Novembre 21, 2024
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Attualità Civitavecchia Civitavecchia Lettere Ultima ora

Disabili e Summer Festival, occasione persa per dimostrarsi inclusivi

Esprimo tutta la mia solidarietà alle persone con disabilità, ai loro familiari ed ai loro accompagnatori, spettatori paganti, del concerto di Irama, martedì 16 scorso alla Marina di Civitavecchia, che loro malgrado non hanno potuto godere dello spettacolo che si svolgeva sul palco, essendo stati confinati alle spalle di tutto il pubblico presente, per cui alla loro altezza c’erano soltanto “backs”. L’invito è sempre a mettersi alla “stessa altezza” per capire meglio la loro posizione ed il senso delle loro ragioni.  Il messaggio che la nostra Città non sia inclusiva mi amareggia moltissimo.  Dobbiamo costruire, tutti insieme, un modello di cittadinanza centrato sulla persona, dove le persone e l’ambiente fisico ed anche culturale, interagiscono e nessuno si sente escluso o considerato con minor attenzione. Valorizzare l’unicità e quindi la diversità di ogni persona con il confronto, la relazione e principalmente con il rispetto reciproco favorisce lo sviluppo individuale e di conseguenza della società intera. Sfruttare qualsiasi occasione, intesa come opportunità di crescita e di arricchimento è la strada giusta per costruire un mondo migliore. Ritengo che la prospettiva ottimale per ottenere risultati sia sempre fare Rete tra i vari soggetti, ognuno con la propria competenza, interagendo per raggiungere il migliore risultato. Per abbracciare questa prospettiva complessa è indispensabile il confronto ed il dialogo. Per i prossimi spettacoli, sommessamente, consiglio di installare un palchetto, dotato di rampa idonea all’accesso dei carrozzati e sedie per gli accompagnatori, per dare a tutti la possibilità di beneficiare delle performance degli artisti programmati. Concludo, invitando gli organizzatori a porgere le loro scuse, nella maniera che riterranno opportuna, alle persone che non hanno ricevuto l’adeguata attenzione che la situazione richiedeva. Anna Battaglini – cittadina di Civitavecchia

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Attualità Tarquinia Lettere Tarquinia Ultima ora

L’idrocentrale della ex Cartiera e le centraline della Idren

Con lo stesso entusiasmo e con la stessa determinazione con cui in questi ultimi giorni ci siamo presentati sulla scena politica ed amministrativa di Tarquinia costituendo il Gruppo “SI Sinistra Italiana”, molti anni fa con l’idea di condivisione delle risorse del territorio per un loro utilizzo intelligente ed etico, facemmo, come gruppo di Ingegneri della Progettazione e Tecnici di manutenzione, un sopralluogo nella Centrale idroelettrica della ex Cartiera sul fiume Marta, ormai da tempo abbandonata.Lo scopo era quello di verificare la possibile messa in servizio dei due vecchi gruppi e la produzione di energia pulita per la nostra città. Sarebbe stato un fiore all’occhiello davanti a tanta devastazione dell’ambiente. L’impresa, inizialmente ci sembrò impossibile. Appena entrati nella sala di produzione avemmo la sensazione di aver superato lo “stargate” cioè una sorta di porta sul passato ed essere catapultati all’indietro nel tempo, fino al 1916, vale adire a quando la centrale fu costruita ed iniziò a funzionare. Funzionò per moltissimi anni, crediamo ininterrottamente fino alla sua dismissione negli anni ’70. Un museo di archeologia industriale, il quadro di parallelo su un piano di marmo e gli strumenti di controllo dei tempi dei nostri nonni. Poi la meraviglia: due turbine idroelettriche, di cui ancora una girava, lentamente trascinata dall’acqua del fiume che scorreva sotto.Dopo i primi minuti di sbigottimento e di emozione, trovandoci davanti ad uno spettacolo di desolazione ed abbandono, cominciammo a fare una lista dei lavori, sia sulla centrale, sia su tutti i manufatti esterni come le opere di presa dell’acqua, le saracinesche delle chiuse a supporto della produzione. Il principio che ci guidò fu quello di rimettere in servizio almeno una turbina (ragionevolmente quella che ancora girava) per potere produrre energia al più presto e far guadagnare il Comune immediatamente e poi, con gli introiti di cassa, iniziare la manutenzione della seconda turbina. L’impatto economico sarebbe stato minimo ed, intelligentemente distribuito nel tempo.Poco tempo dopo venimmo a sapere che un nostro amico ingegnere, (scomparso da pochi anni) da solo, aveva fatto il medesimo progetto.Tutto rimase nel cassetto! Ti faremo sapere!Gli anni, tanti, sono passati da quei giorni ed oggi, con poco meno della spesa per l’acquisto del trenino, avremmo acceso la luce nelle strade di Tarquinia e nelle nostre case con l’energia prodotta da quella Centrale. Intelligentemente!Anzi, forse, non ci saremmo neanche trovati nella condizione per la quale il Comune di Tarquinia si è dovuto costituire in giudizio contro il ricorso per risarcimento danni presentato dalla Società IES – Iniziative Energetiche Sostenibili s.r.l. di Brescia dinanzi al TSAP – Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, per un importo di circa 3,43 milioni di euro, e riguardante una concessione di derivazione d’acqua per uso idroelettrico in prossimità della “ex cartiera”, e tutto ciò a seguito della sentenza definitiva e non impugnata del TSAP (Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche) che ha condannato in via solidale le parti convenute tra i quali il Comune di Tarquinia.Tra l’altro, nella sentenza si riporta che… In conclusione, in accoglimento del gravame anche le concessioni rilasciate ad Energie Nuove devono essere annullate. L’annullamento appena pronunciato non può che inficiare in via derivata le procedure autorizzativesemplificate numero 49 e 50 del 2016, relative alla realizzazione delle due centraline di Energie Nuove…A questo punto ci chiediamo se il Comune di Tarquinia abbia mai appurato se tali opere siano leggitime omeno e se nel caso di illeggitimità è prevista la demolizione.Comunque oggi siamo in una situazione del tipo… oltre al danno anche la beffa, tanto paga Pantalone. SI – Sinistra Italiana circolo di Tarquinia

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Via XVI Settembre: dall’Ater ennesima promessa

Dalle dichiarazioni del Presidente dell’ATER Antonio Passerelli, riportate dalla stampa il 14 e 15 giugno u.s., apprendiamo con piacere che per l’inizio dei lavori di demolizione e ricostruzione delle due palazzine di Via XVI Settembre 19 e 23 mancherebbe soltanto, si fa per dire, il permesso che deve essere rilasciato dal Comune di Civitavecchia. Ci sia consentito un certo scetticismo considerato che l’inizio dei lavori è stato promesso più volte: ai primi di maggio 2019 si trattava di lavori di ristrutturazione da eseguire in 4-6 mesi, poi di lavori di demolizione e ricostruzione delle due palazzine da eseguire a partire dalla fine di maggio ( sul sito della società ReACT Studio era apparso addirittura il disegno dei due nuovi edifici con tanto di alberi intorno), successivamente si pensava alla ricostruzione facendo ricorso all’ecobonus 110%, poi invece ai fondi PNRR. Per avere un pò di credibilità le dichiarazioni dovevano essere corredate di qualche dato preciso: se sono stati scelti le imprese e il direttore dei lavori, i tempi previsti di inizio dei lavori, a quale finanziamento si fa ricorso, dove verranno alloggiati gli assegnatari del civico 19, che fine faranno le attività commerciali limitrofe alle palazzine, ecc. Unione Inquilini Civitavecchia E’ stato chiesto agli assegnatari, che secondo l’Ater avrebbero demolito mura portanti nei singoli appartamenti (nulla si sa in quali appartamenti né su quali dati tecnici si basa l’affermazione), un esame di coscienza, chiediamo allora: quale esame di coscienza dovrebbero farsi i responsabili dell’ATER che dal 1 maggio 2019 tengono numerose famiglie come sfollati, senza pensare a quanto altro tempo lo saranno ancora e ai soldi già spesi per i ritardi della ricostruzione?

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Dopo l’aggressione delle scritte: valorizziamo il Forte donandolo alla città

Quando si parla del nostro forte Michelangelo si ragiona attorno ad una struttura architettonica di tipo militare, di epoca cinquecentesca. Commissionata da Papa Giulio II° al Bramante e portata a conclusione sotto il pontificato di Papa Paolo III° da Farnese nel 1535.  Ad essa lavorarono allievi del Bramante, tra cui Giuliano Leno e Antonio da Sangallo il Giovane e infine, secondo alcune fonti, con l’incarico di realizzare il Maschio (o Mastio), lo stesso Michelangelo Buonarroti. La breve premessa è necessaria per definire il perimetro di assoluto rilievo che l’opera assume nella storia e nella cultura della città. Per queste ragioni si ritiene che si debba, con una nuova determinazione, riprendere ogni contatto utile a riacquisire la struttura michelangiolesca ad un uso pubblico. Le associazioni culturali cittadine hanno fame di spazi. Civitavecchia nel suo insieme ha, per le più svariate iniziative, necessità che il sito torni nella piena disponibilità della collettività cittadina. Vi sono ragioni di carattere storico e, come già detto, anche di carattere culturale ma, da non sottovalutare, motivazioni di ordine economico, legate ad una diversa immagine dello sviluppo locale. Riteniamo che l’obiettivo non si presti ad una mera polemica politica. Tutti possono e debbono spendersi per restituire l’opera alla città liberandola da una occupazione militare che ne pregiudica altre utilizzazioni. Noi per primi assumiamo l’impegno a sostenere ogni iniziativa che vada nella direzione indicata e noi stessi non trascureremo alcun canale istituzionale o politico teso a dare significato ad una spinta che auspichiamo riceva dal basso la necessaria forza. Siamo per di più dentro una stagione estiva che si caratterizza per una condizione generale di incertezza, instabilità, grave crisi economica e a valle di una pandemia che certo non ha favorito le relazioni e il mondo della cultura. Il momento è il più opportuno per comprendere appieno l’importanza che assumono il nostro patrimonio storico e culturale e i luoghi di aggregazione in genere.  Non mancherebbero certo le idee per diverse e più proficue utilizzazioni dalle attuali: eventi musicali e spettacolari, mostre d’arte estemporanee e stabili, visite guidate, luogo deputato ad ospitare il meglio delle attività estive ma anche riesaminare vecchie proposte quali un eventuale museo del cinema o analoghe iniziative che possano offrire occasioni di interesse ai visitatori. Volevamo lanciare un sasso nello stagno. Speriamo con ciò di dar vita a numerosi e positivi cerchi concentrici che portino ad iniziative utili ed unitarie. Il Segretario del Partito Democratico – Circolo di Civitavecchia Piero Alessi

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Lanciamo il contratto d’area, strumento di sviluppo che guarda al futuro

La sfida che abbiamo davanti è senz’altro la più importante nell’ultimo decennio per il nostro territorio,  dopo una pandemia che ha messo in ginocchio l’intero cluster Portuale. Crediamo che la possibilità di elaborare un Contratto D’area possa essere un’opportunità unica e va colta  grazie anche agli  importanti investimenti  come il PNRR e la nuova programmazione Europea, mirati allo sviluppo di Aree produttive e  infrastrutture strategiche come il Nostro Porto. Come Forum del PD vicini al lavoro Portuale , siamo fortemente convinti nella necessità di efficentare al meglio  l’area interessata allo sviluppo industriale ed abbiamo trovato nella possibilità di questo strumento  una forma corretta Nel dettaglio Il contratto d’area  E’ lo strumento operativo – concordato tra le amministrazioni, anche locali, rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavoro, nonché eventuali altri soggetti interessati – funzionale alla realizzazione di un ambiente economico favorevole all’attivazione di nuove iniziative imprenditoriali e alla creazione di nuova e buona occupazione attraverso condizioni di massima flessibilità amministrativa ed in presenza di investimenti qualificati da validità tecnica, economica e finanziaria, nonché di relazioni sindacali e di condizioni di accesso al credito particolarmente favorevoli. Noi ci siamo. Forum PD Porto Servizi e Logistica

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Attualità Santa Marinella Lettere Santa Marinella Ultima ora

Il Convento dell’Immacolata è salvo: ecco grazie a chi

In questi giorni abbiamo ricevuto molti attestati di ringraziamento per aver contribuito a fermare lo scempio dell’immacolata a Santa Severa, ci sono arrivati da molti cittadini, associazioni nazionali e comprensoriali.Personalmente, dico grazie a colui che ci ha radunato per questa battaglia, Massimiliano Baldacci, sapientemente ha saputo creare una squadra, assegnando i ruoli per competenza, infischiandosene della politica.Ezio il giurista, non ha sbagliato una virgola, Martina la vivace organizzatrice con i suoi rapporti a 360°, lo stesso Massimiliano per i rapporti con il Clero a qualsiasi livello e con lo studio degli avvocati canonisti. Ringrazio inoltre il Consigliere Comunale Settanni, premiato con una diffida di denuncia dei palazzinari per diffamazione. Ringrazio poi i Consiglieri Comunali: Francesco Fiorucci, Claudia Calistri, Lorenzo Casella e il Consigliere Regionale “Vice Presidente del Cons. Regionale del Lazio, Devid Porrello.Le associazioni ambientaliste di Santa Marinella con Giovanni Dani e Elisabetta Gallo in prima linea, Alessandro Scotto per l’aiuto spirituale, la Professoressa Teresa Liguori vic. Pres. Naz. di Italia Nostra. Un ringraziamento speciale va al Vescovo della Diocesi di Porto Santa Rufina, Mons. Gianrico Ruzza, per la disponibilità ad intervenire se la trattativa dei Frati minori non fosse andata in porto. Un ossequioso saluto fraterno al Cardinal Gianfranco Ravasi che ci ha aperto gli occhi.La stampa su carta, televisiva e on line con un grosso grazie ai giornalisti liberi di scrivere e raccontare la realtà autentica: Barbara Pignataro, Giorgia Perla, Giampiero Baldi, Federico Marconi, Corrado Orfini e le testate e le redazioni che hanno raccolto il nostro appello.Con orgoglio, vorrei ringraziare a uno a uno chi ha sottoscritto il grido iniziale con la raccolta firme cartacea e on line, le migliaia di visualizzazioni su facebook e sul nostro blog, di queste tantissime provenienti dalla Polonia per la difesa del passaggio di San Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla) Papa, in quel luogo sacro. Come presidente, vorrei invece rimarcare la significativa assenza di molte persone delle istituzioni e del giornalismo che come immaginavamo – per una ragione o per un’altra – non si sono viste o mosse sulla vicenda. Per ultimo, tutta la squadra – con i nostri stimati sostenitori – ringrazia la Sovrintendente Arch. Margherita Eichberg per la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, che ha bloccato il tentativo di speculazione in atto, con il suo autorevole e coraggioso parere negativo!Chiedendo anticipatamente scusa, qualora avessi dimenticato qualcuno – ma è davvero impossibile ricordare tutti – invio il mio saluto dal cuore, in vista delle nuove battaglie da condurre. Daniele Crespi

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Civitavecchia Cultura Civitavecchia Lettere Ultima ora

Un cartello che riallaccia un antico legame

Il Comitato 14 Maggio è lieto di annunciare il ripristino del cartello toponomastico di Piazza Betlemme, in zona Pirgo.È da diversi anni, infatti, che il Comitato sollecitava le diverse amministrazioni succedutesi a provvedere all’installazione di quello che è più di un semplice cartello indicante il nome di una piazza. Piazzetta Betlemme è, infatti, il simbolo dell’amicizia tra Civitavecchia e la Palestina, legate mediante un rapporto di gemellaggio con la città di Betlemme da ben 23 anni e dal conferimento della cittadinanza onoraria ad Yasser Arafat, ex Presidente dello Stato della Palestina e dell’OLP. L’inaugurazione della targa simbolo, avvenuta nel 2002 in presenza del compianto vescovo monsignor Gerolamo Grillo insieme all’allora rappresentante dell’Autorità palestinese in Italia, Nemer Hammad, fu un momento di festa per Civitavecchia mediante il quale la nostra cittadinanza ebbe ad esprimere la sua vicinanza nei confronti del popolo palestinese in occasione della fine dell’assedio della Basilica della Natività, luogo di nascita di Nostro Signore Gesù Cristo.  Con il passare degli anni, tuttavia, la piazzetta si era vista privata per anni della targa che ne indicava il nome a causa dell’incuria e di una manutenzione carente. Con il ripristino finalmente del cartello toponomastico, Piazzetta Betlemme recupera, oltre ad una dovuta e corrispondente segnaletica stradale, la valenza simbolica originaria avente la funzione di ricordare l’amicizia tra Civitavecchia e il popolo palestinese oltre che a comunicare un messaggio di vicinanza in un momento difficile come quello attuale che vede il popolo palestinese vessato tutt’oggi nell’indifferenza della comunità internazionale. Il direttivo del Comitato 14 Maggio

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Per Montalto, con il gioco di squadra

Mi piacerebbe che in questa campagna elettorale si parlasse di programmi e cose concrete che interessano la vita politica dei miei concittadini. Farò un’eccezione, perché voglio replicare alle ridicole accuse che, qualche giorno fa, alcuni politicanti locali, con un articolo pubblicato su una testata giornalistica online, hanno fatto alla mia persona e alla mia professione.  Nel mio paese mi conoscono in molti, naturalmente non  tutti, è noto il mio percorso lavorativo, familiare ed umano, durante il quale ho dovuto affrontare prove di vita importanti. Sì, sono infermiera e ne vado orgogliosa, non tollero che venga immoralmente denigrata una professione nobile e socialmente utile ai solo fini meramente politici. Se critica deve esserci che sia rispetto all’attività politica e al programma della mia lista “Idee in Comune”, e non alla persona o alla professione. Orgogliosa di essere donna determinata, che non ha bisogno di mostrare i muscoli perché convinta che la vera forza risieda nel gruppo.  Sono una di voi, non considero l’essere educati e gentili un difetto, tutt’altro, e non ho mai nascosto le mie debolezze e fragilità, perché ritengo importante non apparire diversi da ciò che si è realmente, come invece ci hanno abituato i “professionisti della politica”. Sono alla guida di “Idee in Comune”, un forte e unito gruppo civico, che ha iniziato il suo percorso tempo fa ed è composto prevalentemente da persone provenienti dal tessuto sociale del territorio del nostro paese, ognuno con il suo bagaglio di esperienze personali e professionali. Un progetto che ha abbandonato e superato le ideologie politiche.  Noi, il nostro programma lo stiamo anticipando con le cosiddette “pillole”, visibili a tutti sulle pagine social del nostro gruppo, nelle quali abbiamo già comunicato quale sarà la nostra linea di governo. La sua realizzazione verrà portata avanti, con la collaborazione dei molti professionisti di Montalto e Pescia che, fino ad oggi, sono stati trascurati e sottovalutati. Vogliamo giocare in casa, ricreando quello spirito di appartenenza troppe volte dimenticato. C’è bisogno di idee, di progetti, di persone serie ed oneste che vogliano lavorare insieme per migliorare il nostro paese. Credo che fare l’amministratore a Montalto non può continuare ad essere una passerella, uno strumento di affermazione personale o peggio un uso non corretto delle risorse pubbliche, ma  un lavoro rivolto al  bene  comunitario. Come mai nessuno scrive che la sottoscritta in tempi non sospetti nell’anno 2019 si era dimessa dall’attuale maggioranza perché in disaccordo con la politica che regnava, ed ha regnato fino ad oggi, nel nostro paese? Un operato politico che ha portato il nostro paese nello stato di degrado e trascuratezza visibile a tutti, che ci ha resi tristemente famosi per processi, condanne ed indagini delle forze dell’ordine. I recenti aumenti delle tasse e dei tributi locali voluti da questa maggioranza, come la Tari, la Tosap, le tariffe  dei servizi pubblici a domanda individuale e quella sull’acqua, che tra pochi giorni sarà comunicata ai cittadini, sono la prova di una cattiva amministrazione che dobbiamo lasciarci alle spalle.  Mi impegnerò con la mia squadra, affinché questo obiettivo venga raggiunto per offrire al paese il cambiamento necessario. La storia insegna: Tina Anselmi, una grande leader che ha fatto la storia politica italiana al femminile, disse: “Quando le donne si sono impegnate nelle battaglie le vittorie sono state vittorie per tutta la società. La politica che vede le donne in prima linea è politica d’inclusione, di rispetto delle diversità, di pace”. Emanuela Socciarelli Candidato SindacoGruppo Idee in Comune  

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Attualità Attualità Civitavecchia Civitavecchia Lettere Politica Ultima ora

Solidarietà al Presidente Mari e al Consiglio comunale

Esprimiamo solidarietà al presidente del consiglio comunale Emanuela Mari. I beceri e strumentali attacchi ricevuti rappresentano una grave ingerenza nel lavoro suo e dell’intera assemblea, il cui dovere è difendere gli interessi di tutta la comunità, nei tempi e nei modi che sono opportuni.A maggior ragione, laddove si parla di turismo, di sviluppo e di occupazione c’è bisogno di scelte ponderate, senza che portatori di interessi privati (ma pagati con SOLDI PUBBLICI) possano dettare ordini a chicchessia, pretendendo addirittura di piegare il lavoro del Comune alle loro esigenze. Forza Italia Civitavecchia – Il coordinamento

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Ingiusto pagare per parcheggiare all’ex Fungo

È da ieri mattina che si susseguono le manifestazioni di dissenso e di protesta, contro l’infame decisione di far pagare il parcheggio presso l’area dell’ex Fungo. Dopo la legittima chiusura del terreno privato a fianco dell’Arena Lucciola, l’area dell’ex Fungo rimaneva l’unica zona libera dal pagamento in tutto il centro cittadino. Chi ha casa in centro, pendolari, residenti che si fermano un solo momento e turisti, non hanno scampo. Inutile parlare del disagio provocato ai genitori degli alunni delle scuole che la mattina per lasciare i propri figli 10 minuti, debbono sottoscrivere un abbonamento mensile per non incorrere in vergognose sanzioni. Il risultato è che una grossa fetta di gente non parcheggia per niente, dirigendosi verso altre zone della città e dell’area interessata se ne è fatto un deserto. Noi siamo per principio contrari al pagamento per la fruizione di parcheggi pubblici (tanto alla fine si discriminano sempre i meno abbienti). Qui a Santa Marinella però il problema non è solo cosa è stato fatto ma anche e soprattutto come. Gli stalli a pagamento sono stati maldestramente organizzati, con mancanza di stalli bianchi, minuti di cortesia, esenzioni, gratuità nei giorni festivi. Tanto, ma tanto altro, potrebbe essere portato a sostegno di questa idea inopportuna e dannosa. Per portare i bambini a scuola oggi se ne sono viste di tutti i colori. Questa è una nefandezza e l’ex Fungo ne è l’esempio più eclatante, di cui solo gente senza vergogna può avallare e far applicare. Una zona senza tutte le garanzie di sicurezza, senza posti dedicati ai disabili, illuminazione, una scala di accesso addirittura improba anche per chi è abile. Una autentica schifezza amministrativa.Tanto più che un consiglio di amministrazione della multiservizi, appena insediatosi, avrebbe potuto almeno mettere un freno a questa cupidigia di denaro. Per fortuna oggi si lamenta anche chi ha votato questo Sindaco e chi considerava con sufficienza quelli che questa estate hanno fatto le barricate contro questa scelta scellerata. Si lamentano, però rimangono sotto il tavolino a latrare come dei cani bastonati. “Che i vili siano dominati dai malvagi, è giusto.” Plotino. Il consiglio direttivo del Centro Studi Aurhelio

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