Novembre 21, 2024
Politica
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Megadigestore: “Porrello, De Paolis, Tidei: tempo scaduto!”

Civitavecchia diventerà come Malagrotta. E ancora, l’itticoltura ennesimo regalo di Pd e Movimento 5 stelle. La maggioranza che sostiene il sindaco Tedesco pare aver dismesso i toni solitamente assai moderati e spara a palle incatenate contro il centrosinistra anche locale. La causa va cercata a Roma, nella incredibile ammissione dell’assessore Orneli sul fatto che il megadigestore di Monna Felicita si farà. E il centrodestra, che attendeva segnali dai consiglieri regionali espressi dal territorio, stavolta è esploso. Perché non solo Gino De Paolis, Devid Porrello e Marietta Tidei sono stati silenti, ma dopo Valeriani anche un altro membro della giunta Zingaretti ha parlato, e fin troppo chiaramente. Ecco comunque di seguito alcune reazioni alla notizia di ieri. Lista Tedesco Rimaniamo sconcertati dalle risposte fornite dall’assessore regionale al ciclo rifiuti Valeriani in occasione del consiglio regionale. È assolutamente irricevibile la censura del parere della ASL Roma 4 liquidato come un documento generico e a dire dell’assessore smontato dalle osservazioni della parte proponente. Quanto accaduto è gravissimo le argomentazioni provenienti dall’Azienda sanitaria pubblica vengono cassate da un impresa privata! Aderendo a questa tesi l’assessore ha gettato la maschera ed espressamente ammesso l’indirizzo politico favorevole della regione Lazio in merito al progetto; altro che mancata ingerenza, l’amministrazione regionale dimostra di volere fortemente questo progetto. A questo punto per i consiglieri del territorio Porrello, De Paolis, Tidei, il tempo delle riflessioni crediamo sia finito e non possiamo che stigmatizzare il loro silenzio dinanzi allo schiaffo dato alla nostra città. Sono ancora in tempo per passare all’opposizione, rassegnare le dimissioni, scendere in piazza con la città. Devono fare una scelta chiara e rapida altrimenti saranno annoverati tra gli scudieri del sopraccitato Valeriani. Continueremo la nostra opposizione a questo scellerato progetto che vuole realizzare nella nostra città una Malagrotta Bis! Gruppo consiliare Lega Civitavecchia Ci dovremo digerire il megadigestore ed anche l’itticoltura, secondo gli enti governati da Pd e 5 stelle. Ma combatteremo in tutte le sedi per impedire questi progetti.Certo non ci digeriremo più in silenzio le lezioncine di questi piccoli farisei, pronti a fare le pulci all’albo pretorio per chiedere al Comune se ha depositato questa osservazione o quel parere, ma del tutto silenti quando si tratta anche solo di commentare le bombe ambientali che da Roma vengono sparate ormai con regolarità su Civitavecchia.Se i rappresentanti locali di Pd e 5 stelle vogliono rendersi utili alla causa di un territorio umiliato ma tutt’altro che rassegnato, facciano come i loro ex sostenitori: si allontanino definitivamente dai loro partiti, oppure resteranno soli a guardia del bidone pieno di monnezza ed escrementi di pesce, da rovesciare sulla nostra terra e nel nostro mare.

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Megadigestore? Ecco la pietra tombale. L’assessore: “Si farà”

Altro che serbare speranze nella Regione Lazio… Oggi in Consiglio regionale è infatti arrivata quella che è la pietra tombale ad ogni possibile dibattito politico sul megadigestore. Il progetto a Civitavecchia infatti “si farà”: queste le parole fatte risuonare dall’Assessore allo Sviluppo economico della Giunta Zingaretti, Paolo Orneli, in risposta alla interrogazione scritta con la quale la consigliera Francesca De Vito (ex M5s, ora nel Gruppo misto) ha cercato di stoppare l’autorizzazione all’impianto. Ma ecco il racconto di come è andata dalla stessa voce della De Vito: “Oggi purtroppo non sono riuscita ad evitare ai cittadini di Civitavecchia e dintorni di ricevere un’ulteriore umiliazione dalla Giunta Regionale che, per l’ennesima volta, dimostra di non tenere in alcun conto le richieste e i pareri di chi quei territori li vive quotidianamente. Il tanto temuto biodigestore non solo si farà, come ha risposto oggi l’assessore alla mia interrogazione, ma accoglierà le 120mila tonnellate di rifiuti contro le quali si sono schierati tutti. Un impianto ad oggi sicuramente necessario per togliere dall’impasse il nuovo primo cittadino di Roma e i cui lavori saranno portati avanti sulla base del solo parere positivo rilasciato dalla Conferenza dei Servizi. Tutte le indicazioni fornite dal territorio non sono state prese in considerazione a dimostrare che l’autonomia territoriale era una imposizione esclusiva destinata a Virginia Raggi, allora Sindaca della Capitale . Oggi la Giunta regionale nasconde dietro la creazione dell’ATO della Città Metropolitana un messaggio nemmeno troppo subliminale ai sindaci dei 121 comuni che la compongono, dicendo chiaramente che il problema del conferimento dei rifiuti di 3 milioni di romani, li riguarderà tutti più da vicino”.

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Il Pd: “Bisogna difendere la Frasca”

Comunicato contro l’itticoltura alla Frasca da parte del Pd. A firmarlo il gruppo consiliare dem e il segretario del partito. Nel documento, intitolato “Difendiamo la Frasca!”, i vertici del Pd di Civitavecchia scrivono: “L’ENEL ha presentato, nelle scorse settimane, un’istanza all’Autorità di Sistema Portuale per avere l’autorizzazione a interventi di modifica strutturale del Porticciolo legato alla costruzione della Centrale di TVN. Tali interventi, si afferma, sarebbero necessari e funzionali ad un impianto di allevamento ittico in gabbie galleggianti. Segnaliamo, in primo luogo, che appare del tutto incongruente che l’ENEL chieda di svolgere lavori su un’opera che, alla luce dei programmi di decarbonizzazione, dovrebbe abbandonare tra poco più di due anni, per cederla in sub concessione ad una società di produzione ittica che pensa di realizzare un impianto di durata come minimo ventennale. Cogliamo, in ogni caso, l’occasione per riconfermare la nostra opposizione alla realizzazione complessiva di un’opera che si innesta in un quadro ambientale fragile che richiede il massimo di rigore per la sua tutela”. Prosegue la nota stampa: “La comunità deve difendere la Frasca, dichiarata monumento naturale e prossimamente oggetto di positivi interventi di riqualificazione. Essa rappresenta per la nostra comunità un patrimonio inestimabile dal punto di vista del suo ecosistema, per il grande pregio storico e, non ultima tra le ragioni, perché è un luogo profondamente legato alle tradizioni e al sentimento popolare. Dunque, ogni possibile azione va perseguita con determinazione per impedire che si realizzi un ulteriore scempio. L’Amministrazione Comunale deve con tempestività attivare tutti i canali con una opposizione nel merito, anche di interlocuzione politica e istituzionale, per rappresentare il pensiero di una città costretta a difendere ogni centimetro del suo territorio da varie offese ambientali. Il terreno del rapporto politico deve però accompagnarsi con immediatezza all’elaborazione di una argomentata e solida opposizione formale all’istanza.”. E se anche la Regione avesse fatto lo stesso col megadigestore, sarebbe stato ottimo. Ma questo è un “off topic” che forse al Pd non farà piacere leggere. Ma andiamo alle conclusioni dell’intervento del Pd locale: “Come sempre siamo disponibili a sostenere le iniziative che si vorranno assumere per difendere un tratto di costa che non rappresenta solo bellezza e salubrità ambientale ma uno dei tasselli di una nuova visione dello sviluppo economico del territorio. Se le azioni di natura amministrativa si dimostrassero insufficienti non esiteremo a chiedere alla città di mobilitarsi per difendere la Frasca e ciò che essa rappresenta”.

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Sabato flash mob contro fossili e nucleare

In attesa di conoscere il futuro sul megadigestore, a Civitavecchia scatta la protesta contro i fossili. Alcuni dei comitati locali hanno infatti dato adesione alla manifestazione nazionale di sabato “A tutto gas ma nella direzione sbagliata contro le bufale fossili e nucleari”. Nel comunicato inviato dal Comitato sole si legge che “Come da iniziative locali previste nel calendario delle  manifestazioni nazionali per la regione Lazio si prevede un flash mob a Civitavecchia alle ore 11.00 in via Sigillato 32, altezza fabbrica “Molinari” . È previsto un servizio di “navetta” dalla stazione di Civitavecchia”.

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Megadigestore: Valeriani come Pilato, Tedesco insorge

Ennesimo terremoto politico nel centrosinistra sul megadigestore. A scatenarlo alcune dichiarazioni rilasciate in una intervista a Il Messaggero dall’assessore regionale con delega ai rifiuti, Massimiliano Valeriani (Pd). Secondo quello che è alla fine il responsabile politico del ciclo dei rifiuti nell’intero Lazio “La conferenza dei servizi ha valutato in piena autonomia la richiesta di un operatore privato” e la politica quindi “non ha il potere di intervenire”. Una linea che somiglia molto a quella affermata, per la verità più in privato che in pubblico, dai consiglieri regionali del territorio finiti nel tritacarne dopo che la notizia del parere positivo è emersa. Eppure, la contraddizione è invece netta con le parole di un altro assessore della giunta Zingaretti, quello alla Transizione ecologica, cioè la 5 stelle Roberta Lombardi. Un bailamme che non è sfuggito al sindaco Ernesto Tedesco, che ha svolto un deciso intervento in consiglio comunale in cui ha sottolineato questo atteggiamento ondivago, tornando a chiedere che chi ha responsabilità politiche possa rappresentare fino in fondo il territorio: “Io non sono d’accordo sul fatto che la politica non debba dare indirizzi”, la sua riflessione, che però non ha trovato orecchie pronte a recepirla nelle varie forze di opposizione, che si sono assentate quando Tedesco ha preso la parola per affrontare il tema rovente ormai sul tappeto da due settimane. Intanto anche il sindaco di Santa Marinella ha investito proprio la Regione Lazio del problema, chiedendo di non procedere al Presidente Nicola Zingaretti. Ecco il testo della lettera. “Caro Nicola, la conferenza di servizio che ha dato parere favorevole con il voto dei Tecnici della Regione Lazio ed il parere contrario di molti degli Enti partecipanti per la realizzazione di un mega BIODIGESTORE da 120.000 t. nel territorio ha suscitato rabbia, sdegno e opposizione nella popolazione e nei suoi rappresentanti. Tra i pareri negativi, a mio avviso, particolarmente significativo è quello della ASL Rm4 che lo motiva con un aggravamento della situazione ambientale di per se già compromessa in questo territorio con la presenza degli impianti di produzione di energia elettrica a combustibili fossili, con il gran numero di vettori navali che attraccano al porto di Civitavecchia e il corollario di traffici stradali che ne segue e altro ancora non può sopportare una ulteriore schiavitù in presenza delle altre fonti fortemente inquinanti, della realizzazione di un mega biodigestore di quelle dimensioni. Non c’è una contrarietà ideologica ai biodigestori di principio considerati lo strumento finale per la chiusura del ciclo dei rifiuti umidi. Ma la realizzazione di un impianto sovradimensionato di ben 6 volte alla produzione dell’umido nel nostro territorio è ingiustificato. Tra le altre cose i comuni del territorio hanno sostenuto costi e sforzi per avviare la raccolta differenziata in molti casi anche porta a porta. Questa non può essere la soluzione e giustificate sono le opposizioni delle Amministrazioni del territorio e le forti proteste dei cittadini, dei partiti e delle associazioni qui presenti. La sciagurata politica della gestione dei rifiuti dell’ex Sindaco di Roma Raggi ci ha già fortemente penalizzato esaurendo le capacità di conferimento delle discariche del comprensorio aggravandoci dei costi di trasporto dei rifiuti in altre località con aggravi sulle bollette per i cittadini, Un Impianto di queste dimensioni risolve i problemi di Roma e aggrava i nostri. Sono convinto che sia giunto il momento che la Giunta Regionale da te presieduta, prenda il coraggio a due mani e ed attivi le autorità d’ambito con cui ogni ambito territoriale ottimale può gestire il proprio flusso di produzione e lavorazione, fermi restando i principi di sussistenza regionale. Con il principio “ognuno smaltisce ciò che produce “passi avanti importanti sarebbero fatti. A Voi e alla Tua Giunta il compito di procedere celermente su questa strada”. Se la Giunta regionale avesse le idee chiare…

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ZLS approvata: le reazioni di enti e partiti

Consigliere regionale Pd Enrico Panunzi “La creazione della Zona logistica semplificata (Zls) rappresenta una straordinaria opportunità di sviluppo economico per la provincia di Viterbo”. Lo sottolinea il consigliere regionale del Pd Enrico Panunzi, dopo il via libera della Giunta regionale all’istituzione della Zls che metterà in stretta connessione 29 comuni del Lazio con le aree portuali di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, gestite dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale. Per la Tuscia, faranno parte della Zona logistica semplificata Civita Castellana, Orte, Tarquinia e Viterbo.“Questo importante atto della Regione Lazio darà un notevole impulso all’economia collegata alle attività portuali e alla crescita dei territori coinvolti nella Zls – prosegue il vice presidente della x commissione -, che potranno ottenere incentivi e agevolazioni per progetti di investimento qualificati in settori chiave come trasporti e turismo, con la creazione di nuovi posti di lavoro e il rafforzamento della rete infrastrutturale. La Tuscia avrà un ruolo di primo piano. Colgo l’occasione per ringraziare gli assessori regionali Mauro Alessandri e Paolo Orneli, che hanno lavorato a un progetto atteso da tempo e oggi diventato realtà”.  L’istituzione della Zona logistica semplificata consentirà di mettere in campo una programmazione d’insieme sotto il profilo infrastrutturale e trasportistico in grado di creare una forte interconnessione tra i porti e i territori coinvolti, aumentando così la capacità di attrazione di investimenti, la crescita della competitività delle imprese laziali e anche nuove opportunità occupazionali legate alla “blue economy” e all’eco-innovazione. I Comuni, che rientrano nella Zls, potranno essere tra i principali beneficiari delle misure previste dal Piano di sviluppo strategico. L’Assessore Dimitri Vitali “L’attivazione della Zona Logistica Semplificata da parte della Regione Lazio è un’ottima notizia. Ma per quanto ci riguarda è solo la base per partire con una serie di azioni concrete che dovranno portare risultati su questo territorio”. È quanto afferma l’Assessore allo Sviluppo e alle Attività Produttive, Dimitri Vitali. “Ho personalmente seguito l’iter che ha portato all’approvazione da parte della giunta regionale di uno strumento fondamentale anche per i Comuni che investe. Dai crediti d’imposta per gli investitori a corsie preferenziali per le infrastrutture, sono tante le leve che potremo azionare per favorire lo sviluppo del territorio. È fondamentale tuttavia che ora anche il Governo possa imprimere una svolta: per questo la nostra azione continuerà e mi auguro personalmente che l’unità d’intenti dimostrata in questo frangente possa ripetersi coinvolgendo altre istituzioni in un circolo virtuoso innescando un’onda lunga di occasioni di crescita socio-economica”, conclude l’Assessore Vitali. Il segretario del Pd Piero Alessi La Regione Lazio ha approvato una delibera con la quale si proporrà al Governo, sulla base di un articolato Piano di Sviluppo Strategico, di istituire la Zona Logistica Semplificata che comprenderà, le aree portuali di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta e ventinove Comuni. Un atto amministrativo, quello compiuto dalla Regione Lazio, che apre grandi prospettive per la crescita del nostro territorio con la previsione di considerevoli benefici economici ed occupazionali. In breve, e con esercizio di approssimazione, si è trattato di disegnare un territorio che, sulla base della legge potrà godere di una serie di benefici ed agevolazioni. Giungerebbero nuove risorse pubbliche, semplificazioni amministrative e vantaggi fiscali per le imprese che volessero insediarsi nel territorio, interventi sul piano infrastrutturale che renderebbero più agevoli e veloci i collegamenti, politiche che sappiano porre al centro un rigoroso rispetto dell’ambiente. Non possiamo che esprimere soddisfazione per il lavoro svolto, frutto senz’altro della felice sinergia che si è determinata a livello istituzionale tra la Regione e L’Autorità di Sistema Portuale. Da ciò ci pare di cogliere una precisa indicazione anche per i prossimi appuntamenti e gli impegni futuri. E’ necessario che si determini un positivo dialogo tra i livelli di governo del territorio. Questo è il terreno sul quale ci sentiamo impegnati. A questo proposito, vogliamo cogliere l’occasione per rilanciare la proposta a suo tempo avanzata dal nostro Gruppo Consiliare di trovare forme di associazionismo strutturale e stabile con i Comuni limitrofi, finalizzate a gestire lo sviluppo sulla base di progettazioni condivise di carattere territoriale e per una migliore gestione dei servizi. Tale collaborazione sarebbe certamente utile per utilizzare nel modo migliore le opportunità che la Zona Logistica Semplificata offrirà ma anche per costruire una rete in grado di avanzare progetti in relazione ai finanziamenti che già oggi leggi regionali, nazionali ed europee mettono a disposizione. Auspichiamo che le nostre proposte vengano prese in seria e responsabile considerazione in quanto lo spirito che ci anima è di aperta collaborazione, perché sentiamo che in gioco è il futuro del nostro territorio e che gli interessi della comunità debbono prevalere su interessi di parte.  

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Approvata la Zona Logistica Semplificata

Via libera dalla giunta regionale del Lazio all’istituzione della Zona Logistica Semplificata (ZLS) che metterà in stretta connessione 29 comuni del Lazio con le aree portuali di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, gestite dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale. L’istituzione della ZLS permetterà di mettere in campo una programmazione d’insieme sotto il profilo infrastrutturale e trasportistico in grado di creare una forte interconnessione tra i porti e i comuni interni del territorio, aumentando così la capacità di attrazione di investimenti, la crescita della competitività delle imprese laziali e anche nuove opportunità occupazionali legate alla Blue Economy e all’eco-innovazione. “Si tratta di una spinta importantissima che la Regione Lazio intende dare al futuro dell’economia legata alle attività portuali e che avrà ripercussioni positive sullo sviluppo di tutto il nostro territorio grazie ad incentivi e agevolazioni per progetti di investimento qualificati in settori chiave come trasporti e turismo. Questo significa anche creazione di nuovi posti di lavoro e investimenti, oltre al rafforzamento delle connessioni ferroviarie e stradali, che potranno estendersi anche al traffico veicolare”, dichiara Mauro Alessandri, Assessore Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità della Regione Lazio. Oltre a Civitavecchia, ne fanno parte Allumiere, Santa Marinella, Tarquinia e Tolfa nel comprensorio e Civita Castellana, Orte e Viterbo nell’Alto Lazio. “I Comuni potranno essere tra i principali beneficiari delle misure previste dal Piano di Sviluppo Strategico. L’attrazione di nuovi investimenti ha come obiettivo quello di generare ricadute economiche e occupazionali immediate sui territori di insediamento, innescando fattori di sviluppo quali la domanda di ricerca, di innovazione e di formazione qualificata con cui le amministrazioni locali possono interagire. Il rafforzamento degli aspetti infrastrutturali, con particolare riferimento alle connessioni ferroviarie e stradali previste dal piano regionale per Mobilità, Trasporti e Logistica porterà benefici che vanno ben oltre il sistema logistico: dal decongestionamento dei centri abitati, liberati dal traffico di attraversamento dei mezzi pesanti, al miglioramento della qualità dell’aria, con quote di traffici spostate dalla gomma al ferro; nuove infrastrutture, il cui utilizzo può estendersi anche al traffico veicolare, aprendo nuove direttrici territoriali dello sviluppo economico, rendendo servizi e aree produttive più accessibili. Si tratta dunque di un passaggio epocale per la crescita infrastrutturale ed economica della nostra regione”, conclude l’assessore regionale. “Prosegue l’impegno preso con la comunità di Civitavecchia per l’istituzione di una Zona logistica semplificata, tassello importante di un percorso più ampio per la rinascita del territorio che nelle prossime settimane prevede la presentazione del Piano Regionale per la Transizione Ecologica ed energetica di Civitavecchia”, dichiara Roberta Lombardi assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio. “L’istituzione di una Zona logistica semplificata (Zls) è una opportunità straordinaria per un territorio molto vasto e con grandissime potenzialità di sviluppo. Grazie alla nuova programmazione 2021-2027, disporremo di risorse per oltre 1,8 miliardi di euro, sulle quali opererà una riserva specifica a favore delle imprese che appartengono ad aree sulle quali riteniamo importante realizzare interventi particolarmente incisivi, tra le quali sarà individuato anche il perimetro disegnato dalla zls, concentrandoci principalmente su un ricco programma di attrazione degli investimenti e di semplificazione amministrativa”, aggiunge l’assessore allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Startup e Innovazione, Paolo Orneli. Alla ZLS sono associati i seguenti obiettivi strategici: 1) Sviluppare nuovi investimenti da parte delle piccole e medie imprese locali in vari settori di riferimento dell’economia regionale, come ad esempio l’agroalimentare, l’automotive, o il packaging, i servizi per la nautica da diporto e la cantieristica navale. 2) Attirare investimenti di nuovi operatori in grado di assorbire la mano d’opera in uscita da settori in crisi o soggetti a pesanti ristrutturazioni o di incrementare i livelli di occupazione. Promuovere la realizzazione delle opere infrastrutturali di collegamento tra i porti del Lazio e tali piattaforme logistiche, favorendo in tal modo lo sviluppo in chiave ecosostenibile dei trasporti (riducendo i tempi di percorrenza) nonché lo sviluppo e l’integrazione dei corridoi trasversali Tirreno/Adriatici; 3) Attivare le azioni infrastrutturali e funzionali necessarie perché il territorio regionale acquisisca un ruolo logistico-infrastrutturale centrale all’interno dei flussi di trasporto di merci e passeggeri al livello locale, nazionale ed internazionale; 4) Ricostruire un’identità “marittima” adeguata al suo sviluppo costiero, in grado di produrre sinergia tra aree costiere ed aree interne, connettendo efficacemente il territorio interessato e creando tutte quelle sinergie istituzionali, imprenditoriali e di servizio utili alla caratterizzazione del Lazio come regione che sul mare e dal mare può fondare una parte rilevante del proprio sviluppo economico ed occupazionale, rilanciando la Blue Economy. La ZLS agisce tramite un insieme di misure articolato in cinque linee di intervento strategico: 1) Snellimento amministrativo e burocratico delle procedure amministrative per l’ottenimento delle autorizzazioni per attività produttive e per la realizzazione di opere. 2) Efficientamento dei servizi portuali e doganali. 3) Rafforzamento dei collegamenti funzionali strutturali tra i porti e i centri logistici attraverso il potenziamento delle linee ferroviarie di collegamento e di quelle stradali, individuando le priorità. 4) Definizione dei benefici fiscali e/o di contributi per coloro che svolgono attività imprenditoriali all’interno della ZLS.5) Attivazione di strumenti di finanza pubblica, con il coinvolgimento della Regione o della BEI, a favore delle imprese che sono insediate (o intendono insediarsi) nelle aree ZLS.

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Port Mobility, il Pd: “Dopo i profitti, gli esuberi”

Un appello che non risparmia critiche “pungenti” ai vertici imprenditoriali di Port Mobility. E’ quello che arriva dal Pd, attraverso una nota stampa del segretario Piero Alessi, significativamente intitolata “Il lavoro prima di tutto!”. Nello scritto, il massimo dirigente dem locale innanzitutto auspica che “nei prossimi giorni la vertenza aperta dalle Organizzazioni Sindacali con Port Mobility trovi un esito positivo. Vogliamo esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori, a tal punto preoccupati per il loro destino occupazionale dall’essere costretti a proclamare ben tre giorni di sciopero. Siamo vicini anche alle organizzazioni sindacali impegnati in una difficile opera di ricerca delle migliori soluzioni”. Dalla vicinanza a lavoratori e loro rappresentanti agli strali verso i vertici di Port Mobility il passo è breve. “Non comprendiamo le rigidità di una società che ha, negli anni, realizzato profitti in condizione di sicurezza, godendo di un rapporto economico, pattuito con l’Autorità Portuale, che ha garantito flussi di entrata sicuri, programmati e costanti. Momenti di difficoltà congiunturale fanno parte del normale rischio d’impresa, soprattutto se, come nel caso in questione, si tratta di attività di servizio soggette a curve dipendenti dalla domanda. Troppo facile e profondamente ingiusto se a contrazioni di mercato, presumibilmente temporanee e legate a cause di prevedibile termine, si utilizzassero i propri collaboratori ignorandone la dignità e i bisogni”. Un quadro, quello dipinto, non proprio edificante per gli imprenditori di Port Mobility, ma che purtroppo sembra proprio rispecchiare fedelmente la realtà sul campo. “Nel nostro Paese le battaglie del sindacato, una legislazione avanzata e numerosi accordi contrattuali offrono tutte le opportunità per superare i momenti di crisi ed evitare i licenziamenti. Non voler mettere in campo tutti gli strumenti di ammortizzazione sociale, soprattutto in una fase pandemica come quella che stiamo attraversando, appare incomprensibile e si presta ad una lettura maliziosa in virtù della quale i lavoratori sarebbero utilizzati come teste d’ariete per raggiungere evidenti scopi aziendali”.  Di qui, le riflessioni finali: “La nostra speranza e il nostro augurio è che prevalga il buon senso e che tutti gli attori facciano quanto è nelle loro possibilità per evitare i licenziamenti e di conseguenza lo sciopero, non esclusa una rapida attivazione della “Cabina di regia per l’occupazione” istituita presso il nostro Comune. Per quanto riguarda il PD di Civitavecchia continuerà a seguire la questione ed esercitare, nell’ambito delle proprie possibilità, tutte le pressioni necessarie”. 

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Ora Fratelli d’Italia sostiene il sindaco

Ennesimo cambio di maggioranza a Tarquinia. Fratelli d’Italia ha infatti perfezionato l’ingresso nella coalizione che sostiene Alessandro Giulivi. E’ la fine di un lungo corteggiamento, partito da subito dopo le elezioni, tra il sindaco e il medico Alberto Riglietti, punto di riferimento tarquiniese di Fdi. Proprio Riglietti entra così in giunta, ad appena un mese dall’estromissione di Roberto Benedetti, cacciato dalla postazione di assessore ai lavori pubblici. Uno spostamento a destra della giunta, clamoroso se si considera che neanche un anno fa, di questi tempi, Giulivi incoronava Marzia Marzoli ad assessore all’ambiente, dando quindi un posto strategico alla pasionaria dei movimenti di sinistra del territorio. Invece adesso non solo Riglietti è in giunta, ma entra anche la consigliera Valentina Paterna, che entrerà per surroga. Ulteriori sommovimenti in atto? Chissà. Certo, gli attenti osservatori avranno notato che da quando ha dismesso quella della Lega, Giulivi è rimasto senza “maglietta” politica. Diamo comunque spazio alla versione ufficiale, pubblicando di seguito integralmente il comunicato giunto poco fa da Palazzo Comunale. Si è definito in queste ore dunque l’ingresso in giunta del consigliere Alberto Riglietti, pronto ad essere delegato dal Sindaco Giulivi a diventare Assessore. Mentre gli uffici sono a lavoro per la pubblicazione del decreto di nomina l’Amministrazione annuncia ufficialmente il nuovo componente. Il medico, Consigliere di Fratelli D’Italia, in questo ultimo anno ha dimostrato più volte vicinanza all’Amministrazione comunale condividendo soprattutto le scelte dell’amministrazione sulla gestione dell’emergenza covid-19. E’ quindi di nuovo ricomposta una giunta a 5, in cui all’assessore Sabino Alberto Riglietti verranno delegate le seguenti materie: Sanità – Servizi Sociali – Disabilità, diritto alla libertà di movimento ed accessibilità – Politiche per la casa – Sportello Salute Benessere dei cittadini, della famiglia e imprese. A parziale rettifica di quanto previsto con i precedenti decreti sopra citati verranno di modificate anche le deleghe attribuite al Vice Sindaco, come di seguito indicato: Vice Sindaco, Assessore Patrimonio e Demanio Marittimo Economia del Territorio e Sportello Europa. Materie delegate: – Gestione e Valorizzazione del Patrimonio immobiliare del Comune e dei Beni Demaniali – Federalismo Demaniale – Federalismo Demaniale Culturale – Demanio marittimo Agricoltura Commercio Artigianato – Politiche del lavoro – Sportello Europa – Trasporto Pubblico Locale. Il neo Assessore Riglietti dichiara: “Il mio percorso in giunta inizia qui, ma il mio impegno politico e sociale parte da lontano. In questi anni ho condiviso alcune scelte dell’amministrazione e mi sono opposto quando non condividevo cercando di costruire proposte concrete per questa città. Da oggi inizia una nuova stagione politica per il partito di Frattelli D’Italia e per ciò che potremo fare a fianco dei cittadini. Ringrazio il Sindaco Alessandro Giulivi per la fiducia e per le deleghe assegnatemi in cui la mia competenza e la mia esperienza spero dia il risultato atteso. Sono pronto a fare squadra con il resto dei componenti della maggioranza e ad ascoltare e valutare con loro le proposte ed i progetti che nasceranno per lo sviluppo della città”. Con l’ingresso in giunta del Dottor Riglietti entrerà in consiglio Valentina Paterna anche lei del gruppo Fratelli D’Italia.

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Porto-Colombia, qua la mano

Visita nel porto di Civitavecchia dell’Ambasciatrice colombiana in Italia Gloria Isabel Ramírez Rios, accompagnata dall’Addetto Commerciale Federico Ibarguen e dall’investitore Luis Fernando Ramírez, ex Ministro della Difesa della Colombia. La delegazione guidata dall’ambasciatrice ieri è stata ricevuta dal presidente dell’AdSP, Pino Musolino, che ha illustrato agli ospiti colombiani i progetti di sviluppo del porto di Civitavecchia e le sue potenzialità, sottolineando come lo scalo possa diventare un punto di approdo per ulteriori scambi commerciali con la Colombia, soprattutto nel settore agroalimentare. Dopo la visita del porto, la delegazione si è recata presso il terminal di CFFT, dove viene movimentata la frutta già proveniente in larga parte dall’America latina, a partire dalle banane. “Ringrazio il presidente Musolino per l’accoglienza riservata – ha detto l’ambasciatrice Ramirez Rios -. Non si può non rimanere impressionati dalla bellezza del porto storico e dall’importanza dell’infrastruttura portuale di Civitavecchia e del sistema portuale nel suo complesso. Auspichiamo che la possibilità di sviluppare nuovi traffici commerciali possa realizzarsi trovando nel porto di Civitavecchia un riferimento per l’import-export tra i due Paesi”.“Abbiamo invitato- dichiara il presidente Musolino- l’ambasciatrice della Colombia nella convinzione che il porto di Civitavecchia possa ulteriormente affermare il proprio ruolo di hub italiano per i prodotti agroalimentari, come già avviene per le banane. La delegazione ha manifestato il proprio interesse ad intensificare i rapporti commerciali, individuando possibili investitori e partner che guardino al mercato italiano ed in particolare a quello di Roma e del centro Italia”.

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