambientaliste unite, determinate e munite di una precisa visione potranno costruire un futuro diverso. Piero Alessi, segretario del Pd di Civitavecchia Assessore Vitali (Lega) La notizia del giorno è niente centrale a gas al posto di TVnord. Zingaretti esulta, lo farà anche Lombardi, lo faranno tutti, dimenticando che questa maggioranza aveva già espresso parere contrario a tale investimento. Bisognerebbe ricordare al duo Zingaretti-Lombardi che proprio la regione invece ha consegnato un Biodigestore che digerisce 120 mila tonnellate di Forsu che per dirla in modo semplice equivale a 20 centrali a gas.Quindi anziché appropriarsi di meriti che non gli appartengono intervengano senza scuse da cortile nel bloccare il biodigestore, loro possono farlo in un battibaleno.Ora è chiaro altresì che l’Enel non vuole più aver a che fare con Civitavecchia e di questo ne siamo certamente rammaricati. Ovviamente però concludano l’opera fino in fondo e ci riconsegnino l’area di tvnord così come gliel’abbiamo consegnata tanti anni fa. Strutture Turistico ricettive sostituiranno quel mostro energetico.Addio Enel, ti auguriamo le migliori fortune, Civitavecchia chiude ogni rapporto.Dimitri VitaliAssessore alle Attività produttive Gino De Paolis, consigliere regionale Non ci sarà nessuna conversione a gas della centrale TVN. Questa è una vittoria epocale di tutto il territorio, che si è mostrato unito e coeso in una battaglia difficile e dall’esito tutt’altro che scontato. Questo stop segna finalmente la chiusura di un’epoca e di un modello di sviluppo basato sullo sfruttamento e sulla compromissione ambientale di un’area. Si apre una pagina nuova per tutto il comprensorio che guarda al futuro con nuova speranza e prospettive a partire dallo sviluppo delle energie rinnovabili a basso impatto ambientale. Da questo punto di vista su Civitavecchia c’è un importante progetto legato all’eolico off shore su cui occorre andare avanti con convinzione. Al nostro territorio serviva proprio questo: uno scatto in avanti e l’assunzione di consapevolezza di poter vincere e costruire il proprio futuro su basi diverse. E’ su questa strada dunque che dobbiamo proseguire, per costruire quel sano tessuto produttivo e sociale capace di creare lavoro stabile, sicuro e di qualità.Voglio ringraziare tutti i compagni di viaggio di questa lunga e difficile sfida, che vanno dai colleghi istituzionali, ai partiti, organizzazioni sindacali fino alle associazioni. Un fronte che ha saputo tenere fermo lo sguardo sull’obiettivo superando ostacoli complicatissimi, dimostrando che le battaglie vanno giocate fino in fondo. Mi sia consentito inoltre di aggiungere un grazie speciale a tutto il gruppo che più mi è stato accanto e che ho avuto l’onore di rappresentare in questi anni, portando avanti le loro, e le nostre, battaglie di una vita.Questa è una giornata emozionante da vivere.Così in una nota Gino De Paolis, consigliere Lista Civica Zingaretti Comitati “Tra i 12,9 GW assegnati ad Enel da Terna durante l’asta del capacity market relativa al periodo di consegna 2024, non c’è la nuova centrale turbogas di Civitavecchia. I limiti fissati dall’Europa sull’attuale testo della tassonomia, grazie alla pressione esercitata dal movimento internazionale per il clima, impedirebbero infatti di finanziare progetti con caratteristiche altamente inquinanti analoghe a quelle della nuova ipotetica centrale a gas di Civitavecchia.  Quest’ultima, senza fondi pubblici e con le attuali turbolenze internazionali legate soprattutto alla crisi ucraina, si è trasformata in pochi mesi in un

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