Una demolizione che fa discutere
E’ una accusa particolarmente spinosa quella che la coalizione a sostegno di Clelia Di Liello sindaca fa a Santa Marinella all’amministrazione comunale. In un comunicato intitolato “Disprezzo per le regole e squallore dietro la distruzione dell’affaccio sul mare di via Giuliani”, partiti e liste che sostengono la candidata parlano di una opera pubblica che sta facendo molto discutere. Ma ecco il testo della nota, di seguito riportata integralmente: “Con procedura di somma urgenza motivata dalla pericolosità del luogo, è stato demolito l’affaccio sul mare di via Giuliani. L’ordinanza relativa all’intervento racconta che le opere sono finalizzate alla realizzazione di una rampa per consentire l’accesso al piano arenile alle persone con disabilità e ai mezzi di soccorso. Dove ora c’è un cumulo di macerie, c’era un delizioso luogo di sosta ed affaccio sul mare, per di più protetto da precisi vincoli nel Piano Paesaggistico della Regione, e delimitato da due scale laterali che andavano sicuramente riparate e da cui si accedeva nell’unico tratto di spiaggia libera centrale a Santa Marinella. La procedura di somma urgenza dichiarata, senza nessun preavviso sulla pericolosità del luogo particolarmente suggestivo, ci ha insospettito anche perché i lavori in somma urgenza sono circoscritti alla sola messa in sicurezza di una situazione di pericolo e non alla realizzazione di opere che alterino lo stato originario dei luoghi soprattutto quando questi sono protetti da vincoli paesaggistici. Abbiamo avvertito la necessità di approfondire la vicenda, visto che il sindaco e la sua giunta in questi 5 anni non hanno mai dimostrato interesse nei confronti dell’eliminazione delle barriere architettoniche. Abbiamo scoperto che agli atti non esiste un verbale che attesti la pericolosità del luogo evocata nell’ordinanza che giustifichi la procedura di somma urgenza. Non esiste alcuna rampa per favorire le operazioni di alaggio e varo di piccole imbarcazioni annunciate dal Sindaco. E infine non esiste sorprendentemente nessuna rampa per i disabili la cui pendenza massima prevista dalla legge sull’eliminazione delle barriere architettoniche è dell’8% a fronte di quella descritta nel progetto, che ha una pendenza del 20%, funzionale a una rampa per autocarri. Dietro il falso annuncio di un’opera mirata ad agevolare i cittadini disabili, si nasconde vergognosamente l’intenzione di realizzare una struttura che ha tutt’altra finalità. La spregiudicatezza con cui il Sindaco è pronto a strumentalizzare il disagio dei nostri concittadini meno fortunati per mistificare opere che hanno altre finalità, chiariscono il livello del personaggio e del suo sistema: una continua manipolazione delle regole che troppo spesso travalica i limiti della legittimità. Su tutto, ancora una volta, emerge l’arroganza di un’amministrazione che non dà nessun valore alla storia dei nostri luoghi e al diritto dei cittadini di essere partecipi del loro futuro. In più tutto ciò accade a meno di un mese dalla fine del suo mandato”.