Dicembre 22, 2024
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Anche giocando a tavola si festeggia la Patrona

Dopo l’apertura del Concorso “Civitavecchia e Parole” tenutosi il 2 e 3 aprile e la successiva mostra pittorica presso la Cittadella della Musica, continuano gli appuntamenti ludici e culturali del programma della Santa Patrona 2022  con il patrocinio del Comune di Civitavecchia e di intesa tra il Presidente dell’Associazione Festeggiamenti Santa Fermina e l’Assessore al Turismo, nella persona dell’Avv. Emanuela Di Paolo; questi gli appuntamenti di lunedì 25 aprile:  09,00 – TORNEO DI SCACCHI “S. FERMINA” – I° Ediz. – organizzato dall’ASD Bivacco dello Scacco. Presso i locali del DLF, Viale G. Baccelli. Al termine le premiazioni. 16,00 – TORNEO DI BURRACO “S. FERMINA” – I° Ediz. – organizzato dall’ASD Burraco Colorato. Presso i locali della Compagnia Portuale, Via della Cooperazione. Al termine               le premiazioni.  17,00 – Inaugurazione MOSTRA di PITTURA “SANTA FERMINA” a cura dell’Associazione Artistica Traiano presso il foyer della Cittadella della Musica. Via G. D’annunzio, 2. L’esposizione sarà visibile fino al 29 aprile (orari: 10-12.30 16.30-19.30)

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Al Traiano sbarca la lirica

Fa tappa a Civitavecchia il progetto OperÆtruria, produzione lirica realizzata dall’Associazione XXI Secolo che mette in scena il Don Pasquale di Gaetano Donizetti al teatro Traiano venerdì 22 e sabato 23 aprile (ore 21). Le otto voci liriche (divise in due sezioni) sono state selezionate al IX concorso Fausto Ricci di Viterbo, presieduto in giuria da José Carreras e affiancato da Cecilia Gasdia, Sovrintendente dell’Arena di Verona e da Gianni Tangucci, coordinatore dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Francesco Leone e Gaetano Merone (Don Pasquale), Fabrizio Brancaccio e Matteo Guerzè (Dottor Malatesta), Gesua Gallifoco e Airi Sunada (Norina), Shengzu Ou e Marco Poggioni (Ernesto). Il notaro è interpretato da un ex studente del Liceo Musicale, Filippo Malvezzi.  La regia è di Mariano Bauduin reduce dal trionfo di Aida al Petruzzelli di Bari e le scene di Nicola Rubertelli, maestro insuperabile che ha firmato allestimenti nei più importanti teatri del mondo. I costumi sono di Marianna Carbone. Protagonisti il coro Filarmonica di Civitavecchia diretto da Riccardo Schioppa e l’orchestra sinfonica EtruriÆnsemble. Direttori e Maestri concertatori l’appena ventenne Alfredo Stillo (venerdì) e un altro giovane, Fabrizio Bastianini (sabato). Un appuntamento di grande spessore, impreziosito a Civitavecchia dall’incantevole cornice dello splendido Teatro Traiano, i cui botteghini sono aperti: ma si può acquistare anche on line sul circuito Ciao Ticket. Nelle foto il M° José Carreras, direttore artistico del Festival con il Mº Fabrizio Bastianini e alcuni momenti del debutto 

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Daniela Gambaro conclude il ciclo “Narrazioni sulla maternità”

Sarà l’autrice Daniela Gambaro, vincitrice del Premio Campiello Opera Prima 2021, a chiudere il ciclo “Narrazioni sulla maternità” organizzato dalla Sezione FIDAPA BPW Italy di Civitavecchia in collaborazione con l’associazione culturale Book Faces.Grazie al libro “Dieci storie quasi vere” si parlerà di una quotidianità che si affaccia in situazioni consuete, nelle quali a segnare lo stacco è la tipologia dei rapporti familiari e soprattutto delle maternità, ora felici, ora sofferenti, ora mancate. Dieci racconti scritti con una penna leggera e precisa, capace di narrare anche le cose più difficili, quelle terribili e scomode che sono così reali, da essere quasi vere.“Terminano con Daniela Gambaro i tre appuntamenti programmati per parlare del tema della maternità. – sostiene la Presidente Maria Cristina Ciaffi – Nei racconti della Gambaro troveremo maternità non semplici, tutte in qualche modo contrastate dall’interno o dall’esterno. Personaggi che in qualche modo devono far fronte alle loro fratture interne, e grazie alla presa di coscienza delle stesse si troveranno ad affrontare situazioni nuove e inaspettate. Sono certa che anche per questo incontro il pubblico parteciperà con grande coinvolgimento emotivo.”Dopo i saluti della Presidente Fondazione Ca.Ri.Civ Gabriella Sarracco e di Maria Cristina Ciaffi, a dialogare con l’autrice saranno la Socia Caterina Battilocchio e la giornalista Manola Camilletti. Letture di alcuni brani saranno affidate alla voce di Rita Busato.L’appuntamento è per venerdì 22 aprile ore 17,30 presso la Sala Gurrado in Via Risorgimento 8/12.

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Le emozioni della Processione (GALLERIA E VIDEO)

Grande ritorno per la processione del Venerdì Santo. Dopo due anni di stop forzato a causa delle restrizioni Covid, c’era voglia di partecipazione tra la gente che ha riempito (anche se non come negli anni passati) le strade lungo il percorso del corteo. Molta emozione, come sempre, al passaggio dei penitenti. E soddisfazione per l’Arciconfraternita del Gonfalone e il Comune. Da segnalare un piccolo incidente, alla salita dell’Arciconfraternita (già via Piave): una delle donne che trasportavano nel tratto finale la statua delle Tre Grazie è scivolata proprio alla curva che entra in piazza Leandra, riportando qualche leggera escoriazione medicata sul posto. Successo per la diretta di Idea Radio, che attraverso i suoi canali social ha trasmesso le emozioni della Processione a tanti spettatori, con le eccezionali riprese di Gianfranco Fusato e il commento di Lorenzo Leoncini. Ecco invece una galleria fotografica della serata.

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Al Ghetto si festeggia la Madonna della Pietà

“Tutti i cittadini ed i fedeli sono invitati, mercoledì 20 aprile, a partecipare alle celebrazioni delle ore 7:30 ed alle 18 presso la Chiesa della SS. Concezione al Ghetto, per ricordare il segno prodigioso della Madonna della Pietà, manifestatosi a Civitavecchia il 20 aprile 1854”. E’ quanto scrive il Movimento per la Vita di Civitavecchia. “Quel 20 aprile di 168 anni fa, il dipinto della Madonna della Pietà conservato nella Chiesa della SS.Concezione ( allora denominata chiesa dei padri Minori Conventuali al Ghetto), iniziò a muovere prodigiosamente gli occhi, posando lo sguardo sui fedeli presenti, e quindi su moltissimi testimoni che corsero in Chiesa ad assistere al fatto straordinario.  Il miracolo continuò per tre mesi di seguito, anche dopo lo spostamento del quadro nella Cattedrale di Civitavecchia, dove fu portato in processione: il movimento degli occhi, dal basso all’alto, a destra e sinistra, fu visto da migliaia di cittadini. In data 8 dicembre 2019, il vescovo di Civitavecchia, Mons Marrucci, ha eletto la chiesa del Ghetto  santuario mariano della Diocesi ( è il terzo, dopo le “Grazie” ad Allumiere e Valverde a Tarquinia)”. “Il quadro della Madonna della Pietà era stato eseguito dalla pittrice Margherita Vannucci Piry, che lo aveva donato alla famiglia dei Catena nel 1720. Dai Catena era poi passato alla famiglia dei Palomba e infine ai frati. I primi ad accorgersi del prodigio furono alcuni bambini che si stavano confessando in vista della prima comunione. Innumerevoli furono i testimoni dei prodigi successivi, che si svolsero anche davanti al vescovo Gaetano Brinciotti e perfino di fronte ai commissari dell’inchiesta ufficiale. Parecchie furono anche le grazie, specialmente di guarigione, documentate e ottenute per via di quella Madonna Addolorata. Davanti a essa si recarono a pregare santi e beati come Paolo della Croce, fondatore dei Passionisti, Vincenzo Maria Strambi, Maria de Mattias e il martire Dionisio Vicente Ramos, lo stesso Giovanni Paolo II quando venne a Civitavecchia. Il quadro è oggi custodito, nel santuario dedicato alla SS Concezione per ricordare il dogma dell’Immacolata proclamato proprio nel 1854. Una storia dettagliata di quanto accaduto e della successiva venerazione per la Madonna della Pietà si trova nel libro “La Madonna ci guarda” di padre Paolo Scotti”.

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Una mostra per celebrare le Mamme di oggi e di ieri

Il Movimento per la vita di Civitavecchia in collaborazione con la Parrocchia San Francesco di Paola, e le associazioni “Donne insieme per la Vita”, la rete della solidarietà “Il Volontariato promuove la Vita”, “La casa di Cristina”, l’Ass.“Amici Polizia penitenziaria sez. di Civitavecchia”, invitano le mamme ed i cittadini a partecipare ad una mostra di fotografie d’epoca oppure dei giorni nostri, dal titolo : “MAMME DI OGGI E DI IERI”, per promuovere il valore della maternità e della vita, la memoria storica delle generazioni passate. La mostra ci sarà l’8 maggio dalla mattina in parrocchia . Il termine delle iscrizioni per le foto è il 22 aprile. Per la sezione “Mamme di OGGI “ possono partecipare tutte le mamme di Civitavecchia, con una foto col proprio figlio/i prendendo un appuntamento per la foto entro il giorno 22 aprile prossimo. Il formato di questa foto sarà 20×30 ,ed elaborato in studio. Tel. 338 – 6143625 Per la sezione “Mamme di IERI” , occorre inviare, alla mail info@shadinefotografia.it , una foto d’epoca oppure degli anni passati ( anni 40/50/60 fino al 2000). La foto deve essere in formato digitale, di buona qualità e raffigurante madre e figli : la stessa sarà ingrandita in formato 20 x30cm (A4) ed esposta nella mostra dell’8 maggio prossimo nella parrocchia San Francesco di Paola, e consegnata al termine dell’evento ai proprietari. Per adesioni e per informazioni: Movimento per la vita di Civitavecchia via San Francesco di Paola 1, nei giorni di martedì e venerdì dalle 16 alle 17, telefono 328- 6312205 ; “Casa di Cristina”, martedì e giovedì 9-12, 16-18, Via delle Azalee, 5 Civitavecchia, cell. 389 – 9633619, oppure “Shadine fotografia”, Tel. 338-6143625

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Traiano: Leo Gullotta è Bartleby lo scrivano

Torna puntuale l’appuntamento con il grande teatro al Traiano. Liberamente ispirato al racconto di Herman Melville, “Bartleby lo scrivano” di Francesco Niccolini, regia di Emanuele Gamba sarà la proposta del cartellone di ATCL per il 9 e 10 aprile. Protagonista uno straordinario Leo Gullotta, affronta con lucida ironia la vicenda e quella frase che è rimasta nella storia: “Avrei preferenza di no” al centro del racconto. Un ufficio. A Wall Street o in qualunque altra parte del mondo, poco cambia. È una giornata qualunque nello studio di un avvocato, un uomo buono, gentile, così anonimo che non ne conosciamo nemmeno il nome. Ogni giorno scorre identico, noioso e paziente, secondo le regole di un moto perpetuo beatamente burocratico, ovvero: meccanico e insensato. L’ufficio è spoglio, le pareti alte e grigie. Anche le finestre sono alte e irraggiungibili. Tutto si ripete come in uno di quegli orologi per turisti che si trovano nelle piazze della città antiche: il tempo viene scandito da un balletto senza senso, ma soprattutto senza inizio e senza fine. In questo ufficio popolato da una curiosa umanità – due impiegati che si odiano fra di loro e cercano di rubarsi l’un l’altro preziosi centimetri della scrivania che condividono, una segretaria civettuola che si fa corteggiare a turno da entrambi ma che spasima per il datore di lavoro, e una donna delle pulizie molto attiva e fin troppo invadente – un giorno, viene assunto un nuovo scrivano. Ed è come se in quell’ufficio sempre uguale a sé stesso da chissà quanto tempo, fosse entrato un vento inatteso, che manda all’aria il senso normale delle cose, e della vita. Eppure, è un uomo da nulla: «…rivedo ancora quella figura – scialba nella sua dignità, pietosa nella sua rispettabilità, incurabilmente perduta». Bartleby si chiama, e fa lo scrivano. Copia e compila diligentemente le carte che il suo padrone gli passa. Finché un po’ di sabbia finisce nell’ingranaggio e tutto si blocca. Senza una ragione. Senza un perché. Un giorno Bartleby decide di rispondere a qualsiasi richiesta, dalla più semplice alla più normale in ambito lavorativo, con una frase che è rimasta nella storia: “Avrei preferenza di no”. Solo quattro parole, dette sottovoce, senza violenza e senza senso, ma tanto basta. Un gentile rifiuto che paralizza il lavoro e la logica: una sorta di inattesa turbolenza atmosferica che sconvolge tanto l’ufficio che la vita intima del datore di lavoro. Da quel momento Bartleby si spegne. Sta inerte alla scrivania, poi in piedi per ore a guardare verso la finestra; smette di uscire durante le pause, non beve, non mangia, arriverà a dormire di nascosto nell’ufficio, preoccupando (prima, e impietosendo poi) il suo principale che non riesce a farsi una ragione di quel comportamento. Il fatto è che Bartleby, semplicemente, ha deciso di negarsi. Perché?Quando lo scopriremo, sarà troppo tardi. Il silenzio inspiegabile di Bartleby ci turba e ci accompagna da un secolo e mezzo: perché sulla sua scrivania non batte mai il sole? Da dove viene la sua divina povertà? Perché non è possibile salvarlo? Perché non vuole essere salvato? Abituati all’idea di sviluppo e crescita senza limite con la quale siamo cresciuti, Bartleby ci lascia spiazzati: in lui nessuna aspirazione alla grandezza, solo rinuncia. In barba ai vincenti, ai sorrisi a trentadue denti, agli eternamente promossi e ai trend di crescita. Come se lui, il povero Bartleby simbolo della divina povertà, portasse sulle sue spalle il lutto per le titaniche e deliranti ansie di vittoria ed espansione del nostro mondo. «Bartleby, per favore, vuoi essere un po’ ragionevole?» «Avrei preferenza a non essere un po’ ragionevole.»

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Tre finali su quattro per la Pallavolo Civitavecchia

Ecco i risultati conseguiti dalle singole formazioni giovanili dell’Asd Pallavolo Civitavecchia nello scorso fine settimana, nel comunicato diffuso dalla società: Under 13Le nostre piccole atlete, al loro primo campionato 6×6 nel campo grande, sono attualmente terze e stanno lottando con il Tuscania Volley per il secondo posto. Solo una formula anomala per un campionato giovanile – ovvero far accedere alla fase regionale la prima della regolar season senza finali provinciali – priverà le nostre piccole atlete, in costante crescita e mai al completo nelle partite importanti, della più che meritata Final Four.Under 14Questa formazione si è qualificata alla Final Four territoriale del prossimo 10 aprile, vi giungerà da squadra imbattuta. Una marcia trionfale davvero unica quella delle ragazze della Under 14 che hanno lasciato al secondo posto la formazione nata dal locale consorzio formato dalle migliori atlete della Volley Academy e della CV Volley.Le nostre atlete disputeranno, in mattinata, la semifinale incontrando la seconda classificata dell’altro girone, poi, in caso di vittoria, disputerà, nel pomeriggio, la finale, che oltre ad assegnare il titolo promuoverà le campionesse territoriali alla successiva fase regionale ad otto squadre.Under 16Prima fase di tutto rispetto anche per le ragazze della Under 16 che si son qualificate alla Final Four del prossimo 14 aprile, chiudendo la regular season imbattute e senza aver perso neanche un set. Queste stesse ragazze, in blocco e senza atlete sopra età, stanno disputando, in un crescendo che le sta avvicinando sempre di più alla salvezza, il campionato regionale di serie D.Under 18Anche la formazione Under 18 si è qualificata alla finale territoriale a tre squadre che si disputerà il prossimo 11 aprile. Dopo aver concluso la prima fase al secondo posto nel proprio girone, ha poi disputato e dominato un eccellente girone di semifinale contro la VBC Viterbo e il Montefiascone. Anche nel campionato Under 18, come del resto in tutti gli altri campionati giovanili, il territorio di Viterbo accede alla successiva fase regionale con una sola squadra.“Centrare tre fasi finali su quattro, l’under 13 esclusa solo per una formula senz’altro da rivedere, è un risultato davvero straordinario, che solo la nostra associazione in tutta la provincia è riuscita ad ottenere. Ora attenzione al dettaglio, tanto lavoro umile e duro in palestra e un pizzico di fortuna per lottare in tutte le finali giovanili per il titolo di campionesse territoriali e accedere alla conseguente fase regionale. Questi risultati sono stati raggiunti anche grazie ad un presente e attento staff dirigenziale, Elia Pantalone e Marco Brancaleoni coordinano un grande numero di genitori per le partite casalinghe, le trasferte ed il buon svolgimento del lavoro in palestra. Uno staff impegnato su sei campionati ed una media di dieci partite a settimana, affiancando in maniera encomiabile lo staff tecnico, svolgendo un lavoro da dietro le quinte, ma non per questo meno importante. A loro in particolare, ma anche a tutti coloro che a vario titolo ci danno un fattivo supporto va il nostro sentito ringraziamento”.

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La Zuppa di Pesce finisce in Gazzetta ufficiale

La Pro Loco di Civitavecchia, in linea con i propri compiti statutari ed al fine di promuovere e valorizzare i prodotti tipici locali ha sostenuto l’iscrizione della tradizionale Zuppa di pesce di Civitavecchia nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali.E’ di questi giorni la notizia, comunica la Presidente Maria Cristina Ciaffi, che il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, con decreto del 25 febbraio 2022 pubblicato in GU n. 67 del 21/03/2022 – Suppl. Ordinario n. 12, ha ufficialmente inserito nell’elenco la tipica Zuppa di pesce di Civitavecchia.Per essere riconosciuto P.A.T. un prodotto, o una preparazione, deve essere caratterizzato, secondo quanto indicato dalla normativa, da “metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidati nel tempo, omogenei per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali” per un periodo non inferiore ai venticinque anni.La richiesta di iscrizione presentata dalla Pro Loco cittadina all’Arsial, Agenzia della Regione Lazio, che cura il censimento dei prodotti agroalimentari tradizionali per conto della stessa Regione, è stata corredata da una minuziosa e capillare ricerca storica e culturale e da documentazione attestante l’origine del prodotto, nonché da riscontri documentali attestanti l’impatto socio-economico del prodotto tradizionale.L’Arsial ha acquisito le specifiche del processo produttivo e verificato la documentazione prodotta ritenendo meritevole di accoglimento l’istanza della Pro Loco. Superata la fase istruttoria da parte della Regione, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha aggiornato l’elenco riconoscendo finalmente la zuppa di pesce come prodotto agroalimentare tradizionale con l’iscrizione nell’elenco nazionale omonimo.Uno speciale ringraziamento va a Maria Antonietta Gaballo autrice, tra l’altro, di Mondo Mangiare il Magazine del gusto, e ad Agnese Pernice del ristorante Sora Maria che hanno coadiuvato la Pro Loco per rendere possibile questo ambito riconoscimento. La loro collaborazione è stata fondamentale per la ricerca storica e documentale e per acquisire le specifiche tecniche del prodotto gastronomico. “Tenevo particolarmente a questo riconoscimento – sostiene la Presidente della Pro Loco Maria Cristina Ciaffi – perché finalmente la tradizione di Civitavecchia viene considerata a livello nazionale. E anche perché è un piatto che mi riconduce al tempo dell’infanzia. Ringrazio inoltre la Dott.ssa Miria Catta di ARSIAL per la professionalità dimostrata durante l’iter amministrativo”.Una iniziativa sarà presto organizzata in collaborazione con ARSIAL per dare rilievo al risultato ottenuto.

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Svelato un altro tesoro nascosto della città (GALLERY)

Nel fine settimana appena trascorso, il Centro Simulazione e Validazione dell’Esercito (Ce.Si.Va.) ha aperto le porte al Fondo Ambiente Italia (FAI) per far conoscere ai cittadini intervenuti i tesori storico-culturali custoditi presso la caserma “Giorgi” di Civitavecchia. Nel celebrare il trentesimo anniversario delle giornate FAI di Primavera, sabato 26 e domenica 27 marzo, l’iniziativa ha coinvolto oltre 400 città italiane e circa 7000 siti di particolare rilevanza culturale. Tra questi, il Comando del Centro Simulazione e Valutazione dell’Esercito di Civitavecchia, grazie alla sinergia messa in campo con il Capo gruppo FAI locale, Sig. Daniele Di Giulio. Tre, infatti, i siti del Centro che lo scorso week end stati oggetto di questa importante iniziativa: il museo storico e Sacrario, depositario di oltre 140 anni di storia; la biblioteca, custode di oltre 130.000 volumi d’inestimabile valore; le cisterna romane, imponente opera architettonica risalente all’epoca dell’imperatore Traiano scoperte nel 1987 dall’archeologo locale Ennio Brunori. Il dispositivo messo in atto da un nutrito gruppo di volontari del FAI e da personale militare e civile del Ce.Si.Va. ha consentito agli oltre 160 visitatori provenienti da tutto il Lazio, di trascorrere una meravigliosa giornata all’insegna della cultura. Il rappresentante locale del FAI, Daniele Di Giulio ha colto l’occasione per ringraziare il Comandante del Ce.SI.Va., il Gen. Claudio Minghetti per la piena disponibilità nell’aprire le porte del Centro alla cittadinanza, auspicando per il futuro, l’organizzazione di altri nuovi incontri.

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