Settembre 20, 2024
Politica
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Nella Lega c’è il nome de La Rosa

Definite le candidature nel centrodestra per le elezioni del 25 settembre. Alla Camera per il collegio di Viterbo e Civitavecchia il nome è quello di Mauro Rotelli, di Fratelli d’Italia. Per il Senato nel Lazio Nord corre Claudio Durigon. Inseriti nelle liste plurinominali anche due esponenti del consiglio comunale civitavecchiese: Emanuela Mari, per Forza Italia e Barbara La Rosa (in consiglio comunale esponente della Lista Tedesco), per la Lega. Il deputato uscente del territorio Alessandro Battilocchio sarà candidato per il collegio uninominale Pomezia-Ostia. In merito, si registra la dichiarazione del coordinatore della Lega di Civitavecchia, Marco Coppari: “La notizia della candidatura di Barbara La Rosa nelle liste della Lega per il Senato della Repubblica rappresenta una ottima notizia. La famiglia della Lega a Civitavecchia cresce e si rinsalda e questa notizia dimostra il buon lavoro che il partito sta facendo sul territorio, al fianco del sindaco Ernesto Tedesco. Un grande in bocca al lupo alla consigliera, cui garantiremo il massimo appoggio per la prestigiosa candidatura ottenuta”. Alla luce delle regole elettorali, qualche chance di elezione in più ce l’ha però una terza donna della politica civitavecchiese (anche se “d’adozione”) e cioè Monica Picca, attuale assessore alla pubblica istruzione della giunta Tedesco. Nemmeno un candidato locale, invece, negli altri schieramenti: a secco i rappresentanti del territorio del Terzo Polo, così come quelli di Movimento 5 stelle e Pd. In quest’ultimo caso, però, si registra la candidatura nell’uninominale per la Camera della capogruppo del Pd di Cerveteri, Linda Ferretti. Ma tornando al centrodestra, c’è un candidato anche del litorale della Tuscia: si tratta di Gino Stella, alla seconda posizione della lista Noi Moderati per la Camera dei Deputati nel collegio plurinominale Lazio 2 – 01, che comprende la zona definita dai tre collegi uninominali Lazio 2 – 01 (Viterbo), Lazio 2 – 02 (Civitavecchia) e Lazio 2 – 03 (Rieti). Tarquiniese di 37 anni, residente a Tuscania, imprenditore con attività nel settore balneare, del commercio e della ristorazione, Stella ha avuto esperienze politiche a livello comunale e provinciale, sempre in area Unione di Centro: ora quest’esperienza alle elezioni politiche con la neonata coalizione di centro formata da Noi con l’Italia, Coraggio Italia, Italia al Centro con Toti e, appunto, UDC.

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“Carducci” rimesso a nuovo per il nuovo anno scolastico

“L’impegno e la massima attenzione e priorità che  questa amministrazione ha avuto nei confronti dell’edilizia scolastica ha dato i suoi importantissimi risultati. Sono molto soddisfatto nel poter confermare oggi – afferma il Sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei – che prosegue il grande impegno assunto con la Città e soprattutto con la popolazione. Stiamo portando avanti un articolato  Piano di Risanamento e sviluppo di tutti gli edifici  scolastici che abbiamo trovato al nostro insediamento a giugno del 2018 in uno stato di totale abbandono e degrado. Ricordo, la scuola delle Vignacce era chiusa e totalmente inagibile. La scuola Carducci, priva di palestra e servizi con aule totalmente insufficienti. La scuola Centro anche essa inadeguata all’accoglienza dei bambini della materna e primaria e per finire anche il Plesso Pirgus necessitava di seri interventi strutturali. A tutto ciò si aggiungeva una domanda sempre più pressante da parte delle famiglie per attuare un  piano di decentramento immediato e accesso a tutti i servizi scolastici del territorio. Una domanda che meritava un impegno civico da parte degli  amministratori che volevano perseguire un solo obiettivo, ovvero garantire agli studenti il diritto di poter usufruire di istituti scolastici  moderni con attrezzature  didattiche e locali e servizi idonei nel settore della refezione e delle attività sportive.  Per questo oggi posso affermare con soddisfazione di aver investito oltre 1.000.000 di euro sull’Istituto Carducci, che ora è dotato di una funzionale palestra attrezzata, un ulteriore  impianto sportivo polivalente aperto alla città ed al suo associazionismo. A settembre l’anno didattico inizierà con una scuola completamente rimessa a nuovo. Abbiamo riaperto il plesso delle Vignacce investendo oltre 700.000  euro grazie al finanziamento ministeriale, consegnando oltre 20 aule e servizi didattici alla Città – Abbiamo ottenuto dal PNRR 1.300.000 fondi per la rigenerazione e completo restyling della scuola Centro. Abbiamo nel medesimo finanziamento di PNRR ottenuto un altro 1.000.000 di € per il consolidamento e l’ammodernamento della scuola Pirgus. Ora abbiamo appreso che nei fondi sempre del PNRR per edilizia scolastica denominato “Futura” è stato raggiunto un finanziamenti di 1.670.000 euro per realizzare 7 nuove aule, oltre ad una mensa ed altri servizi, ampliando di fatto la scuola media Carducci nelle aree limitrofe. Tale opera ci permette di liberare l’ala del compendio immobiliare di via Cicerone dove sarà possibile accorpare tutti i servizi comunali in un unico grande Polo Civico, al cui interno troverà posto anche una sala polifunzionale per oltre 200 posti. Ma il nostro impegno nel PNRR ci ha permesso di conseguire oggi un altro importante finanziamento di 1.557.000 € per realizzare nel Piano Urbanistico di Prato del Mare una nuova scuola primaria. Inoltre erano stati già ottenuti  finanziamenti per 350.000  euro da destinare alla  realizzazione una nuova mensa scolastica ad uso della scuola Centro. Questi obiettivi della nostra  Amministrazione,  rappresentano concretezze contro le demagogie, opere pubbliche realizzate ed in corso di realizzazione. Fatti tangibili che offuscano i continui detrattori della contestazione fine a se stessa che segnano la rinascita di questa bella  città che non meritava l’abbandono e la sciatteria con la quale è stata gestita in passato e per oltre dieci anni”.

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Elezioni: raccolta firme sul litorale

Si avvicina il ritorno alle urne per milioni di italiani e anche sul litorale si raccolgono le firme necessarie alla presentazione delle liste per le elezioni nazionali del 25 settembre. La coalizione Italia Sovrana e Popolare che comprende Ancora Italia, Riconquistare l’Italia, Azione Civile, Partito Comunista e Comitato No Draghi sarà a Ladispoli in piazza Rossellini, Domenica 7 Agosto, dalle ore 16 alle 20 e a Civitavecchia al parco Martiri delle Foibe, Lunedì 8 Agosto, dalle ore 18.30 alle 21. Gli attivisti di demA, ManifestA, Potere al Popolo e Rifondazione Comunista, saranno a Ladispoli martedì 9 e giovedì 11 agosto alla Casa del Popolo in via Rimini 10 (vicino alla stazione FS), dalle 18 alle 20.30, per raccogliere le sottoscrizioni a Unione Popolare con a capo Luigi De Magistris.

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Il Pd: il no all’acquacoltura non può essere cambiato

Gli uffici possono mappare quanto vogliono: nessun impianto di acquacoltura sorgerà alla Frasca. Lo affermano i rappresentanti del Partito Democratico di Civitavecchia. “È stata sempre alta l’attenzione, da parte del Partito Democratico di Civitavecchia, del suo Gruppo Consiliare e dei nostri rappresentanti alla Regione, attorno all’ipotesi di realizzazione di un impianto di acqua cultura con gabbie galleggianti nel tratto di mare prospicente alla Frasca. Da quando se ne è iniziato a parlare la nostra contrarietà al progetto è stata, è e sarà rigorosa. Abbiamo nel tempo avviato e sostenuto iniziative nella direzione di bloccare un progetto che riteniamo dannoso per il nostro ambiente e contrario alle ipotesi, da noi condivise, di valorizzazione dell’area della Frasca. Al momento si è riusciti a respingere il progetto e le cose non sono in nessun modo modificate dalla mappatura, approvata dalla Regione Lazio, in relazione alla idoneità di zone marine che potrebbero teoricamente ospitare impianti di acquacultura, sulla base di criteri tecnici indicati dalle normative di legge. La ricognizione svolta è un mero atto dovuto che ha riguardato tutta la fascia costiera del Lazio ed ha indicato solo il possesso dei requisiti per eventuali allocazioni di impianti di acquacultura. Medesima idoneità è stata peraltro individuata per una gran parte della fascia costiera regionale. Vogliamo, per completezza e correttezza di informazione, richiamare alla memoria di tutti che l’istanza presentata da Civita Ittica srl nel mese di novembre 2020 ad Autorità Portuale, per individuare due eventuali punti di ormeggio alternativi rispetto al progetto di pescicoltura oggetto di conferenza dei servizi in Regione, è stata respinta. È stata inoltre esclusa ogni possibile alternativa al molo Enel, previsto nel progetto originario, nei confronti del quale il Comune ha ribadito la necessità di rispettare le prescrizioni previste nell’atto concessorio rilasciato dalla Regione Lazio. A ciò si aggiunge quanto deliberato dal Consiglio Comunale all’unanimità, che impegna l’Amministrazione Comunale di Civitavecchia ad una ferma contrarietà al progetto. Gli atti concreti prodotti al momento, dunque, precludono la possibilità che si realizzi un impianto di acquacultura alla Frasca. Per concludere, rimanendo ferma la nostra assoluta contrarietà all’impianto continueremo a fare tutto quanto nelle nostre possibilità per impedirne la realizzazione”, si conclude la nota, firmata dal Partito democratico e dal gruppo consiliare.

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“Asl Roma 4: personale sovraccarico”

“In un recente incontro presso la direzione della ASL Roma 4, il gruppo consiliare e la vicesegretaria del PD di Civitavecchia hanno affrontato con la dottoressa Cristina Matranga, Direttrice Generale, le varie problematiche concernenti l’attuale condizione della sanità nel nostro territorio”. A comunicarlo è il Partito democratico, in una a nota a firma del gruppo consiliare (Piendibene, Di Gennaro, De Angelis, Scilipoti) e del vicesegretario Stella. “La ripresa del Covid ha sottoposto e sta sottoponendo le strutture sanitarie e gli operatori sanitari ad un sovraccarico di lavoro reso ancor più gravoso dalla carenza di personale in alcuni settori ed ancor di più in un periodo di ferie. Per tale motivo si è richiesto alla dottoressa Matranga di mettere in atto tutte le misure possibili per il reclutamento di personale tenuto conto della scarsa efficacia dell’offerta di prestazioni aggiuntive ad operatori stressati”. “Allo stesso modo è stato fatto presente di far di tutto, pur nel difficile contesto generale, per continuare a garantire i presidi sanitari necessari per una appropriata assistenza ai pazienti. Anche in questo caso la Direttrice Generale ha assicurato la sua costante attenzione ed il suo totale impegno”. “È stata, inoltre, evidenziata l’esigenza di garantire ai cittadini prestabiliti percorsi assistenziali per le varie patologie ed in particolar modo per quelle prestazioni che non sono garantite nella nostra ASL. A questo riguardo la dottoressa Matranga ha ricordato che per alcune prestazioni questo si è già attuato ed è sua intenzione estendere tale pratica ad altre condizioni patologiche onde evitare ai pazienti uno stressante pendolarismo”. “Si è ribadita l’importanza di una sanità territoriale adeguata ai bisogni dei cittadini in relazione all’integrazione fra cure ospedaliere e cure post-ospedaliere anche al fine di garantire un virtuoso percorso assistenziale evitando ripetuti ricoveri ospedalieri nel post –acuzie”. “Infine sono state riportate alla DG le preoccupazioni di quanti hanno sostenuto le prove del concorso per assistenti amministrativi riguardo il ritardo nella pubblicazione della relativa graduatoria. La dottoressa ha ribadito la sua ferma intenzione di procedere alla pubblicazione della stessa con le conseguenti immediate assunzioni (anche perché indispensabili) non appena si sarà svolta l’udienza di merito del TAR. Ella ha, inoltre, garantito che non vi è alcuna intenzione di utilizzare altre graduatorie né di assumere personale di eguale livello in qualsivoglia forma”. “Nel ringraziare la dottoressa Matranga è stata ribadita la grande importanza che la sanità riveste per il nostro Partito assicurando, al contempo, la nostra piena collaborazione al fine di poter realizzare un modello di assistenza che garantisca le esigenze dei pazienti ed allo stesso modo, perché strettamente correlate, quelle degli operatori”, concludono dal Pd.

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Il ministro dei Trasporti in visita in città (GALLERY)

Visita di prestigio questa mattina a Civitavecchia. In città è stato visto il ministro dei Trasporti Enrico Giovannini, giunto al porto per una visita alle strutture dello scalo e per una iniziativa di carattere sociosanitario. Ma ecco il comunicato della Guardia Costiera che ricostruisce la giornata. “Questa mattina il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Prof. Enrico Giovannini, ha fatto visita alla Capitaneria di porto di Civitavecchia – sede di Direzione Marittima, ove è stato ricevuto dal Direttore Marittimo del Lazio, Contrammiraglio (CP) Filippo Marini. Dopo la resa degli onori, il Ministro è stato omaggiato del crest della Direzione Marittima ed ha posto la rituale dedica sul “libro d’onore”, esprimendo parole di ringraziamento ed apprezzamento del lavoro svolto dal personale della Guardia Costiera nel Lazio.  La visita è proseguita con l’imbarco sulla motovedetta CP 284 della Guardia Costiera, a bordo della quale, unitamente al Direttore Marittimo, al Segretario generale della locale Autorità di Sistema portuale ed al Sindaco di Civitavecchia, al Ministro è stata illustrata l’organizzazione logistico/operativa del porto, unitamente alle principali linee di sviluppo che lo interesseranno nel prossimo futuro. Accanto al Ministro Giovannini, a bordo della motovedetta della Guardia Costiera, in qualità di graditissimi ospiti, un gruppo di bambini in cura presso l’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” che, accompagnati dai propri genitori e dal personale della struttura, hanno avuto la possibilità di trascorrere un’insolita e piacevole mattinata in mare”.

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“La puzza del megadigestore? La porta il M5s”

Il megadigestore dei rifiuti romani da realizzare in zona industriale a Civitavecchia è al centro delle polemiche. Dopo la presa di posizione del Movimento 5 stelle, è duro l’atto di accusa di Mirko Mecozzi, capogruppo della Lista Tedesco. “Il Movimento 4 stelle (la quinta stella, quella dell’ambiente, è andata ormai perduta) ci viene a raccontare quanto puzza un biodigestore. Probabilmente potranno anche darne dimostrazione diretta, “catturando” un barattolo d’aria nell’assessorato regionale da cui proviene l’autorizzazione al megaimpianto che devasterà Civitavecchia. D’altronde è proprio l’assessorato regionale che essi governano con l’Assessore Lombardi, che dipinge la favola del territorio libero dal fossile e poi approva il metanodotto che rifornirà di gas le centrali “grazie” alla monnezza di mezza Roma!”. “Apprezziamo comunque che il comunicato del Movimento 4 stelle non sia stato firmato dal consigliere regionale Devid Porrello, perché al danno si sarebbe aggiunta la beffa. Una cosa invece possiamo assicurarla: la battaglia del territorio contro il megadigestore dei rifiuti è tutt’altro che finita ed anzi la campagna elettorale per le regionali sarà una straordinaria occasione per ribadire alcuni concetti. E non solo al Movimento 4 stelle…”, conclude Mecozzi.

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“Protesteremo contro il digestore alla Festa dell’Unità”

“Il Comitato Sole aderisce alla protesta di Civitavecchia Bene Comune per la presenza di Leodori e D’Amato alla Festa dell’Unità. Una cittadinanza attiva, vivace e visionaria, si muove a Civitavecchia e comprensorio da diversi anni e coinvolge comitati, collettivi ed associazioni, sindacati e forze politiche, fra cui il PD locale, con convinzione e perseveranza. Impegnata nella proposta di progetti alternativi alle centrali elettriche, non ha fatto in tempo a rivendicare il successo della rinuncia dell’Enel alla nuova centrale a gas che subito le si presenta un’altra mazzata: il biodigestore da 120mila tonnellate annue di gran lunga superiore alle necessità locali che ammontano a 7000 tonnellate. Non è valsa l’immediata manifestazione di piazza, con grande partecipazione popolare, né – in sede di conferenza dei servizi – i pareri negativi espressi da parte del Comune di Civitavecchia, della Soprintendenza e soprattutto della Asl RM-4 e l’opposizione in Regione dei due consiglieri De Paolis e Porrello per bloccare sul nascere questo nuovo oltraggio ad una città che in passato ha già dato moltissimo in termini di salute del territorio e dei cittadini e che ha tutte le intenzioni di alzare la testa. Civitavecchia con il suo comprensorio vuole riscattare il suo passato di servitù energetica settantennale e lo fa proponendosi come città pilota della futura transizione ecologica, quella vera che mira all’uscita dall’era della combustione per catapultarsi nel terzo millennio. Nel secolo scorso non c’erano alternative, il progresso passava dalla centralizzazione degli impianti di produzione energetica e Civitavecchia per decenni è stata la sede prescelta della più grande produzione di energia d’Europa oltre a essere anche il più importante porto italiano delle Grandi Navi da crociera. Civitavecchia – come tante altre città “sacrificate” al progresso – ha pagato a caro prezzo la sua “servitù” senza neppure avere in cambio un granché in termini di sviluppo all’occupazione e all’impresa. Ora all’inizio del terzo millennio, le cose sono cambiate e la sfida è cominciare a mettere le basi per uscire dalla società della combustione del carbone, del gas e pure del metano proveniente da biomasse e prodotto dal biodigestore. Per tutto questo Civitavecchia merita attenzione e rispetto. E si indigna se il Vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori e l’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato, liquidano come “atto autorizzativo”, dipendente esclusivamente dall’operato degli uffici tecnici regionali, la procedura che porta alla realizzazione del biodigestore e, intanto, chiedono di incontrare i cittadini alla prossima Festa dell’Unità. Il dialogo con la Regione i cittadini lo hanno cercato più volte e torneranno a farlo perché è in ballo il futuro della città e non solo. Ma denunciano le contraddizioni di chi si nasconde dietro a un dito. Invocano a gran voce scelte coraggiose e trasparenti, concretezza e coerenza: la Regione deve fermare il progetto del biodigestore e non continuare a scaricare le responsabilità di questa scelta dissennata su altri. Civitavecchia e il suo comprensorio hanno scelto. Ora tocca alle forze politiche!” Così il Comitato Sole in una nota.

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Mezzo milione all’anno per il Cimitero Vecchio

Mentre prosegue la riqualificazione del complesso del Cimitero Nuovo, la Giunta Tedesco ha gettato le basi per riportare anche il Cimitero Vecchio agli antichi splendori. Spiega il Vicesindaco, Manuel Magliani: “È un lavoro graduale, che impegnerà i prossimi anni e che segna uno spartiacque rispetto alle condizioni in cui versa il Cimitero Vecchio. L’Amministrazione intende risolvere le criticità impegnando 500mila euro annue per rimettere completamente in sesto l’area storica. Tutto quanto contenuto nel documento ha già superato il vaglio della Soprintendenza e pertanto potranno partire, una volta espletate tutte le procedure a cura del gestore, dall’inizio del nuovo anno, per proseguire fino al completamento di tutti gli interventi previsti nel documento”. L’esecutivo di Palazzo del Pincio ha infatti approvato il piano pluriennale che Civitavecchia Servizi Pubblici metterà in atto a partire dal 2023: in base al contratto in essere col Comune denominato “Obbligo del fare”, la società investirà una quota di mezzo milione annuo per effettuare la ristrutturazione integrale del vecchio cimitero, come da Master plan approvato dalla Soprintendenza. “In questa maniera, progressivamente e nel corso degli anni, dal primo insediamento del Settecento fino agli ampliamento novecenteschi, partendo dal Blocco Guglielmi e dall’Emiciclo. Tutto ciò a completamento di un lavoro già avviato al Cimitero Nuovo, dove sono in corso di sistemazione i parcheggi, i vialetti e le nuove alberature, mentre gli interventi ad altre strutture in muratura e alla Camera Mortuaria sono già terminati. Il tutto, confermando che con la costruzione di 500 loculi in proprio e altri 3000 in project financing, allontaneremo anche lo spettro dell’emergenza loculi”, conclude Magliani. In merito si registra anche il commento del Sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco: “Già in campagna elettorale assumemmo impegni precisi circa il ritorno del decoro nei luoghi dove sono sepolte generazioni di civitavecchiesi. È un altro traguardo che, dopo la delicata fase di programmazione e finanziamento, siamo finalmente in grado di annunciare alla città”.

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“A causa del digestore porteremo la mascherina per la puzza”

“Come movimento cinque stelle cittadino non possiamo che lavorare affinché l’attenzione sul “bio-digestore” rimanga alta. Il tentativo della società di promuovere l’impianto progettato per la città di Civitavecchia tramite la stampa locale è raccapricciante, un po’ come la favoletta dell’inceneritore su cui si va a sciare, o come il tentativo di ricoprire una polpetta avvelenata con uno strato spesso di nutella”. “Talacchio, Gricignano, Tortona, Saliceti, questi sono solo alcuni dei comuni che possono essere trovati con una rapida ricerca su internet inserendo le parole “Puzza”,  “Protesta” e “Biodigestore”. È fin troppo facile capire la devastazione provocata nelle aree limitrofe aluoghi oggetto di installazione di bio digestore per farsi prendere in giro. Zone che sono diventate invivibili, nelle quali i residenti hanno iniziato ad usare le mascherine molto prima del Covid per proteggersi dalla puzza nauseabonda”. “La delibera approvata all’unanimità in Consiglio Comunale, che impedisce di installare questa tipologia d’impianti nel centro cittadino, nasceva proprio per evitare che una zona abitata, che vede la presenza di diverse attività commerciali, possa essere vittima di un inevitabile desertificazione dovuta alla puzza prodotta dal trattamento dei rifiuti. Un impatto che in altre città ha causato una svalutazione degli immobili per milioni di euro. Non possiamo permettere che la nostra città continui ad essere terra di conquista per imprenditori senza scrupoli”. “I residenti e le tante attività commerciali che risiedono in quell’area non ci stanno ed hanno tutta l’intenzione di alzare il livello della protesta per rispedire al mittente le favolette alle quali ormai non crede più nessuno. Zona la Scaglia, Monna Felicita, Borgata Aurelia, meritano uno sviluppo diverso, non possono essere vittime di chi nei rifiuti ci vede una risorsa ed un mezzo per arricchirsi”. “Su questo fronte non possiamo che auspicare un ennesimo fronte compatto, dai comitati alle associazioni, dai partiti ai singoli consiglieri di tutti i livelli istituzionali, dalle associazioni di categoria ai sindacati, come successo con la scongiurata minaccia della centrale a gas di Enel. Solo così possiamo sperare di vincere anche questa battaglia”. Così il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle.

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