Dicembre 26, 2024
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Tutte le chiusure della prossima settimana sull’A12

Viabilità, tornano la prossima settimana i lavori notturni in autostrada. Sulla A12 Roma-Civitavecchia, per consentire lavori di manutenzione del cavalcavia, nelle due notti di lunedì 25 e martedì 26 marzo, con orario 22:00-6:00, chi percorre la A12 Roma-Civitavecchia, da Civitavecchia in direzione di Roma, dovrà uscire obbligatoriamente allo svincolo di Maccarese-Fregene. Pertanto, dopo l’uscita obbligatoria a Maccarese-Fregene, rientrare dalla stessa stazione e proseguire in direzione di Roma. Inoltre per consentire attività di ispezione del viadotto “A91 Fiumicino”, nelle tre notti di lunedì 25, martedì 26 e mercoledì 27 marzo, con orario 20:00-6:00, sul ramo di allacciamento A91 Roma-Fiumicino/A12 Roma-Civitavecchia, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A12 Roma-Civitavecchia, per chi proviene da Fiumicino ed è diretto verso Civitavecchia. In alternativa si consiglia di proseguire sulla Roma-Fiumicino, verso Roma, uscire allo svincolo Nuova Fiera di Roma e riprendere la Roma-Fiumicino in direzione di Fiumicino, per poi immettersi sulla A12 Roma-Civitavecchia. Ancora sulla A12 Roma-Civitavecchia, per consentire lavori di riqualifica delle barriere bordo laterali dei viadotti “Sorbo” e “su fosso Infernaccio”, nelle due notti di lunedì 25 e martedì 26 marzo, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Civitavecchia nord e Civitavecchia sud, verso Roma. In alternativa si consigliano i seguenti itinerari: per i veicoli leggeri e i mezzi pesanti con massa pieno carico fino a 5 tonnellate, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Civitavecchia nord, percorrere la SS1 Aurelia verso Roma e rientrare sulla A12 alla stazione di Civitavecchia sud, per proseguire verso Roma; per i mezzi pesanti con massa a pieno carico superiore a 5 tonnellate e per gli autobus, uscire allo svincolo libero di Monte Romano, sulla A12 Roma-Tarquinia, percorrere la SS1 bis Via Aurelia e immettersi sulla SS675, seguire le indicazioni per Vetralla e procedere sulla SS2 Cassia, verso Roma. 

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Compra un loculo ma lo trova occupato

Va a visitare la tomba che (speriamo tra cent’anni) dovrà ospitare il suo eterno riposo e la trova… occupata. Arriva da Tarquinia una storia che definire surreale è poco. La protagonista è un’anziana signora, che ha acquistato il suo loculo e durante un sopralluogo al campo santo di alcuni giorni fa ha avuto la incredibile sorpresa di vederlo già assegnato a due distinti signori, entrambi deceduti nel 2022. Come sia stato possibile non si sa: quel che è certo è che, dopo la scoperta, sono partite inevitabilmente le lettere. Alla sorpresa della donna assegnataria si è così aggiunta quella degli eredi della coppia defunta, che hanno visto riaprirsi una così fresca ferita (per giunta doppia) dalla diffida dell’anziana acquirente a lasciare libero il loculo appena possibile. Siccome è del tutto evidente che non possono essere certo stati i parenti a “occupare abusivamente” il loculo della discordia, dovrebbe essere il Comune di Tarquinia a mettere una toppa a questa assurda storia. Cosa che si spera faccia in fretta, senza far spendere nulla agli involontari protagonisti di questa storia e con tutto il tatto possibile. Tatto che però, a detta delle stesse vittime dello spiacevole accaduto, finora non si è proprio visto. 

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Elezioni: Martina Tosoni è in campo

“Ringrazio quanti in quest’ultimo periodo hanno sollecitato un mio impegno diretto nell’Amministrazione della Città, e intendo ufficializzare la mia candidatura a Sindaco di Tarquinia per le prossime elezioni amministrative di giugno”: con queste parole, affidate a una nota, Martina Tosoni, ex vicesindaco e assessore del Comune di Tarquinia, ha annunciato la propria partecipazione alla corsa amministrativa del prossimo giugno nella città etrusca. “La mia candidatura non è contro qualcuno – continua il comunicato – mi candido per Tarquinia perché è il momento di realizzare l’idea di una città dinamica, liberale, innovativa, che possa rappresentare un cambio generazionale e intercettare le nuove sfide del futuro con entusiasmo e competenza. Mi candido perché sono convinta che questa città non si piega né alle logiche di potere, né agli schemi predefiniti, perché questa città meravigliosa, che brilla di luce propria, deve essere alimentata con idee, progettualità, competenze e visioni ampie”. “In tale prospettiva e senza alcun fine personalistico, ho deciso di assumermi questa grande responsabilità ed ho voluto annunciarlo in Piazza Cavour davanti al Museo Nazionale Etrusco perché questo è il cuore della società civile e da qui si deve partire; dal nostro passato, dal tesoro più grande per arrivare giorno dopo giorno a scrivere insieme il futuro di questa città. – continua Martina Tosoni – La piazza è il luogo dove i cittadini si incontrano, dove le idee si avvicinano e dove si possono raccogliere proposte dal basso e questo luogo deve tornare ad essere la porta di una città aperta, una città che accoglie, il luogo con cui Tarquinia si presenta agli occhi del mondo”. “Sono pronta a condividere con chiunque vorrà sostenere questo progetto il mio coraggio, la determinazione, la passione, il senso di appartenenza e la voglia di vedere rinascere Tarquinia. – conclude la nota – Gli obiettivi che dovranno guidare questa programmazione sono molti tra i temi principali strettamente collegati tra loro turismo e lavoro. Ma ci sarà tempo di illustrare la squadra e il programma amministrativo che sarà il frutto di condivisione e anche dei suggerimenti di tutti i cittadini che vorranno dare il proprio supporto. Ora è il momento di unirci e lavorare, stringerci amando Tarquinia con tutto il cuore, ogni giorno, perché il cambiamento dipende dalle nostre azioni. Per tutti questi motivi e per tutti quelli che affronteremo lavorando insieme mi candido alla guida della città”.

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Tedesco candidato unitario: c’è il sì di Salvini

E’ arrivato dalla Conferenza organizzativa regionale della Lega del Lazio il nulla osta al bis di Ernesto Tedesco. A indicare il suo nome come candidatura unitaria del Centrodestra è stato direttamente il leader del partito, il Ministro Matteo Salvini. “Laddove c’è un sindaco uscente e una squadra che ha lavorato bene recuperando anni di disastri come a Civitavecchia, non capisco perché si debba cambiare” ha detto Salvini davanti alla platea romana dell’Ergife, tra gli applausi generali, con il primo cittadino Ernesto Tedesco presente in platea. Un messaggio anche a chi ha usato la Lega come taxi. “Laddove qualche alleato ti propone come sindaco qualcuno che era stato eletto a nome e per conto della Lega e che poi ah deciso di tradire e disertare, dico che a me i disertori non piacciono”. Sarà stato sempre a questo comprensorio che erano rivolti gli occhi di Salvini?

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“Strage” dei pini, parte l’esposto

Pini abbattuti a Tarquinia Lido, arriva un esposto alla Procura della Repubblica. Lo ha deciso il consiglio direttivo della Società Tarquiniense d’Arte e Storia per promuovere una forte azione di tutela del paesaggio contro le scelte dell’Amministrazione comunale, unitamente alle associazioni Assolidi, Semi di Pace e La Lestra. Di seguito il comunicato con cui è stata data notizia di questa decisione. “Oggi percorrendo Viale Mediterraneo si ha la netta sensazione che l’equilibrio tra le strutture amministrative territoriali e il paesaggio sia venuto meno. Un intervento massivo come quello condotto al lido, stona in una società moderna in cui campeggiano slogan ambientalisti di sostenibilità, e stupisce per l’alterazione apportata al valore non solo estetico di quella strada, ma perché effettuato in area vincolata non ottemperando alle disposizioni vigenti in materia di tutela, proprio da chi dovrebbe impegnarsi per la conservazione dell’ambiente naturale e culturale, e darne esempio. La tutela del territorio non prescinde infatti dalla cultura, perché paesaggio e territorio sono un bene culturale di primaria importanza, come ben rappresentato dalla nostra Costituzione (art. 9) e dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.L. 42 del 22 gennaio 2004). Non a caso fin dalla fondazione, tra gli scopi statutari del nostro sodalizio c’è anche la salvaguardia del paesaggio e di quanto è caratterizzante del territorio, dove la fascia costiera è stata contraddistinta dall’antichità da una florida vegetazione spontanea di specie arboree della macchia mediterranea, tra cui pini ad alto fusto che a centinaia ne delineano ancora oggi l’identità. La STAS nasce con queste finalità nel 1917, quando l’archeologo siciliano Giuseppe Cultrera, primo direttore del Museo Archeologico Nazionale, volle dotarsi di un’associazione che lo coadiuvasse nell’azione di salvaguardia del territorio. Finalità che sanciscono un legame centenario con gli Organi di tutela dello Stato, alle quali la STAS non è mai venuta meno e di cui, gli ultimi gravosi eventi, ci impongono di riappropriarci per caldeggiare l’attività delle soprintendenze. La voce delle Associazioni locali e dei singoli cittadini, nell’incredulità della possibile attuazione di un progetto malsano in difetto di autorizzazioni, forse ha tardato a farsi sentire e, comunque, non ha sortito l’effetto desiderato di evitare uno scempio, la cui eco purtroppo ha varcato i confini del nostro comprensorio e pare non smorzarsi, sebbene i soliti buontemponi abbiano prontamente tentato di far passare lo sdegno pubblico seguito al taglio dei pini, come un premeditato attacco politico o l’esito di virtuosismi da neoambientalisti. Ormai parlare di possibili soluzioni o di buone pratiche già messe in atto in altri Comuni, appare superfluo, si può solo sperare che il verde restante venga preservato e augurarci che le scelte future non saranno altrettanto sconsiderate, ma volte ad un reale sviluppo del lido che per tanti, troppi anni, è stato relegato ad un’appendice stagionale della cittadina. Le gravi modifiche paesaggistiche che il “progetto di riqualificazione” di viale Mediterraneo hanno comportato, non possono passare in sordina e hanno spinto il Consiglio direttivo a prendere posizione e deliberare la partecipazione dell’Associazione all’esposto presentato alla Procura della Repubblica in comunione con Assolidi, Semi di Pace, La Lestra condannando non solo le scelte operate dall’Amministrazione Comunale, ma anche il metodo decisionista con il quale si è proceduto a giustiziare, nell’arco di 48 ore e senza le opportune autorizzazioni, 62 di pini in area vincolata, senza accettare alcuna forma di dialogo e di confronto. Dopo il parere vincolante e una diffida a procedere da parte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale, anziché perdere la lucidità, si sarebbe dovuto arrivare ad un tavolo di concertazione; agire contro le Istituzioni in un sito UNESCO è stato un atto non solo superficiale ma folle, in aggiunta i modi e le parole supponenti rivolte al Soprintendente da sedicenti giornalisti, denotano scarsa percezione delle funzioni ministeriali e lasciano solo concludere che “errare humanum est, perseverare autem diabolicum”

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“Fare chiarezza sulla strage di pini al Lido”

Ricevute segnalazioni da parte di residenti, l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inoltrato (26 febbraio 2024) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti in relazione all’avvenuto taglio di una lunga alberata di Pinus in Viale Mediterraneo, in area tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), da parte dell’Amministrazione comunale di Tarquinia (VT). Il Comune di Tarquinia, con ordinanza sindacale n. 2 del 16 febbraio 2024, ha deciso l’“immediato abbattimento di numero 65 pini domestici” in base a “pericoli” non ben conosciuti, mentre la competente Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale ha più volte negato la necessaria autorizzazione paesaggistica. E’ necessaria la presenza di effettivi pericoli di caduta riscontrati o di malattie degli alberi per poterne decretare l’abbattimento (vds. Cons. Stato, 27 ottobre 2022, n. 9178). Sono stati coinvolti il Ministero della Cultura, la medesima Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, il Comune di Tarquinia, la Regione Lazio, i Carabinieri Forestale, è stata informata per le opportune valutazioni la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia. Il GrIG auspica che quanto prima sia fatta piena chiarezza, ancor più necessaria quando si tratti di verde pubblico, di salute dei cittadini e di contrasto al cambiamento climatico, di cui tanti parlano continuando serenamente a far scempi ambientali. p. Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) Stefano Deliperi

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Civitavecchia-Orte: round finale?

Dalla Regione Lazio al Comune di Civitavecchia, c’è grande interesse per l’appuntamento di giovedì, quando a Viterbo partirà la discussione sul tracciato finale del tratto tra Monte Romano e l’A12 che chiuderà la strada statale 675 Umbro-laziale. “Una volta avviati i lavori, ci vorranno circa 4 anni per completare l’opera. Nel 2029 potrebbe concludersi la Orte-Civitavecchia”. Così Manuela Rinaldi, l’assessore ai lavori pubblici della Regione Lazio, a margine della conferenza stampa per la presentazione dell’avvio del dibattito pubblico per il completamento della Orte-Civitavecchia. “Il dibattito riguarderà il tratto Monte Romano-Civitavecchia, un tratto molto complicato che è già stato oggetto di un ricorso al Tar e un annullamento del parere espresso nel 2018 – ha spiegato l’assessore – Il ministero ha commissariato questo tratto stradale, ci sono delle idee progettuali, sulle quali si svolgerà il dibattito pubblico dal primo febbraio per trovare una sintesi anche con gli stakeholder e procedere con un progetto definitivo prima di fare la gara d’appalto”. Il dibattito pubblico durerà 4 mesi e all’inizio di giugno si dovrebbe “avere la relazione finale, con l’accoglimento o meno di quello che gli stakeholder porteranno sul tavolo”, ha aggiunto Rinaldi, spiegando che si tratta di “un’area dove ci sono tanti vincoli e problematiche da superare. Il percorso è stato avviato su tutti e 4 i tracciati per quanto riguarda eventuali pareri sui beni paesaggistici e i vincoli esistenti, spero entro l’anno di avere un primo progetto definitivo per poi poter avviare le gare nel 2025 dove abbiamo previsto anche la richiesta di finanziamenti specifici al Mit”. Come detto, il sindaco di Civitavecchia “Accogliamo con grande favore le notizie odierne sul completamento della Civitavecchia-Orte. La data del 2029, indicata oggi dall’assessore regionale Rinaldi per il completamento dell’opera, è un traguardo ambizioso ma che possiamo tagliare, se remeremo tutti nella stessa direzione. Il Comune farà la sua parte, a cominciare dal dibattito in Prefettura di Viterbo, dove mi recherò personalmente: la strada del dialogo tra territori e istituzioni è quella giusta, siamo sicuri del fatto che il Governo farà il massimo per inserire l’opera nell’accordo di programma tra il Ministero delle Infrastrutture e l’Anas”. Così il sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco.

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Operai funamboli per la sicurezza della rupe

Sono partiti in questi ultimi giorni gli interventi di consolidamento e messa in sicurezza dell’area della “rupe”, un’alta parete rocciosa collocata nella zona nord occidentale della città che parte da Campo Cialdi per proseguire fino a Santa Maria in Castello e su cui affaccia parte dell’antico nucleo fortificato medievale di Tarquinia. I lavori, che proseguiranno per diverse settimane, prevedono uno stanziamento totale di oltre quattro milioni di euro di fondi dal PNRR. L’opera di consolidamento del costone roccioso viene realizzata attraverso la stesura di reti di contenimento e barriere paramassi. Data la complessità della zona di intervento per portarle in loco si è reso necessario l’impiego di un elicottero che ha reso possibile il posizionamento del materiale sulla sommità della parete rocciosa.  Una volta collocate e assicurate alla roccia, le reti di contenimento vengono srotolate e fissate grazie all’intervento di rocciatori esperti e specializzati in grado di operare in sospensione sul vuoto con le imbragature per fissare in maniera permanente e stabilizzare il materiale alla parete rocciosa. Parte dei fondi del PNRR sono stati anche destinati al finanziamento di un progetto di riqualificazione conclusivo di quest’area che prevederà, in una seconda fase, il ripristino dell’antico collegamento che esisteva in epoca medievale tra la Fontana Nova e Campo Cialdi: la via Segreta. Il passaggio finale di rivalutazione della zona prevede infatti la ricostituzione di questo tracciato viario che, trasformato in un percorso nuovamente fruibile, verrà anche attrezzato con installazioni informative ed aree di sosta panoramiche. I lavori di consolidamento della rupe avviano quindi solo uno degli importanti cantieri di recupero che implicheranno la rivitalizzazione di tutta quest’area extraurbana. Cantieri che si inseriscono in un più vasto ed organico progetto di rigenerazione e valorizzazione che mira a riaccendere i riflettori su una zona storica e particolarmente suggestiva di Tarquinia, per rimetterla al centro anche dei flussi turistici e culturali che attraversano la città.

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Un “abbraccio” per salvare l’ospedale

Nuova iniziativa del gruppo di coordinamento del Comitato “Insieme per l’Ospedale di Tarquinia”, nato nel marzo scorso in difesa del nosocomio cittadino, il cui destino è molto incerto.  “In questi mesi abbiamo organizzato alcune manifestazioni per sensibilizzare la popolazione, che non è solo quella di Tarquinia, ma anche di cittadine del litorale nord e dell’entroterra viterbese. Dalla manifestazione del 25 marzo al Concertone del 4 giugno fino alla Sfilata delle Canoe del 19 agosto, il Comitato ha ottenuto consensi e plausi”, si legge in una nota pervenuta alla stampa. Il prossimo 16 dicembre si svolgerà una nuova manifestazione, durante la quale la popolazione si unirà in una “Catena umana per abbracciare il nostro ospedale”. L’appuntamento di sabato è fissato per le ore 10.

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Arrivano le Stelle di Natale contro la leucemia

Per il ponte dell’Immacolata tornano nelle piazze di Viterbo e della Tuscia le Stelle di Natale dell’Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma, grazie all’impegno dell’Ail Viterbo nel capoluogo e in altri 31 centri. Accanto a loro, come da tradizione, gli studenti del Liceo scientifico statale “Paolo Ruffini” che, nella Città dei Papi, saranno alle postazioni di via Filippo Ascenzi e piazza delle Erbe, del centro commerciale Tuscia, della chiesa di Santa Maria della Quercia e della chiesa di San Paolo ai Capuccini. “Siamo pronti per la tre giorni di solidarietà, che rappresenta una delle iniziative di raccolta fondi più importanti per l’associazione – afferma la presidente dell’Ail Viterbo Patrizia Badini -. La nostra squadra giocherà al meglio questa “partita solidale” assolutamente da vincere. Le stelle di Natale, come le uova di Pasqua, ci consentono di reperire le risorse economiche per supportare la ricerca scientifica, potenziare i servizi territoriali di assistenza domiciliare ai pazienti e delle attività di sostegno psicologico ai malati con volontari qualificati, aiutare il reparto di ematologia di Belcolle e, tra le altre cose, promuovere iniziative di prevenzione e sensibilizzazione sull’importanza della ricerca scientifica nella lotta ai tumori del sangue, collaborare con le scuole nelle campagne di solidarietà e rafforzare la rete di volontari sia nel capoluogo che nei comuni più piccoli”. Con una donazione minima di 13 euro si potrà scegliere la tradizionale stella di natale o la “golosa” stella “Sogni di cioccolato”, con cioccolato finissimo al latte e fondente con nocciole IGP Piemonte. Giunta alla 35 edizione, l’iniziativa delle Stelle di Natale Ail è posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. I banchetti saranno presenti ad Acquapendente, a Barbarano Romano, Bassano Romano, Blera, Bomarzo, Calcata, Canepina, Caprarola, Civita Castellana, Civitella d’Agliano, Fabrica di Roma, Farnese, Grotte di Castro, Grotte Santo Stefano, Latera, Marta, Montalto di Castro, Montefiascone, Monteromano, Oriolo Romano, Orte, Pescia Romana, Ronciglione, Sipicciano, Soriano nel Cimino, Tarquinia, Valentano, Vasanello, Vetralla e Vetriolo.

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