A Tarquinia l’arte esce dall’uovo
Un’idea inclusiva, laddove ad uscire dall’uovo è la vena artistica racchiusa dentro ognuno di noi. Ecco la mostra “Pitturiamo per Pasqua”, nata da un’idea di Sandra Inghes con il suo laboratorio “L’Officina delle idee” e con il patrocinio della ProLoco di Tarquinia. Un’iniziativa in corso nei locali riqualificati dell’associazione culturale “Etruria Media” a piano terra di palazzo Vipereschi, al civico 15 di via Giuseppe Garibaldi, dove alcuni quadri dipinti dagli allievi sono visitabili dalle 16.00 alle 19,30. Sandra, oggi non espone lei ma i suoi ragazzi. I suoi allievi quanti anni hanno? I miei allievi hanno dai 7 anni ai 13 per i ragazzi fino ai 60 anni per gli adulti. Ho un’allieva di 60 anni che fa pirografia con pittura, mentre i miei ragazzi fanno pittura con tecnica base e materica. Cos’è la tecnica materica? Il materico deriva come dice la parola da materiale. Quindi per rendere il dipinto tridimensionale vengono usati i più disparati materiali che possono andare dal gesso, alla colla vinilica, alla stoffa, ai pezzi di vetro di uno specchio rotto..che poi non solo stimola la creatività ma è anche una forma di riciclo. Lei nasce come una ritrattista, cosa l’ha portata a dipingere in astratto per poi insegnarlo? Sì, io nasco come ritrattista, ma nonostante fossi molto dotata avevo sempre l’impressione di aver fatto una bella copia di un qualcosa che già esisteva. Dipingere in astratto è diverso, perché l’opera si può scomporre non solo in molti modi figurativi, ma anche con molteplici materie… per questo amo molto il dipinto in materico e lo insegno anche ai miei allievi. Arrivati ad un livello, l’arte figurativa non basta più, mentre con il materico la tela sembra prendere vita. Molti vorrebbero saper dipingere ma pochi poi sono quelli che hanno una dote innata. Come nasce un pittore? Come si accorge che la persona che si rivolge a lei è effettivamente portata per quest’arte? Dapprima chiedo di poter visionare un disegno, poi a titolo gratuito faccio fare una prima lezione di 1 ora come prova, su una natura morta. Da questo posso già rendermi conto se il bambino o l’adulto che ho di fronte possiede il senso delle proporzioni, il tratto, il colpo d’occhio che, come per un fotografo, anche per il pittore è molto importante. Se c’è del talento iniziamo col riprodurre quadri di grandi artisti, dei quali poi racconto brevemente la storia, calandoli nel periodo storico che hanno vissuto… cosicché il bambino possa imparare anche la storia dell’arte. Una mia allieva di 9 anni, per esempio, ha voluto ritrarre un dipinto di Tamara de Lempicka, cosa peraltro per nulla facile. C’è un tema oppure è libero? No, il tema è libero ma verrà fatta dai miei ragazzi un’estemporanea per la Pasqua il giorno 10 aprile, dove dipingeranno come fanno i grandi artisti ovvero sul posto. Cosa la rende più felice dell’insegnamento? Se qualcuno fosse interessato a intraprendere un percorso artistico con lei, dove la può contattare? Sono felice che i ragazzi, soprattutto i più piccoli e anche un bambino “speciale” siano contenti di venire a fare lezione e che con me diventino nel tempo più espansivi. Due ore con me non bastano mai… Sulla mia pagina facebook “L’Officina delle Idee” ci sono tutti i miei contatti.