Dicembre 26, 2024
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Il Pagellone del 15 Maggio

EMANUELA MARI 8. Benissimo ha fatto a chiarire quali siano i termini della situazione sul progetto del Roma Marina Yachting: il consiglio comunale deve assumersi una responsabilità niente affatto leggera, quella di concedere lo specchio d’acqua più prestigioso del porto e quindi la sua stessa immagine. E ogni consigliere deve pensarci attentamente, soppesando pro e contro dell’operazione ivi compresa la effettiva ricaduta occupazionale (a proposito, mica saranno gli stessi che ne stanno cacciando 26?). Si parla di pubblico interesse o no? E allora tutta questa fretta (che non si capisce da dove arriva) rischia di essere una pessima consigliera… PATRIZIO SCILIPOTI 7. Porto non più antico, porto non ancora moderno. Ma la tradizione che viene rotta proprio in questi giorni – che dovrebbero essere di festa – è quella di posti di lavoro un tempo ritenuti saldi e oggi esposti ai venti del licenziamento, minacciato od eseguito, come nei casi dolorosi della Port Mobility e della Tecnomate. Bene che nel messaggio per i 125 anni della Compagnia portuale il presidente abbia voluto citare la lotta per la difesa della dignità di ogni lavoratrice e lavoratore. Non lasciamo indietro nessuno! MARCO PAGLIARINI 4. Il dramma sportivo della caduta in B, evitato l’anno scorso, si è impietosamente consumato quest’anno. Se deve servire questo anno d’inferno per rilanciarsi, che non sia sprecato. Rifondare è un obbligo: sotto il profilo agonistico, sotto il profilo societario e sotto il profilo impiantistico. Con un’amara considerazione: le divisioni non pagano mai.

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Il Pagellone dell’8 Maggio

PATRIZIO PRESUTTI 6. La stagione del Civitavecchia si è conclusa e l’ambiente nerazzurro meriterebbe un 8 abbondante. Il gioiello della vittoria in Coppa Italia si sbiadisce però al controluce di un futuro avvolto nella nebbia. Ancor più dopo il divorzio da Castagnari. Non agevola la vicenda stadio Fattori, con le lungaggini del rimpallo tra Comune e Sovrintendenza. Ma l’attesa per l’inaugurazione nel 2024 andrà “ingannata” fondando un gruppo solido, perché il palcoscenico calcistico di Civitavecchia non può e non potrà mai essere l’Eccellenza. FABRIZIO LUNGARINI 5. Chi troppo in alto va cade sovente precipitevolissimevolmente? Non si strapperà certo i peli della barba per il pagellone insufficiente dopo il voto positivo della settimana scorsa, anche perché il caso “Strong Michelangelo” si è presto rivelato una bolla (e praticamente una balla) social. Che la maccheronica traduzione fosse però comparsa sul totem di viale Garibaldi nelle ore della “demo” post-inaugurazione, è comunque scivolone da non ripetere: non si fanno le nozze coi fichi secchi, né le promozioni turistiche con l’improvvisazione. A proposito, i soloni dell’intelligenza artificiale che risolverà tutto dove si sono nascosti? ALESSANDRO GIULIVI 4. Ha disseminato di strisce blu il territorio comunale con pervicacia che meriterebbe altri obiettivi, che non il salasso dei residenti (aspettando villeggianti e visitatori, ormai scomparsi). Ma la vera e propria cattiveria di imporre il pagamento dei parcheggi anche a chi deve recarsi a Roma per lavoro (anche per evidenti colpe della sua terra natia) o studio, è parsa talmente una cattiveria ingiustificata da far registrare il record di 650 firme alla petizione on line (e non è ancora finita).

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Il pagellone del 1 Maggio

LUNGARINI 7. Il presidente di CSP ha centrato al primo bilancio tutto suo l’incredibile risultato dell’attivo. Sarebbe solo per questo da 10? Verissimo. Ma finché il centro abitato sarà ostaggio di un sistema di raccolta differenziata da fine anni ’70, non si potrà parlare di servizio civile per una città come Civitavecchia. GIULIVI 4 Il sindaco di Tarquinia è riuscito in una serie di acrobazie incredibili. Prima ha perso la Sagra più importante della cittadina, poi ha cercato di affossare il tentativo della ProTarquinia di salvarne l’edizione 2022 scatenando la guerra con Civitavecchia, rea di avere raccolto quanto abbandonato. La ciliegina sulla torta? Le migliaia di euro spese per un ricorso inutile: il porto aveva già annunciato a mezzo stampa il suo “no”, a cosa serviva allora rivolgersi al Tar? TEDESCO 6,5. Impeccabile all’appuntamento con le prime processioni da sindaco, sia il venerdì Santo che a Santa Fermina (negli anni passati annullate per Covid) le ha affrontate da maratoneta. Avrebbe voluto concludere il trittico con una defatigante tra gli spazi Vitali delle bancarelle alla Marina, si ferma invece malinconico su viale Garibaldi. VITALI 4. L’assessore sognava il colpaccio per il commercio locale, ma si è svegliato tutto sudato. A vincere sono stati i de-trattori… TIDEI 9. Resta saldo al timone di Santa Marinella, dopo aver visto sventato un piano dai connotati davvero sordidi. Pare volassero valigette per farlo cadere, però stavolta a cadere sono stati altri, dicono i bene informati. Oltre il Marangone guardano ammirati: c’è da prendere esempio. E dice infatti che l’antiaerea per le valigette è già stata armata da chi di dovere…

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Santa Fermina tra luci e ombre (GALLERY E VIDEO)

Bilancio del giorno dopo con tante luci e qualche ombra per la Festa di Santa Fermina, tornata dopo due anni di stop. Riusciti gli appuntamenti della mattina. Tanta attesa è valsa un bagno di gente per la santa, scesa tra ali di folla in strada dopo i vespri pomeridiani in Cattedrale. Presenti praticamente tutte le autorità, compresi i rappresentanti umbri di Amelia (assessore Alberto Rini) e Deruta (Michele Toniaccini) accanto al sindaco Ernesto Tedesco e al comandante della Capitaneria di porto Filippo Marini, oltre alle forze dell’ordine e alle autorità militari. Non sono mancati il deputato Alessandro Battilocchio, la presidente della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco, in rappresentanza della Regione Lazio c’era la consigliera Marietta Tidei. Riuscita la processione per le strade, cui ha fatto seguito quella a mare. Prima di entrare in porto, tuttavia, momenti di imbarazzo per il passaggio della processione tra i bandoni del cantiere della riqualificazione di Varco Fortezza. Decine di persone si sono poste sul marciapiede, dietro due file di recinzioni, salvo poi ritrovarsi la vista ostacolata al momento del passaggio dei figuranti da altre decine di persone che invece si sono poste davanti alle recinzioni. Il tutto con macerie, calcestruzzi e persino bustoni di rifiuti a fare “bella mostra” (si fa per dire). Davvero un peccato. E dire che c’era chi aveva assicurato che il giorno di Santa Fermina l’area si sarebbe presentata completamente riqualificata al passaggio della santa. Promessa regolarmente non mantenuta, nel giorno più importante dell’anno per i civitavecchiesi. Che brutta figura… Tornando invece alle note positive, grande riscontro ha avuto la nostra diretta video, un altro successo editoriale dopo l’analoga iniziativa di Venerdì Santo. Gli inviati con i commenti e gli operatori con le splendide immagini hanno raccontato in diretta sulle nostre pagine social le fasi della processione, con preziosi cenni storici. Chi vuol riviverne ancora una volta le emozioni, può farlo attraverso questo video presente sul nostro canale Youtube.

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