Dicembre 21, 2024
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Le lamine etrusche “svelate” domani in biblioteca

Iscrizioni etrusche su lamine di metallo: da Pyrgi a Marzabotto, passando per Punta della Vipera: è questo il titolo della nuova conferenza del ciclo “I giovedì dell’archeologia”, promosso da Comune e Museo nazionale di Civitavecchia. Domani dalle ore 17 Enrico Benelli, del Centro Nazionale delle Ricerche, illustrerà la diffusione delle tecniche di scrittura nel mondo etrusco. Appuntamento alla Biblioteca Comunale, info e prenotazioni allo 076623604. Obbligatori prenotazione e Green Pass rafforzato. Come si legge nella presentazione dell’incontro, “le lamine di Pyrgi sono probabilmente il testo epigrafico etrusco più noto al mondo. Molto si è detto sul loro valore come documento storico e religioso, oltre che linguistico. Questo ha portato a sottovalutare alcuni aspetti tutt’altro che secondari. Quando Thefarie Velianas fece apporre le lamine sul tempio B appena costruito, aprì la strada a una vera e propria rivoluzione nel modo di scrivere in etrusco, applicando una serie incredibile di innovazioni, sia sul piano grafico che nella forma materiale del testo epigrafico. La straordinaria efficacia di queste innovazioni, maturate in un ambiente scribale cerite legato alla famiglia dei Velianas, è testimoniata dal fatto che esse si diffusero in tutto il mondo etrusco nel giro di pochi decenni. Per circa un secolo, tutte le principali iscrizioni sacre furono realizzate su lamine di metallo, tradendo così l’impatto dei testi pyrgensi nella produzione epigrafica dell’intero mondo etrusco, sino alla lontana Marzabotto”.

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Hub vaccinale: cittadino aggredisce un operatore

“Venerdì scorso uno dei nostri medici dell’hub vaccinale del porto di Civitavecchia ha subito l’ennesima aggressione da parte di un cittadino. La situazione è stata controllata grazie all’intervento della sicurezza interna e delle forze dell’ordine, che ringrazio, e  che prontamente sono arrivate. Per i  nostri sanitari è uno dei momenti più difficili della campagna vaccinale. A loro voglio dare tutto il mio supporto e la mia solidarietà per quello che stanno vivendo. Non posso infine che condannare questi atteggiamenti e atti di violenza verbale contro professionisti che svolgono il proprio lavoro senza sosta. Stiamo realizzando una campagna vaccinale senza precedenti grazie allo sforzo di questi impagabili dipendenti a cui va il mio grazie” lo dichiara il direttore generale della Asl Roma 4 Cristina Matranga. Anche da parte del Comune una presa di posizione. “L’aggressione subita dal personale sanitario allo hub vaccinale di Civitavecchia è una notizia grave. È profondamente ingiusto che chi sta operando in trincea per la salute di tutti, in questo momento di emergenza, si ritrovi anche a rischio della propria incolumità a causa di veri e propri gesti inconsulti, che non so come altro definire. Non a caso la Croce Rossa ha lanciato la campagna #NonSonoUnBersaglio per ribadire l’ovvio, e cioè che la violenza contro gli operatori sanitari equivale a un suicidio. Esprimo quindi a nome dell’Amministrazione solidarietà al personale sanitario e il ringraziamento alle forze dell’ordine, che hanno ristabilito la normalità”. Così il Sindaco, Ernesto Tedesco.

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Biodigestore in dirittura d’arrivo? Le reazioni

Numerose reazioni alla notizia che la Regione Lazio sarebbe pronta a dare il via alla realizzazione di un megadigestore di rifiuti in zona Monna Felicita, a Civitavecchia. Ecco i consiglieri regionali Gino De Paolis e Devid Porrello, “Si è tenuta oggi in Regione Lazio la terza riunione della conferenza dei servizi per la discussione del progetto presentato da Ambyenta Lazio SpA riguardante la valutazione dell’impatto ambientale del progetto per la realizzazione di un impianto di produzione di biometano nel Comune di Civitavecchia, precisamente nella località Monna Felicita.La conferenza dei servizi si è aggiornata a venerdì ma i responsabili amministrativi della Regione hanno già oggi anticipato che in tale sede rilasceranno un parere positivo. Come consiglieri regionali del territorio non possiamo che stigmatizzare pesantemente quanto anticipato: sono diversi i pareri negativi alla realizzazione di questo progetto, fra cui quello pesantissimo rilasciato dalla ASL RM4 che citando lo studio del 2016 del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario della Regione Lazio dichiara che è indispensabile attuare oggi le misure di prevenzione primaria limitando la esposizione della popolazione a tutte le fonti inquinanti presenti sul territorio legate agli impianti energetici, al riscaldamento e al traffico stradale e marittimo. Gli uffici della Regione non possono ignorare l’importanza di pareri tanto contrari quanto netti, rilasciati da enti autorevoli come Asl, Sovrintendenza e Comune: ribadiamo quindi la nostra contrarietà politica al progetto e faremo tutto quanto in nostro potere per far si che questo improvvido progetto non veda la realizzazione. Anche su questa battaglia ambientale il territorio si è fin qui dimostrato unito e proprio dalla compattezza della politica dovremo trovare le energie e gli strumenti necessari per bloccare il progetto proposto da Ambyenta Lazio”. Dura la presa di posizione di Comitato Sole e Forum Ambientalista, che attaccano proprio la Regione Lazio. “Si è svolta ieri la terza seduta della conferenza dei servizi, a cui era convocato e presente il Comitato SOLE, la cui conclusione è stata rinviata a venerdì 28 gennaio p.v.- Solo allora sapremo se sarà rilasciata, in contrasto con i voleri della popolazione e delle autorità preposte alla tutela della salute, l’autorizzazione per realizzare a Civitavecchia il biodigestore proposto da Ambyenta Lazio S.p.A.: un megaimpianto da 120.000 tonn/anno di rifiuti organici di cui il comprensorio non ha assolutamente alcun bisogno producendone solo 7000 tonn/anno. Si andrebbe ad aggiungere altro significativo impatto ambientale in un territorio già gravemente compromesso. Il rinvio della CDS si è reso necessario per l’assenza del Rappresentante Unico Regionale incaricato di esprimere il parere unico ed ufficiale della Regione Lazio. Una assenza pesante quanto significativa che preannuncia un esito che vede la stessa Regione rendersi responsabile di un consenso all’autorizzazione. Il Comune, presente con lo stesso sindaco Tedesco, ha confermato la propria netta contrarietà, pronto ad usare tutti i mezzi legali per impedire il nuovo danno. Così pure la Asl che ha presentato un documento che, illustrando la precaria condizione sanitaria della popolazione, evidenzia come non sia più possibile aggiungere ulteriori fonti inquinanti in un territorio già gravemente compromesso. Al contrario, purtroppo, anche se per ora in maniera ufficiosa, è stato preannunciato il parere positivo della Regione Lazio; un parere che evidentemente condizionerà l’esito finale della CDS. Non comprendiamo come sia possibile che il parere di valutazione d’impatto ambientale dell’impianto possa avere esito favorevole in presenza di un diniego dell’autorità sanitaria e ci chiediamo quali siano i criteri con cui è stata condotta l’istruttoria di merito. Non vi è dubbio che la tutela della salute debba essere prevalente rispetto a tutti gli altri interessi in gioco. Ci domandiamo se la Regione, invece, la pensi diversamente e, sovvertendo le priorità e violando i principi di corretta gestione dei rifiuti che essa stessa si è data col Piano regionale dei rifiuti, voglia assumersi laresponsabilità di agire contro la volontà unanime della popolazione. Per un territorio che esprime ben tre consiglieri regionali, che vede il Comune e la ASL di competenza contrari, che soffre già pesantemente degli effetti nocivi delle imponenti ricadute degli impianti inquinanti presenti, sarebbe veramente intollerabile”. Infine, si fa sentire anche il Pd con un comunicato a firma di segretario e gruppo consiliare. “Apprendiamo in queste ore che nella Conferenza dei Servizi, convocata per valutare la proposta di realizzazione di un impianto di produzione di biometano nel nostro territorio, i responsabili amministrativi  della Regione sembrano orientati a esprimere un parere favorevole, nonostante le motivate espressioni di diniego da parte della ASL RM4, della Sovrintendenza e dello stesso Comune di Civitavecchia che si oppone al progetto, coerentemente con quanto deliberato dal nostro Consiglio Comunale all’unanimità. Per quanto ci riguarda abbiamo, già a suo tempo, espresso con chiarezza il nostro punto di vista. Siamo risolutamente contrari ad impianto che dovrebbe trattare qualcosa come centoventimila tonnellate circa di rifiuti organici. La nostra città non può assolutamente tollerare ulteriori pressioni sull’ambiente. La presenza del sito energetico può grande d’Italia, con l’uso di combustibili fossili; la presenza di uno scalo portuale ad alta densità di traffici ed altri insediamenti a notevole impatto sull’ambiente rendono impraticabili soluzioni che costituiscono una inaccettabile concentrazione di fattori inquinanti con le inevitabili conseguenze sulla salute. Nella ipotesi che la Conferenza dei Servizi proceda all’autorizzazione pensiamo che si debba con immediatezza impugnare di fronte al Tribunale Amministrativo il provvedimento, fermo restando che esprimeremo il nostro dissenso nei luoghi decisionali e in tutte le forme possibili”.

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Megadigestore: la Regione dice sì, Tedesco furioso

Stamattina si è svolta la Conferenza dei Servizi sul progetto di Biodigestore di Ambyenta Lazio, che dovrebbe trattare centoventimila tonnellate di rifiuti organici all’anno, da realizzare a Civitavecchia in località Monna Felicita. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, oltre al Sindaco, la Soprintendenza archeologica e la Asl Roma 4, che hanno presentato i rispettivi pareri. Assente invece il Responsabile unico della Regione Lazio che non ha presentato il proprio parere riservandolo ad un momento successivo, ma anticipando il proprio assenso al progetto. «Avevamo già espresso il nostro parere negativo per una serie di ragioni urbanistiche e ambientali in una precedente Conferenza dei Servizi sul megadigestore che la Regione Lazio vorrebbe catapultare nel nostro territorio» ha dichiarato il sindaco Ernesto Tedesco, «ma la Regione è tornata alla carica. Stamattina però è andata in onda una Conferenza dei Servizi surreale: era quella definitiva, ma la responsabile non si è nemmeno presentata, facendo sapere che il parere della Regione è in fieri, ma che comunque sarà positivo, nonostante i pareri fortemente negativi della Asl, della Sovrintendenza e dell’Amministrazione comunale che rappresento, nonché dei Comuni limitrofi». La Regione ha fatto sapere che comunicherà il suo parere “nei prossimi giorni”. «Ma come, e delle motivazioni non ne vogliono discutere? Ovviamente ho aderito alla richiesta di sospendere la conferenza. La riprenderemo il 28 gennaio, quando sarà pronto, si spera, il parere della Regione Lazio» ha replicato il sindaco Tedesco. Mi auguro che i rappresentanti del territorio presso la Regione si adoperino per dare supporto al Comune di Civitavecchia. Non vorremmo che le perplessità anticipate qualche giorno fa si concretizzino davvero nella previsione di un parere favorevole che sarebbe pregiudizievole per tutto il territorio». Fortemente contrariato l’assessore Manuel Magliani, il quale ravvisa numerose criticità nella procedura in essere che rappresenta un vero e proprio colpo di spugna rispetto ai tanto sbandierati principi di prossimità e autosufficienza rimarcati dal Piano Rifiuti della Regione Lazio: «È veramente inconcepibile la volontà di portare in una città così esposta da un punto di vista ambientale ben centoventimila tonnellate annue di rifiuti organici» dichiara Magliani, «tenuto conto che la produzione di tali rifiuti nella nostra città è quantificata in circa settemila tonnellate annue. Peraltro si parlerebbe di un transito di circa venti camion al giorno, senza dimenticare la quantità non trascurabile di scarti che in ogni caso andrebbero conferiti in discarica. Quindi l’impianto non rappresenta in ogni caso una soluzione valida e sostenibile rispetto alle necessità del territorio».

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Viale Lazio: partito il cantiere

Cantiere aperto in viale Lazio. Quella che l’Assessorato ai Lavori pubblici ha messo in campo è una approfondita riqualificazione dell’arteria di collegamento tra i due popolosi quartieri di Campo dell’Oro e San Gordiano. L’area è stata oggetto di un sopralluogo del Presidente del Consiglio comunale Emanuela Mari e dell’Assessore Roberto D’Ottavio (nella foto). Quest’ultima spiega : “Lo stato di degrado della strada, una delle più importanti della città, è sotto gli occhi di tutti. E non era sfuggito neanche alla nostra Amministrazione comunale, che aveva anche avviato alcune migliorie, in attesa di un intervento più risolutivo. Quest’ultimo è quello attualmente in corso: dapprima si opererà sui marciapiedi, fortemente sconnessi, assicurando una fruizione finalmente in sicurezza da parte di pedoni e praticanti sportivi che lo utilizzano quotidianamente. La riqualificazione di viale Lazio riguarderà tuttavia anche la pavimentazione stradale, per eliminare dissesti e avvallamenti. Presto apriremo altri cantieri in altre zone della città, seguendo una precisa programmazione disposta dagli uffici”, conclude D’Ottavio.

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Privilege Yard: arrivano i genovesi

C’è chi si fa avanti per l’area ex Privilege Yard. Si va ormai verso il momento della verità sul futuro dell’area di cantiere. Scade infatti il 31 gennaio il termine fissato dall’autorità di sistema portuale sull’utilizzo dei centomila metri quadri a nord dello scalo. Dopodiché prenderà il via la procedura per la revoca agli attuali concessionari. A quel punto il presidente Pino Musolino si troverà ad un bivio: potrà cambiare la destinazione d’uso dell’area, con il rischio però di tempi incerti circa lo smantellamento di quanto attualmente vi insiste (compreso il giga yacht che vi si stava armando). Oppure l’area dovrebbe tornare a concessione. E a questo stanno lavorando possibili investitori interessati a rilevare la Royalton: si tratta della impresa genovese Tankoa Yachts, specializzata in imbarcazioni dai 45 metri in su. Una realtà riconosciuta come economicamente solida dagli addetti ai lavori della cantieristica nazionale, che potrebbe rilevare quindi l’area civitavecchiese ed impiantarvi un’attività. “Tankoa Yachts già da fine 2021 ha espresso il proprio interesse a rilevare quella concessione e oggi riconfermiamo ancora questo interesse. Prima del 31 gennaio dovremmo avere un incontro con Royalton Investment Holding”, ha spiegato Giuseppe Mazza, marketing manager dell’azienda, a una rivista specializzata. Vedremo che piega prenderà la situazione.

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Le notizie del giorno in pillole

C’è anche Civitavecchia al centro della battaglia sulla cosiddetta tassonomia verde in Ue. L’Italia ha inviato la settimana scorsa un documento di protesta alla Commissione europea contro i requisiti per le centrali a gas presenti nella bozza. Nel nostro Paese al momento sono in piedi quarantotto progetti di centrali a gas, con investimenti per circa 10 miliardi di euro tra cui appunto Civitavecchia. Piccole migliorie alla Chiesa della Stella. A darne notizie il Priore dell’Arciconfraternita del Gonfalone, Remo Barletta. Grazie alla Fondazione Cariciv, sono state sostituite le vecchie lampade quasi trentennali con nuove luci che donano un rinnovato colore e calore e permettono di godere in maniera più compiuta degli affreschi e dei dipinti presenti nella Chiesa. Domani potrebbe essere una giornata difficile sul fronte dell’acqua. Acea Ato 2 ha comunicato che ci saranno lavori sulla condotta del Medio Tirreno tra Tarquinia e Civitavecchia. Potrebbero quindi verificarsi cali di pressione o fermi idrici nella zona nord della città: Santa Lucia, Aurelia, zona industriale, area portuale e zone limitrofe. Ad Allumiere importante incontro venerdì scorso al Frantoio della locale Università Agraria, sul tema “Olivocoltura”. Nell’occasione è stato annunciato che verranno lanciate altre diverse iniziative come potatura, allevamento, concimatura. Un percorso che l’Università Agraria Allumiere, che ha già realizzato una sua bottiglia con partnership gli amici della Olitar Tarquinia, vuole compiere per raggiungere più ambite mete, anche attraverso l’ottenimento del marchio IGP Roma. Lo Sportello del Lavoro “Umana” di Civitavecchia lancia due nuovi corsi di formazione, ha annunciato l’assessore ai servizi sociali Cinzia Napoli. Il primo è un Corso di Formazione Generale sulla Sicurezza, il secondo è un Corso di Formazione Professionale Addetto mensa. Gli interessati possono rivolgersi a Umana Forma, Sede di Roma, telefonare al 335 8155197 o allo 06 44239949.

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Nuova luce alla Chiesa della Stella

Piccole migliorie ai luoghi più cari della tradizione cittadina. E’ il caso di ciò che è avvenuto nei giorni scorsi alla Chiesa della Stella. A darne notizie il Priore dell’Arciconfraternita del Gonfalone, Remo Barletta. “Grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia la Chiesa della Stella ha potuto avere una nuova illuminazione. Un grazie particolare alla Presidente Gabriella Sarracco che ha permesso, attraverso una donazione della Fondazione, di  valorizzare il contenuto artistico e storico della Chiesa, forse più antica di Civitavecchia., attraverso una illuminazione migliore, ma anche più sostenibile in quanto riduce il consumo di energia elettrica. La donazione ci ha permesso di sostituire le vecchie lampade (quasi trentennali) con nuove luci che donano un rinnovato colore e calore e permettono di godere in maniera più compiuta degli affreschi e dei dipinti presenti nella Chiesa. Anche la Venerata Statua della Madonna gode di questa nuova luce”. “Oggi purtroppo, a causa dell’applicazione delle tutele per il contrasto alla pandemia, è possibile vedere la Chiesa e la nuova illuminazione solo durante le funzioni religiose nel limite dei posti consentiti dalle normative vigenti. La pandemia speriamo finisca al più presto, non appena saranno allentate le restrizioni vi invito tutti a venire a visitare la meraviglia della Chiesa della Stella sotto questa nuova luce”, conclude il Priore Barletta.

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La centrale fa litigare Ue e Governo Draghi

C’è anche Civitavecchia al centro della battaglia sulla cosiddetta tassonomia verde in Ue. Si tratta sostanzialmente di decidere quali siano le tecnologie da utilizzare per la produzione di energia elettrica: e tra gas e nucleare, le posizioni delle 27 nazioni si stanno diversificando, in alcuni casi arrivando allo scontro ideologico. L’Italia, per conto suo, ha inviato la settimana scorsa un documento di protesta alla Commissione europea contro i requisiti per le centrali a gas presenti nella bozza della “tassonomia per la finanza sostenibile”. Con questa presa di posizione, il governo Draghi prende in particolare di mira la soglia massima dei 100 grammi di emissioni di CO2 per KWh, considerata troppo stringente. La controproposta Roma è alzarla a 340 grammi, altrimenti di mantenere (come spiega RadioCor) una media annuale di 750 chili di CO2 per KWh calcolata su un periodo di vent’anni (nella bozza di Bruxelles il valore di 550 chili). In Italia al momento sono in piedi  quarantotto progetti di centrali a gas, per una capacità complessiva installata prevista di 20mila megawatt e necessiteranno di investimenti per circa 10 miliardi di euro. Tra i più importanti ci sono quelli di Brindisi Sud Cerano, La Spezia, Monfalcone e, appunto, Civitavecchia.  Cosa c’è da aspettarsi a questo punto? Una lunga battaglia tra stati che intendono difendere i propri investimenti a gas, come nel caso dell’Italia, che preferiscono il nucleare, come la Francia, e che invece sono contrari ad entrambi, come Austria e Lussemburgo (al momento). Ma poi la battaglia si dipanerà ulteriormente, nel corso dei prossimi mesi, in Europarlamento, con ulteriori diversificazioni tra i vari gruppi parlamentari. La crisi energetica che però è alle porte, a causa del quadro geopolitico rovente (non solo in Ucraina) promette di essere una ulteriore variabile ad un quadro già estremamente complicato.

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Mercoledì disagi: ecco dove mancherà l’acqua

Acea Ato 2, in qualità di gestore del servizio idrico, ha comunicato di aver ricevuto comunicazione da parte del Consorzio Acquedotto Medio Tirreno di una sospensione della fornitura idrica da questi erogata, necessaria per eseguire manutenzioni straordinarie sui loro impianti. Venendo meno l’apporto di tale fornitura, Acea Ato 2 informa che di conseguenza sarà necessario sospendere il flusso idrico in alcune zone del comune di Civitavecchia mercoledì 26 gennaio. Dalle ore 10 alle 17 si verificheranno quindi mancanze d’acqua e/o abbassamenti di pressione nelle seguenti zone: Borgata Aurelia; La Scaglia e via Aurelia Nord; Pantano e Sant’Agostino (comune di Tarquinia ma di competenza Acea); zona industriale (via Alfio Flores, via Siligato, via La Rosa); zona portuale; Punton dei Rocchi, Santa Lucia e Cimitero Nuovo. Potranno essere interessate dalla sospensione anche zone limitrofe alle citate. Per limitare i disagi ai cittadini, sempre dalle ore 10 alle 17 di Acea Ato 2 ha predisposto un servizio di rifornimento tramite un’autobotte che resterà in stazionamento a via Gioacchino Rossini (Borgata Aurelia). Per i casi di effettiva e improrogabile necessità potrà essere richiesto un servizio straordinario di rifornimento con autobotti al numero verde 800.130.335. Acea Ato 2, scusandosi per il disagio arrecato, invita gli utenti interessati a provvedere con ampio anticipo alle opportune scorte e raccomanda di mantenere chiusi i rubinetti durante il periodo della sospensione per evitare inconvenienti alla ripresa della normale erogazione dell’acqua. Per ogni informazione è possibile contattare il numero verde 800.130.335.

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