Novembre 22, 2024
Politica
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Riapre il Parco Caduti sul Lavoro

“Il Comitato 14 Maggio è lieto di annunciare la riapertura del Parco Caduti sul Lavoro”. Con queste parole l’associazione civitavecchiese dà una importante notizia in termini di fruizione dell’ambiente e del territorio.“In seguito alle segnalazioni del Comitato in merito all’abbandono dei giardini del Monumento ai Mutilati e agli Invalidi del Lavoro, situato in via Braccianese Claudia angolo via Isonzo, tale spazio è stato finalmente riaperto e restituito alla cittadinanza”.“E’ da due anni, infatti, che il Comitato 14 Maggio segnalava all’assessorato competente e all’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro, in cui gestione risulta essere lo spazio, che tale parco risultava sottratto inspiegabilmente alla cittadinanza da troppo tempo. Qualcosa sembra essersi mosso però con l’interrogazione al Sindaco, durante il Consiglio Comunale del 14 gennaio scorso, in seguito alla quale il primo cittadino si era impegnato a trovare una soluzione”.“Con l’apertura del Parco Caduti sul Lavoro, oltre alla restituzione di uno spazio verde alla comunità, viene dato risalto al Monumento ai Mutilati e agli Invalidi del Lavoro. Un doveroso omaggio a quanti sono rimasti menomati durante l’attività lavorativa, sensibilizzando la città in merito a un importante tema sociale e sottolineando un concetto essenziale per quanto semplice, si lavora per vivere e non si vive per lavorare”.“Il monumento riconduce dunque anche alla valenza strumentale del lavoro, di contro ad una concezione che vorrebbe il sacrificio della propria vita, solo per dedicarsi alla produzione ed al consumo”, concludono dal Comitato 14 Maggio.

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“E’ l’ora di liberare 1500 famiglie”

Adesso o mai più. I comitati per gli usi civici sono pronti ad andare all’assalto della Regione Lazio per chiedere giustizia, partendo da quella sentenza Antonelli che potrebbe essere la pietra angolare sulla quale fondare l’affrancamento delle proprietà di 1500 famiglie civitavecchiesi, attualmente ostaggio degli usi civici. Il consigliere comunale Vittorio Petrelli ha anche impiegato il Primo Maggio per scrivere al presidente Zingaretti una lettera, annunciando la mobilitazione: “Domenica 1° maggio ho inviato la richiesta di un incontro ufficiale con il Presidente della Regione Lazio, Zingaretti, per l’annosa questione dei presunti Usi civici a Civitavecchia e per la mancata applicazione della sentenza Antonelli, passata in giudicato che permetterebbe a 1500 famiglie  delle 5000 coinvolte di uscire  da questa ingiustizia. E lo faremo, se sarà necessario anche ricorrendo ad un sit-in che si terrà il prossimo 26 maggio a Roma sotto la Presidenza della Regione Lazio con un rappresentanza di cittadini stufi e stanchi di subire quest’ingiustizia! Chiediamo in un incontro direttamente con lui perché finora gli interventi dei due capi di gabinetto, Alessandro Baldanza e Albino Ruberti non sono stati efficaci, nonostante promesse ed impegni disattesi completamente”.

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Più informazioni ai turisti grazie a CSP

Taglio del nastro ieri presso al Punto Informativo Turistico di Viale Garibaldi per il Totem interattivo multimediale di Ops Group. Il modernissimo computer disponibile all’uso pubblico si trova accanto al PIT, ed ha un monitor da 55 pollici touchscreen che permetterà a cittadini e turisti di accedere ad informazioni e servizi, eventi comunali, guide, mappe, trasporti etc.Al taglio del nastro erano presenti il Sindaco di Civitavecchia, Avv. Ernesto Tedesco, il presidente di CSP, Avv. Fabrizio Lungarini, il membro del CdA, Avv. Matteo Mormino, il vicesindaco Avv. Manuel Magliani, l’assessore Emanuela Di Paolo, il presidente del consiglio comunale Emanuela Mari ed il direttore generale di CSP Srl, dott. Daniele Pistola.Hanno inoltre preso parte la presidente della Fondazione Cariciv, Gabriella Sarracco, il direttore generale della Asl Roma F, dottoressa Cristina Matranga, il dottor Mattias Francini in rappresentanza della OPS GROUP e diversi esponenti delle forze dell’ordine e della cultura cittadina. Nell’occasione è avvenuta anche la premiazione dei vincitori del concorso fotografico Photo Contest  “Civitavecchia città d’incanto”, promosso da CSP e Comune di Civitavecchia. Ecco i vincitori del concorso: 1’ classificato Dario Baghini per l’opera “Forte Michelangelo”; 2’ classificato Giordano Cozzi per l’opera “Il Pescatore”; 3’ classificato Luca Seidenari per l’opera “Le Terme”; 4’ classificato Simone Cervarelli per l’opera “La Processione”. Le menzioni speciali sono andate a Giuseppino Scotti per l’opera “Il Porto – Torre del Lazzaretto” ed a Dario Baghini per l’opera “Le Terme”.

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“Efficientamento energetico merito del M5S”

Meno male che c’è l’efficientamento energetico, ma la giunta Tedesco non provi ad assumersene la paternità. Questo il sunto di un comunicato del gruppo consiliare del M5s, che riportiamo qui sotto per intero: “Finalmente. Finalmente un progetto degno di nota, ad ampio respiro, che porterà benefici negli anni a venire e non solo a breve termine, che risolve in maniera strutturale un problema cronico della nostra città e fa risparmiare notevoli somme ai cittadini. Ottimo.Parliamo dell’affidamento della gestione e manutenzione e la completa riqualificazione degli impianti termici ed elettrici degli edifici comunali e scolastici e degli impianti di illuminazione pubblica ad Engie, dopo l’espletamento della procedura ad evidenza pubblica necessaria.Tutto molto bello. Infatti non l’hanno fatto loro. Ancora una volta la Giunta Tedesco dopo 3 anni di nulla e revoche fa l’unica cosa che gli riesce bene: prendersi i meriti altrui. Il progetto di efficientamento energetico era infatti iniziato sotto il nostro mandato, come confermano i numerosi articoli dell’epoca, ed anche osteggiato da una parte del consiglio comunale. L’allora assessore Perrone curò i dettagli del progetto che non a caso nel 2018 fu inviato ai consiglieri comunali. Dopo 3 anni di nulla ed in evidente colpevole ritardo, fra un cambio di assessorato e l’altro l’attuale amministrazione comunale riesce nell’incredibile opera di non revocare un qualcosa pensato, progettato, iniziato e lavorato dal M5S.Così come il parco Spigarelli, così come il Fattori, così come la Terrazza Guglielmi, la Giunta Tedesco si fa bella con quelle poche opere sopravvissute alla mannaia dell’attuale Giunta delle revoche.Bastava cosi poco per andare avanti, bastava non revocare indiscriminatamente quanto di buono messo in campo nel precedente mandato.Non ci serve il vostro grazie: ci basta la soddisfazione di vedere attuato a beneficio della città quanto di buono da noi progettato”.

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Draghi pronto a mandare Torre Nord “a palla”

Sarà lunedì il giorno in cui il governo Draghi ufficializzerà la sua decisione di mandare a pieno regime le quattro centrali termoelettriche a carbone sul territorio italiano. Tra queste, c’è chiaramente Torre Valdaliga Nord (oltre a Brindizi, Monfalcone e Fusina), per la quale si attende il phase out dal carbone al 2025, anche se i segnali che arrivano dai palazzi del potere cominciano ad essere contrastanti. Di certo, appunto, all’orizzonte ormai imminente il decreto di Palazzo Chigi, c’è questo decreto studiato “per tagliare il traguardo dell’indipendenza energetica dalla Russia”, come spiega AdnKronos. Era stato lo stesso premier Mario Draghi, nell’informativa alle Camera del 25 febbraio scorso, a ventilare la possibilità di tornare sulla produzione a carbone per affrancarsi dal gas russo. “Si tratterebbe di uno sforzo di due anni, non più”, assicurano autorevoli fonti di governo all’agenzia di stampa. E Civitavecchia, intanto, vede i comignoli (delle centrali, ma anche delle navi) spandere emissioni nel suo cielo.

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La Fiera del Primo Maggio affossata con una email alle 8 di mattina

Tutto confermato: è stata una email dell’Autorità di sistema portuale ad affossare la Fiera del Primo Maggio a Civitavecchia. Una ricostruzione che ora dopo ora è stata suffragata da carte ed email. Fino a ieri sera, la Mostra mercato era saldamente in corsa per aprire i suoi battenti subito dopo la fiera di Santa Fermina, trasformando la festa patronale in una quattro giorni all’aria aperta che avrebbe dato fiato alle attività commerciali, asfissiate da due anni di pandemia e di blocco delle crociere. Invece, qualcosa è avvenuto nella notte, dalle parti del porto. Alle 8.13 di questa mattina, l’email con l’oggetto “Annullata Istanza” ha raggiunto gli organizzatori. “Tutto annullato, inutile fare la riunione con le integrazioni che vi abbiamo chiesto. Ne parleremo con calma quando riconvocheremo la riunione”, ha scritto un dirigente di Molo Vespucci. Nel frattempo invece si teneva regolarmente l’altra riunione, quella col dirigente di Pubblica Sicurezza: le prescrizioni che il dottor Pipitone raccomandava al Comune sarebbero state recepite con una ordinanza già pronta del comandante di polizia locale, Ivano Berti. Quindi era tutto pronto anche da punto di vista del piano safety e security. Invece poco dopo la ProTarquinia, proprietaria del marchio Mostra Mercato delle Macchine Agricole, gelava il Comune con questa PEC: Al Comune di Civitavecchia sono così cascati dal pero, cercando di comprendere cosa fosse accaduto. Soltanto dopo questa comunicazione dell’associazione ProTarquinia, all’Adsp qualcuno si è accorto di averla fatta grossa e che la responsabilità dello stop alla manifestazione sarebbe stato suo (anche perché era tutto ok pure per la Capitaneria di Porto). Di qui una serie di email, telefonate, disturbando il sonno al presidente Pino Musolino (impegnato al Sea Trade di Miami) che ha poi diffuso un comunicato che sembra tuttavia ignorare l’annullamento dell’istanza avvenuto ormai quasi dieci ore prima, indicando negli organizzatori coloro che non hanno voluto organizzare la fiera. Ma la frittata è fatta. Niente fiera a Tarquinia ma neanche a Civitavecchia. Chi può, si accontenta di quella di Miami… Di seguito i comunicati del Comune e dell’Autorità di sistema portuale. Comune di Civitavecchia “Confermo che purtroppo, a causa di disguidi burocratici dell’ultima ora, la Mostra mercato delle Macchine agricole programmata dal 29 aprile al 1 Maggio non si farà”. Così l’Assessore al Commercio, Dimitri Vitali. “L’Amministrazione comunale ha ricevuto questa mattina comunicazione dagli organizzatori di difficoltà verificatesi nelle ultime ore. Una decisione che ci lascia l’amaro in bocca, anche perché era ormai tutto stato definito nei minimi dettagli, per garantire una manifestazione che avrebbe portato occasione di fatturato per le attività locali, principale obiettivo dell’operazione che abbiamo messo in atto in questi giorni. Mi corre l’obbligo di ringraziare quindi tutti coloro che avevano sostenuto l’azione del Comune, in particolare il dirigente di P. S. dottor Pipitone, il comandante della Capitaneria di Porto Filippo Marini, oltre al comandante di Polizia locale Ivano Berti e ai nostri uffici, che avevano programmato tutta l’operazione”. Adsp L’associazione Pro Tarquinia non pensi di scaricare le proprie responsabilità e incapacità organizzative e amministrative sulle istituzioni, con un comportamento irriguardoso e inaccettabile.Dopo aver trasmesso solo in data 21 aprile una istanza relativa ad una istruttoria che normalmente avrebbe richiesto molto più tempo, il rappresentante dell’associazione non ha fatto pervenire la documentazione richiesta, per poi trasmettere stamattina una nota, peraltro datata anch’essa 21 aprile, in cui dichiara, oggi, che la manifestazione è annullata in quanto le aree portuali interessate sarebbero state necessarie per la fiera già dal 26 aprile, cioè da ieri (quando era invece già noto da tempo che le stesse aree sono già impegnate fino al 28 per gli eventi correlati a Santa Fermina) e che l’apposita riunione convocata per questa mattina alle 10 – a seguito di altre due riunioni già tenutesi ieri sullo stesso argomento e dalle quali si attendevano riscontri da parte dell’organizzatore – è invece stata “rinviata a data da destinarsi”.Tale incontro in realtà è stato rinviato e riconvocato dopo sole tre ore e trenta minuti, a causa della riunione indetta alla stessa ora dal Dirigente del Commissariato di PS, in qualità di responsabile dell’Ordine e della sicurezza pubblica, ed avente ad oggetto: “manifestazione promossa dalla Pro – Tarquinia”. La riunione si è tenuta alla presenza degli amministratori comunali e di tutte le FFOO, unitamente a questa amministrazione. In detta riunione sono state individuate e predisposte le misure di prevenzione per assicurare il regolare svolgimento dell’evento in ambito portuale, a conferma della massima disponibilità consentita e dell’approccio altamente collaborativo dell’ente.Quindi, a fronte invece della carenza di documentazione e della mancanza di riscontri da parte dell’organizzatore rispetto agli adempimenti prescritti da norme e regolamenti, non si cerchi di scaricare proprie responsabilità sulle istituzioni con comportamenti del tutto inaccettabili, pensando o sentendosi autorizzati a farlo, che la gestione del demanio, della cosa pubblica e della sicurezza siano un qualcosa di cui poter disporre a proprio piacimento o convenienza. In meno di tre giorni lavorativi almeno cinque istituzioni si sono messe a disposizione, nonostante il minimo tempo a disposizione, per cercare di far svolgere l’evento in piena sicurezza e rispetto delle norme. Se questo non è stato possibile per esclusiva responsabilità degli organizzatori, ora non si cerchino alibi o scappatoie del tutto inaccettabili e altamente irrispettose del ruolo e del lavoro della Pubblica Amministrazione e di chi la rappresenta.Mi auguro di aver fatto sufficiente e definitiva chiarezza su una vicenda che francamente ha poco a che vedere con l’attività propria del porto, che sto rappresentando a Miami nella capitale mondiale delle crociere e che qui è sotto gli occhi di tutti per i risultati raggiunti durante la pandemia per il crocierismo e non certo, con tutto il rispetto, per la fiera delle macchine agricole.Pino Musolino, presidente Adsp MTCS

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Fiera, il M5s: ora l’Assessore Vitali si dimetta

Interviene il gruppo consiliare Movimento 5 stelle dopo la notizia che la Mostra mercato delle Macchine agricole non si farà nemmeno a Civitavecchia, dopo il diniego delle autorità del porto. Gli esponenti pentastellati si chiedono come mai al comune hanno pensato di poter organizzare qualcosa senza comunicare con gli altri enti interessati. Ma ecco il loro punto di vista riportato in maniera integrale: “Abbiamo assistito esterrefatti in questi giorni all’arrivo in grande stile della sagra del pressapochismo. Un’amministrazione comunale che ha messo in fila una lunga serie di discutibili azioni, seppur mosse da un nobile fine: quello di portare a Civitavecchia un evento di successo. La Giunta delle revoche si è però dimostrata assai poco abile nel costruire, essendo molto più esperta nel revocare. Come era possibile organizzare un evento da centinaia di migliaia di persone in pochi giorni? Come era possibile ottenere tutti i permessi necessari, ivi compresi quelli provenienti da altri enti della pubblica amministrazione? Come era possibile soddisfare tutte le esigenze della pubblica sicurezza in così poco tempo? Ed inoltre: come è stato possibile non preoccuparsi minimamente dei rapporti di buon vicinato? Come è stato possibile sottovalutare il rapporto di leale collaborazione fra enti? La conclusione di questa vicenda, con la mostra – mercato che non si terrà, è l’ennesima conferma dell’inadeguatezza di questa amministrazione. Solo degli sprovveduti non avrebbero potuto prendere atto di tutti questi problemi oggettivi. Civitavecchia ne esce con le ossa rotte: i commercianti hanno fatto dei rifornimenti che non potranno utilizzare, la città ha fatto una figuraccia che verrà ricordata negli anni, la collaborazione con Tarquinia sarà difficile anche in futuro. La Giunta, oltre a leccarsi le ferite, pensi a valorizzare i propri eventi, e magari a crearne di nuovi. Abbiamo perso le Olimpiadi della Cultura e del Talento. Non si è tenuto il Carnevale. “Percorsi” è stato lasciato morire a causa del suo peccato capitale di essere stato creato dall’amministrazione M5S. La mostra dell’iperrealismo è stata ignorata. Civitavecchia può fare tanto. Basta rimboccarsi le maniche e lavorare seriamente, e soprattutto per tempo. Riteniamo inevitabili le dimissioni dell’assessore Vitali.”

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Guerra della Fiera: il ridicolo è dietro l’angolo

Si attendono sviluppi entro la giornata di oggi sulla vicenda della Mostra-mercato delle macchine agricole, emigrata a Civitavecchia dopo che a Tarquinia non avrebbe avuto spazio. Questa la vera e ormai accertata ricostruzione: parlare di “scippo” è difficile, anche per alcuni fantasiosi portatori di “verità” alternative: se Tarquinia aveva deciso di rinunciare alla Fiera del Primo Maggio e gli organizzatori di questa decidono di salvare il salvabile e spostarsi nella città più vicina, nessuno scippo è avvenuto. E se poi cerchi di gridare lo stesso allo scippo dicendo che la Fiera del Primo Maggio si sarebbe fatta a… settembre, il ridicolo è dietro l’angolo. Ma questa “guerra”, come detto, potrebbe ora mostrare altre operazioni militari di disturbo. C’è chi ventila addirittura la fuoriuscita di Tarquinia dall’Osservatorio Ambientale (pur ospitandone la sede alle Saline: anche in caso di inevitabile cambio di sede si parlerebbe di “scippo”?). Sembra una mossa troppo assurda e fuori da ogni logica per essere vera, probabilmente solo qualche esagerazione tutta social di chi non vedeva l’ora di alimentare (e sul serio, non per riderci un po’ su come sta facendo la stragrande maggioranza di tarquiniesi e civitavecchiesi) uno scontro tra le due sponde del Mignone. Ma teniamo sempre a mente che il ridicolo è ormai la scenografia immobile di questa commedia, soprattutto per chi forse voleva sfruttare l’impasse della fiera per liberarsi di personaggi scomodi e invece ha visto planare dolorosamente sui propri denti il boomerang lanciato a metà mese. Al contrario, quando a parlare sono i protagonisti, si può forse intuire quali siano i reali contorni della situazione, al momento: è stato Alessandro Giulivi, sindaco di Tarquinia, a “rinfrescare” la sua posizione. “La città di Tarquinia ringrazia la Giunta Tedesco di Civitavecchia che in queste ore sta permettendo di derubare la storia della nostra città! Una vergogna!” è la scritta che campeggia da ieri sulla pagina Facebook del comune di Tarquinia, corredata appunto dalle parole del primo cittadino: “Sono sicuro che sia i consiglieri che i cittadini di Civitavecchia si ribelleranno a questo scempio, perché Civitavecchia deve tornare all’onore delle cronache per la grande città che è senza il bisogno di saccheggiare il territorio”. L’assessore Martina Tosoni non è stata da meno, con un lunghissimo post in cui ribadisce i contenuti della “conferenza stampa per chiarire la posizione dell’amministrazione comunale e ricostruite i fatti come sono realmente accaduti riguardo uno degli eventi più importanti della NOSTRA città, la Mostra Mercato Macchine Agricole. In questi ultimi giorni siamo stati zitti, per scelta, per educazione, perché non volevamo alimentare polemiche, per reperire quante più informazioni possibili e per dare al Sindaco finalmente la possibilità di spiegare con documenti alla mano quanto fosse realmente successo. In questo silenzio abbiamo sentito e letto di tutto, abbiamo preso insulti, ci hanno accusato ed umiliato senza conoscere i fatti e qualcuno ci ha anche augurato la morte”. Una deriva becera è da respingere con forza, su questo non c’è dubbio. Ma torniamo a leggere il post dell’assessore a turismo, cultura ed eventi della giunta Giulivi. “Abbiamo visto consiglieri di opposizione, non si sa come, ancor prima di sapere che la fiera di sarebbe fatta altrove, sciacallare e sulle loro pagine social e come squali sguazzare in un bagno di sangue di una ferita che non era solo la nostra, ma di tutti i cittadini di Tarquinia!! Ma per fortuna e lo devo dire, abbiamo visto anche consiglieri solidali e con la volontà di unirsi pur essendo ideologicamente opposti, in una battaglia che non doveva essere contro qualcuno ma unicamente a favore della nostra città”. Tosoni respinge pure le accuse di aver sempre remato contro Civitavecchia, come attesta chi ricorda il caso dei parcheggi a pagamento di Sant’Agostino, delle strade lasciate abbandonate, di un altro caso piuttosto recente che avrebbe a che fare proprio con un organismo turistico, dal quale Tarquinia voleva estromettere la città portuale. “L’amministrazione Giulivi ha sempre dimostrato lealtà all’amministrazione di Civitavecchia negli obiettivi di sviluppo e rete che abbiamo spesso condiviso, sui temi ambientali e non ultimo sulle leggi regionali turistiche e da Assessore, collega, istituzione, mai e poi mai avrei immaginato potesse accadere una cosa simile. Nessuno ha mai fatto quello che l’ Assessore al commercio di Civitavecchia sotto il benestare del Sindaco ha fatto. In questi anni ci siamo sempre confrontanti con tutti i paesi che ci circondano sui grandi eventi, per non accavallare le date, per non darci fastidio perché è nell’interesse di ogni amministratore serio e responsabile fare bene il proprio lavoro senza danneggiare gli altri. La giunta di Civitavecchia invece con quella delibera ha distrutto una rete di collaborazione anche umana consolidata da anni, rompendo ogni schema di rispetto istituzionale tra enti. Sono arrabbiata e dispiaciuta perché Tarquinia non meritava un trattamento così, da nessuno dei soggetti che hanno disegnato questa orribile pagina politica del nostro territorio”. Confermata l’idea che la Fiera del Primo Maggio si recupererà (forse) a settembre. “Sull’argomento Fiera il Sindaco ha detto tutto, e da parte mia avrà tutto il mio appoggio e impegno per lavorare se sarà possibile, alla fiera di settembre e riportare la fiera a Tarquinia, nella sua città. Mi preme dire un’ultima cosa e chiudere qui un argomento su cui farà luce chi di dovere ed il tempo, che ripaga sempre chi è nel giusto. La politica non è quella di questi giorni, La politica non sono coloro che tentano di spengere gli altri per illuminare se stessi dal buio totale delle loro idee e del loro passato oscuro, convinti che la gente abbia dimenticato. La politica non è pugnalare alle spalle qualcuno a beneficio della propria ambizione o dell’interesse privato. La politica non è quella che fa opposizione seminando solo cattiverie. La politica non è quella che abbiamo visto in questi giorni, e chi fa politica non deve mai e dico mai, dimenticarsi di essere umano”. Ma a Civitavecchia intanto che succede? Il sindaco Ernesto Tedesco, dopo aver risposto per le rime alle minacce del collega di recarsi in Procura, è parso compassato in

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Tedesco: “Non lascerò passare le parole di Giulivi”

Guerra di carte bollate, minaccia Giulivi da Tarquinia? Sì, ma da entrambi i fronti, a giudicare dalla risposta che da Civitavecchia ha varcato il Mignone in senso contrario. Nel derby dei sindaci innescato dal cambio di location della Mostra Mercato delle Macchine Agricole, Ernesto Tedesco non accetta il confronto sul piano della rissa verbale, ma lo accetta volentieri (e c’era da aspettarselo) su quello di eventuali profili (penali o civili? Chissà…). Da leggere pertanto con attenzione le sue dichiarazione rese ieri. “Sono rimasto esterrefatto nell’apprendere delle parole e del tono usato questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal sindaco di Tarquinia. Buffo è che la serie di dichiarazioni assurde per non dire di peggio (ma il nostro stile è sicuramente diverso) arrivi insieme all’invito alla mia amministrazione ad usare il buon senso”. Il riferimento è evidentemente a un linguaggio “pugilistico” che ha fatto capolino nell’incontro con la stampa (anch’essa per la gran parte sbalordita). Parola allora ancora al sindaco di Civitavecchia. “Avrei preferito lasciar passare, ma mi corre purtroppo l’obbligo di prenderne atto: valuteremo il tutto nelle sedi opportune, perché chi ne ha l’autorità, magari quella stessa che si intende invocare, soppesi attentamente tutto quello che è stato detto”.

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Fiera del Primo Maggio, Giulivi fuori dai gangheri

«La 73ª Mostra Mercato delle macchine agricole si farà a settembre: la Fiera è della città di Tarquinia e rimarrà a Tarquinia» Così il Sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi ha cercato di correre ai ripari, con una conferenza stampa durante la quale ha detto le sue verità sull’annullamento dell’appuntamento di fine mese. Se la Pro Tarquinia, dopo i problemi organizzativi, ha portato a Civitavecchia la manifestazione, addirittura Giulivi minaccia di recarsi in Procura della Repubblica. “Una storia che approderà a suon di carte bollate ed esposti sul tavolo della Procura della Repubblica e in battaglie legali con richieste di accertamenti anche da parte della Regione Lazio e di tutti gli organi preposti al controllo e all’autorizzazione delle manifestazioni fieristiche”, si legge sulla pagina Facebook del Comune di Tarquinia. Con lo stesso primo cittadino che rincara la dose: “Con una lettera a nome mio e della mia giunta, ho chiesto al Sindaco Tedesco e alla Giunta di Civitavecchia di revocare la delibera che approva la nostra fiera nella loro città. Se questo non avverrà martedì depositerò con i nostri avvocati, tutta la documentazione e una denuncia alla Procura di Civitavecchia, per la verifica delle autorizzazioni preposte, e per il danno economico e di immagine che questa scelta scellerata sta causando a Tarquinia e ai Tarquiniesi, per negligenze organizzative non proprie dell’Amministrazione comunale”. Vedremo quindi come finirà. La domanda è tuttavia un’altra: se c’era tutta questa attenzione dell’amministrazione verso la manifestazione di gran lunga più importante dell’anno, ammesso che riusciranno a recuperarla a settembre (e i dubbi sono serpeggiati anche durante la stessa conferenza…) perché da Palazzo Comunale non hanno mosso il… bacino prima, facendosi sfilare la data più attesa?

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