Settembre 20, 2024
Politica
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Allumiere verso il voto: è sfida Pasquini – Landi

Si avvicina l’appuntamento con le urne ad Allumiere, dove i cittadini sono chiamati il 12 giugno a rinnovare il consiglio comunale e quindi eleggere il Sindaco. A confermare la sua candidatura è l’attuale primo cittadino Antonio Pasquini, esponente del Pd, che si ripresenta con la lista “Insieme per Allumiere”, con i candidati Armani Manuela, Artebani Luigi, Brogi Manrico, Buzzi Laura, Fracassa Enrico, Frezza Nicol, Monaldi Alvaro, Scialappa Dario, Superchi Sante, Trotti Dania, Vela Augusto e Volpi Emiliano. A sfidare Pasquini è sceso in campo Luigi Landi, ex Sindaco di Tolfa  con la lista “Fronte civico per Allumiere”, che vede presentarsi Braccini Aldo, Brancaleoni Alessia, Cammilletti Carlo, Ceccarelli Simone, Fioretti Domenico, Galimberti Duccio, Scarin Francesca, Scocco Romina, Sgamma Giovanni, Sgriscia Alessio, Stampella Marta e Vernace Noemi.

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Bigenitorialità: la parola al Consiglio

“Domani il consiglio comunale affronterà il tema della bigenitorialità: si tratta di un concetto introdotto dalla Legge n. 54/2006 e da altre norme nazionali e sovranazionali, al fine di favorire la costante relazione del minore con entrambi i genitori e l’affido condiviso, ogni qual volta non esistano impedimenti che giustifichino l’allontanamento di un genitore dal proprio figlio”. Così il consigliere comunale Daniele Perello. “L’ istituzione del registro comunale darà applicazione al principio che garantisce il diritto soggettivo del minore di vedere ugualmente coinvolti i genitori, sia in pendenza di giudizio di separazione, divorzio o affidamento di figlio minore di coppie non coniugate che successivamente alla conclusione dello stesso giudizio, nelle decisioni relative alla sua salute, educazione e istruzione. Attraverso l’iscrizione al registro le istituzioni che si occupano del minore potranno inviare comunicazioni ad entrambi i genitori”. “La proposta venne presentata ai sindaci dei comuni del comprensorio in data 30.11.18 dallo studio legale Sacco proprio nell’ottica di una  più pregnante applicazione dei principi in materia di affidamento condiviso, andando segnatamente ad incidere non soltanto nell’approccio circa le scelte e le decisioni inerenti la vita dei figli, ma anche nell’esplicazione delle attività pratiche e quotidiane di vita nell’ambito della crisi della coppia genitoriale. Presentai una mozione in tal senso, su proposta mia e dell’allora consigliere comunale Massimiliano Grasso, ma non fu possibile discuterla prima della scadenza. Oggi riformuliamo la proposta: l’affido condiviso si pone non più (come nel precedente sistema) come evenienza residuale, bensì come regola, rispetto alla quale costituisce, invece, eccezione la soluzione dell’affidamento”. “Dibatteremo di questo ed altri aspetti ad esso correlati, tra cui il duplice domicilio, che se pone problemi formali agli uffici demografici comunali, consente però al minore ed ai genitori separati (e magari residenti in Comuni differenti) di fruire dei servizi extra-scolastici, sportivi, sociali e ludici, nonché delle agevolazioni fiscali messi a disposizione dei residenti e  conseguenti all’iscrizione nel nucleo familiare. Viene superato, in questo modo, lo schema della stabilizzazione della residenza presso l’uno dei due genitori, il che – anche dopo la riforma del 2006 – comporta l’inevitabile prevalenza della presenza di un genitore rispetto all’altro nella vita quotidiana del figlio”. “Per concludere, viene in rilievo come questa nuova visione della gestione dell’affidamento condiviso risulta senz’altro agevolata dalla contiguità territoriale dei Comuni ove risiedono i genitori e – soprattutto – da un buon grado di capacità genitoriale, consapevolezza e maturità di questi ultimi nel poter gestire la vita dei figli con quella parolina magica che si chiama responsabilità. Tutto ciò nel solco della rivoluzione culturale iniziata dal legislatore con la riforma della L. 54/06 ideata dal professor Marino Maglietta e grazie all’ottimo lavoro svolto da una nostra concittadina, l’avvocato Roberta Sacco. Civitavecchia può quindi farsi portatrice di quei valori che sono anche alla base dei principi costituzionali”.

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“Quattro milioni e mezzo persi, errore imperdonabile”

Quattro milioni e mezzo che tornano indietro di solito non sono una buona notizia, figurarsi in un momento come questo. Eppure è ciò che è accaduto al comune di Civitavecchia, come spiega un comunicato del gruppo consiliare del Partito Democratico. “Tra i fondamentali bisogni che vengono reclamati, in particolare da coloro che sono in fondo alla scala sociale, vi è senza dubbio la casa e il lavoro. Civitavecchia non solo non fa eccezione ma le condizioni di estrema precarietà economica in cui versa rendono necessario che su questi temi vi sia una particolare e pressante attenzione del governo pubblico. Gli esempi di una inadeguatezza della attuale Amministrazione sono sempre più numerosi ed eclatanti. Aver smarrito, per sciatteria ed incompetenza, quattro milioni e mezzo di euro di finanziamenti, su fondi per l’Edilizia Residenziale Pubblica, immediatamente disponibili, per alleviare le sofferenze e le ansie di chi non ha un tetto sulla testa e fatica a trovarlo è qualcosa che davvero merita di essere stigmatizzato”. “Non vi è alcuna giustificazione. Sarebbe stato sufficiente corrispondere alle sollecitazioni pervenute persino dalla Regione e presentare un progetto cantierabile per poter disporre di fondi che da anni sono nella disponibilità della città. Il Partito Democratico e il Gruppo consiliare non nascondono la propria indignazione. Governare significa assumersi le proprie responsabilità e soprattutto dare sempre priorità all’interesse collettivo. Sono ormai troppe le situazioni nelle quali, con i propri comportamenti o talvolta con i propri silenzi o manifestazioni di insufficiente competenza, si è arrecato un danno alla città. Forse sarebbe consigliabile che nell’interesse di tutti l’attuale compagine amministrativa prendesse ragione di questo e ne traesse le naturali e logiche conseguenze”, conclude il comunicato.

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Campo dell’Oro, la “Rotonda” si rifà nuova

Un altro “pezzo” importante del quartiere di Campo dell’Oro sarà rigenerato nei prossimi mesi. La giunta Tedesco ha infatti approvato il progetto definitivo di riqualificazione della rotonda e del parco di via Toscana e viale De Gasperi.  Commenta il Vicesindaco Manuel Magliani: “L’area in oggetto è in stato di sostanziale abbandono da anni, pur rappresentando il nodo urbanistico del quartiere. Perciò abbiamo deciso di investire in progettualità, mettendo a punto una nuova visione per la fruizione del parco, più in linea con le esigenze di un’area popolata come Campo dell’Oro. Nuove alberature si fonderanno quindi con le specie esistenti, sarà realizzato un campo da basket polifunzionale recintato da mettere a disposizione della vicina scuola e sorgerà anche un parco giochi per bambini di varie età. Un impegno importante anche dal punto di vista dell’investimento: il progetto prevede uno stanziamento di 300mila euro. Si tratta di una nuova tappa di quel percorso di riqualificazione delle periferie che abbiamo messo in campo e che stiamo portando avanti, dalla progettualità al cantiere”.

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L’osservatorio Ambientale riparte da sei

Sei aree operative, ognuna con più progetti da sviluppare per raggiungere risultati nei diversi ambiti. Questo il contenuto della relazione che Ivano Iacomelli, Presidente del Cda del Consorzio Osservatorio Ambientale ha portato all’attenzione dei Sindaci. Lo schema programmatico presentato nell’occasione, in una riunione nella nuova sala Giunta di Palazzo del Pincio, è articolato su macroaree. Per quanto riguarda il monitoraggio delle fonti inquinanti, si partirà dalla verifica della rete di qualità dell’aria, per poi subentrare nella sua gestione attraverso la redazione di un bando di gara. Sulla sorveglianza ambientale e sanitaria, il Presidente Iacomelli punta su attente analisi storiche della qualità dell’aria, ma anche su studi sull’inquinamento della fascia costiera e su relazioni circa i possibili rapporti tra inquinamento e incidenza dell’autismo; altri progetti da seguire in questa macroarea il Registro tumori, gli effetti sulla salute e il Piano d’azione per l’energia sostenibile. Sensibilità ambientale (piantumazioni, iniziative antispreco, progetti nelle scuole, adesione alle comunità energetiche rinnovabili) e comunicazione (informazioni costanti, diffusione dati, ripristino del sito web) sono altre due materie su cui si opererà. Nel settore della sostenibilità allo studio iniziative su Progetto Esg per le piccole e medie imprese, Giubileo 2025, energie rinnovabili, finanziamenti esterni, carbon exit e implementazione del fotovoltaico. Infine, particolare attenzione viene posta al capitolo rifiuti: l’opposizione ad impianti sovradimensionati si rifletterà in progetti alternativi al biodigestore, studi sul compostaggio aerobico, iniziative volte allo smaltimento locale. Dichiara il Presidente Iacomelli: “Sono felice di aver riscontrato l’interesse dei Sindaci nei confronti dello schema progettuale proposto, che punta a ripristinare le tradizionali attività dell’Osservatorio Ambientale aggiornandole al momento attuale e alle nuove tecnologie, inserendo tuttavia temi nuovi. Nel breve periodo riusciremo a dotare la struttura di nuovi software e di una nuova sede per ricominciare da subito a fornire dati, aderendo anche ad una stazione appaltante per velocizzare le dotazioni. Per quanto riguarda invece il monitoraggio, restiamo in attesa della nomina del responsabile scientifico da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, ulteriore garanzia di professionalità”. Commenta il Sindaco, Ernesto Tedesco: “L’impostazione data da Iacomelli all’Osservatorio è la migliore prova dell’impulso che si intende dare a questo strumento indispensabile. Il territorio va ad affrontare nei prossimi anni numerose sfide ambientali e per questo si doterà dell’arma migliore: la conoscenza dei dati, la capillare informazione dei cittadini e progetti concreti che guardano a un futuro di sostenibilità e di autonomia”.

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L’audio rovente: “I lavoratori firmino o saranno licenziati”

Un messaggio vocale ha fatto ieri capolino in consiglio comunale. Un riferimento fugace del sindaco Ernesto Tedesco, durante l’ennesimo scontro con l’opposizione, che ha però creato scompiglio e risolini tra i banchi dell’aula Pucci (il testo continua dopo il video, che parte dall’episodio descritto). Il fatto è che sono ormai giorni che tale storia fa parlare di se, volando di telefono in telefono: e probabilmente ormai qualche centinaio di persone l’ha ascoltata, con gli epiteti rivolti a rappresentanti istituzionali di varia provenienza e tutto il resto.L’argomento è quello, davvero rovente, dei 26 licenziamenti in vista a Port Mobility. Nell’audio un esponente politico e sindacale fa riferimento ad un interlocutore rimasto ignoto, facendogli un resoconto di una riunione in Comune. Qui gli insulti, che insistono su tre rappresentanti istituzionali, ma anche la volontà (davvero anomala per esponenti di una organizzazione sindacale) di far firmare ai lavoratori un accordo “entro una settimana” pena il licenziamento.Non sfuggirà che 59 lavoratori hanno rigettato una proposta per chiudere la vertenza, che è ancora aperta nonostante gli incassi stratosferici di Port Mobility degli anni scorsi e quelli che Autorità di sistema portuale verserà quest’anno (alcune fonti parlano di oltre sei milioni e mezzo di euro solo per i passeggeri delle Autostrade del Mare).Ulteriore gustoso particolare: l’audio è emerso durante una accesa discussione su un altro tema portuale, quello della seduta di consiglio comunale sul Marina Yachting che si dovrebbe svolgere la prossima settimana e che sarebbe stato, secondo voci non confermate, al centro di un colloquio tra il sindaco e il procuratore. Insomma, orecchie tese e antenne dritte: in giro se ne sentono davvero tante. E non sempre ripetibili…

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Moscherini non firma impegni: e volano parole grosse

Oggi presso la Sala Giunta del Comune di Cerveteri si è tenuta la firma del protocollo d’impegno tra i candidati a Sindaco di Cerveteri per assicurare un corretto svolgimento della campagna elettorale. Una importante prassi che si ripete da anni al fine di far impegnare gli aspiranti primi cittadini, a tenere dei comportamenti rispettosi delle regole e delle disposizioni in tema di propaganda politica fino al giorno delle elezioni. Non era mai accaduto prima che un candidato si rifiutasse di sottoscrivere il protocollo. Oggi, a macchiare gravemente la firma, è stato invece l’atteggiamento e il comportamento di Giovanni Moscherini, candidato sindaco che si è rifiutato di firmare il protocollo, adducendo la motivazione di non volersi assumere responsabilità personali per eventuali violazioni da dei candidati a lui collegati. Non contento si è poi rivolto in maniera oltraggiosa nei confronti delle candidate a Sindaco Elena Gubetti e Anna Lisa Belardinelli, che hanno invece firmato il protocollo. Moscherini nel corso dell’incontro ha puntato il dito verso le due candidate apostrofandole con frasi inaccettabili quali “stai zitta!” e “a voi due chi vi ha autorizzato a parlare”. Atteggiamenti violenti che sono poi proseguiti anche nei confronti della Comandante di Polizia Locale Maggiore Cinzia Luchetti, della Responsabile del Servizio Demografico e Elettorale Dottoressa Manuela Chigi e del Segretario Generale Dottor Orfeo Potenza, mettendo più volte in discussione la loro professionalità su aspetti a suo dire poco chiari e non condivisi. “Un atteggiamento inaccettabile, indegno, che ferisce le istituzioni e soprattutto ancora una volta, la figura della Donna – dichiarano in una nota congiunta le candidate Sindaco Elena Gubetti e Anna Lisa Belardinelli – il Dottor Giovanni Moscherini per l’intera durata dell’incontro ha avuto un atteggiamento sprezzante, provocatorio, offensivo. Con l’occasione, ci teniamo ad esprimere tutta la nostra vicinanza alla Comandante Luchetti, alla Dottoressa Chigi e al Segretario Generale Orfeo Potenza, ai quali va invece tutto il nostro apprezzamento per il grande lavoro che sempre svolgono e stanno svolgendo anche in questa tornata elettorale. Queste modalità violente non ci appartengono. Seppur appartenenti a coalizioni diverse, il rispetto deve essere e sarà sempre al primo posto, per una buona politica, per Cerveteri e per tutti i Cittadini e le Cittadine”. Interviene sull’episodio anche il Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci: “Condanno fermamente gli atteggiamenti del candidato Giovanni Moscherini al quale chiedo di scusarsi pubblicamente con tutte le persone offese oggi e con l’intera comunità di Cerveteri che certamente si dissocia da questi comportamenti. Esprimo solidarietà e vicinanza alle due candidate sindaco e a tutti i nostri dipendenti e alle dipendenti comunali vittime di questo attacco vergognoso. Oggi nella Giornata Internazionale contro l’omofobia, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha detto ‘che rispetto e uguaglianze non sono derogabili’. Questa è e sarà sempre la cultura della nostra città e pretendiamo rispetto soprattutto da chi si candida a Sindaco”

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“Gestione dei rifiuti: proposta irricevibile”

No agli Enti di Gestione degli Ato (EGATO) per i rifiuti, così come disegnati dalla proposta di legge regionale 300 del 13 aprile scorso. Questo il sunto delle osservazioni che il Sindaco Ernesto Tedesco e il Vicesindaco (con delega all’Ambiente) Manuel Magliani hanno inviato al consiglio regionale nei giorni scorsi, definendo “irricevibile” la proposta. Già durante la commissione ambiente tenutasi giovedì scorso presieduta dalla consigliera Barbara La Rosa è emersa la netta contrarietà alla proposta di legge così come presentata da parte di tutti gli intervenuti. Nelle osservazioni preliminari si fa riferimento in particolare al fatto che “l’ambito di Roma, in cui è inserita la Città di Civitavecchia, include realtà profondamente disomogenee fra di loro e soprattutto distanti”, tali che  “l’invocato principio di prossimità è di per sé violato”, “trattandosi di comuni distanti anche più di 150 km fra di loro”.“Peraltro, i comuni della fascia costiera quali Civitavecchia, Santa Marinella, Cerveteri, Ladispoli, Fiumicino presentano caratteristiche particolari legate allo sviluppo delle attività nel periodo estivo che si riverberano sul servizio di gestione dei rifiuti urbani”. I vertici dell’Amministrazione mettono in guardia la Regione Lazio anche in merito ai risvolti occupazionali di tale servizio: “Desta preoccupazione ed impone di agire con la massima cautela anche in ragione del fatto che la Città di Civitavecchia svolge attualmente il servizio di gestione dei rifiuti urbani attraverso una società in House”, la CSP “che impiega oltre 350 unità per i molteplici servizi in esecuzione fra cui quello di gestione dei rifiuti rappresenta il principale rapporto”. Il tutto con discreti risultati visto che “il Comune ha ricevuto nel 2021 un riconoscimento da parte di Legambiente essendo collocata Civitavecchia fra i primi 5 comuni ricicloni nel Lazio per incremento della percentuale di raccolta” nonostante le misure Covid abbiano inevitabilmente incrementato la produzione della frazione indifferenziata.Nella lettera si cita tuttavia anche “la tempestività e prontezza di intervento che impongono una gestione in loco dei servizi che non può essere delocalizzata e decontestualizzata a molti chilometri di distanza all’interno di un Ente di Gestione che sarebbe gravato come nel caso specifico di Roma Capitale da un lavoro” tale da “compromettere la qualità dei servizi oggi resi dai comuni ai propri concittadini”. Inoltre, “Merita censura la previsione del tetto massimo del 40% a carico di Roma Capitale ai fini della dotazione organica di partecipazione, risultando, per converso a carico dei 120 comuni della Provincia il 60% degli oneri di funzionamento dell’EGATO”, quindi con un ente composto da nominati, e non eletti, a gestire sia la raccolta che la tariffa. “Unica certezza che emerge dalla lettura del testo è un aggravio di costi a carico della collettività determinato dalla costituzione di un nuovo Ente i cui rappresentanti vengono a percepire importanti compensi in un momento di grave crisi economica come quello che stiamo vivendo post covid ed in corso di una crisi internazionale che ha portato all’incremento dei costi delle materie prime pauroso”. Di qui la contrarietà espressa dal Sindaco Tedesco e dal Vicesindaco Magliani ad un “testo contraddittorio – anche con gli stessi principi di prossimità ed autosufficienza – lacunoso e generico, e potenzialmente dannoso per le comunità. Questa amministrazione è disponibile al ragionamento in un sistema condiviso fra comuni consimili per la gestione integrata dei rifiuti urbani, giammai imposto attraverso una legge che presta il fianco a molteplici censure”.La palla passa chiaramente in mano al consiglio regionale: l’auspicio è la massima convergenza sul tema da parte dei rappresentanti della città in Regione, in modo da emendare la proposta.

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Tidei: “L’Osservatorio faccia pressing su Enel”

Il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei, nella sua veste di presidente del Consorzio dell’Osservatorio  Ambientale ha scritto una lettera indirizzata ai colleghi sindaci dei comuni interessati. La missiva ha lo scopo di focalizzare l’attenzione, proprio in questa fase  di ripartenza delle attività dell Osservatorio Ambientale sulle questioni e sulle problematiche da affrontare e nel caso risolvere con priorità in sinergia e collaborazione con tutti i comuni  consorziati.Il tutto sempre e solo nell’ottica “green“ e soprattutto alla luce degli ultimi eventi storici dall’auspicata e ormai percettibile fine della pandemia siamo passati alla crisi energetica figlia del conflitto bellico ancora in atto. “Vorrei qui iniziare a condividere – scrive Tidei – l’elaborazione delle linee guida  dell’ Osservatorio ambientale  che ci troviamo a varare  in un momento in cui  tutti i programmi  e le previsioni che formulavamo  fino a quale tempo fa per il benessere  e salute dell nostre comunità sembrano ormai essere venuti meno.  Un primo pensiero va alla Centrale a Carbone Torrevaldaliga Nord, la più inquinante  d’Italia che copre 975 mila metri quadrati di territorio con una ciminiera grattacielo di oltre 200 metri e 1980 megawatt di potenza installata.Altro fattore determinante è dato dalla presenza del Porto con le sue molteplici attività, per non dimenticare lo smaltimento dei rifiuti della vicina Capitale che minaccia continuamente il nostro territorio con la sua espansione”. “Il primo passo da intraprendere è ridefinire il percorso che punta alla sostenibilità, iniziando a fare pressione su Enel. L’Ossevatorio Ambientale necessita di partner forti, affidabili, trasparenti e propositivi. Il CDA deve essere coinvolto e propositivo, proporre idee che puntino allo sviluppo sostenibile dei nostri territori. Per far fronte a ciò dobbiamo stilare linee guida e giungere alla stesura del programma triennale con l’obiettivo di produrre una politica credibile a favore del nostro ambiente”, conclude il presidente del consorzio Osservatorio ambientale.

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“M5s e consiglieri di Fdi “federati” nel tirare la giacca al presidente Mari”

In un comunicato, la maggioranza a sostegno del sindaco Tedesco prende le difese del presidente del consiglio comunale Emanuela Mari. Era stata quest’ultima, in una lettera aperta, a chiarire quale era lo stato dell’arte sul progetto Roma Marina Yachting in Comune, ricevendo però il fuoco incrociato di Fratelli d’Italia, La Svolta e Movimento 5 stelle. “Sui grandi progetti, strategici per la città e per il suo sviluppo, occorre lavorare insieme. Ma tirare per la giacchetta la presidente del Consiglio comunale è sicuramente la peggiore maniera per iniziare a farlo”, scrivono così dalla maggioranza.“Eppure non ci pare che alcune forze politiche ed editoriali della città lo abbiano compreso. La novella federazione creatasi tra il Movimento 5 stelle, La Svolta e due consiglieri di Fratelli d’Italia deve invece rifarsi alle sagge norme di una politica che fa i suoi passi soltanto dopo aver valutato attentamente tutti i dovuti passaggi amministrativi. Su quanto questi siano delicati, a maggior ragione perché i lavori insistono sulla parte più antica del porto di Civitavecchia (laddove si incrociano competenze e responsabilità), i “federati” hanno la possibilità di rivolgersi a chi tra loro conosce bene certi aspetti: e cioè agli stessi 5 stelle, che durante il loro governo cittadino hanno avuto per le mani questa stessa vicenda (senza peraltro portarla a compimento). Loro non sono riusciti a chiudere il cerchio in quattro anni, oggi a noi contano i giorni. Chissà perché?”.Il comunicato continua: “Ma stiano sereni i più frettolosi tra i nostri colleghi consiglieri. Non è certo questa la coalizione che dice no a tutto: oltre ad avere una propria progettualità che riceve ormai quasi quotidianamente finanziamenti sovracomunali, questa Giunta guarda con interesse e senza preconcetti ad ogni progetto presentato sul proprio territorio, secondo una filosofia di governo che si riflette in una Maggioranza sempre attenta a coniugare legittimi interessi privati e benessere della comunità. Grazie quindi alla presidente Mari per la grande professionalità e l’equilibrio dimostrato anche in questa circostanza. Insieme a lei, confermiamo che il progetto del Marina Yachting non resterà in Comune un minuto più di quel che è necessario”, è la conclusione della nota di maggioranza.

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