Dicembre 22, 2024
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Megadigestore: Valeriani come Pilato, Tedesco insorge

Ennesimo terremoto politico nel centrosinistra sul megadigestore. A scatenarlo alcune dichiarazioni rilasciate in una intervista a Il Messaggero dall’assessore regionale con delega ai rifiuti, Massimiliano Valeriani (Pd). Secondo quello che è alla fine il responsabile politico del ciclo dei rifiuti nell’intero Lazio “La conferenza dei servizi ha valutato in piena autonomia la richiesta di un operatore privato” e la politica quindi “non ha il potere di intervenire”. Una linea che somiglia molto a quella affermata, per la verità più in privato che in pubblico, dai consiglieri regionali del territorio finiti nel tritacarne dopo che la notizia del parere positivo è emersa. Eppure, la contraddizione è invece netta con le parole di un altro assessore della giunta Zingaretti, quello alla Transizione ecologica, cioè la 5 stelle Roberta Lombardi. Un bailamme che non è sfuggito al sindaco Ernesto Tedesco, che ha svolto un deciso intervento in consiglio comunale in cui ha sottolineato questo atteggiamento ondivago, tornando a chiedere che chi ha responsabilità politiche possa rappresentare fino in fondo il territorio: “Io non sono d’accordo sul fatto che la politica non debba dare indirizzi”, la sua riflessione, che però non ha trovato orecchie pronte a recepirla nelle varie forze di opposizione, che si sono assentate quando Tedesco ha preso la parola per affrontare il tema rovente ormai sul tappeto da due settimane. Intanto anche il sindaco di Santa Marinella ha investito proprio la Regione Lazio del problema, chiedendo di non procedere al Presidente Nicola Zingaretti. Ecco il testo della lettera. “Caro Nicola, la conferenza di servizio che ha dato parere favorevole con il voto dei Tecnici della Regione Lazio ed il parere contrario di molti degli Enti partecipanti per la realizzazione di un mega BIODIGESTORE da 120.000 t. nel territorio ha suscitato rabbia, sdegno e opposizione nella popolazione e nei suoi rappresentanti. Tra i pareri negativi, a mio avviso, particolarmente significativo è quello della ASL Rm4 che lo motiva con un aggravamento della situazione ambientale di per se già compromessa in questo territorio con la presenza degli impianti di produzione di energia elettrica a combustibili fossili, con il gran numero di vettori navali che attraccano al porto di Civitavecchia e il corollario di traffici stradali che ne segue e altro ancora non può sopportare una ulteriore schiavitù in presenza delle altre fonti fortemente inquinanti, della realizzazione di un mega biodigestore di quelle dimensioni. Non c’è una contrarietà ideologica ai biodigestori di principio considerati lo strumento finale per la chiusura del ciclo dei rifiuti umidi. Ma la realizzazione di un impianto sovradimensionato di ben 6 volte alla produzione dell’umido nel nostro territorio è ingiustificato. Tra le altre cose i comuni del territorio hanno sostenuto costi e sforzi per avviare la raccolta differenziata in molti casi anche porta a porta. Questa non può essere la soluzione e giustificate sono le opposizioni delle Amministrazioni del territorio e le forti proteste dei cittadini, dei partiti e delle associazioni qui presenti. La sciagurata politica della gestione dei rifiuti dell’ex Sindaco di Roma Raggi ci ha già fortemente penalizzato esaurendo le capacità di conferimento delle discariche del comprensorio aggravandoci dei costi di trasporto dei rifiuti in altre località con aggravi sulle bollette per i cittadini, Un Impianto di queste dimensioni risolve i problemi di Roma e aggrava i nostri. Sono convinto che sia giunto il momento che la Giunta Regionale da te presieduta, prenda il coraggio a due mani e ed attivi le autorità d’ambito con cui ogni ambito territoriale ottimale può gestire il proprio flusso di produzione e lavorazione, fermi restando i principi di sussistenza regionale. Con il principio “ognuno smaltisce ciò che produce “passi avanti importanti sarebbero fatti. A Voi e alla Tua Giunta il compito di procedere celermente su questa strada”. Se la Giunta regionale avesse le idee chiare…

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Port Mobility, il Pd: “Dopo i profitti, gli esuberi”

Un appello che non risparmia critiche “pungenti” ai vertici imprenditoriali di Port Mobility. E’ quello che arriva dal Pd, attraverso una nota stampa del segretario Piero Alessi, significativamente intitolata “Il lavoro prima di tutto!”. Nello scritto, il massimo dirigente dem locale innanzitutto auspica che “nei prossimi giorni la vertenza aperta dalle Organizzazioni Sindacali con Port Mobility trovi un esito positivo. Vogliamo esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori, a tal punto preoccupati per il loro destino occupazionale dall’essere costretti a proclamare ben tre giorni di sciopero. Siamo vicini anche alle organizzazioni sindacali impegnati in una difficile opera di ricerca delle migliori soluzioni”. Dalla vicinanza a lavoratori e loro rappresentanti agli strali verso i vertici di Port Mobility il passo è breve. “Non comprendiamo le rigidità di una società che ha, negli anni, realizzato profitti in condizione di sicurezza, godendo di un rapporto economico, pattuito con l’Autorità Portuale, che ha garantito flussi di entrata sicuri, programmati e costanti. Momenti di difficoltà congiunturale fanno parte del normale rischio d’impresa, soprattutto se, come nel caso in questione, si tratta di attività di servizio soggette a curve dipendenti dalla domanda. Troppo facile e profondamente ingiusto se a contrazioni di mercato, presumibilmente temporanee e legate a cause di prevedibile termine, si utilizzassero i propri collaboratori ignorandone la dignità e i bisogni”. Un quadro, quello dipinto, non proprio edificante per gli imprenditori di Port Mobility, ma che purtroppo sembra proprio rispecchiare fedelmente la realtà sul campo. “Nel nostro Paese le battaglie del sindacato, una legislazione avanzata e numerosi accordi contrattuali offrono tutte le opportunità per superare i momenti di crisi ed evitare i licenziamenti. Non voler mettere in campo tutti gli strumenti di ammortizzazione sociale, soprattutto in una fase pandemica come quella che stiamo attraversando, appare incomprensibile e si presta ad una lettura maliziosa in virtù della quale i lavoratori sarebbero utilizzati come teste d’ariete per raggiungere evidenti scopi aziendali”.  Di qui, le riflessioni finali: “La nostra speranza e il nostro augurio è che prevalga il buon senso e che tutti gli attori facciano quanto è nelle loro possibilità per evitare i licenziamenti e di conseguenza lo sciopero, non esclusa una rapida attivazione della “Cabina di regia per l’occupazione” istituita presso il nostro Comune. Per quanto riguarda il PD di Civitavecchia continuerà a seguire la questione ed esercitare, nell’ambito delle proprie possibilità, tutte le pressioni necessarie”. 

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La Rocca, il Gruppo Archeologico Romano prosegue l’opera di ripulitura

Dallo scorso 4 dicembre il GAR di Civitavecchia, diretto da Barbara De Paolis, ha proseguito nell’opera di pulizia delle rovine dell’antica Rocca. Un luogo ricco di storia costruito oltre duemila anni fa in epoca romana e che nel corso degli anni ha rappresentato l’autorità istituzionale. Dopo tanto entusiasmo e lavoro prodigato dai volontari del gruppo archeologico è tempo di interrogarsi sul futuro di questo sito, e questo interrogativo viene velatamente posto da Barbara De Paolis nei confronti della Sovrintendenza e alla Curia: «Il GAR si è messo a disposizione della città per fare in modo che i resti di quello che fu il castello della città tornassero all’antico splendore. La ripulitura iniziata il 4 dicembre ha già prodotto ottimi risultati. Noi speriamo in una fruizione futura di un luogo che ha ospitato papi, principi fino ad essere stata la sede comunale fino al 1943, l’anno del bombardamento» Lorenzo Leoncini

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No al Biodigestore, la politica si compatta.

L’unità del comprensorio e dei partiti politici è stata raggiunta. Questo è il primo effetto della decisione sul biodigestore della giunta Zingaretti che minaccia Civitavecchia e il suo territorio. Nella manifestazione di ieri al Pincio a protestare a fianco dell’amministrazione Tedesco sono intervenute personalità politiche e civiche del territorio: uomini e donne appartenenti a diversi partiti e in alcuni casi storici avversari che in questa occasione hanno fatto decisamente squadra. Tra i vari interventi a piazzale Guglielmotti particolarmente acceso nei toni quello di Simona Ricotti che ha più volte esclamato la sua contrarietà ad un progetto che a suo dire “atto illegittimo, un abuso amministrativo e uno schiaffo alla città”. Stefania Bentivoglio, giovane sindaca di Tolfa, ha espresso la solidarietà della comunità montana nei confronti di Civitavecchia così come anche il suo collega di Allumiere Pasquini. Maura Chegia, consigliere comunale e delagato alle pari opportunità del comune di Santa Marinella, è intervenuta in rappresentanza del sindaco Tidei: «Siamo noi comunità del territorio a dover scegliere gli obiettivi su cui mirare, i nostri territori devono essere rilanciati turisticamente, come possiamo pensare che turismo possa andare a braccetto con produzione di biometano per 120.000 t l’anno? La proposta che invece dobbiamo fare è rendere il nostro territorio autonomo per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti. Approfitto per sollecitare il via dell’osservatorio ambientale». Per Ghirga il biodigestore rischia di essere solo l’inizio di una nuova era di inquinamento a Civitavecchia. Il medico civitavecchiese ha sottolineato anche i disturbi di apprendimento e ritardi cognitivi che affligono sempre di più i bambini del territorio e che sarebbero una conseguenza di tanti anni di inquinamento. Anche l’opposizione all’amministrazione Tedesco si è fatta sentire. Per Fratelli d’Italia ha parlato Paolo Iarlori: «Spostiamo il fronte della protesta a Roma, in Regione Lazio. Il gruppo consiliare regionale di Fratelli d’Italia sta presentando una mozione per esprimere la contrarietà al progetto del biodigestore. Perché non ci si può nascondere dietro il parere tecnico di un dirigente regionale in conferenza di servizi: impossibile non ravvisare una responsabilità politica regionale dietro il si ad un progetto del genere, che costituirà una pesante servitù ambientale per il nostro già martoriato territorio». Il Partito Democratico con il segretario Piero Alessi ha espresso netta contrarietà al progetto del Biodigestore, anche se nell’ambiente democrat è difficile non mostrare un certo imbarazzo per il fatto che alla Pisana governi un esponente del PD. Nella folla erano presenti, ma non si sono distinti, diversi esponenti M5S tra cui l’ex sindaco Antonio Cozzolino, l’ex assessore D’Antò e Devid Porrello. Lorenzo Leoncini

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Megadigestore: il Pincio ruggisce il suo no (GALLERY)

Circa 500 persone hanno partecipato stasera alla manifestazione organizzata contro il progetto del megadigestore. Numerosi gli interventi al microfono, con striscioni contro l’operazione da 120mila tonnellate di rifiuti. Unanime la contrarietà e unanimi anche la delusione per il mancato controllo della conferenza dei servizi. Intanto una nuova manifestazione potrebbe avvenire, con a capo i sindaci, la prossima settimana sul luogo dove dovrebbe sorgere l’impianto.

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Megadigestore, appello ai sindaci. Interviene anche la curia

I sindaci e il Vescovo. Questi altri autorevoli interventi sulla vicenda del biodigestore. Ma andiamo per ordine. e partiamo dall’appello che il sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco ha mandato ai suoi colleghi del comprensorio per fare battaglia… Comune contro il megaimpianto a Monna Felicita. «Carissimi Colleghi» scrive Tedesco, «come sicuramente avrete appreso dagli organi di informazione la Regione Lazio, attraverso la conferenza dei Servizi, ha dato parere favorevole al progetto per la realizzazione di un impianto di produzione di biometano in località Monna Felicita. I pareri contrari delle vostre Amministrazioni, quello del Comune di Civitavecchia, della Sovrintendenza e della ASL RM 4 sono stati di fatto disattesi e il nostro territorio è nuovamente sotto attacco e vessato da scelte che non sono condivise e che non tengono in alcun conto le nostre legittime esigenze. Sono a chiedervi di fare fronte comune contro questo nuovo atto di arroganza politico-amministrativa, al fine di condividere con voi tutte le iniziative anche pubbliche per far sentire la nostra voce e per tutelare al massimo i nostri concittadini. Resto a vostra disposizione» conclude, «confidando nel vostro prezioso contributo più volte messo in campo attraverso azioni comuni». Ma come detto anche la diocesi ha fatto sentire la sua voce. “La vicenda della ventilata realizzazione di un biodigestore a Civitavecchia richiede un’attenta riflessione, scevra da precomprensioni di tipo ideologico, basata sulle esigenze della comunità e sulla tutela e salvaguardia dei beni comuni. Il primo aspetto, incontestabilmente evidente, è il sovradimensionamento della struttura rispetto alle esigenze del territorio. La frazione organica dei rifiuti urbani prodotta localmente è infatti di molto inferiore al quantitativo di cui è previsto il trattamento e che serve al far funzionare l’impianto. Questo lascia intendere che si vogliano importare rifiuti da altri territori con un enorme impatto ambientale legato alla circolazione dei mezzi. Una scelta incompatibile con il Piano Regionale dei rifiuti e con la presenza di altre attività industriali che hanno già di per sé un notevole impatto sulla salute pubblica. Esistono inoltre i pareri negativi espressi da Asl Rm 4, Sovrintendenza Archeologica, Amministrazioni comunali e da altri Enti pubblici, dei quali non si può non tenerne debito conto, specie in presenza di un contesto territoriale già fortemente provato dal punto di vista ambientale e socio-sanitario. Sono riflessioni, queste, che già da sole richiedono risposte che siano frutto di un serio confronto con le istituzioni e la società civile, alla ricerca di un equilibrio tra esigenze del territorio e la salute dei cittadini. Un corretto ciclo di gestione dei rifiuti è questione troppo delicata e va affrontata con onestà intellettuale, affidandosi ad evidenze scientifiche prima che a questioni di mero interesse. La settimana sociale dei cattolici italiani che si è svolta a Taranto nell’ottobre 2021, alla quale il vescovo Gianrico Ruzza era presente con una delegazione della diocesi, ha presentato situazioni di grave degrado ambientale ma anche “buone pratiche” di tipo industriale, anche in tema di trattamento dei rifiuti. Questo dimostra che gli interessi che guidano le scelte di una comunità devono andare oltre l’egoismo, superare la tentazione che porta a intraprendere la via più semplice per la risoluzione di un problema con una visione che penalizza i più deboli: a tutti è richiesto di impegnarsi per la tutela del bene comune, altrimenti, si perde il significato stesso del termine comunità”, concludono dalla comunicazione della curia vescovile.

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Megadigestore, sale la voce dei contrari

Oggi alle 19 ci sarà la manifestazione a piazzale del Pincio contro l’impianto, intanto continuano a piovere tante reazioni alla vicenda del Megadigestore di Monna Felicita. Daniele Giannini, consigliere regionale Lega “Rimarchiamo la nostra ferma opposizione al maxi impianto biogas che la Regione Lazio vorrebbe realizzare a Civitavecchia, cittadina di poco più di cinquantamila abitanti che vedrebbe il suo territorio completamente annichilito a livello ambientale, sanitario e sociale per soddisfare logiche economiche e politiche calate dall’alto”. Lo scrive in una nota il consigliere regionale della Lega, Daniele Giannini, membro della Commissione Sanità. “Si tratta dell’ennesimo sopruso targato Zingaretti e Pd – prosegue – che trae origine dal completo disinteresse per i contesti locali e le loro criticità, in nome di quella prepotenza istituzionale che ormai conosciamo bene, assolutamente incurante di tutti i pareri contrari già espressi a riguardo. Ecco perché per fermare queste 120 tonnellate di rifiuti, domani sarò schierato, assieme a tutta la Lega, al fianco dei cittadini e delle associazioni alla manifestazione prevista per le ore 19 in piazzale del Pincio a Civitavecchia. Insieme possiamo dire basta, insieme possiamo dire un convinto no alle politiche scellerate di questa giunta regionale”. In questa giornata, conclude Giannini “saremo tutti civitavecchiesi”. Mirko Cerrone, coordinatore Lista Tedesco Se Gino De Paolis (consigliere regionale) e Devid Porrello (Vice Presidente consiglio regionale), con il loro silenzio, avevano lasciato dei dubbi sulla natura della scelta della Regione Lazio in materia di megadigestore, Marietta Tidei ce li ha tolti tutti in un colpo solo. Purtroppo per Civitavecchia è vero, come sostiene l’esponente di Italia Viva, i consiglieri regionali possono fare ben poco ma lei ed i suoi colleghi, tuttavia, avrebbero potuto fare molto quando si è trattato di delineare gli ambiti territoriali ottimali all’interno del piano rifiuti regionale. Dal territorio (e dall’Amministrazione Tedesco in modo particolare) partì infatti l’allarme circa la situazione che rischiava di verificarsi nella provincia di Roma. Per questo chiedemmo a gran voce che la Capitale facesse parte di un sub ambito sostanzialmente a sé, escludendo quindi i 120 Comuni dell’hinterland dal rischio di doversi sorbire la produzione di rifiuti di tre milioni e mezzo di cittadini. Per accontentare l’allora sindaca Raggi, tale richiesta fu stralciata proprio dal consiglio regionale e puntualmente, due anni dopo, il cerino è rimasto in mano a Civitavecchia ed ai suoi abitanti. Quanto avvenuto certifica quindi l’immobilismo di chi avrebbe dovuto tutelare il territorio ed ha invece chinato la testa all’inevitabile epilogo del sì al progetto di Ambyenta Lazio. Oggi la frittata è fatta! Saremo convintamente e con forza tra coloro che faranno di tutto per far sì che un megadigestore non sia realizzato nella nostra città, non merita l’ennesimo insulto provocato anche dalle colpevoli omissioni dei suoi inconsistenti rappresentanti regionali. Ci appelliamo a tutti coloro che vorranno contribuire e partecipare alle iniziative proposte ed organizzate per contrastare la paventata realizzazione del biodigestore. Fratelli d’Italia, gruppo consiliare Regione Lazio “Per scaricarci i rifiuti di Roma. A questo serve in realtà il maxi biodigestore che Zingaretti vuole realizzato a Civitavecchia. A conferma della sua intenzione i dati sulla la capacità dell’impianto: 120mila tonnellate annue di biomassa da trattare quando il fabbisogno locale è di 7mila tonnellate annue. Un sovraccarico ben 17 volte maggiore che avrà un impatto ambientale devastante sul territorio. Questo folle progetto, bocciato già da Comune, Asl e Sovrintendenza, si scontrerà con la nostra ferma opposizione in Pisana. Sosterremo in ogni modo i consiglieri comunali di Fdi e attueremo tutte le iniziative finalizzate ad impedire la realizzazione del biodigestore. Per incapacità e per calcolo Politico, Zingaretti e le sue giunte non sono state in grado, o non hanno voluto, attuare una efficiente e funzionale gestione dei rifiuti di Roma e nel Lazio, scaricando il problema e le sue gravi conseguenze di salute pubblica e ambientale sulla popolazione di Civitavecchia e delle altre province. Al biodigestore sono contrarie tutte le istituzioni e le componenti civiche delle città e dei comuni limitrofi, il no al mega impianto è trasversale a tutti gli schieramenti politici. Zingaretti ammetta di essersi sbagliato e faccia un passo indietro”. Così in un comunicato i consiglieri regionali del Lazio di Fratelli d’Italia.

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Referendum a Santa Marinella, Maura Chegia risponde agli attacchi

L’ultimo consiglio comunale a Santa Marinella va in archivio con un inerzia di polemiche. Nell’assise cittadina del 26 gennaio sono stati deliberati i quesiti referendari che la cittadinanza sarà chiamata a confermare: affidamento a privati dello stabilimento Perla del Tirreno, Ex-Fungo, loculi del cimitero, gestione parcheggi a pagamento e Farmacia Comunale. Alla forte protesta di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, contraria all’indizione di un referendum in questo momento di emergenza sanitaria, ha replicato la consigliera Maura Chegia: «La campagna referendaria non viene affatto ridotta in quanto essa è consentita dal trentesimo giorno antecedente fino al giorno di venerdì precedente la data di votazione e questi termini non sono stati interessati ad alcun emendamento» Chegia, già delegata alle Pari Opportunità, rinvia al mittente anche le accuse sul mancato buon costume istituzionale dell’ultimo consiglio comunale: «Non ho detto che il Consigliere Casella fosse “chiacchierone” come falsamente virgolettate nel vs comunicato mentre non posso fare a meno di notare come abbiate taciuto la reazione violenta ed intimidatoria, direi fascista, del consigliere che ha sbattuto rumorosamente le mani sul banco e ha urlato sovrastando la mia voce durante il mio intervento, per non permettermi di smentire una sua errata affermazione. Questo non vuole certo giustificare l’espressione fin troppo genuina e spontanea del Sindaco ma mi pare che si utilizzino doppi metri di giudizio». Lorenzo Leoncini

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“Facciamo sentire il nostro no al Megadigestore fino a Roma”

I consiglieri di maggioranza e la Giunta hanno aderito convintamente alla manifestazione indetta da associazioni e comitato per le ore 19 di domani a piazzale Guglielmotti (Pincio). “La presenza della gente darà forza alle azioni che l’Amministrazione intende intraprendere per imporre l’alt ad una scelta scellerata, operata da Regione Lazio ignorando i pareri contrari e motivati, espressi non solo dal Sindaco Tedesco, ma anche dall’autorità sanitaria e dalla Soprintendenza Archeologica. La popolazione partecipi alla protesta. Facciamo sentire il nostro “No al Megadigestore!” fino a Roma”.

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Anziani fragili: c’è un servizio dedicato solo a loro

L’amministrazione comunale, in collaborazione con le Cooperative Sociali Aga e Alicenova ha avviato il progetto di pronto intervento “Trasporto e Sostegno”. Un’iniziativa integrativa del trasporto sociale cittadino dedicata agli anziani residenti nel Comune di Civitavecchia con difficoltà, anche sporadiche o temporanee, nello spostamento quotidiano. Il cittadino può prenotare la sua richiesta da lunedì a venerdì, dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 17:00, fino al raggiungimento del numero massimo di posti giornalieri disponibili. Il servizio si propone di migliorare la partecipazione attiva degli anziani alla vita della città; per l’accompagnamento alle visite mediche e specialistiche; per le visite mediche a congiunti in caso ricoverati in residenze sanitarie assistenziali; per andare in farmacia o a fare la spesa. Il servizio è attivo dal Lunedi al Venerdi. Per informazioni chiamare il numero 3334980845. “Gli anziani sono una categoria che è stata colpita in ogni modo da questa pandemia. Questo servizio serve a dare ulteriore ascolto a questi cittadini offrendo un servizio reale. Complimenti all’assessore Napoli per aver portato anche questo progetto a termine” ha dichiarato la presidente del consiglio Emanuela Mari. “Come delegato alla sanità e capogruppo consiliare mi complimento con l’assessore Napoli per la realizzazione di questo progetto in sinergia con una realtà altamente specializzata del territorio” ha dichiarato Massimo Boschini. “Da lunedì parte ufficialmente questo progetto. Prego di pubblicizzarlo il più possibile anche con il passaparola. Dobbiamo aiutare in tutti i modi queste generazioni che sono un tesoro e una risorsa unica per il territorio” ha dichiarato l’assessore ai servizi sociali Cinzia Napoli.

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