Sono giorni che alcuni amministratori locali stanno confondendo le acque tra una naturale e condivisa aspirazione alla pace e il sospetto fiancheggiamento al regime dei banditi di Euromaidan 2014. Stanno facendo coincidere di fatto, la solidarietà doverosa alle popolazioni civili investite dal conflitto con il supporto alle politiche scellerate dei golpisti filo occidentali, sostenuti dalla NATO, dalla Ue, dal WEF, da Soros e Rothschild – parlando a nome di tutta la città senza alcuna legittimità. L’episodio più clamoroso, quello della biblioteca illuminata con i colori dell’Ucraina è stato addirittura superato da una nuova e più clamorosa iniziativa. È di ieri infatti la notizia che i bambini e i ragazzi delle medie, verranno utilizzati per le mire politiche della amministrazione comunale. La strumentalizzazione delle giovani generazioni in nome di una pace che – di fatto, regge il gioco alla scelleratezza delle scelte del sedicente governo ucraino è un atto politico infido e che non aiuta i ragazzi a far comprendere la realtà che si configura sotto i loro occhi.
Come già sottolineato, la doverosa vicinanza con concreti atti di solidarietà alle popolazioni colpite dalla guerra (sciagura che come per altre calamità hanno sempre visto Aurhelio in prima linea), in quell’area geografica continuano dal 2014 con il golpe di Euromaidan. Però delle terribili stragi delle milizie nazionaliste ucraine nei territori del Donbass e Donesk – si ricordi anche quella di Odessa – che stanno continuando con bombardamenti sui civili ed hanno già determinato già 15 mila morti di cui centinaia di bambini, non si vedono sui media e non se hanno tracce nelle richieste di questi sedicenti pacifisti dell’ultima ora.
Non è ammissibile fare finta di nulla sui circa settanta conflitti in corso sul pianeta, sui bombardamenti che avvengono quotidianamente in tante zone del mondo, sui milioni di morti e centinaia di milioni di profughi. Scegliere dal mazzo la propaganda di guerra di NATO, USA e UE per giustificare l’utilizzo dei bambini delle scuole è un atto discriminatorio e fazioso. Tra l’altro non rende giustizia alla verità, ci mette in cattiva luce (anche con i tanti amici russi che risiedono e frequentano la nostra cittadina) e non fa la dovuta chiarezza, circa la complessità della situazione del quadro geopolitico internazionale. Basta con le strumentalizzazioni politiche degli studenti, tese a coprire le simpatie personali degli amministratori comunali. Tornino quest’ultimi a fare ciò per cui sono stati eletti: amministrare la città.
Il direttivo del Centro Studi Aurhelio