Civitavecchia piange Nicoletta Golisano
Non sono ancora stati resi noti luogo e data del funerale di Nicoletta Golisano, la commercialista civitavecchiese tra le vittime dell’incredibile starge di Fidene. La cinquantenne è stata falciata nel raptus omicida che ha sconvolto l’Italia intera. E’ proprio lei l’amica cui Giorgia Meloni ha fatto riferimento nel sentito post Facebook col quale la premier ha commentato l’assurdo fatto di sangue: “Nicoletta era una mamma protettiva, un’amica sincera e discreta, una donna forte e fragile allo stesso tempo. Ma era soprattutto una professionista con un senso del dovere fuori dal comune. È stato quel senso del dovere a portarla lì, di domenica mattina, dove un uomo la aspettava per ucciderla a colpi d’arma da fuoco, insieme ad altre due donne, durante una riunione di condominio a Roma”, le parole del presidente del Consiglio. “Nicoletta -ricorda il premier- era mia amica. Lascia il marito Giovanni e uno splendido bambino di dieci anni, Lorenzo. Con la sua, altre famiglie, alle quali esprimo tutta la mia vicinanza, sono state distrutte. L’uomo che ha ucciso queste tre donne innocenti, e ha ferito altre tre persone, è stato fermato e spero la giustizia faccia quanto prima il suo corso. Il poligono dal quale aveva sottratto la pistola (il porto d’armi gli era stato rifiutato) è sotto sequestro. Eppure la parola “giustizia” non potrà mai essere accostata a questa vicenda. Perché non è giusto morire così. Nicoletta era felice, e bellissima, nel vestito rosso che aveva comprato per la festa del suo cinquantesimo compleanno, qualche settimana fa. Per me sarà sempre bella e felice così. A Dio Nico. Ti voglio bene”, il pensiero finale di Giorgia Meloni affidato ai social. A rendere omaggio a Nicoletta si era recato il compagno Fabio Giambruno. La Golisano era cresciuta a Civitavecchia, diplomandosi al liceo “P. A. Guglielmotti” per poi seguire il proprio corso di studi universitario ed affermandosi come revisore dei conti. Ormai da tempo aveva base presso Casal di Tora, nel Reatino, ma continuava a coltivare le tante amicizie in città.