Covid, le istruzioni per gettare i rifiuti
Compilare il format sul sito di Civitavecchia Servizi Pubblici e comunicare l’isolamento o la quarantena di modo che gli operai possano provvedere a recuperare il rifiuto Covid. È l’appello che arriva dai vertici della municipalizzata. L’impennata dei contagi infatti ha creato serie difficoltà e non sempre Csp riesce a sapere per tempo i nominativi delle persone in isolamento. “Risultano 1700 utenze attive covid. Un dato in continua evoluzione, ovviamente” spiega il Presidente Fabrizio Lungarini che ricorda come l’essere positivo o in quarantena obbligata porta come conseguenza anche un particolare comportamento sul fronte dello smaltimento dei rifiuti. Da Csp ricordano inoltre come il rifiuto covid va trattato diversamente dalla raccolta differenziata. “Il rifiuto covid infatti va conferito in sacchi neri, sacchetti che non possono essere usati invece per l’indifferenziata” ricorda il Presidente Lungarini. Chi è in isolamento infatti deve sospendere la raccolta differenziata. I rifiuti vanno getta solo ed esclusivamente gettati in due o tre sacchi resistenti, chiusi bene uno dentro l’altro (possibilmente di colore nero) utilizzando dei lacci di chiusura o nastro adesivo. Va utilizzato l’apposito mastello grigio per la raccolta indifferenziata e vanno esposti nei giorni di martedì, venerdì e domenica sera a partire dalle ore 20. “Il rifiuto Covid deve andare all’inceneritore, mentre l’indifferenziato va in discarica per questo è importante non fare confusione” ricorda Lungarini. “Gli operatori al servizio covid hanno dei dispositivi aggiuntivi proprio per trattare quel particolare rifiuto” spiega invitando i cittadini a non buttare l’indifferenziata nei sacchi neri, che sono vietati. “I sacchi neri quindi devono essere esclusivamente riservati ai rifiuti Covid” ribadisce. Infine da Csp arriva anche l’invito al senso civico di coloro che usano le rastrelliere (nella foto), che si trovano in zone periferiche, per gettare rifiuti indifferenziati. “Stiamo installando delle fototrappole in corrispondenza delle rastrelliere di modo da individuare i furbetti che abbandonano i rifiuti. Ne abbiamo già attivate alcune” conclude Longarini, che precisa comunque come le strutture saranno eliminate per lasciare spazio al porta a porta. Stesso appello arriva anche dal consigliere Matteo Mormino. “Non si possono conferire i rifiuti Covid nelle rastrelliere” dice invitando i cittadini a fare attenzione anche per una questione di salute degli operai e non solo.