Novembre 24, 2024
Politica
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Mezzo milione all’anno per il Cimitero Vecchio

Mentre prosegue la riqualificazione del complesso del Cimitero Nuovo, la Giunta Tedesco ha gettato le basi per riportare anche il Cimitero Vecchio agli antichi splendori. Spiega il Vicesindaco, Manuel Magliani: “È un lavoro graduale, che impegnerà i prossimi anni e che segna uno spartiacque rispetto alle condizioni in cui versa il Cimitero Vecchio. L’Amministrazione intende risolvere le criticità impegnando 500mila euro annue per rimettere completamente in sesto l’area storica. Tutto quanto contenuto nel documento ha già superato il vaglio della Soprintendenza e pertanto potranno partire, una volta espletate tutte le procedure a cura del gestore, dall’inizio del nuovo anno, per proseguire fino al completamento di tutti gli interventi previsti nel documento”. L’esecutivo di Palazzo del Pincio ha infatti approvato il piano pluriennale che Civitavecchia Servizi Pubblici metterà in atto a partire dal 2023: in base al contratto in essere col Comune denominato “Obbligo del fare”, la società investirà una quota di mezzo milione annuo per effettuare la ristrutturazione integrale del vecchio cimitero, come da Master plan approvato dalla Soprintendenza. “In questa maniera, progressivamente e nel corso degli anni, dal primo insediamento del Settecento fino agli ampliamento novecenteschi, partendo dal Blocco Guglielmi e dall’Emiciclo. Tutto ciò a completamento di un lavoro già avviato al Cimitero Nuovo, dove sono in corso di sistemazione i parcheggi, i vialetti e le nuove alberature, mentre gli interventi ad altre strutture in muratura e alla Camera Mortuaria sono già terminati. Il tutto, confermando che con la costruzione di 500 loculi in proprio e altri 3000 in project financing, allontaneremo anche lo spettro dell’emergenza loculi”, conclude Magliani. In merito si registra anche il commento del Sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco: “Già in campagna elettorale assumemmo impegni precisi circa il ritorno del decoro nei luoghi dove sono sepolte generazioni di civitavecchiesi. È un altro traguardo che, dopo la delicata fase di programmazione e finanziamento, siamo finalmente in grado di annunciare alla città”.

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“A causa del digestore porteremo la mascherina per la puzza”

“Come movimento cinque stelle cittadino non possiamo che lavorare affinché l’attenzione sul “bio-digestore” rimanga alta. Il tentativo della società di promuovere l’impianto progettato per la città di Civitavecchia tramite la stampa locale è raccapricciante, un po’ come la favoletta dell’inceneritore su cui si va a sciare, o come il tentativo di ricoprire una polpetta avvelenata con uno strato spesso di nutella”. “Talacchio, Gricignano, Tortona, Saliceti, questi sono solo alcuni dei comuni che possono essere trovati con una rapida ricerca su internet inserendo le parole “Puzza”,  “Protesta” e “Biodigestore”. È fin troppo facile capire la devastazione provocata nelle aree limitrofe aluoghi oggetto di installazione di bio digestore per farsi prendere in giro. Zone che sono diventate invivibili, nelle quali i residenti hanno iniziato ad usare le mascherine molto prima del Covid per proteggersi dalla puzza nauseabonda”. “La delibera approvata all’unanimità in Consiglio Comunale, che impedisce di installare questa tipologia d’impianti nel centro cittadino, nasceva proprio per evitare che una zona abitata, che vede la presenza di diverse attività commerciali, possa essere vittima di un inevitabile desertificazione dovuta alla puzza prodotta dal trattamento dei rifiuti. Un impatto che in altre città ha causato una svalutazione degli immobili per milioni di euro. Non possiamo permettere che la nostra città continui ad essere terra di conquista per imprenditori senza scrupoli”. “I residenti e le tante attività commerciali che risiedono in quell’area non ci stanno ed hanno tutta l’intenzione di alzare il livello della protesta per rispedire al mittente le favolette alle quali ormai non crede più nessuno. Zona la Scaglia, Monna Felicita, Borgata Aurelia, meritano uno sviluppo diverso, non possono essere vittime di chi nei rifiuti ci vede una risorsa ed un mezzo per arricchirsi”. “Su questo fronte non possiamo che auspicare un ennesimo fronte compatto, dai comitati alle associazioni, dai partiti ai singoli consiglieri di tutti i livelli istituzionali, dalle associazioni di categoria ai sindacati, come successo con la scongiurata minaccia della centrale a gas di Enel. Solo così possiamo sperare di vincere anche questa battaglia”. Così il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle.

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Simpatie nostalgiche in sede: polemica su Fratelli d’Italia

Civitavecchia finisce per essere nei “trend” dei social network per quanto riguarda la prossima campagna elettorale. Tutto a causa di un articolo di fanpage, in cui si solleva il caso su alcuni arredamenti della sede locale di Fratelli d’Italia. In una foto in cui compaiono i consiglieri Vincenzo Palombo, Fabiana Attig e Giancarlo Frascarelli e l’ex coordinatore Paolo Iarlori, infatti, si sottolinea la presenza di un poster con Junio Valerio Borghese, comandante dei cosiddetti “repubblichini” durante il 43-45 e poi coinvolto nel tentativo di golpe degli anni ’70. La foto sembra scattata durante una recente conferenza stampa avvenuta nei locali di via Carducci e campeggia anche una bandiera della X Mas, flottiglia della Repubblica Sociale. Di più: si insiste molto sulla figura di Iarlori, pubblicando anche una foto dell’ex coordinatore al mare, dove al collo si scorge una collana con una croce celtica. “C’è un caso a Civitavecchia” il titolo, con un articolo che chiama in causa direttamente Giorgia Meloni, considerata troppo morbida contro alcune simpatie nostalgiche che troverebbero posto nel suo partito.

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Tedesco: non lascio la città

Il sindaco di Civitavecchia ha declinato l’ingombrante offerta di un seggio in Parlamento per la Lega. E’ quanto si evince dal post comparso sulla sua pagina Facebook, nel quale dà notizia della proposta ricevuta e della sua volontà di proseguire a lavorare per la città da Palazzo del Pincio. Ecco di seguito il testo del post comparso pochi minuti fa: “Ringrazio di cuore l’On. Claudio Durigon. Sentirsi proporre di partecipare alla prossima battaglia del 25 settembre come candidato al Parlamento italiano è una emozione indescrivibile per chi, come me, fa politica per passione. Ho detto tuttavia al coordinatore regionale della Lega che preferisco restare dove sono, al timone della città che gli elettori mi hanno affidato tre anni fa. Dobbiamo completare il duro lavoro avviato, di cui i primi frutti si vedono nei quartieri e nella ritrovata vivacità di Civitavecchia. C’è ancora tanto da fare, visto che molta della progettualità prodotta sta terminando soltanto in queste settimane la fase programmatica per arrivare alla fase operativa, di cui i cittadini presto si accorgeranno da soli. E’ tuttavia una fase che la mia maggioranza affronterà con entusiasmo ancora maggiore: la proposta di candidatura al Parlamento è un riconoscimento del lavoro svolto non solo da me, ma da ciascuno che fa parte della squadra. Perciò tutti noi, caro Claudio, saremo impegnati con forza ancora maggiore nella campagna elettorale per il centrodestra al governo del Parlamento e della Regione Lazio. P.S.: ci spiace per coloro che restano ancorati ai loro domenicali rancori di carta. Quando li incontrerò di persona gli offrirò un bel bicchiere di “rosso” per mandar giù il rospo”.

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Lega, ennesimo scossone: D’Amico lascia

Ennesimo scossone nel gruppo consiliare della Lega. Il capogruppo Alessandro D’Amico si è dimesso ed è uscito dal partito, aderendo al gruppo misto. “Non sono il primo ma spero, per il bene della Lega, di essere l’ultimo. Dopo 5 anni esatti – era luglio 2017 – iniziati a capo del partito cittadino, termina la mia esperienza nella Lega. Ma dico con forza che io mi sento della Lega, sono della Lega. Io e le tante persone, militanti ed elettori, che in queste ore mi stanno chiamando, concordi con la mia decisione e che continuano a sostenermi ancor più convintamente. Purtroppo non c’è mai stato collante e fiducia (politica ovviamente) tra gli eletti, alcuni Assessori e con la base. Continue tensioni, incomprensioni, decisioni mai collegiali. Tante riunioni mai produttive”. Questo un passaggio del messaggio Facebook con cui ha annunciato la scelta. Frizioni continue tra i consiglieri e gli assessori, sfociate in settimana in nuovi “dispettucci” incrociati, hanno convinto D’Amico a gettare la spugna. “Ci sono profonde divergenze di visione all’interno, politiche e amministrative. Inconciliabili. Non si può far sempre finta di nulla.Mi sono sempre messo a disposizione, anche come capogruppo, al solo fine di mantenere degli equilibri. Ma non mi ritengo buono per tutte le stagioni”. E ancora: “Non sono un opportunista, non lo sarò mai, quindi non ho intenzione di “sfruttare amicizie” o “percentuali vertiginose” ad altre latitudini, prestandomi a piroette repentine. Sarò nel gruppo misto per serietà e rispetto di tutti. Vedremo poi quello che riserverà il destino. Sono ben saldo in questa Amministrazione al fianco del Sindaco Tedesco, che ringrazio ancora per ciò che sta facendo per la città e che, ricordo a tutti, è in primis il Sindaco della Lega.C’è bisogno solo di lavorare per Civitavecchia”. Questa la conclusione di D’Amico. Che tuttavia, a questo punto è evidente, ritiene che qualcuno nella Lega non stia lavorando per Civitavecchia…

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“La Regione scarica sui cittadini non solo i rifiuti ma anche i costi”

“L’Amministrazione ha preso in carico fin dal 30 giugno la determina dirigenziale con la quale la Regione Lazio, in maniera del tutto irrituale, ha espresso il parere favorevole di VIA relativo all’impianto di biodigestione anaerobica in località Monna Felicita. Stiamo valutando, nell’ambito della più ampia strategia difensiva, l’opportunità e la eventuale possibilità di impugnare anche questo provvedimento, che è un atto interno all’iter e non la determina conclusiva di autorizzazione dell’impianto, che sarà certamente impugnata non appena verrà emessa. D’altro canto il Comune ha già avviato l’opposizione al provvedimento della Regione conclusivo della conferenza dei servizi che ha autorizzato l’opera connessa al biodigestore, cioè il metanodotto”.“In senso più ampio, facciamo rilevare che il meccanismo messo in piedi dalla Regione Lazio è sempre quello di gravare le periferie provinciali di oneri cui avrebbe dovuto provvedere la Capitale, vessando i cittadini di tutti gli altri territori dei costi in termini di servitù ed anche di tasse. Infatti, con l’approvazione di una legge regionale abbastanza lacunosa e contraddittoria, la Regione pone a carico dei Comuni un importante balzello funzionale a coprire lauti stipendi (equiparati al Sindaco di Città Metropolitana) per il consiglio di amministrazione degli Enti di gestione (Egato) che nella tariffa rifiuti inseriranno a carico dei cittadini i costi del cda e della struttura, che avrà poteri di decidere nei Comuni l’operatore che si occuperà della raccolta, le modalità della raccolta e le aree su cui realizzare impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti. I Comuni di fatto saranno così spogliati di tutte le loro prerogative, a favore di enti governati da soggetti nominati dalla politica, perdendo ulteriore possibilità di tutelare i propri cittadini rispetto ad una programmazione che vede sempre penalizzati i territori ai confini dell’Impero”.“Per questi motivi ci opporremo in tutte le sedi alla visione scellerata della Regione Lazio in ordine al tema rifiuti, rispetto al quale la città di Roma ancora oggi (a distanza di un anno dall’insediamento del nuovo Sindaco) non è riuscita ad attivare la raccolta differenziata e versa in condizioni precarie sotto il profilo igienico-sanitario, a differenza degli altri Comuni che hanno invece provveduto da anni ad applicare principi di economia circolare, oltre che di civiltà. Quindi per ogni procedura promuoveremo  tutti i ricorsi possibili e immaginabili e siamo pronti a qualsiasi tipo di iniziativa per dimostrare le ragioni del No al biodigestore”. Così il Vicesindaco di Civitavecchia, Manuel Magliani, il capogruppo Mirko Mecozzi e le consigliere Barbara La Rosa e Roberta Morbidelli della Lista Tedesco.

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“Zingaretti si nasconde per dire sì al megadigestore”

Da comitato Civitavecchia Bene Comune riceviamo e pubblichiamo: “Apprendiamo in queste ultime ore che quanto temevamo si sta avverando:  ovvero che la Regione Lazio, ignorando totalmente la volontà cittadina e i pareri negativi espressi dal Comune di Civitavecchia, dalla Soprintendenza e finanche dalla Asl, ha determinato, non è chiaro in base a cosa, che il biodigestore da 120.000 tonnellate sarebbe compatibile, a livello ambientale, con la situazione già disastrosa di Civitavecchia. Un provvedimento inutile, non previsto dalle norme vigenti in questa formulazione, che non rappresenta né la chiusura del procedimento né il parere unico ex art. 27 bis che doveva scaturire dalla conferenza dei servizi appositamente convocata, ma che rappresenta, comunque, l’ennesimo affronto a tutta la popolazione civitavecchiese e l’ennesima prova che Civitavecchia, ancora una volta, viene trattata come territorio sacrificabile per gli interessi economici e politici di pochi.NOI NON CI STIAMO!Non ci stiamo che il nostro territorio, che produce complessivamente circa 7000 t/a di Forsu, sia costretto ad ospitare migliaia di tonnellate di rifiuti provenienti non si sa bene da dove e venga trasformato nel  “monnezzaro” di Roma e del Lazio; non ci stiamo che vengano ignorati i pareri negativi degli enti competenti in materia di salute ed ambiente; non ci stiamo che mentre si parla di transizione ecologica del territorio, si imponga un impianto tanto impattante quale un biodigestore facendolo passare per impianto di energia rinnovabile.Nel caso in cui il messaggio non fosse ancora arrivato alle orecchie della maggioranza in Regione Lazio, noi non chineremo la testa davanti a scelte che fanno prevalere il profitto sulla salute dei cittadini. Noi non ci nasconderemo, come ha fatto Zingaretti venendo a Civitavecchia di soppiatto per parlare anche d’ambiente. Scenderemo in piazza di nuovo, informeremo la cittadinanza ed esprimeremo nuovamente, con la voce, con gli striscioni e con i megafoni la volontà contraria della cittadinanza all’ennesimo progetto inutile e dannoso per la popolazione Civitavecchiese, un progetto che nuovamente fa prevalere il guadagno sacrificando la salute dei cittadini. Se necessario arriveremo in Regione e finanche nelle aule dei tribunali.  Ribadiamo ancora una volta quello che è il nostro mantra, lo stesso mantra che ci ha portato a fermare la realizzazione di una centrale a gas nel sito di Torrevaldaliga nord: se non cambierà, lotta dura sarà”.

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“Com’è possibile che Tidei non abbia opposizione?”

Riceviamo e pubblichiamo dal direttivo del CEntro Studi Aurhelio “La responsabilità dello strapotere del Sindaco e della maggioranza è delle opposizioni che si sono dileguate Santa Marinella si trova in una situazione insostenibile, davanti ad un Sindaco ed un’amministrazione comunale che dilagano e strabordano in ogni ambito – creando disservizi e disagi – qualsiasi voce di dissenso viene ignorata se non insultata. Dopo quattro anni di amministrazione Tidei, di fronte ad una maggioranza che ha esteso il suo perimetro politico naturale già prima delle elezioni, in questi anni abbiamo assistito ad una resa incondizionata di partiti e rappresentanti che per rispetto dei propri elettori, avrebbero dovuto svolgere una funzione di pungolo, controllo e aperta ostilità. Invece gli ex amministratori di centro destra in primis, sono scomparsi nel nulla, se non approdati con armi e bagagli in poltrone e strapuntini del potere; le segreterie e gli eletti del centro destra e della sinistra – se non con qualche rara eccezione – sono scomparsi dai radar. E’ possibile che due anni di covid, l’emergenza per la guerra e l’estate abbiano sortito questi effetti? Le uniche voci di aperta ostilità nei confronti di un’amministrazione prepotente che vuole assoggettare tutto e tutti, è affidata a voci singole, qualche gruppo di dissidenti organizzati sui social e magari a qualche comitato che spunta anche per l’assenza della politica locale. Sui media da mesi appare solo la voce dell’amministrazione ed è normale, nessuno ha più niente da dire.  Vogliamo quindi richiamare fortemente, alle proprie responsabilità, i consiglieri comunali di opposizione, i partiti all’opposizione, coloro che sono in dissenso con i modi con cui stanno gestendo i rapporti, i partiti di presunta opposizione: venite fuori, fatevi sentire! Con quali speranze si può costituire un argine a questo andazzo, come ci si può presentare alle prossime elezioni, con una simile disfatta? Il dubbio che anche tra le file di coloro, che dovrebbero costruire un progetto alternativo, si stia lavorando per istituire una sorta di satrapia dinastica allumierasca è ormai evidente. E’ per tale ragione che facciamo appello, a tutti coloro che si sono assunti una responsabilità davanti ai cittadini.  I tempi sono tali in cui anche il silenzio, è sinonimo di assenso verso questo assetto di potere. Ci sono interessi comuni da difendere, fare da scudo ai continui insulti, prepotenze e sbeffeggiamenti. C’è da canalizzare la protesta che è forte e quotidiana. Per la proposta ci sarà tempo, ora è il momento di dare una segnale di serietà e coerenza”.

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La Notte Bianca arriva… all’oscuro

“É giunta alla nostra attenzione la lamentela di molti commercianti del centro storico che solo questa mattina, e solo attraverso un post facebook del sindaco Tedesco, hanno scoperto che questa sera ci sarà una notte bianca a Civitavecchia”. Così l gruppo consiliare del Movimento 5 stelle. “Una grande beffa, oltre che un’opportunità persa, per i commercianti che non avendo avuto modo di organizzare l’apertura fino a tarda notte per questa sera, hanno anche corso il rischio di essere accusati ingiustamente passando per quelli che non partecipano ad iniziative commerciali.Ma possibile che l’assessore al commercio Vitali, dopo la mancata fiera delle macchine agricole, ancora non abbia imparato ad operare concertando con i diretti interessati l’organizzazione di eventi simili? Sembra uno scherzo, ma purtroppo non lo è. L’esito di questa incapacità sarà che molte serrande resteranno abbassate stasera e sarà l’ennesima figuraccia per Civitavecchia che invece merita amministratori che sappiano valorizzare le tante realtà presenti sul nostro territorio, non solo qualche sostenitore dell’amministrazione”, concludono i consiglieri dei 5 stelle.

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“Non lasciamo soli i pescatori”

Una protesta ferma, decisa e assolutamente civile quella dei pescatori civitavecchiesi, che sono tornati a protestare contro i troppi ostacoli che non permettono alla flotta peschereccia di prendere il mare. Il fermo di questi giorni non è il primo: ma con un gasolio a questi prezzi, rischia di essere davvero la botta finale per un comparto da troppo tempo in sofferenza. Stamane alla darsena romana del porto di Civitavecchia si sono però presentate numerose istituzioni. tra esse, il senatore di Italexit William De Vecchis, che ha promesso di portare le rivendicazioni degli operatori di Fiumicino e Civitavecchia in parlamento. Prolungato anche il confronto tra il sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, e i lavoratori del mare. Commenta il Capo dell’Amministrazione comunale: “Il comparto era già in sofferenza per varie motivazioni, ma ora si trova letteralmente in ginocchio a causa del caro gasolio. Non possiamo girarci dall’altra parte: la pesca rappresenta per la città di Civitavecchia non solo un’attività storica e qualificante, ma assicura il mantenimento di una filiera che garantisce la fornitura di pesce di ottima qualità in molte aree del centro Italia. Si tratta quindi dell’unica fonte di sostentamento di decine di famiglie. L’attuale mercato dei prezzi e l’impossibilità oggettiva di scaricare per intero sui successivi passaggi della filiera i maggiori costi sta determinando la situazione paradossale per cui in molti casi è più conveniente mantenere ferme le imbarcazioni, ponendo così le basi per una crisi del settore che temo non abbia precedenti per la sua gravità, viste anche le fosche prospettive legate all’attuale situazione geopolitica internazionale. Auspico, anche nella qualità di delegato ai porti del Presidente ANCI De Caro, che il Governo si faccia carico al più presto di affrontare la situazione, la quale rischia di compromettere uno dei settori più importanti della nostra economia e di aggravare la crescita dei prezzi dei generi alimentari a seguito della spirale inflazionistica innescatasi per via della scarsità dei prodotti”. Il Sindaco si è soffermato a parlare con gli operatori e con monsignor Gianrico Ruzza, Vescovo di Civitavecchia-Tarquinia: si è stabilito di dar vita ad iniziative comuni tra Amministrazione e Diocesi per dare sostegno alle giuste rivendicazioni dei pescatori.  

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