Dicembre 22, 2024
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La centrale fa litigare Ue e Governo Draghi

C’è anche Civitavecchia al centro della battaglia sulla cosiddetta tassonomia verde in Ue. Si tratta sostanzialmente di decidere quali siano le tecnologie da utilizzare per la produzione di energia elettrica: e tra gas e nucleare, le posizioni delle 27 nazioni si stanno diversificando, in alcuni casi arrivando allo scontro ideologico. L’Italia, per conto suo, ha inviato la settimana scorsa un documento di protesta alla Commissione europea contro i requisiti per le centrali a gas presenti nella bozza della “tassonomia per la finanza sostenibile”. Con questa presa di posizione, il governo Draghi prende in particolare di mira la soglia massima dei 100 grammi di emissioni di CO2 per KWh, considerata troppo stringente. La controproposta Roma è alzarla a 340 grammi, altrimenti di mantenere (come spiega RadioCor) una media annuale di 750 chili di CO2 per KWh calcolata su un periodo di vent’anni (nella bozza di Bruxelles il valore di 550 chili). In Italia al momento sono in piedi  quarantotto progetti di centrali a gas, per una capacità complessiva installata prevista di 20mila megawatt e necessiteranno di investimenti per circa 10 miliardi di euro. Tra i più importanti ci sono quelli di Brindisi Sud Cerano, La Spezia, Monfalcone e, appunto, Civitavecchia.  Cosa c’è da aspettarsi a questo punto? Una lunga battaglia tra stati che intendono difendere i propri investimenti a gas, come nel caso dell’Italia, che preferiscono il nucleare, come la Francia, e che invece sono contrari ad entrambi, come Austria e Lussemburgo (al momento). Ma poi la battaglia si dipanerà ulteriormente, nel corso dei prossimi mesi, in Europarlamento, con ulteriori diversificazioni tra i vari gruppi parlamentari. La crisi energetica che però è alle porte, a causa del quadro geopolitico rovente (non solo in Ucraina) promette di essere una ulteriore variabile ad un quadro già estremamente complicato.

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I numeri del porto: scaricato più carbone

Il 2021 si è chiuso con dati di traffico complessivamente positivi per il Network, che da un lato fanno ben sperare per una effettiva ripresa post-Covid; dall’altro però devono indurre a grande cautela anche per il 2022, soprattutto dal punto di vista dei riflessi negativi sul bilancio dell’ente, a cui lo scorso anno si è potuto porre rimedio solo grazie ai ristori: nonostante, infatti, nel 2021 il porto di Civitavecchia sia stato il primo a livello mondiale per la ripartenza delle crociere, chiudendo con 519.000 passeggeri, rispetto ai 205.000 del 2020, per tornare ai numeri del 2019 mancano ancora 2,1 milioni di crocieristi e circa mezzo milione di passeggeri delle autostrade del mare. Sul fronte delle merci, invece, Civitavecchia cresce del 20,2% rispetto al 2020 e di quasi l’1% anche rispetto al 2019, con Gaeta che migliora di circa il 15% anche in confronto a 2 anni fa, mentre il porto di Fiumicino risente della drastica riduzione del traffico aereo e quindi dell’utilizzo del jet-fuel, essendo i carburanti sostanzialmente l’unico prodotto movimentato. I dati sulle autostrade del mare confermano il porto di Civitavecchia come uno dei principali hub del settore, che in prospettiva, è quello su cui si intende puntare per diventare il riferimento del mercato nord-africano che in futuro è senza dubbio quello che avrà maggiori margini di crescita.    “Apriamo l’anno – dichiara il presidente dell’AdSP Pino Musolino – con un sano ottimismo, unito alla piena consapevolezza delle questioni che restano sul tappeto, a partire da quelle occupazionali per arrivare a quelle di bilancio, e del fatto che soltanto portando a termine il lavoro di riorganizzazione, riequilibrio e ristrutturazione dell’ente si potranno dare le risposte necessarie al rilancio di tutto il Network, ricreando le condizioni necessarie per creare nuovi posti di lavoro, riassorbendo quelli oggi messi a rischio dalla crisi pandemica”.     In dettaglio, il traffico complessivo di merci nei porti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale si attesta per il 2021 ad oltre 13,3 milioni di tonnellate (MT), in crescita di circa il 18%, (pari a oltre 2 milioni di tonnellate) rispetto al 2020.    Circa il 72% del traffico, pari a oltre 9,5 milioni di tonnellate (+20%; +1,6 MT), è stato realizzato nel porto di Civitavecchia, il restante 13/14% ciascuno rispettivamente nei porti di Gaeta con quasi 1,8 milioni di tonnellate movimentate (+19%; +0,3 MT) e quasi 2 milioni di tonnellate nel porto di Fiumicino (+10%; +0,2 MT).    Il traffico di merci nei porti di Civitavecchia e Gaeta cresce in entrambi i casi del 20 % rispetto al 2020, ma anche rispetto al 2019, +1% Civitavecchia e +15% Gaeta, a differenza di Fiumicino dove nel 2021 ancora si scontano i pesanti effetti della pandemia; difatti in tal caso il traffico complessivo risulta in crescita del 10% rispetto al 2020, ma in flessione ancora del 44% rispetto al 2019 pari a oltre 1,5 milioni di tonnellate in meno movimentate.    Nel porto di Civitavecchia il traffico complessivo risulta costituito per oltre il 90% da merci solide (8,8 MT), in crescita del +19% (+1,4 MT), e per il restante 9% da merci liquide pari a oltre 800 mila tonnellate, in crescita del +34%, +200 mila tonnellate.    Le merci liquide si incrementano sensibilmente nel 2021, sia rispetto al 2020 (+34%) sia rispetto al 2019 (+31%), complessivamente pari a circa 838 mila tonnellate.    Le merci solide (8,8 MT) sono costituite per il 72% da merci varie in colli (Ro-ro, merci in contenitori e altro) pari a circa 6,4 milioni di tonnellate, risultano in crescita del +17% pari a oltre 900 mila tonnellate in più movimentate, e per la restante parte da oltre 2,4 milioni di tonnellate da rinfuse solide in crescita del +25% per circa 500 mila tonnellate in più rispetto al 2020.     Tra le rinfuse solide in crescita del 22% il carbone, per un volume complessivo di 1,9 milioni di tonnellate, e di oltre il 65% il traffico di prodotti metallurgici e minerali, che si confermano quale seconda tipologia di traffico tra le rinfuse solide, pari a circa 342 mila tonnellate complessive.     Anche rispetto al 2019 il traffico complessivo di rinfuse solide nel porto di Civitavecchia si incrementa di circa il 3%, pari a 70 mila tonnellate in più movimentate.    Per quanto concerne il traffico di merci in colli, pari a circa 6,4 milioni di tonnellate, lo stesso risulta in crescita del 17%, pari a quasi 1 milione di tonnellate in più rispetto al 2020, incremento determinato quasi completamente da una sensibile crescita, di quasi il 20%, delle merci e automezzi trasportati in modalità ro-ro su navi in collegamenti di linea, traffico complessivamente pari a circa 5,4 MT. In crescita del 6% anche il tonnellaggio di merci trasportate in contenitore, pari a quasi 1 milione di tonnellate a differenza del numero di TEU, pari complessivamente a 100.248 TEU, che risultano in flessione del 6% (-6.447 TEU) a causa in gran parte di una sensibile flessione dei TEU vuoti imbarcati e sbarcati (-17%; -5.838 TEU) a differenza dei TEU pieni che risultano sostanzialmente stabili (-0,8%).    Con riferimento al traffico Ro-RO si evidenzia in particolare una sensibile crescita del numero di mezzi pesanti imbarcati/sbarcati nel porto di Civitavecchia del 17,5% rispetto al 2020 e 5,6% rispetto al 2019 pari a circa 246 mila unità complessive.    Infine, per quanto riguarda il traffico di passeggeri e automezzi su collegamenti di linea e di crocieristi su navi da crociera, nel 2021 si riscontra un incremento rispetto al 2020 del +28% per i passeggeri di linea, pari a oltre 1,2 milioni, + 27% gli automezzi al seguito e del +153,6% i crocieristi, pari complessivamente a 519.060 crocieristi imbarcati/sbarcati e in transito nel 2021.   

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“Il Covid assorbe troppi posti letto”

Un altro attacco del Pd alla conduzione dell’Asl arriva in questi minuti. Si tratta di un comunicato firmato dai consiglieri Marco Piendibene e Marco Di Gennaro, che lamentano una gestione pandemica che frustra gli altri servizi sanitari, ormai ridotti a loro dire sotto livelli minimi. “Vogliamo esprimere in premessa la nostra viva preoccupazione per la recrudescenza della pandemia; per i suoi evidenti effetti diretti sulla salute delle persone ma anche per le conseguenze indirette che derivano ad un sistema sanitario che complessivamente appare, nel Paese, in grande sofferenza”, è l’inizio della nota a firma Piendibene-Di Gennaro. “La Regione Lazio ha certamente saputo governare la situazione di crisi sanitaria con decisione e lungimiranza; ciò appare ampiamente dimostrato dai risultati apprezzabili sulle vaccinazioni che hanno evitato una situazione di generale drammaticità. Dobbiamo registrare, per quanto riguarda la nostra specifica realtà territoriale, che la richiesta ad ogni struttura di riconvertire posti letto per l’assistenza a pazienti affetti da Covid ha però determinato una netta riduzione delle prestazioni erogate ai pazienti affetti da altre patologie anche gravi”. “Le ripercussioni sono state tanto più pesanti quanto minore era la disponibilità di risorse in termini di personale e di posti letto ospedalieri. Proprio sulla base di queste motivazioni avevamo, in una precedente nota, ritenuto non appropriata la richiesta dell’attivazione di 10 posti letto Covid divenuti poi, come era prevedibile, prima 20 e poi 30. Ciò ha causato una riduzione non solo dei posti letto per pazienti no Covid ma anche una riduzione di tutte le altre attività oltre ad un sovraccarico di lavoro a causa della già nota carenza di personale”. “Guardando la situazione della disponibilità di posti letto ospedalieri per pazienti acuti della regione (scheda sotto) si vede, infatti, come il numero di posti letto per 1000 abitanti della Asl Roma 4 (0.6 per 1000) sia più basso di tutte le altre strutture delle altre Asl. Si va, infatti, dal 6.5 x1000 della Roma1 (dieci volte superiore alla nostra Asl) al 2 per mille della Asl di Rieti (circa 3 volte superiore) con la metà degli abitanti”, registrano i due esponenti Dem. “Le difficoltà determinate anche da questa evidente disparità di posti letto, alle quali si è fatto fronte grazie all’impegno degli operatori e della direzione aziendale, meritano di essere tenute nella dovuta considerazione nell’ambito di una programmazione sanitaria regionale che tenga altresì conto della necessaria omogeneità retributiva fra i dirigenti medici della regione”, concludono i due consiglieri del Pd.

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Ritrovata mina: off limits via del Bricchetto

Ancora una emergenza a Civitavecchia. Via del Bricchetto è transennata per il rinvenimento di una mina. L’ordigno bellico, all’aspetto potenzialmente funzionante, è stato ritrovato in un’aiuola durante lavori di posa della fibra ottica. Sul posto i carabinieri della compagnia di Civitavecchia, la Protezione civile e tecnici dell’Italgas. È arrivato anche il sindaco Ernesto Tedesco: in attesa degli artificieri, non si esclude la parziale evacuazione di alcune palazzine.

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“Unire le forze contro le scorie”

Unire le forze per combattere l’ipotesi di un sito di scorie radioattive a Montalto di Castro. Con questo obiettivo il sindaco Sergio Caci ha inviato una lettera al Comitato Montalto Futura e alla Cooperativa Il Chiarone riguardo al deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Nella missiva il primo cittadino ha chiesto la disponibilità a collaborare per un’ulteriore campagna di sensibilizzazione e informazione della cittadinanza. “Vi scrivo al termine del Seminario Nazionale in cui sono state presentate tutte le osservazioni per scongiurare la malaugurata ipotesi di ospitare nella Tuscia un deposito di scorie radioattive e il Parco Tecnologico. Come sapete, l’amministrazione comunale, sin dal giorno della pubblicazione della Cnapi, ha espresso la propria contrarietà rispetto alla mappa dei territori potenzialmente idonei scelti da Sogin per ottemperare alla disposizioni comunitarie di ospitare tutte le scorie nucleari del territorio nazionale in un unico sito. Lo abbiamo fatto nel consiglio comunale del 16/01/2021, nel quale abbiamo approvato una mozione con la quale  l’assemblea  all’unanimità esprimeva la netta contrarità alla ipotesi di installazione del deposito nel territorio comunale e nel consiglio comunale del 02/07/2021, nel quale abbiamo approvato le osservazioni redatte dai nostri tecnici. Lo abbiamo fatto dando incarico a professionisti del settore e facendo rete con i comuni di  Tuscania, Ischia di Castro e Tessennano, per redigere osservazioni puntuali da presentare entro la date richieste del 02/07/2021 e del 14/01/2022. Lo abbiamo sottolineato partecipando al consiglio provinciale in data 18/01/2021 Lo abbiamo ribadito con il convegno che abbiamo promosso al teatro Lea Padovani in data 06/10/2021. Lo abbiamo divulgato attraverso la pagina dedicata sul sito istituzionale dell’Ente. Lo abbiamo sostenuto partecipando al Seminario Nazionale per l’approfondimento degli aspetti tecnici relativi al Deposito Nazionale e Parco Tecnologico, promosso da Sogin e svoltosi il 9/10/11 Novembre 2021. Per questo, apprezzando il grande lavoro svolto dal comitato Montalto Futura e dalla Coop. Chiarone, con la presente Vi chiedo la disponibilità a collaborare per un’ulteriore campagna di sensibilizzazione e informazione della cittadinanza, anche mediante un convegno nel quale presentare congiuntamente le nostre e le Vostre osservazioni. Ho sempre creduto che il territorio vada difeso da minacce e mancanza di programmazione. Sono fermamente convinto che la collaborazione tra enti e comitati cittadini sia un valore aggiunto che ci porterà, ancora una volta, a vincere la battaglia di salvaguardia dei territori di Montalto, Pescia e della Tuscia. Dobbiamo demolire i muri politici che qualcuno vorrebbe alzare e costruire insieme ponti per il futuro”, si conclude la missiva del primo cittadino.

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Tamponi rapidi a prezzo calmierato

Da oggi è possibile anche eseguire tamponi rapidi antigenici presso la farmacia comunale di via Valdambrini, un servizio che è stato reso possibile grazie ad un accordo tra Comune, ASL RM4 e personale della Misericordia che eseguirà i test. «Abbiamo voluto potenziare i servizi offerti dalla nostra farmacia – afferma l’assessore ai servizi sociali Pierluigi D’Emilio perché abbiamo visto  crescere in maniera esponenziale la richiesta di test». I tamponi saranno eseguiti al costo calmierato di 10 euro ridotto a  8 in caso di minori e si potrà accedere dalle ore 9 alle 13 ed ancora nelle ore pomeridiane dalle 16 alle  20 ad esclusione del mercoledì pomeriggio e della domenica.

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Superstrada: semaforo rosso

La Civitavecchia-Orte è l’unica opera con semaforo rosso nell’elenco delle opere strategiche. La notizia è emersa sulla base del Rapporto sullo stato di realizzazione delle 102 opere strategiche individuate dal DPCM 16 aprile 2021 e 5 agosto 2021.“Il racconto non inizia bene: già da pagina 35, le criticità della SS675 sono da semaforo rosso, l’unico rosso tra tutte le opere stradali”, ha spiegato il deputato Mauro Rotelli, di Fratelli d’Italia. “Da pagina 135 in poi del rapporto ci sono le 7 pagine in cui il Commissario fa il punto sulla trasversale. Sono ipotizzati tempi e ufficializzati i due stralci, anche per evitare di perdere 200mln di euro di fondi europei. Il primo stralcio supera Monte Romano con consegna dei lavori a settembre 2023. Il secondo da Monte Romano ovest all’innesco con la A12 cadrebbe a metà 2024”.“Il commissario riassume anche quanto fatto in questi mesi coinvolgendo le realtà locali interessate e sottolinea le criticità. Rimane l’impegno di consegnare al territorio un’opera indispensabile per lo sviluppo e la crescita economica e sociale. Superato Monte Romano il tracciato dovrà evitare impatto sui siti Unesco e rispettare le esigenze sociali e economiche del territorio. Ultima riflessione, questa volta da parte mia, sul tanto, troppo tempo perso inseguendo l’impossibile gestione dell’opera in un unico appalto e le tante forzature fatte sulle ipotesi di tracciato che rischiano ora di far addirittura perdere le risorse”.

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“Grazie a me potremmo assumere medici stranieri”

“Siamo in guerra, dobbiamo reclutare tutti, bene quindi che la giunta abbia fatto propria la mia mozione di consentire ai medici stranieri in Italia da cinque anni di partecipare ai concorsi banditi dalle aziende sanitarie locali del Lazio”. Così Marietta Tidei, consigliera regionale del Lazio del gruppo Misto e presidente della commissione sviluppo economico, industria, ricerca e innovazione. “A gennaio 2021 avevo presentato in Consiglio questa mozione ed era stata approvata, oggi è passata la delibera di giunta che recepisce l’indicazione della mozione. Per l’assunzione a tempo indeterminato ci vuole comunque una legge dello Stato, prendendo a riferimento però il Cura Italia possiamo ora continuare ad assumere a tempo determinato i medici stranieri, che hanno un permesso di lungo soggiorno da cinque anni e l’iscrizione all’albo dei medici”, spiega Tidei, che è anche membro della commissione sanità regionale. “Spetterà ora alle Asl laziali- specifica- bandire questi concorsi, ma nelle more del Cura Italia, che già prevedeva questa possibilità nel 2020, si può proseguire ad impiegare i medici di origine straniera, anche se solo per contratti a termine. Quale impatto avrà questa delibera a livello nazionale? So che la presidente di commissione igiene e sanità al Senato, Annamaria Parente, è in contatto con l’associazione dei medici stranieri per chiedere che vi sia una modifica alla norma- risponde Tidei- magari inserendo il provvedimento nel decreto milleproroghe. Mi auguro che questa battaglia trovi una sponda a livello di governo e si proceda con la possibilità di aprire i concorsi pubblici per i medici lungo-soggiornanti in Italia”, conclude la consigliera.

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La Lega cambia: Marco Coppari nuovo coordinatore

“La Lega di Civitavecchia ridisegna il proprio organigramma. Oggi, dopo l’elezione al consiglio metropolitano di Roma, lascio il coordinamento cittadino del partito. Ho raccolto questa sfida quando il gruppo consiliare era composto da appena due persone, oggi è composto da cinque avendo ricucito i rapporti e rilanciato il nostro ruolo. A Civitavecchia la Lega ha una sede nuova e viva, peraltro una delle più grandi di tutta la provincia. E il nostro partito continua la sua attività politica, anche a sostegno dell’azione amministrativa del nostro sindaco Ernesto Tedesco, impegnato quotidianamente sul campo in un momento storico di drammatica difficoltà per tutti. Lascio il coordinamento nelle mani di Marco Coppari, persona di fiducia assoluta e continuo sul campo il mio impegno, al servizio del territorio e della comunità politica cui appartengo”. Così Antonio Giammusso.

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Riapre il parco giochi di via Ancona

I lavori di riqualificazione del parco giochi di via Ancona sono finalmente giunti al termine. E’ quanto ha annunciato il sindaco Alessandro Grando, nel dare la notizia che l’area potrà riaprire i battenti già domani. “Vista la sua posizione centrale questo luogo, che già in passato era stato oggetto di interventi di messa in sicurezza grazie alla collaborazione dell’associazione Nuova Luce e di alcuni nostri concittadini, è uno dei più frequentati dai bambini e dalle famiglie di Ladispoli”. “I lavori appena conclusi hanno riguardato la sostituzione di tutte le attrezzature gioco e la realizzazione di una pavimentazione in gomma anti-trauma ricca di elementi 3D, come quella del parco giochi di Piazza Domitilla. Vista la difficile situazione sanitaria che stiamo attraversando rimanderemo la cerimonia ufficiale di apertura ad un momento più favorevole. Il parco sarà comunque fruibile a partire da giovedì 20 gennaio”. “Ringrazio l’Assessore Veronica De Santis e l’Ufficio Manutenzioni che hanno seguito da vicino la realizzazione di questo importante progetto. Nel programma della nostra coalizione avevamo annunciato una serie di interventi per la riqualificazione delle aree verdi, per troppo tempo dimenticate e lasciate nel degrado. Abbiamo mantenuto fede agli impegni presi, restituendo alle famiglie di Ladispoli dei parchi gioco riqualificati e sicuri in tutte le zone della città”, conclude il primo cittadino.

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