Settembre 19, 2024
Politica
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Ucraina, profughi in arrivo? Il sindaco dice sì

Civitavecchia è pronta ad accogliere eventuali profughi della crisi in atto tra Ucraina e Russia. Qualora dovesse essere necessario anche la città farà la sua parte, ha detto il sindaco Ernesto Tedesco. Ma ecco il comunicato che annuncia tale iniziativa, arrivato attraverso la Lega di Civitavecchia: “Anche Civitavecchia è pronta ad accogliere eventuali profughi in fuga dalle zone del conflitto in Ucraina. Il Sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, ha risposto all’appello della Lega in tal senso. “Le scene che vediamo sono purtroppo quelle di una vera e propria guerra. Offrire assistenza alla popolazione che non può rimanere nelle proprie case è un compito al quale non ci sottrarremo. L’accoglienza non sarà negata a chi scappa davvero dai missili e dalle bombe”, ha detto Tedesco.”

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Crisi Ucraina: la manifestazione rischia di diventare un pasticcio

Rischia di trasformarsi in un pasticciaccio brutto la manifestazione convocata a Civitavecchia da Anpi per la pace. Vi hanno infatti aderito partiti che in materia di crisi ucraina la pensano in maniera diametralmente opposta. Il Pd ad esempio vi ha aderito sostenendo, in una nota a firma del segretario Piero Alessi, che “il popolo della pace deve far sentire alta la sua voce. La Russia deponga immediatamente le armi e si restituisca al tavolo della diplomazia il ruolo di comporre le contese. L’Europa con fermezza, senza ambiguità, in modo autorevole, unitario e responsabile agisca perché si torni al dialogo e si allontani lo spettro di una guerra dagli esiti imprevedibili. Il secolo scorso insegna che, anche quando non si vuole, la catastrofe può essere dietro l’angolo”. E ancora: “In questo momento delicato siamo vicini all’Ucraina e ai civili che, a seguito dei bombardamenti e delle minacce, hanno dipinto sul viso il terrore, che fuggono dalle loro case e sono in ansia per i propri familiari”. Da Rifondazione Comunista – Sinistra Europea però arriva tutt’altro messaggio, nell’annunciare l’adesione alla medesima manifestazione: “Rifondazione Comunista non si unisce al bellicismo del PD e del governo che continuano, insieme all’UE, ad agitare un atlantismo che rischia di portarci alla terza guerra mondiale. Condanniamo l’invasione russa dell’Ucraina e l’espansionismo della NATO che ha deliberatamente prodotto un’escalation irresponsabile alimentando il nazionalismo ucraino e l’attacco contro le repubbliche del Donbass. Siamo contro la guerra, senza se e senza ma. Lo eravamo quando la Nato bombardava la Serbia per imporre l’indipendenza del Kosovo e lo siamo oggi che la Russia invade l’Ucraina in nome dei diritti delle popolazioni russe del Donbass”. La manifestazione dovrebbe svolgersi martedì 1 marzo alle ore 17,30, davanti al Teatro Traiano.

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“Certezze sui fumi o chiudo Torre Valdaliga Nord”

Nel giorno in cui il premier Draghi ha annunciato che il carbone tornerà centrale nella produzione di energia elettrica in Italia, per cause geopolitica legate al conflitto in Ucraina, il sindaco Ernesto Tedesco minaccia di chiudere la centrale se non vi sarà chiarezza sugli attuali livelli di emissione. L’annuncio è arrivato dopo che una lettera inviata a Governo, Regione e autorità sanitarie una settimana fa dal Comune di Civitavecchia è rimasta senza risposta. Ma vediamo il testo integrale del comunicato che ha dato la notizia circa la possibilità di “provvedimenti ordinatori”, in sostanza la chiusura di Torre Valdaliga Nord. La scorsa settimana il sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco e il vicesindaco Manuel Magliani, in qualità di assessore all’Ambiente, avevano inviato una lettera urgente ai ministeri di Salute, Sviluppo economico e Transizione ecologica, all’assessorato regionale alla Transizione ecologica, all’Ispra, all’Arpa Lazio e alla Asl Roma 4, in relazione “al fenomeno sempre più frequente legato alle emissioni di fumi dalla centrale termoelettrica gestita dalla Società Enel Produzione S.p.A. di Torrevaldaliga Nord”. E chiedevano una relazione da ricevere con la massima urgenza. Dai destinatari della missiva, tuttavia, non è arrivata alcuna risposta, perciò Tedesco e Magliani hanno inviato oggi una nuova lettera: «Se anche stavolta non riceveremo risposte, e risposte soddisfacenti» dichiara il sindaco Tedesco, «valuteremo tutti i possibili provvedimenti a tutela della salute dei nostri concittadini, anche quelli ordinatori. Ne abbiamo il dovere e ci è dato, dal ruolo che rivestiamo, il potere di farlo». Ecco la lettera: «A distanza di una settimana dalla nota prot. 13168 del 18 febbraio 2022 di pari oggetto, constatiamo che la stessa è rimasta priva di risposta. Nel contempo, quanto lamentato si è protratto in maniera anche più evidente, al punto che ci è pervenuto un brevissimo filmato dal quale si evince la copiosa emissione di fumi per tutto l’arco della mattinata odierna. Nel reiterare tutte le richieste formulate, nella summenzionata nota, che devono qui intendersi riportate e trascritte, siamo nuovamente a richiedere con la massima urgenza, a tutela della salute dei cittadini, di ricevere dettagliate relazioni da parte dei soggetti deputati al controllo e monitoraggio delle attività della centrale con particolare riferimento all’ottemperanza delle prescrizioni di cui al decreto ministeriale in parola, nonché in ordine alle emissioni di fumi anomale registrate negli ultimi due mesi. A ciò si aggiunga quanto emerge a livello di comunicazione governativa in ordine alla previsione di utilizzo del carbone per far fronte alle esigenze del sistema energetico nazionale, circostanza questa che impone un più attento e ulteriore controllo delle emissioni. Si rimane in attesa di un solerte riscontro, in difetto del quale si riserva ogni valutazione, anche ai fini dell’adozione di eventuali provvedimenti ordinatori a tutela della salute pubblica, in ragione delle peculiari funzioni sanitarie di competenza di questa Amministrazione».

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Megadigestore: tutto pronto per la manifestazione

E’ domani il giorno della manifestazione contro il megadigestore. L’appuntamento è fissato alle ore 9.30 presso piazzale Frati Cappuccini, cioè il parcheggio del tribunale di Civitavecchia. Numerose le adesioni arrivate nei giorni scorsi. Ci saranno i sindaci del comprensorio, associazioni, comitati, rappresentanti di partiti e istituzioni. Dagli organizzatori è giunto questo messaggio: “Accogliamo con piacere le tante adesioni alla manifestazione di sabato 26, sia da parte di molti cittadini, sia dalla parte politica: tutti pronti a scendere in piazza contro il mega biodigestore anaerobico da 120.000 tonnellate/anno in località Monna Felicita. Contro le solite scelte dannose imposte dall’alto c’è bisogno di un territorio compatto, senza distinzioni di alcun tipo. Per questo chiediamo a tutti i circoli politici che parteciperanno, di manifestare insieme a noi come cittadini e non come rappresentanti dei propri partiti, senza bandiere e/o colori politici. Ricordiamo inoltre che la manifestazione è nel parcheggio del tribunale. È il momento di rimanere uniti e fare fronte comune all’ennesimo scempio imposto su Civitavecchia”.

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“L’Enel abbandona il gas: ma ora ci vuole la bonifica”

Sindaco Tedesco «Leggiamo le dichiarazioni del presidente Zingaretti sulla decisione di non riconvertire a gas Torre Valdaliga Nord e sulla programmazione di investimenti per la nostra città. Vorremmo ricordare con orgoglio che questa amministrazione» dichiara il sindaco Ernesto Tedesco, «fin dalla campagna elettorale ha inserito nel suo programma la volontà che Civitavecchia diventasse città pilota per quanto riguarda la produzione di energia da fonte rinnovabile non solo in alternativa al gas, ma anche, ovviamente, al carbone. Abbiamo chiesto di attivare infrastrutture e insediamenti produttivi funzionali alla produzione alternativa di energia e a tutela dell’occupazione. Ci siamo mossi con fatti concreti, con delibere di giunta, nei consigli comunali e lo abbiamo ribadito in tutte le sedi istituzionali. Ben venga quindi la prospettiva di abbandonare l’idea del gas, un successo per questa amministrazione. Ma ben venga davvero la possibilità di uscire dalla cultura del fossile e di non aspettare il 2025 per il phase out dal carbone. È questo il vero ulteriore obiettivo e il risultato da conseguire per la città. Non dimentichiamo che la centrale oggi sta funzionando a pieno regime tant’è che giorni fa, in conseguenza del palese incremento dei fumi, abbiamo scritto agli organi di controllo competenti. Si impegni la Regione con fatti concreti per raggiungere questo obiettivo, non si faccia riferimento a progetti e a investimenti, come quelli sulla logistica, che ad oggi appaiono fumosi e incerti. Fino ad ora questa città, per l’incapacità di gestire il problema da parte della Regione, ha ricevuto prospettive solo per quanto riguarda i rifiuti. La vicenda del biodigestore stride fortemente con un’azione di tutela ambientale della quale oggi Zingaretti parla. Il territorio è stanco di sostenere il peso di servitù che evidentemente devono essere dismesse in toto». «È necessario recuperare l’area» aggiunge il vicesindaco Manuel Magliani, «compresa la costa, occupata attualmente dalla centrale al fine procedere alla bonifica totale del sito, che darebbe lavoro stabile per molti anni all’imprenditoria locale e consentirebbe alla città e al porto di programmare uno sviluppo della logistica e del turismo». Partito Democratico No al gas a Torre Valdaliga Nord. Ottima notizia. Quando le battaglie si conducono con spirito unitario hanno solide speranze di successo. Quando la ragione prevale sui protagonismi e su meschini interessi di parte allora le porte si aprono a esiti inediti e, nel caso specifico, positivi per il nostro territorio. Se la città saprà cogliere il significato profondo di questo nuovo scenario le prospettive per il futuro potrebbero cambiare di colore. Dobbiamo continuare a perseguire l’obiettivo di uno sviluppo costruito con le nostre mani che sappia liberarsi dai lacci che sino ad oggi hanno soffocato le nostre aspirazioni. Si può oggi pensare con maggiore ottimismo alla possibilità di cambiare modello di sviluppo. Energie rinnovabili, sviluppo portuale e valorizzazione delle nostre risorse naturali e storiche dovranno essere gli assi sui quali continuare la battaglia. Le forze progressiste e ambientaliste unite, determinate e munite di una precisa visione potranno costruire un futuro diverso. Piero Alessi, segretario del Pd di Civitavecchia Assessore Vitali (Lega) La notizia del giorno è niente centrale a gas al posto di TVnord. Zingaretti esulta, lo farà anche Lombardi, lo faranno tutti, dimenticando che questa maggioranza aveva già espresso parere contrario a tale investimento. Bisognerebbe ricordare al duo Zingaretti-Lombardi che proprio la regione invece ha consegnato un Biodigestore che digerisce 120 mila tonnellate di Forsu che per dirla in modo semplice equivale a 20 centrali a gas.Quindi anziché appropriarsi di meriti che non gli appartengono intervengano senza scuse da cortile nel bloccare il biodigestore, loro possono farlo in un battibaleno.Ora è chiaro altresì che l’Enel non vuole più aver a che fare con Civitavecchia e di questo ne siamo certamente rammaricati. Ovviamente però concludano l’opera fino in fondo e ci riconsegnino l’area di tvnord così come gliel’abbiamo consegnata tanti anni fa. Strutture Turistico ricettive sostituiranno quel mostro energetico.Addio Enel, ti auguriamo le migliori fortune, Civitavecchia chiude ogni rapporto.Dimitri VitaliAssessore alle Attività produttive Gino De Paolis, consigliere regionale Non ci sarà nessuna conversione a gas della centrale TVN. Questa è una vittoria epocale di tutto il territorio, che si è mostrato unito e coeso in una battaglia difficile e dall’esito tutt’altro che scontato. Questo stop segna finalmente la chiusura di un’epoca e di un modello di sviluppo basato sullo sfruttamento e sulla compromissione ambientale di un’area. Si apre una pagina nuova per tutto il comprensorio che guarda al futuro con nuova speranza e prospettive a partire dallo sviluppo delle energie rinnovabili a basso impatto ambientale. Da questo punto di vista su Civitavecchia c’è un importante progetto legato all’eolico off shore su cui occorre andare avanti con convinzione. Al nostro territorio serviva proprio questo: uno scatto in avanti e l’assunzione di consapevolezza di poter vincere e costruire il proprio futuro su basi diverse. E’ su questa strada dunque che dobbiamo proseguire, per costruire quel sano tessuto produttivo e sociale capace di creare lavoro stabile, sicuro e di qualità.Voglio ringraziare tutti i compagni di viaggio di questa lunga e difficile sfida, che vanno dai colleghi istituzionali, ai partiti, organizzazioni sindacali fino alle associazioni. Un fronte che ha saputo tenere fermo lo sguardo sull’obiettivo superando ostacoli complicatissimi, dimostrando che le battaglie vanno giocate fino in fondo. Mi sia consentito inoltre di aggiungere un grazie speciale a tutto il gruppo che più mi è stato accanto e che ho avuto l’onore di rappresentare in questi anni, portando avanti le loro, e le nostre, battaglie di una vita.Questa è una giornata emozionante da vivere.Così in una nota Gino De Paolis, consigliere Lista Civica Zingaretti Comitati “Tra i 12,9 GW assegnati ad Enel da Terna durante l’asta del capacity market relativa al periodo di consegna 2024, non c’è la nuova centrale turbogas di Civitavecchia. I limiti fissati dall’Europa sull’attuale testo della tassonomia, grazie alla pressione esercitata dal movimento internazionale per il clima, impedirebbero infatti di finanziare progetti con caratteristiche altamente inquinanti analoghe a quelle della nuova ipotetica centrale a gas di Civitavecchia.  Quest’ultima, senza fondi pubblici e con le attuali turbolenze internazionali legate soprattutto alla crisi ucraina, si è trasformata in pochi mesi in un

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Centrale a gas, la Lega “vede” il bluff: “E il megadigestore?”

”Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, si prende persino il merito di investimenti nazionali su Civitavecchia, quando ha prodotto suon di ordinanze per la discarica e ora non muove un dito sul biodigestore. Per lui gli impianti di rifiuti devono sorgere soltanto nei Comuni non amministrati dal Pd, i quali rifiutano le discariche come a Fiumicino e a Colleferro, dove Zingaretti ha buttato oltre dieci milioni di euro per gli ammodernamenti dei termovalorizzatori e della discarica. Si tratta di una delle tante capriole di Zingaretti, che è stato capace prima di intimare il commissariamento per Roma e la Città Metropolitana sui rifiuti ai tempi del sindaco Virginia Raggi, salvo poi tornare sui suoi passi quando s’è insediato il primo cittadino Roberto Gualtieri”. Cosi Claudio Durigon, coordinatore regionale della Lega Lazio, in una nota.

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Centrale a gas, Enel si ritira

La notizia è stata data dal governatore Zingaretti. ‘Nessuna riconversione a gas della centrale Enel di Civitavecchia. Enel ha ascoltato il territorio e, considerate le esigenze aggiornate del sistema elettrico nell’area, non ha candidato l’impianto di Civitavecchia all’asta di Terna per il capacity market. Il risultato è definitivo. E’ una notizia importante che arriva per il territorio di Civitavecchia e per tutta la regione, in relazione agli obiettivi di decarbonizzazione che l’Europa ci assegna e che come Lazio vogliamo raggiungere. Sono contento perché abbiamo sempre creduto nella forza dell’iniziativa politica e che il sostegno alle giuste istanze avrebbe prodotto risultati”. Lo dichiara in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.”Grazie a questa novità ora possiamo rilanciare la sfida del superamento del carbone, concentrandoci sulle alternative che da tempo stiamo discutendo, come le energie rinnovabili e il progetto di logistica che, in particolare, come abbiamo già sostenuto rappresenta il futuro del territorio – aggiunge – Siamo pronti a rilanciare su progettualità innovative, creando un distretto per le rinnovabili e incrementando nuove funzioni produttive. Sul territorio di Civitavecchia abbiamo già fatto e stiamo programmando diversi investimenti, tra cui l’inserimento del porto nella rete trans-europea dei trasporti della Ue, la strada Orte-Civitavecchia, la tratta ferroviaria Civitavecchia-Orte e insieme al Governo la tratta Orte-Pescara. Lo scenario che si apre oggi ci dà la possibilità di attivarci per costruire ulteriori nuove opportunità per trasformare quest’area della regione che vanta moltissime potenzialità, per lanciarla in un’economia basata sulla sostenibilità e sulla creazione di nuove opportunità di crescita per tutte e tutti”. Esulta il Movimento 5 stelle locale. “La guerra è vinta. Ci dicevano che era tutto inutile, che tanto veniva deciso tutto ai piani alti e che Civitavecchia era condannata. Ma noi ci abbiamo creduto fino in fondo, senza mai mollare. Non ci siamo fermati un attimo. Abbiamo incontrato tutti quelli che potevano fare qualcosa per evitare di costruire una nuova centrale a gas sul nostro territorio. Come movimento 5 stelle di Civitavecchia ci siamo appellati a tutti, tecnici e politici, regionali e statali, portando la voce di una comunità stanca, avvilita per i continui soprusi.Il Sindaco, al di fuori del Consiglio Comunale, nonostante rivesta un ruolo apicale all’interno della Lega, non ha mai concretizzato il suo impegno e la sua azione con chi questa guerra l’ha combattuta e l’ha vinta. E’ per questo che ringraziamo il PD e la Lista Tarantino, i sindacati tutti,  i comitati e i rappresentanti di categoria che si sono schierati contro la nuova centrale a gas, ma soprattutto i consiglieri Regionali Porrello e De Paolis che insieme a noi hanno lottato fino alla fine e l’Assessore Lombardi che sta facendo un lavoro eccezionale sul futuro parco eolico offshore.Un ringraziamento doveroso va indirizzato all’ex Sindaco Antonio Cozzolino, l’ex Assessore Alessandro Manuedda e l’ex Presidente del Consiglio Dario Menditto che pur rimanendo dietro le quinte, hanno avuto un ruolo fondamentale in tutta la vicenda.Qualcuno ha provato anche ad ironizzare quando abbiamo fatto presente che eravamo riusciti a portare la nostra istanza al tavolo del Ministro Cingolani, evidentemente c’era poco da ironizzare. Forse sarebbe bastato stare in silenzio o al massimo ringraziare chi era riuscito a fare quello che chi amministra non ha inspiegabilmente voluto fare. Adesso continuiamo il lavoro a difesa del nostro territorio come non abbiamo mai smesso di fare”, si legge in un comunicato del gruppo consiliare pentastellato.

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Biodigestore, mercoledì nuovo round alla Pisana

“In Consiglio regionale del Lazio è in calendario mercoledì 23 febbraio la mia interrogazione sull’impianto di produzione di biometano in località Monna Felicita, nel Comune di Civitavecchia: in aula chiederò alla Giunta regionale di chiarire sulle criticità del progetto a seguito dei pareri negativi espressi dalla Asl Roma 4, dalla Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, nonché dallo stesso Comune di Civitavecchia”.Così, in una nota, il consigliere regionale del Lazio, Enrico Cavallari (Fi).“L’obiettivo è, peraltro, quello di capire se sia davvero necessario realizzare l’impianto di produzione di biometano di tali dimensioni, oggettivamente eccessive, nella zona industriale, viste le macroscopiche differenze tra quanto rilevato dalla Asl locale e quanto evidenziato nello studio della società proponente Ambyenta Lazio Spa” prosegue Cavallari.“Quella sull’impianto di biometano rappresenta una battaglia di tutto il territorio, dato lo stato di salute del comprensorio – aggiunge Emanuela Mari, presidente del Consiglio del Comune di Civitavecchia -. Uno studio del dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario della Regione Lazio (“Effetti delle esposizioni ambientali e occupazionali sulla mortalità della popolazione residente nell’area di Civitavecchia”) ha infatti sottolineato quanto sia indispensabile attuare misure di prevenzione primaria, limitando l’esposizione della popolazione a tutte le fonti inquinanti presenti sul territorio legate ad impianti energetici, al riscaldamento, al traffico stradale e al traffico marino. Per questo – conclude Mari – con il gruppo consiliare di Forza Italia terremo alta la guardia, per tutelare al massimo la salute dei residenti e dell’ambiente”.

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L’Asl Roma 4 presenta il “suo” PNRR

Sono stati firmati nei giorni scorsi i ventisette studi di fattibilità relativi ai progetti  finanziati con i fondi del PNRR riguardanti la Asl Roma 4. A siglarli il Direttore Generale Cristina Matranga, il Direttore Amministrativo Roberto Di Cicco e il Direttore Sanitario Carmela Matera. I progetti dei distretti 3 e 4 sono stati presentati lo scorso dicembre ad Anguillara mentre quelli relativi al distretto 1 e 2 (Ladispoli, Cerveteri, Santa Marinella, Civitavecchia, Tolfa ed Allumiere) saranno presentati alla presenza dell’Assessore Regionale Alessio D’Amato il prossimo 25 febbraio alle ore 17 presso l’aula Pucci all’interno di un convegno che vedrà la presenza di tutte le autorità del territorio. “Non posso che ringraziare lo staff che si è dedicato a questa progettazione ed in particolare il Dottor Antonio Andreozzi referente PNRR, l’Ingegner Annalisa Bononati, gli Architetti Claudia Crostella, Roberta Vannicola ed il Geometra Romolo Cirilli, e le altre risorse aziendali che hanno contribuito al grande lavoro realizzato in pochissime settimane. Un ringraziamento anche  all’Assessore D’Amato, all’Ingegner Le Rose ed al suo staff per grande lavoro dì coordinamento profuso. “Le nostre proposte progettuali daranno un nuovo volto alla sanità del nostro territorio” ha dichiarato il DG Cristina Matranga. I ventisette progetti finanziati con il PNRR si sono sommati agli altri due importanti progetti legati all’antisismica realizzati con fondi complementari al PNRR, nonché alle misure dì rinnovo del parco tecnologico aziendale.

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Città metropolitana in vista a Torre Flavia

“Le riserve naturali della Città metropolitana non possono rimanere luogo solo per esperti, debbono essere conosciute dal grande pubblico”. Il Consigliere delegato all’ambiente della CM Rocco Ferraro ha iniziato il tour nelle aree protette dell’Ente metropolitano, iniziando dalla “Palude di Torre Flavia” per dare un impulso nuovo di fruizione di queste Oasi uniche nel panorama ambientale italiano. “Partiremo presto con gli “Stati Generali delle Aree Protette” in modo da confrontarci con quanti in questo ambito lavorano e sono impegnati nel volontariato, per studiare e preservare luoghi incantevoli che vogliamo siano conosciuti da tutti. Per questo, il lavoro che abbiamo iniziato è quello di coinvolgere anche tour operator e stakeholder del turismo in modo da costruire, assieme ai miei colleghi delegati, una rivoluzione di turismo sostenibile che consenta a tutti i cittadini, anche stranieri, che visitano la Capitale, di poter conoscere ed essere messi nelle condizioni di usufruire di percorsi naturalistici e aree attrezzate pronte per accoglierli. Conoscere questi luoghi significa approfondire tutti quelli che sono gli aspetti della biodiversità associati ad un rilancio della nostra economia green. Oggi mi sono confrontato anche con amministratori del territorio con i quali lavoreremo per favorire questo importante progetto che porterà un nuovo rilancio per una politica ambientale omogenea. Trovare la disponibilità degli operatori che lavorano in questa Oasi agevola il nostro intento e quello che sarà il nostro lavoro”.

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