Novembre 21, 2024
Tarquinia
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Martina Tosoni apre il comitato elettorale

“Sabato 20 aprile , a partire dalle ore 17 il comitato elettorale di Martina Tosoni Sindaco di viale Bruschi Falgari n.5 aprirà le porte a tutti. Durante il periodo della campagna elettorale il comitato sarà un punto di riferimento attivo, fondamentale per coloro che vorranno conoscere il candidato, i progetti che verranno portati avanti per la nostra città e il programma elettorale. Questo sarà un punto d’incontro per scambiare idee e presentare proposte, un luogo di supporto al cittadino; al suo interno potrete trovare materiale informativo e seguire gli appuntamenti per le iniziative che svolgeremo durante la campagna elettorale. Un laboratorio aperto a tutti dove creare insieme la Tarquinia che vogliamo! La cittadinanza è invitata a partecipare”.

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Indignazione social per i cavalli abbattuti. Il sindaco: “Denuncio tutti”

E’ rovente la polemica sulla sorte di quattro cavalli allo stato brado, abbattuti nei giorni precedenti Pasqua a Tarquinia. Una soluzione giudicata fin troppo affrettata da chi ha alimentato l’onda dell’indignazione sui social network, puntando l’indice contro l’ordinanza del sindaco Alessandro Giulivi che ha fatto da prologo al cruento finale. Ora però proprio il capo dell’amministrazione tarquiniese passa al contrattacco, parlando di minacce di morte ricevute e promettendo querele. Ecco il comunicato da poco diffuso da Palazzo comunale. “Sull’abbattimento dei quattro cavalli avvenuto nei giorni scorsi per mano legale degli esperti veterinari chiamati della ASL di Viterbo, sono state scritte molte cose imprecise, false e che hanno spinto molte persone a rivolgere pesanti minacce di morte al sindaco Alessandro Giulivi e ai suoi familiari. L’avvocato Paolo Pirani ha depositato questa mattina una dettagliata denuncia querela presso gli organi di polizia nei confronti di tutti coloro che hanno volutamente cercato di strumentalizzare la notizia per colpire il sindaco e l’amministrazione. Una denuncia nei confronti anche delle associazioni e di coloro che, via social, senza adeguate informazioni, hanno deciso che il sindaco fosse il carnefice di animali che, in realtà, si è cercato di salvare fino all’ultimo. Nei giorni precedenti il 27 marzo 2024,quattro cavalli vagano liberi nella località Taccone di Sopra, a Tarquinia, creando una situazione di pericolo per la pubblica sicurezza. I cavalli, di razza baia e del peso approssimativo di 350-400 kg, sono stati avvistati nei pressi dell’uscita autostradale di Monte Romano. La loro presenza in aree trafficate rappresentava un rischio per gli automobilisti e per gli stessi animali. Il sindaco Alessandro Giulivi veniva informato dagli uomini del Corpo Forestale dei Carabinieri della locale stazione di questa situazione. Successivamente, riceveva per conto della Asl Servizio Veterinario di Viterbo una lettera trasmessa via PEC nella quale veniva invitato ad emettere un documento sindacale di cattura e/o abbattimento. Dopo aver preventivamente consultato il dottor Marco Perroni e il dirigente dottor Ferrarini del servizio ASL di Viterbo, il sindaco Giulivi provvedeva ad emettere (come previsto per legge) un’ordinanza sindacale che disponeva la cattura in sicurezza dei cavalli con ogni mezzo per tutelare la pubblica incolumità e di evitare ogni tipo di incidente. L’ordinanza prevedeva due opzioni per la gestione della situazione: la cattura dei cavalli e il trasferimento in un luogo sicuro. O, in extrema ratio, qualora la cattura fosse impossibile o ci fossero situazioni di pericolo imminente per le persone, procedere con l’abbattimento. Il 27 marzo, per la cattura dei cavalli è stato contattato, su indicazioni della Asl di Viterbo, uno specialista veterinario, esperto di fauna selvatica che ha valutato la situazione e messo in atto un piano di cattura, il quale, entrato in possesso di tutte le autorizzazioni, è arrivato sul luogo il giorno successivo e ha potuto valutare la situazione. Ha quindi constatato che un cospicuo dispiegamento di forze dell’ordine era già impegnato a trattenere gli animali in un campo agricolo prevenendone, momentaneamente, l’invasione delle carreggiate stradali e autostradali. In piena autonomia e senza condizionamenti, è stato deciso di tentare la narcosi a distanza anche attraverso l’utilizzo di un drone dotato di idonei strumenti usati in medicina veterinaria. I cavalli si trovavano al centro del campo, in evidente stato di allerta e atteggiamento di fuga pressoché continuo. Il primo dardo è stato lanciato con successo nei confronti di un cavallo che è rimasto narcotizzato per un breve lasso di tempo ma non è stato possibile procedere alla sua cattura completa. Sono risultati vani gli ulteriori tentativi di avvicinamento e somministrazione di farmaci. Come scritto dall’esperto nella sua relazione conclusiva, “la cattura farmacologica di questi soggetti mediante teleanestesia è piuttosto difficile non esistendo farmaci intramuscolari particolarmente efficaci sui cavalli. Si ricorre quasi sempre ad associazioni di più farmaci e spesso si rendono necessarie più somministrazioni”. Nel pomeriggio dello stesso giorno le condizioni climatiche avverse (forte vento) hanno ostacolato in modo irrimediabile ogni tentativo di cattura. Risultando inefficace ogni tentativo di sedazioni, si è proceduto a misure alternative. Nel frattempo, la Polizia Locale aveva allertato i referenti dell’Università Agraria per trovare un posto idoneo al contenimento degli animali catturati. Alcuni abili e titolati cavalieri insieme ai loro cavalli hanno tentato inutilmente di avvicinare i quattro esemplari, i quali hanno continuano ad allontanarsi evitando ogni tipo di contatto ravvicinato. Solo dopo questo ennesimo tentativo è stata dichiarata inefficace la telenarcosi come metodo di contenimento. Intanto, gli animali si erano portati a ridosso delle strade provinciali Aurelia Bis e Aurelia tratto autostradale ad alto transito veicolare, soprattutto in quelle ore a ridosso dell’esodo delle festività pasquali e per questo ritenuti pericolosi. A questo punto, gli esperti hanno deciso di procedere al loro abbattimento. Tutto è avvenuto sotto il costante e vigile controllo del Corpo Forestale dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Polizia Locale. L’operazione di abbattimento è avvenuta per mano dei veterinari che prima di procedere hanno mostrato alle forze dell’ordine le armi da utilizzare e chiesto di mettere in sicurezza l’intera area per evitare pericoli alle persone. Alla luce di tutto questo (dimostrabile in modo inconfutabile con corrispondenze ufficiali e relazioni conclusive), il primo cittadino ha deciso di procedere con la denuncia, in sede Penale e Civile, di tutti coloro che in questi giorni hanno continuato, in modo costante, a diffondere false informazioni, formulare accuse infondate e soprattutto scrivere minacce di morte sia sui social che inviati nelle e-mail del Comune di Tarquinia”.

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Commosso ultimo saluto a Valentina Paterna

In una Tarquinia scossa dal dolore e con il lutto cittadino proclamato, tante le autorità che hanno voluto essere presenti all’estremo saluto a Valentina Paterna, 42enne consigliera regionale deceduta dopo una breve malattia.Tra loro il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, accompagnato da numerosi assessori e consiglieri regionali (fra cui gli eletti dal territorio Enrico Panunzi, Emanuela Mari, Marietta Tidei), l’on. Mauro Rotelli, il presidente della provincia di Viterbo Alessandro Romoli, i sindaci del territorio (tra cui il tarquiniese Alessandro Giulivi, il civitavecchiese Ernesto Tedesco, la viterbese Chiara Frontini). La messa nel Duomo di Tarquinia è stata officiata dal vescovo Gianrico Ruzza.

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Politica in lutto per Valentina Paterna

Un grave lutto ha colpito la politica locale. E’ morta Valentina Paterna, consigliera regionale di Fratelli d’Italia. Tarquiniese di 42 anni, la Paterna era stata eletta alle ultime regionali con un risultato da outsider nel collegio di Viterbo. E’ stata stroncata dalle complicanze di una grave patologia, un male fulminante che l’ha colpita recentemente. Numerosi i messaggi di cordoglio della politica, tra cui quello di Giorgia Meloni, Presidente del consiglio dei Ministri.

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Memorial Valerioti: tutti i premiati

Con la premiazione alla sala “D. H Lawrence”, il 24 marzo, si è conclusa a Tarquinia la 13esima edizione del “Memorial Emilio Valerioti”. Dario Fortunato è il vincitore assoluto del concorso fotografico; Gino Pepe ha ricevuto il primo premio per la “paesaggistica”; Lorenzo Guglielmi ha vinto nella categoria “natura”; Chiara Valerioti si è aggiudicata il primo posto nella sezione “fotografia di strada e architettura”. Le immagini sono state valutate dalla giuria formata dai fotografi Cristiano Morbidelli, Carlo Panza e Francesca Mauri, dal designer multimediale Tiziano Crescia, dal coreografo Antonio Natali, dallo stilista Roberto Prili di Rado, dalla pittrice Barbara Mellace e dal giornalista Fabrizio Ercolani. “Abbiamo avuto una partecipazione oltre ogni più rosea aspettativa – ha affermato Maria Antonietta Valerioti -. Per molti era la prima volta al concorso. Abbiamo ricevuto fotografie da persone residenti in Francia, Argentina, Germania e Canada; da varie città italiane come Milano, Bergamo, Napoli, Terni, Mantova, Torino; da vari comuni della Tuscia; e dalla cittadina calabrese di San Giorgio Morgeto, paese natale di mio padre Emilio”. Alla cerimonia erano presenti il consigliere comunale e provinciale Stefano Zacchini, l’assessore comunale ai lavori pubblici Maurizio Cerasa e il vice sindaco Luigi Serafini che ha dichiarato: “Emilio Valerioti è per i tarquiniesi il simbolo della fotografia. Il concorso anno dopo anno vede crescere la qualità delle fotografie inviate, grazie a una partecipazione sempre più numerosa e qualificata e all’instancabile lavoro di Maria Antonietta”. “Possiamo affermare che il concorso è diventato un patrimonio culturale della città – ha aggiunto Maria Antonietta Valerioti -. In questa edizione abbiamo poi istituito, quasi per caso, la categoria “junior”, perché alcuni bambini ci hanno inviato le loro fotografie. Vorremmo riproporla nel 2025, coinvolgendo, se ci riusciremo, le scuole. Ringrazio l’Amministrazione comunale per averci aperto le porte della sala “D. H. Lawrence” e tutte le persone che ci sono state accanto nell’organizzare la manifestazione”. Il “Memorial Emilio Valerioti” ha avuto il sostegno di Foto Video Mecarini – Viterbo, Coldwell Banker – Tarquinia, Assonautica provinciale di Viterbo, Camping Village Tuscia Tirrenica, Very Important Pets e Frutteria Calamita.

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Compra un loculo ma lo trova occupato

Va a visitare la tomba che (speriamo tra cent’anni) dovrà ospitare il suo eterno riposo e la trova… occupata. Arriva da Tarquinia una storia che definire surreale è poco. La protagonista è un’anziana signora, che ha acquistato il suo loculo e durante un sopralluogo al campo santo di alcuni giorni fa ha avuto la incredibile sorpresa di vederlo già assegnato a due distinti signori, entrambi deceduti nel 2022. Come sia stato possibile non si sa: quel che è certo è che, dopo la scoperta, sono partite inevitabilmente le lettere. Alla sorpresa della donna assegnataria si è così aggiunta quella degli eredi della coppia defunta, che hanno visto riaprirsi una così fresca ferita (per giunta doppia) dalla diffida dell’anziana acquirente a lasciare libero il loculo appena possibile. Siccome è del tutto evidente che non possono essere certo stati i parenti a “occupare abusivamente” il loculo della discordia, dovrebbe essere il Comune di Tarquinia a mettere una toppa a questa assurda storia. Cosa che si spera faccia in fretta, senza far spendere nulla agli involontari protagonisti di questa storia e con tutto il tatto possibile. Tatto che però, a detta delle stesse vittime dello spiacevole accaduto, finora non si è proprio visto. 

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Elezioni: Martina Tosoni è in campo

“Ringrazio quanti in quest’ultimo periodo hanno sollecitato un mio impegno diretto nell’Amministrazione della Città, e intendo ufficializzare la mia candidatura a Sindaco di Tarquinia per le prossime elezioni amministrative di giugno”: con queste parole, affidate a una nota, Martina Tosoni, ex vicesindaco e assessore del Comune di Tarquinia, ha annunciato la propria partecipazione alla corsa amministrativa del prossimo giugno nella città etrusca. “La mia candidatura non è contro qualcuno – continua il comunicato – mi candido per Tarquinia perché è il momento di realizzare l’idea di una città dinamica, liberale, innovativa, che possa rappresentare un cambio generazionale e intercettare le nuove sfide del futuro con entusiasmo e competenza. Mi candido perché sono convinta che questa città non si piega né alle logiche di potere, né agli schemi predefiniti, perché questa città meravigliosa, che brilla di luce propria, deve essere alimentata con idee, progettualità, competenze e visioni ampie”. “In tale prospettiva e senza alcun fine personalistico, ho deciso di assumermi questa grande responsabilità ed ho voluto annunciarlo in Piazza Cavour davanti al Museo Nazionale Etrusco perché questo è il cuore della società civile e da qui si deve partire; dal nostro passato, dal tesoro più grande per arrivare giorno dopo giorno a scrivere insieme il futuro di questa città. – continua Martina Tosoni – La piazza è il luogo dove i cittadini si incontrano, dove le idee si avvicinano e dove si possono raccogliere proposte dal basso e questo luogo deve tornare ad essere la porta di una città aperta, una città che accoglie, il luogo con cui Tarquinia si presenta agli occhi del mondo”. “Sono pronta a condividere con chiunque vorrà sostenere questo progetto il mio coraggio, la determinazione, la passione, il senso di appartenenza e la voglia di vedere rinascere Tarquinia. – conclude la nota – Gli obiettivi che dovranno guidare questa programmazione sono molti tra i temi principali strettamente collegati tra loro turismo e lavoro. Ma ci sarà tempo di illustrare la squadra e il programma amministrativo che sarà il frutto di condivisione e anche dei suggerimenti di tutti i cittadini che vorranno dare il proprio supporto. Ora è il momento di unirci e lavorare, stringerci amando Tarquinia con tutto il cuore, ogni giorno, perché il cambiamento dipende dalle nostre azioni. Per tutti questi motivi e per tutti quelli che affronteremo lavorando insieme mi candido alla guida della città”.

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Tedesco candidato unitario: c’è il sì di Salvini

E’ arrivato dalla Conferenza organizzativa regionale della Lega del Lazio il nulla osta al bis di Ernesto Tedesco. A indicare il suo nome come candidatura unitaria del Centrodestra è stato direttamente il leader del partito, il Ministro Matteo Salvini. “Laddove c’è un sindaco uscente e una squadra che ha lavorato bene recuperando anni di disastri come a Civitavecchia, non capisco perché si debba cambiare” ha detto Salvini davanti alla platea romana dell’Ergife, tra gli applausi generali, con il primo cittadino Ernesto Tedesco presente in platea. Un messaggio anche a chi ha usato la Lega come taxi. “Laddove qualche alleato ti propone come sindaco qualcuno che era stato eletto a nome e per conto della Lega e che poi ah deciso di tradire e disertare, dico che a me i disertori non piacciono”. Sarà stato sempre a questo comprensorio che erano rivolti gli occhi di Salvini?

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“Strage” dei pini, parte l’esposto

Pini abbattuti a Tarquinia Lido, arriva un esposto alla Procura della Repubblica. Lo ha deciso il consiglio direttivo della Società Tarquiniense d’Arte e Storia per promuovere una forte azione di tutela del paesaggio contro le scelte dell’Amministrazione comunale, unitamente alle associazioni Assolidi, Semi di Pace e La Lestra. Di seguito il comunicato con cui è stata data notizia di questa decisione. “Oggi percorrendo Viale Mediterraneo si ha la netta sensazione che l’equilibrio tra le strutture amministrative territoriali e il paesaggio sia venuto meno. Un intervento massivo come quello condotto al lido, stona in una società moderna in cui campeggiano slogan ambientalisti di sostenibilità, e stupisce per l’alterazione apportata al valore non solo estetico di quella strada, ma perché effettuato in area vincolata non ottemperando alle disposizioni vigenti in materia di tutela, proprio da chi dovrebbe impegnarsi per la conservazione dell’ambiente naturale e culturale, e darne esempio. La tutela del territorio non prescinde infatti dalla cultura, perché paesaggio e territorio sono un bene culturale di primaria importanza, come ben rappresentato dalla nostra Costituzione (art. 9) e dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.L. 42 del 22 gennaio 2004). Non a caso fin dalla fondazione, tra gli scopi statutari del nostro sodalizio c’è anche la salvaguardia del paesaggio e di quanto è caratterizzante del territorio, dove la fascia costiera è stata contraddistinta dall’antichità da una florida vegetazione spontanea di specie arboree della macchia mediterranea, tra cui pini ad alto fusto che a centinaia ne delineano ancora oggi l’identità. La STAS nasce con queste finalità nel 1917, quando l’archeologo siciliano Giuseppe Cultrera, primo direttore del Museo Archeologico Nazionale, volle dotarsi di un’associazione che lo coadiuvasse nell’azione di salvaguardia del territorio. Finalità che sanciscono un legame centenario con gli Organi di tutela dello Stato, alle quali la STAS non è mai venuta meno e di cui, gli ultimi gravosi eventi, ci impongono di riappropriarci per caldeggiare l’attività delle soprintendenze. La voce delle Associazioni locali e dei singoli cittadini, nell’incredulità della possibile attuazione di un progetto malsano in difetto di autorizzazioni, forse ha tardato a farsi sentire e, comunque, non ha sortito l’effetto desiderato di evitare uno scempio, la cui eco purtroppo ha varcato i confini del nostro comprensorio e pare non smorzarsi, sebbene i soliti buontemponi abbiano prontamente tentato di far passare lo sdegno pubblico seguito al taglio dei pini, come un premeditato attacco politico o l’esito di virtuosismi da neoambientalisti. Ormai parlare di possibili soluzioni o di buone pratiche già messe in atto in altri Comuni, appare superfluo, si può solo sperare che il verde restante venga preservato e augurarci che le scelte future non saranno altrettanto sconsiderate, ma volte ad un reale sviluppo del lido che per tanti, troppi anni, è stato relegato ad un’appendice stagionale della cittadina. Le gravi modifiche paesaggistiche che il “progetto di riqualificazione” di viale Mediterraneo hanno comportato, non possono passare in sordina e hanno spinto il Consiglio direttivo a prendere posizione e deliberare la partecipazione dell’Associazione all’esposto presentato alla Procura della Repubblica in comunione con Assolidi, Semi di Pace, La Lestra condannando non solo le scelte operate dall’Amministrazione Comunale, ma anche il metodo decisionista con il quale si è proceduto a giustiziare, nell’arco di 48 ore e senza le opportune autorizzazioni, 62 di pini in area vincolata, senza accettare alcuna forma di dialogo e di confronto. Dopo il parere vincolante e una diffida a procedere da parte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale, anziché perdere la lucidità, si sarebbe dovuto arrivare ad un tavolo di concertazione; agire contro le Istituzioni in un sito UNESCO è stato un atto non solo superficiale ma folle, in aggiunta i modi e le parole supponenti rivolte al Soprintendente da sedicenti giornalisti, denotano scarsa percezione delle funzioni ministeriali e lasciano solo concludere che “errare humanum est, perseverare autem diabolicum”

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La breve fuga di Francesco

Era sparito dalla struttura protetta presso cui si trovava a Tarquinia,. Dopo qualche ora di angoscia, Francesco Matricardi, di 13 anni, è stato però ritrovato. La ricerca si è interrotta a Civitavecchia, a bordo di un treno proveniente da Roma. Chiaramente ci saràà da ricostruire cosa abbia Frfancesco fatto ewffettivamente nelle ore di assenza e se qualcuno lo abbia in qualche misura spalleggiato.

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