Dicembre 22, 2024
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Protesta al Liceo Guglielmotti, Alessandro Alario (Gioventù Nazionale) dice la sua

Tra i partecipanti della protesta di questa mattina al Liceo Classico Guglielmotti c’era anche Alessandro Alario, responsabile locale di Gioventù Nazionale che è la formazione politica giovanile di Fratelli d’Italia, che pur non essendo più in età scolare ha ritenuto opportuno dare il proprio contributo: «Pur non avendo un ruolo diretto essendo ora studente universitario ho ritenuto necessario dare manforte ai ragazzi e ragazze che hanno deciso di lottare. In particolare volevo aiutare Alessandro Panizza (responsabile di Azione Studentesca) che si e fatto in quattro per organizzare la manifestazione tra questura e piazza». Cosa vogliono ottenere gli studenti con questa protesta? «Quello che tutti gli studenti chiedono è il semplice ritorno alla situazione scolastica pre-covid, con la possibilità di poter uscire nel giardino e di poter vivere a pieno l’ambiente scolastico» State cercando collaborazioni anche con altri Istituti? «Attualmente stiamo lavorando lì dove il problema delle restrizioni si è presentato, ma invitiamo chiunque a presentare i problemi delle proprie scuole e a mettersi in contatto con noi per lavorare a delle soluzioni insieme» A livello politico che posizione ha gioventù nazionale? «Riguardo gli eventi di stamattina il nostro augurio è il ritorno alla normalità nelle nostre scuole il prima possibile. Per quanto riguarda la visione del mondo più in generale, rimaniamo fieramente su posizioni di Destra» Le altre associazioni di studenti cosa dicono? «Le altre associazioni semplicemente non ci volevano, dicendo che le nostre azioni sono state irrilevanti ai fini della manifestazione. E questa cosa è incredibile, considerando che gli striscioni sono stati organizzati da noi, i colloqui con i professori li hanno fatti nostri militanti, le giornate in questura per avere il via libera dalla polizia le abbiamo passate noi… l’atteggiamento di odio a sinistra nei nostri confronti non è cosa nuova» Quali sono le altre associazioni di studenti? «Penso che nominare le associazioni che più si sono spinte contro la nostra presenza sarebbe comodo a loro e contro produttivo per noi, quindi le ometterò. In compenso so della partecipazione di esponenti della Lega Giovani e Forza Italia Giovani. A noi è stato insegnato a non provare odio per l’avversario, e siamo pronti a scendere nuovamente in campo con loro se la situazione al Guglielmotti non cambiasse». L.L.

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Liceo Guglielmotti, va in scena la protesta in grande stile

Dopo anni tornano a farsi sentire gli studenti a Civitavecchia scegliendo il Liceo Classico Guglielmotti come obiettivo della protesta. Per oltre due anni e mezzo la scuola ha subito pesanti restrizioni nelle libertà individuali, l’obbligo delle mascherine, la didattica a distanza. Ora che l’emergenza sanitaria è finita da qualche mese le pesanti limitazioni sembrano persistere in alcuni istituti scolastici. E’ il caso del Liceo guglielmotti dove da questa mattina una marea di studenti sta protestando contro la politica del preside Roberto Ciminelli. L.L.

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“Megadigestore: la Regione esca allo scoperto”

Il consigliere comunale Vittorio Petrelli è tornato alla carica nei confronti della Regione Lazio sul ventilato progetto del megadigestore di Monna Felicita, a Civitavecchia. L’impianto, studiato per i rifiuti romani, era stato al centro di contestazioni alla festa dell’Unità cittadina. In quell’occasione, ricorda il consigliere civico, anche il vicepresidente regionale Daniele Leodori “manifestò pubblicamente preoccupazioni per la taglia abnorme dell’impianto. La nota che ho inviato stamani a lui, all’assessore competente Valeriani ed all’assessore Lombardi ( transazione ecologica) li invita a far seguire dai fatti quelle “preoccupazioni” altrimenti a che serve la Politica ed i politici? Lo ha detto chiaramente anche il loro collega di partito, Pietro Tidei. Vedremo se seguiranno fatti”, conclude Petrelli. Ma ecco di seguito, in maniera integrale, la sua lettera: Gentile Vicepresidente, sperando di non abusare del suo tempo, vengo a chiederLe degli sviluppi del “Megabiodigestore”, l’impianto anaerobico per lo smaltimento della frazione umida e dei fanghi industriali per il quale la Regione ha espresso parere positivo alla sua realizzazione a Civitavecchia. Ricordo, a questo proposito, che nell’incontro pubblico, “la Regione incontra i cittadini”, nel corso della festa dell’Unità svoltasi a Civitavecchia, lo scorso luglio, rispondendo ad un gruppo di cittadini, proprio Lei esternò pubblicamente le preoccupazioni per la “taglia dell’impianto abnorme” e che tale era anche per altri amministratori regionali. Quale azione amministrativa è stata messa in campo per ridurre le dimensioni di quell’impianto? A oggi risultano più che fondate le preoccupazioni espresse dalla cittadinanza: l’impianto di Civitavecchia risulterà essere il biodigestore con la taglia più grande del Lazio, superando persino i due biodigestori (100.000 tonnellate cadauno) annunciati dal Sindaco di Roma, Gualtieri, da realizzare nella immediata periferia della Capitale: Cesano di Roma e Casal Selce. A Civitavecchia, in modo irragionevole, il megaimpianto è previsto a stretto ridosso della popolosa frazione Aurelia, e a un tiro di schioppo dal cuore pulsante della città e dalle banchine del porto dove ormeggiano quotidianamente decine di navi e transitano milioni di croceristi. Non risulta che siano stati presi in considerazione adeguatamente i miasmi emessi dal processo di trattamento eppure le cronache ci raccontano quotidianamente i problemi riscontrati in vari impianti del genere come, ad esempio, a Narni (TR) dove l’ARPA Umbria ha persino fermato l’impianto. Eppure, Il Megabiodigestore da 120.000 ton/annue si costruirà nonostante nella conferenza dei servizi siano stati espressi pareri negativi opportunamente argomentati sia dalla ASL, dal Comune e dalla Sovraintendenza archeologica. Non si tratta, come si potrebbe facilmente osservare, della sindrome di NIMBY, perché il Comune ha avviato la proposta di realizzazione di un impianto pilota finalizzato in prospettiva ad un impianto adeguato alle esigenze cittadine per il trattamento della frazione secca – indifferenziato e che avrebbe potuto trattare anche la frazione organica, chiudendo definitivamente il ciclo dei rifiuti. Tutto senza alcuna emissione inquinante e superando il ricorso alla discarica come previsto dalle ultime normative europee, e tutta questa programmazione coinvolgendo i cittadini nella scelta con una consultazione popolare. Al contrario si sta consentendo lo sfruttamento del Territorio per puro profitto, consentendo di portare in città, in barba agli interessi dei cittadini, rifiuti organici 17 volte superiori a quelli che Civitavecchia produce, (grazie al 66% della raccolta differenziata), con tutti i problemi che un trasporto su gomma comporta dal punto di vista viario (saranno prevedibili circa un passaggio odierno di 20  bilici)  e di inquinamento atmosferico in barba alle precise norme sull’economia circolare perno di quella che avrebbe dovuto essere la transazione ecologica. Lasciando irrisolto la chiusura del ciclo dei rifiuti, rendendola più difficile e pregiudicando prospettive risolutive adesso che il ricorso alla discarica viene normato anche dalle direttive europee. E questo sta avvenendo in un’area del distretto industriale di Civitavecchia che subisce pressioni antropiche significative in danno allo stato di salute della popolazione, tant’è che gli ultimi rapporti epidemiologici invitano alla prudenza ed all’attenzione. Osservo inoltre che all’azienda proponente l’impianto in questione sta riuscendo quello che neppure è stato possibile alle aziende elettriche di peso operanti sul Territorio o alla stessa pescicoltura. Enel aveva infatti presentato una riconversione della centrale di TVN a gas ma alla fine delle tante resistenze ha desistito. La stessa Tirreno Power aveva presentato una riqualificazione del 4° gruppo, 320 MW, poi abbandonato per motivi analoghi. Possibile che nonostante abbia collezionato numerosi e qualificati pareri contrari nella conferenza dei servizi (Asl, Comune, Sovrintendenza archeologica) Ambyenta Lazio sia riuscita ad ottenere esito positivo alla VIA e presto anche la formale autorizzazione alla costruzione? Allora, in conclusione, le sue dichiarazioni alla Festa dell’Unità non sono in aperta contraddizione con quelle della sua stessa amministrazione regionale che parla di scelte meramente tecniche sulla quale la Politica non può far niente? Voglio riportare, perché attinente al tema in questione, quello che sostenne il suo autorevole collega di partito, l’on. Pietro TIDEI, attualmente sindaco di S. Marinella, in un Consiglio comunale aperto e congiunto con tutti i comuni del comprensorio: “Ho fatto comizi in tutto il Lazio per ribadire il primato della Politica e non è che la Politica ci può far comodo qualche volta, poi qualche altra volta, quando siamo soccombenti diciamo che la colpa è del funzionario. Ricordo a Tolfa, quando venne l’assessore Valeriani, noi dicemmo chiaramente. Noi per gli impianti di trattamento siamo d’accordo. Noi indichiamo il terreno, lo facciamo a servizio del Territorio e Valeriani ha detto che ce lo finanziava. Non è pensabile che uno si scordi dopo due anni quello che ha detto in una sede pubblica. In questo territorio non se ne può più, devono fare una struttura dimensionata alle nostre esigenze, al nostro territorio non a quelle del Comune di Roma.” Signor vicepresidente l’esito del voto nazionale dovrebbe portare ad una riflessione ed ad un cambio di marcia. Presto si effettuerà anche quello regionale… Mi auguro di vederla candidato alla Presidenza della Regione per la Sua parte politica e vederla impegnato in comizi a Civitavecchia nella quale possa vantare di essere stato coerente: non si possono esternare preoccupazioni e non farle seguire da misure adeguate, non si può approvare e vantarsi di una legge che prevede di

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Festa siciliana, delusione civitavecchiese

Annunciata come l’evento mondano dello scorso fine settimana civitavecchiese, la festa siciliana non sembra aver riscosso il successo che ci si attendeva. Se le presenze sono state abbastanza buone non altrettanto si può dire uniformemente dei riscontri degli avventori. A detta di molti l’organizzazione ha lasciato a desiderare con ore di attesa e senza indicazioni adeguate, per altri il cibo era costoso e non di qualità. La consolazione per molti civitavecchiesi è stata nel trovare Tony Sperandeo con uno stand personale in qualità di ospite d’onore, anche se l’attore siciliano pare sia stato alquanto scostante e poco propenso ad intrattenersi con i passanti. L.L.

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Antonio Ingroia a Civitavecchia: intervista in esclusiva.

In occasione del comizio di Italia Sovrana e Popolare svolto ieri pomeriggio in piazza Fratti abbiamo colto l’occasione per intervistare un personaggio di livello nazionale da anni noto alle cronache giudiziarie e politiche: l’ex-magistrato e leader di Azione Civile Antonio Ingroia. Dott. Ingroia, cosa ha portato alla scelta di unirsi in lista con Italia Sovrana e Popolare? In qualità di presidente del movimento Azione Civile ho scelto di unirmi ad altri partiti come Ricostruire l’Italia, Partito Comunista, Ancora Italia e altre 15 liste ancora perché c’è un emergenza democratica in Italia, con la Costituzione reiteratamente sfregiata a partire dagli anni di emergenza sanitaria con il covid19 e oggi con l’emergenza energetica a seguito della guerra in Ucraina che sta determinando una crisi spaventosa economica. In momenti così è necessario creare un fronte costituzionale per opporsi ad un sistema nel quale sono venute meno anche le differenze tra destra e sinistra e l’agenda Draghi ne è la dimostrazione. Cosa critica dell’agenda Draghi? Le politiche neo liberiste dietro cui tutta la politica si è compattata. Abbiamo un sistema che ha agevolato la perdita progressiva di sovranità. L’Italia oggi è una colonia dell’Unione Europea, della Nato, dell’Organizzazione mondiale della sanità. Noi siamo l’unica forza politica che vuole rompere questi legami e ripristinare economiche con la Russia e ritirare l’appoggio militare all’Ucraina e saremo ambasciatori di pace come l’Italia è sempre stata nella sua tradizione. Ha parlato di emergenza democratica. Qual’è la posizione nei confronti di Italexit che denuncia la stessa cosa? Non mi pare che la posizione di Italexit sia analoga alla nostra che siamo un partito trasversale mentre loro si identificano con la destra. Non ho mai sentito tra le posizioni di Italexit la priorità del ritiro delle sanzioni contro la Russia e la revoca immediata dell’impegno militare italiano in Ucraina. Il 51% di italiani è con noi su questo e noi ci rivolgiamo a loro chiedendo il voto. Perchè non vi siete accordati con altre forze anti sistema come Vita o Unione Popolare? Abbiamo cercato il movimento Vita ma non si è mostrato interessato e ha preferito continuare da solo. Unione Popolare di De Magistris è invece una vecchia formula in cui si vuole unire la vecchia sinistra radicale che riteniamo sbagliata. Non è più tempo di unire le varie sinistre ma bisogna mettere insieme le forze del dissenso senza chiedere da dove uno viene ma dove si vuole andare. Non venite menzionati nei principali sondaggi nazionali. Quali sono i dati in vostro possesso e che obiettivo avete? Siamo nati solo da qualche mese quindi i sondaggi ufficiali non hanno una certa storicità ma iniziano ad apparire, partendo dallo 0,5% ora dovremmo essere vicino al 2%. Se in questi 15 giorni di campagna elettorale varcheremo la soglia del 3% entreremo in Parlamento e a quel punto se anche altre forze anti sistema dovessero seguirci, come anche Italexit, potremmo poi unirci e stare in Parlamento non solo per testimonianza ma per incidere davvero per gli equilibri politici nazionali. Lorenzo Leoncini

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Civitavecchia, tornado devasta la frasca

Un importante tromba d’aria si è abbattuta poco fa sul litorale della frasca vicino alla centrale elettrica Enel. L’evento atmosferico è stato grave anche se al momento non ci sono notizie di feriti. I danni alle cose sono comunque evidenti con diversi alberi caduti a terra e alcune abitazioni interessate dal tornado. L.L.

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La Vespa Orientalis è arrivata a Civitavecchia?

Il temuto insetto di origine mediorientale potrebbe essere arrivato a Civitavecchia e nel relativo comprensorio. In questi giorni numerose segnalazioni dal centro alla periferia hanno innalzato l’allerta delle autorità sulla vespa “killer”. La vespa orientalis preoccupa molto i produttori agricoli e in particolar modo gli apicoltori: l’insetto è infatti uno dei più grandi predatori delle api comuni. «C’è molta preoccupazione – commenta Giordano Testa, apicoltore civitavecchiese e titolare de La Fattoria di Nonno Mario – anche per la vespa velutina oltre che per la vespa orientalis, presente in Europa meridionale da alcuni anni. Se questi insetti dovessero arrivare qui dovremo ingegnarci per risolvere questo problema». In attesa di verificare lo stato della situazione l’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha pubblicato un documento con le FAQ, le domande frequenti sulla Vespa Orientalis, per meglio comprendere la situazione e i potenziali rischi. La sua pericolosità per l’uomo è del tutto simile a quella del calabrone europeo ma particolarmente aggressiva nei confronti delle api da miele. Le precauzioni da mettere in atto per evitare di essere punti sono le stesse che si usano per proteggersi dai calabroni europei. Se si avvista un nido, è opportuno richiedere l’intervento ai soggetti competenti evitando atti imprudenti. L.L.

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L’Aquafelix chiude la stagione in anticipo tra le polemiche

Con un post su Facebook gli organizzatori del parco acquatico civitavecchiese hanno annunciato la chiusura dell’impianto da oggi, chiudendo la stagione in anticipo rispetto ai programmi iniziali. A giustificare la decisione le previsioni meteo di ieri che annunciavano pioggia per questi tutta la settimana, ma come è evidente il cielo odierno è limpido con temperatura 26°. Diverse le reazioni dei civitavecchiesi che hanno polemizzato con i gestori dell’Aquafelix trovando ingiustificata la chiusura anticipata: tra rabbia e stupore c’è anche qualcuno che non crede alla giustificazione del meteo ma più ad una scusa per chiudere in anticipo ed evitare la bassa stagione. L.L.

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Lo sconto in bolletta fa litigare i sindaci

Un tema “caro” agli italiani come quello delle bollette incendia il dibattito su tutto il litorale a nord di Roma. La miccia è stata la proposta del sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco, su uno sconto in bolletta per i comuni che vivono nel raggio d’azione della ciminiera di Torre Valdaliga Nord. Curiosamente, si è schierato contro Pietro Tidei. Secondo quanto riporta il sito etrurianews, il sindaco di Santa Marinella (che è pure presidente del consorzio di gestione tra Comuni dell’Osservatorio Ambientale) si è detto contrario, avendo appreso da fonti Enel che tale procedimento non è percorribile definendo incauta la mossa di Tedesco. Dura però la reazione di quest’ultimo: “Ho parlato da Sindaco della città capofila del territorio e non credo di dover chiedere l’autorizzazione al collega di Santa Marinella per esternare il mio pensiero e le mie proposte.  Non si racconti la favola che gli sconti in bolletta non si possono fare: lo ha da poco stabilito la Regione Basilicata. Perché non lo fa anche la Regione Lazio? Tidei il telefono lo usi anche per chiamare Zingaretti e dare forza a legittime aspirazioni di un territorio che dopo 20 anni sperava nelle energie rinnovabili e si ritrova, obtorto collo, una centrale che funziona a tutto carbone con un biodigestore da 120.000 tonnellate che bussa alle porte”. Da segnalare che una nota del Partito Democratico di Civitavecchia pare mettersi in equidistanza tra i due sindaci: “Si può immaginare di aprire un tavolo di confronto con gli enti produttori ma non in una logica di scambio in danno di salute e ambiente. Suggeriremmo, senza porre le cose in contrapposizione o in alternativa, al Sindaco di ascoltare senza pregiudizio anche le proposte che vengono dagli altri. Di recente abbiamo, ad esempio, suggerito tra le proposte che il PD vorrebbe nell’immediato sostenere, di aprire un tavolo di confronto e discussione con Enel e Tirreno Power affinché si determini di indirizzare importanti risorse verso interventi di riqualificazione della città e del verde pubblico in particolare. Comunque, come si fece nelle migliori stagioni di contrattazione con gli enti produttori di energia elettrica, sarebbe ragionevole e consigliabile che sia la città, nel suo insieme, senza barriere politiche a individuare le proposte da avanzare. Ciò al fine di dare maggiore forza e consistenza alle rivendicazioni”, concludono dal Pd.

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Bollette altissime, la protesta degli esercenti arriva anche a Civitavecchia

Continua pressoché inarrestabile la corsa delle bollette per le aziende produttrici di beni e in particolare il costo dell’energia elettrica ha raggiunto livelli impensabili fino a qualche mese fa’. È il caso ad esempio di una nota gelateria del centro che si è visto recapitare nei giorni scorsi una bolletta di più di 4000 euro. «L’anno scorso nello stesso periodo la bolletta era di circa 1700 euro – ha spiegato Stefano, il titolare dell’esercizio – siamo preoccupati da questi aumenti. Già immaginiamo che la prossima bolletta potrebbe superare i 6000 euro, continuando in questo modo l’inverno è un punto interrogativo». Tanti altri come Stefano hanno deciso quindi di mostrare le bollette per sensibilizzare l’opinione pubblica su una questione di fondamentale importanza per la vita delle imprese locali. Esercenti pubblici, commercianti, bar, ristoranti e anche imprese di produzione di beni sono in serissima difficoltà e se non saranno presi immediati ed efficaci provvedimenti da parte del Governo il rischio della recessione diventerà realtà. Lorenzo Leoncini

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