Dicembre 22, 2024
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Tidei: “L’Osservatorio faccia pressing su Enel”

Il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei, nella sua veste di presidente del Consorzio dell’Osservatorio  Ambientale ha scritto una lettera indirizzata ai colleghi sindaci dei comuni interessati. La missiva ha lo scopo di focalizzare l’attenzione, proprio in questa fase  di ripartenza delle attività dell Osservatorio Ambientale sulle questioni e sulle problematiche da affrontare e nel caso risolvere con priorità in sinergia e collaborazione con tutti i comuni  consorziati.Il tutto sempre e solo nell’ottica “green“ e soprattutto alla luce degli ultimi eventi storici dall’auspicata e ormai percettibile fine della pandemia siamo passati alla crisi energetica figlia del conflitto bellico ancora in atto. “Vorrei qui iniziare a condividere – scrive Tidei – l’elaborazione delle linee guida  dell’ Osservatorio ambientale  che ci troviamo a varare  in un momento in cui  tutti i programmi  e le previsioni che formulavamo  fino a quale tempo fa per il benessere  e salute dell nostre comunità sembrano ormai essere venuti meno.  Un primo pensiero va alla Centrale a Carbone Torrevaldaliga Nord, la più inquinante  d’Italia che copre 975 mila metri quadrati di territorio con una ciminiera grattacielo di oltre 200 metri e 1980 megawatt di potenza installata.Altro fattore determinante è dato dalla presenza del Porto con le sue molteplici attività, per non dimenticare lo smaltimento dei rifiuti della vicina Capitale che minaccia continuamente il nostro territorio con la sua espansione”. “Il primo passo da intraprendere è ridefinire il percorso che punta alla sostenibilità, iniziando a fare pressione su Enel. L’Ossevatorio Ambientale necessita di partner forti, affidabili, trasparenti e propositivi. Il CDA deve essere coinvolto e propositivo, proporre idee che puntino allo sviluppo sostenibile dei nostri territori. Per far fronte a ciò dobbiamo stilare linee guida e giungere alla stesura del programma triennale con l’obiettivo di produrre una politica credibile a favore del nostro ambiente”, conclude il presidente del consorzio Osservatorio ambientale.

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Dal Pnrr arrivano tre milioni per il sociale

Quasi tre milioni di euro dal PNRR per il sociale. È il risultato ottenuto dal Comune di Civitavecchia quale capofila del distretto sociosanitario RM 4.1, sulla base dei progetti presentati, i contenuti dei quali sono illustrati dall’Assessore ai Servizi Sociali, Cinzia Napoli. “Abbiamo avanzato sette proposte per l’inclusione sociale di soggetti fragili e vulnerabili: tutte sono state considerate idonee e cinque di esse sono state finanziate, per il progetto e per il triennio, fino a una cifra di due milioni e 936mila euro. Le risorse maggiori saranno finalizzate a percorsi di autonomia per persone con disabilità (715mila euro al progetto individualizzato abitazione-lavoro) e alla povertà estrema (due progetti per promuovere forme di residenzialità a persone senza dimora o povertà estrema per complessivi un milione e 800mila euro). Ulteriori iniziative di sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini (211.500 euro) e per il rafforzamento dei servizi sociali e prevenzione del fenomeno del burn out tra gli operatori (210mila euro). Si tratta di un risultato importante, che condividiamo con i Comuni di Allumiere, Santa Marinella e Tolfa e per il quale mi sento di ringraziare i miei uffici e tutti gli operatori del distretto socio-sanitario”. Commenta il Sindaco, Ernesto Tedesco: “Trovo particolarmente significativo che i primi fondi del PNRR che possiamo annunciare ufficialmente alla città arrivino per il settore sociale.  A nessuno sfugge che su questo territorio esistono sofferenze, alle quali le istituzioni devono una risposta. Questi sono però segni tangibili del fatto che ogni giorno, nel silenzio e lontani dai proclami, si lavora per portare risultati e migliorare la qualità della vita di tutti, partendo da chi ha meno”.  

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Fiera, il M5s: ora l’Assessore Vitali si dimetta

Interviene il gruppo consiliare Movimento 5 stelle dopo la notizia che la Mostra mercato delle Macchine agricole non si farà nemmeno a Civitavecchia, dopo il diniego delle autorità del porto. Gli esponenti pentastellati si chiedono come mai al comune hanno pensato di poter organizzare qualcosa senza comunicare con gli altri enti interessati. Ma ecco il loro punto di vista riportato in maniera integrale: “Abbiamo assistito esterrefatti in questi giorni all’arrivo in grande stile della sagra del pressapochismo. Un’amministrazione comunale che ha messo in fila una lunga serie di discutibili azioni, seppur mosse da un nobile fine: quello di portare a Civitavecchia un evento di successo. La Giunta delle revoche si è però dimostrata assai poco abile nel costruire, essendo molto più esperta nel revocare. Come era possibile organizzare un evento da centinaia di migliaia di persone in pochi giorni? Come era possibile ottenere tutti i permessi necessari, ivi compresi quelli provenienti da altri enti della pubblica amministrazione? Come era possibile soddisfare tutte le esigenze della pubblica sicurezza in così poco tempo? Ed inoltre: come è stato possibile non preoccuparsi minimamente dei rapporti di buon vicinato? Come è stato possibile sottovalutare il rapporto di leale collaborazione fra enti? La conclusione di questa vicenda, con la mostra – mercato che non si terrà, è l’ennesima conferma dell’inadeguatezza di questa amministrazione. Solo degli sprovveduti non avrebbero potuto prendere atto di tutti questi problemi oggettivi. Civitavecchia ne esce con le ossa rotte: i commercianti hanno fatto dei rifornimenti che non potranno utilizzare, la città ha fatto una figuraccia che verrà ricordata negli anni, la collaborazione con Tarquinia sarà difficile anche in futuro. La Giunta, oltre a leccarsi le ferite, pensi a valorizzare i propri eventi, e magari a crearne di nuovi. Abbiamo perso le Olimpiadi della Cultura e del Talento. Non si è tenuto il Carnevale. “Percorsi” è stato lasciato morire a causa del suo peccato capitale di essere stato creato dall’amministrazione M5S. La mostra dell’iperrealismo è stata ignorata. Civitavecchia può fare tanto. Basta rimboccarsi le maniche e lavorare seriamente, e soprattutto per tempo. Riteniamo inevitabili le dimissioni dell’assessore Vitali.”

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Il porto dice no. E la Fiera non si fa più

Ancora un colpo di scena sull’asse Civitavecchia-Tarquinia per l’ormai incredibile vicenda della Mostra-mercato delle macchine agricole. A quanto pare, questa mattina gli organizzatori dell’Associazione Pro Tarquinia avrebbero comunicato all’assessore al Commercio Dimitri Vitali la volontà di annullare tutto. Sarebbe infatti giunto dalle autorità del porto di Civitavecchia il diniego ad utilizzare l’area attigua alla Marina, che gli organizzatori avevano chiesto per una parte importante della Fiera. Aggiornamenti su ideanews24.com.

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Quale futuro per il polo energetico dell’Alto Lazio?

“Come Regione Lazio oggi vogliamo chiedere ufficialmente a Enel e a tutti i soggetti istituzionali, penso al Comune di Montalto di Castro o al Comune di Civitavecchia, dove c’è un altro sito importante di Enel, di aprire un tavolo di lavoro sulla nuova destinazione di questi siti, sia per contribuire a quanto già ideato e presentato oggi da Enel a Montalto sia per progettare insieme, partner pubblici e privati, un futuro diverso in siti come quello di Civitavecchia dove ora c’è una centrale carbone, in chiusura entro il 2025, rispetto alla quale Enel conferma la data del phase out, cioè dell’uscita dal carbone”. Lo ha annunciato oggi Roberta Lombardi, assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio da Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, in concomitanza con la sua partecipazione all’evento di Enel, presso l’ex centrale nucleare Alessandro Volta, per la presentazione del nuovo Polo Energetico Integrato volto alla riconversione del sito industriale. “Ci piacerebbe, inoltre, che quanto proposto per il sito di Montalto, tra le varie sezioni previste, includesse anche una parte legata alla formazione e ricerca per l’innovazione e lo sviluppo delle energie rinnovabili”, ha infine aggiunto Lombardi.

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Il no al megadigestore di sette Comuni

Voto unanime dei sindaci e dei consiglieri di sette comuni del comprensorio contro il megadigestore di rifiuti. La delibera presentata dal vicesindaco di Civitavecchia Magliani, arricchita di due emendamenti, punta a silurare il progetto approvato dalla Regione Lazio per sostituirlo con un impianto calibrato sulle esclusive esigenze del territorio. Il consiglio comunale congiunto di ieri ha visto la partecipazione dei rappresentanti di Allumiere, Montalto, Monte Romano, Santa Marinella, Tarquinia e Tolfa. “Sette Comuni hanno parlato con una sola voce e hanno detto no allo scellerato progetto di biodigestore che qualcuno vorrebbe piazzare, come al solito, su questo territorio”. Così il Sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, ha sottolineato il risultato raggiunto oggi nel consiglio comunale congiunto ospitato dall’aula Pucci. “Ringrazio i colleghi sindaci e i consiglieri di Allumiere, Montalto di Castro, Monte Romano, Santa Marinella, Tarquinia e Tolfa e ringrazio la presidente del consiglio Emanuela Mari per aver reso possibile un risultato storico per le istituzioni del nostro territorio. La delibera preparata dal nostro vicesindaco Manuel Magliani, molto puntuale, si è arricchita del contributo del dibattito, con l’approvazione di due emendamenti. Ora il territorio avrà più forza per difendersi dall’inverosimile ipotesi di sottoporlo ad una nuova servitù, poiché il suo fermo “no” si accompagna a una proposta, quella di un impianto pubblico e tarato sulle esclusive necessità del territorio, che lo metterà al riparo dalle brame di chi vorrebbe usarlo come un tappeto sotto il quale nascondere le proprie responsabilità. Abbiamo parlato con una voce Comune, ora faremo sì che sia ascoltata”, ha concluso Tedesco. Aggiunge il Vicesindaco Manuel Magliani: “Proprio sull’esclusione degli enti locali prossimi all’impianto ho voluto porre l’attenzione nella delibera approvata, che richiama l’intero iter fin qui seguito, rimarcando i pareri negativi non solo della nostra Amministrazione, ma anche di Asl Roma 4 e Soprintendenza. Il principio che i Comuni affermano con il voto storico di oggi è quello della autonomia e della responsabilità del territorio, nel voler chiudere il ciclo dei rifiuti con un impianto tarato esclusivamente sulle nostre esigenze. Daremo battaglia quindi sia per il procedimento che si avvia a conclusione con la pubblicazione del Paur, sia nell’iter da poco avviato per il connesso metanodotto. Oggi è stata una bella pagina di democrazia, con un ruolo di capofila riconosciuto a Civitavecchia. A maggior ragione, intendiamo far sì che la volontà limpida del territorio non venga calpestata”.

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Primi 32 profughi, donne e bambini. Ne arriveranno altri

Arrivati a Civitavecchia i primi 32 profughi ucraini attraverso il nucleo centrale della Protezione civile. Si tratta di donne e bambini, che saranno ospitati presso il Sunbay Park Hotel, per effetto di una convenzione. Sul posto si sono recate l’Assessore ai Servizi sociali Cinzia Napoli e la Presidente del Consiglio comunale Emanuela Mari. L’Amministrazione comunale ha comunicato l’arrivo alla Asl Roma 4: la direttrice generale Cristina Matranga ha perciò attivato la task force, per le esigenze del caso, ivi comprese le misure anti-Covid da assumere. Domani l’associazione La Casa di Cristina porterà giochi ai bambini. Commentano la Presidente Mari e l’Assessore Napoli: “Il personale della struttura è preparato e la situazione è serena, nei limiti del possibile per persone che scappano da una guerra. L’Amministrazione, su preciso mandato del sindaco Tedesco, monitora i flussi che potrebbero proseguire anche nelle prossime ore, su disposizioni della Protezione civile di Roma, fino ad un massimo di 70 ospiti in questa struttura”.

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Ritrovato ordigno bellico alla Rocca di Civitavecchia

Ieri mattina alla Rocca, durante i consueti interventi di pulizia e manutenzione del GAR, è stato ritrovato una ordigno bellico probabilmente risalente alla seconda guerra mondiale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri i quali hanno poi fatto intervenire gli artificieri per la messa in sicurezza dell’area; secondo questi ultimi l’ordigno ritrovato si tratterebbe di una mina anticarro, quindi potenzialmente distruttiva per tutto il sito della Rocca. Ad accorgersi del pericolo imminente è stata Barbara De Paolis, responsabile del gruppo di volontari che da dicembre si prende cura dell’antichissimo sito archeologico: «Mentre toglievamo un sasso ci siamo accorti della presenza strana di un elemento in ferro a più strati. Mi sono resa subito conto che si trattava di una bomba e ho chiamato una pattuglia di carabinieri che passava dal porto che poi hanno chiamato gli artificieri. Adesso dobbiamo attendere che la prefettura faccia l’ordinanza per far brillare la bomba anche se è un problema perché la bomba si trova accanto alle strutture antiche, non so che succederà. Non sappiamo quando e come la faranno brillare» Non è stata una esperienza priva di emozioni per il gruppo di appassionati di archeologia che adesso teme per il futuro della Rocca. Lorenzo Leoncini

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“Enel: l’inquinamento qui, il lavoro altrove”

Dopo le parole in diretta televisiva ad Agorà Raitre del Ministro per la Transizione ecologica, si registra un polverone. Ecco il duro attacco della sigla sindacale Usb. “ Alcuni giorni fa, con parole che ci hanno molto sorpreso, il Ministro Cingolani ha lanciato un messaggio volutamente fuorviante all’opinione pubblica, facendo intendere che il rilancio della produzione a carbone sia solo una possibilità a fronte di uno stop delle forniture russe di gas. Forse il Ministro è preoccupato della sua immagine “verde” ma la realtà è oggettivamente assai diversa, perché le centrali di Brindisi e Civitavecchia stanno producendo al loro massimo già da qualche mese – ossia da prima della crisi Ucraina – e se non raggiungono i precedenti livelli di generazione è solo per problemi tecnici e di approvvigionamento. In particolare, da inizio anno Torrevaldaliga Nord viaggia a una media di 3/4 navi carboniere al mese – altro che scarto ridotto – e sicuramente avrebbe prodotto assai di più senza avarie e limiti impiantistici dovuti a insufficienti investimenti. Ora, pur comprendendo le ragioni che nella situazione attuale spingono a un temporaneo (?) rilancio del carbone, vogliamo sottolineare due aspetti. Primo, la centrale sta funzionando in una situazione di stress operativo insostenibile: il personale Enel è ridotto della metà rispetto a quello di pochi anni fa, i lavoratori in appalto – nonostante l’esternalizzazione spinta – sono ugualmente diminuiti e le stesse imprese con il calo delle attività hanno finito per indebolirsi. E’ infatti già da alcuni anni che, sicura di realizzare il nuovo impianto a gas, Enel ha iniziato a tagliare personale e appalti, incidendo negativamente su un’organizzazione del lavoro che non può reggere all’attuale aumento della produzione. Specie con riguardo alla sicurezza. Crediamo che Torrevaldaliga nord stia macinando lauti profitti: Enel investa quindi adeguatamente per le manutenzioni e soprattutto incrementi gli occupati, sia diretti che delle imprese appaltatrici, portandoli ad un livello consono al regime di funzionamento degli impianti. Secondo, l’attuale ripresa della produzione non può cancellare dall’agenda i temi del fine carbone e di uno sviluppo sostenibile, che città e Regione Lazio vogliono fondato sulle rinnovabili. E soprattutto non può condurre Enel a trascurare le richieste di una popolazione, che, ancora una volta, si sta caricando sulle spalle il peso ambientale di esigenze nazionali. In tal senso, chiediamo che l’azienda elettrica faccia a Civitavecchia quello che ad esempio sta per fare a Catania, dove grazie ai fondi europei trasformerà in Gigafactory la fabbrica di pannelli fotovoltaici solari 3SUN – di cui è comproprietaria – aumentandone la produzione di ben 15 volte e creando così 1.000 nuovi posti di lavoro diretti. E probabilmente altrettanti nell’indotto. Possibile che si finisca sempre per essere tagliati fuori da simili scelte? E pensare che secondo la Convenzione quadro del 2008 – disattesa a ogni livello – in questo territorio si sarebbe dovuto realizzare un Centro di “eccellenza” (sic!) per le energie alternative: una delle tante occasioni perse, che oggi ci avrebbe permesso di agganciare il treno delle rinnovabili. E invece dobbiamo restare a guardare: l’inquinamento a Civitavecchia, il lavoro altrove! Sarebbe bene che le istituzioni intervenissero con urgenza e decisione su questi temi: riteniamo che il Comune, la Regione Lazio e gli stessi parlamentari locali abbiano tutte le possibilità per fare pressione sul Governo circa le scelte di un’azienda come Enel, quotata in borsa ma partecipato dallo Stato, che nel momento in cui decide di lanciarsi sulla produzione di pannelli fotovoltaici dovrebbe tenere in conto anche questa città e la sua gente, per ciò che ha dato e continua a dare. Non fosse altro che per un minimo di rispetto”, conclude l’Usb di Civitavecchia.

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Emanuele Deodati, a soli 8 anni da Santa Marinella alla corte del Barcellona

Emanuele Deodati, classe 2014 (8 anni a luglio), ha iniziato la scuola calcio all’età di 4 anni alla CPC con Piero Forcella e Alessandro Pagliarini dove dopo poco tempo veniva inserito con i bambini di un’anno più grandi e la società diventò ufficialmente CIVITAVECCHIA 1920. Quasi compiuti sei anni andò al DLF dove fu coccolato e allenato da Luigi Trebisondi allenatore dei classe 2013, l’anno successivo da Angelo Fiorini. Un altro Mister che ha avuto il piacere di avere in un camp estivo locale è Cristian Legittimo. Questi mister sono nel cuore del bambino che nominasempre e che hanno avuto sempre fiducia in lui! Nell’estate 2021 partecipa ad un camp del Barcellona a Roma, subito si fece vedere anche contro bambini più grandi e per la sua simpatia e la voglia di fare bene entrò nel cuore dei mister spagnoli. Poi a novembre 2021 è arrivata la strabiliante sorpresa! La convocazione ufficiale da parte del Barcellona dove viene selezionato per partecipare al BARCA ACCADEMY WORLD CUP, un torneo internazionale dove partecipano bambini selezionati da tutto il mondo (Stati Uniti, Argentina, Egitto ,Giappone, Spagna, Italia, Germania) . Una settimana di torneo sotto gli occhi oltre che della televisione anche dei tecnici Barcellona e del decorato ex allenatore e giocatore Cluivert.Un esperienza unica che è stata proposta ad un bambino che non ha avuto mai un giocattolo al di fuori che il pallone .Attualmente gioca nell‘ ACCADEMY LADISPOLI società importante come settore giovanile . Lorenzo Leoncini

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