È a un passo dalle finali nazionali di Miss Italia. Anzi, a una zampa: perché Giulia Gerardi, incoronata miss Eleganza Lazio a Pomezia nelle settimane scorse, sulla passerella assieme alla sua bellezza vuole portare anche un messaggio di amore ed attenzione per gli animali. La 21enne romana in particolare vuole puntare l’attenzione del pubblico sulla necessità di rivolgersi ai canili per scegliere il proprio amico peloso per la vita, come emerge da questa intervista, alla vigilia della sua partecipazione alle prefinali del concorso di bellezza, che si terranno il 4 ottobre in Calabria.
Cosa fa Giulia al di fuori della passerella? E come sei approdata in questo mondo?
Sono una studentessa al terzo ed ultimo anno di economia internazionale, presso la UNINT di Roma (università degli studi internazionali). La scelta del percorso di studi non è stata semplice. Tra i tanti interessi coltivati, mai nessuno mi aveva acceso il cuore, come il mondo della moda. Questo mondo l’ho scoperto un po’ per gioco, quando ho intrapreso una collaborazione con un’agenzia di moda. Dapprima con shooting fotografici e poi sfilando in passerella per AltaRoma, che considero un bel traguardo.
L’Italia ha sempre prodotto l’eccellenza per ogni settore: moda, arte, cibo, motori ecc. Secondo te si dovrebbe tornare a quell’Italia o penseresti un altro futuro per il nostro Paese?
Le eccellenze Italiane sono criticate dagli Italiani stessi, quando in realtà all’estero siamo molto apprezzati. Conosco ragazzi nipoti di immigrati, ormai da molte generazioni ed ancora ci tengono a far sapere di avere origini Italiche, anche se non conoscono neanche la nostra lingua. Al nostro Paese copiano tutto: dal parmigiano reggiano, alla moda…qualunque cosa che venga replicata è nata qui. L’unico problema è che, tranne a Milano, non si investe più come un tempo sulle eccellenze dei capi d’abbigliamento o di qualsivoglia settore. Non so dove arriveremo, ce lo potrà dire solo il tempo ma se riuscirò ad aprirmi una breccia in questo settore, cercherò sempre di raccontare e riportare a casa le nostre eccellenze. Trovo giusto che anche i cittadini si rendano conto della bellezza che li circonda, come patrimonio culturale ed artistico. Molti cittadini romani passano spesso davanti al Colosseo, ma scommetto che solo il 0,5% di loro vi sia entrato, anche solo per una volta.
Certamente è difficile rimanere in Italia, qui servono sempre più specializzazioni e la situazione non volge a nostro favore. Io vorrei fare un periodo a Parigi per formazione personale, per poi tornare e restituire, nel mio piccolo, qualcosa al mio Paese. Sogno di far rivivere la moda a Piazza di Spagna, nella città eterna…l’Italia è impregnata di bellezza ed arte ma si sta perdendo, quasi tutti i miei colleghi vorrebbero andare all’estero per non fare più ritorno; Anche molte scoperte nel settore scientifico vengono fatte da scienziati Italiani, in laboratori esteri e questo mi provoca dispiacere.
Cosa provi e cosa ti affascina della passerella quando la calchi?
Mi sento sovrastata da un’energia che mi fa dimenticare la fatica della giornata di preparazione, le lunghe ore di prove, la paura della platea. In quei pochi istanti sento che il mio corpo diviene tutt’uno con l’abito che indosso, il tempo sembra rallentare ed al centro di quei pochi secondi ci sono soltanto io. Così ho capito che faccio parte di questo mondo, sento di essere nata per questo.
Quali sono gli altri “amori” della tua vita?
Senza ombra di dubbio sono gli animali. Ho da poco adottato un cane, preso al canile della Muratella. Questo canile tenuto molto bene, pulito con un team di persone competenti, che mi hanno assistita nell’inserimento del cucciolo con l’altro cane che ho a casa. Ogni sabato lo porto alle puppy class per farlo socializzare ed addestrarlo. Per principio non ho mai acquistato un cane, né un gatto. Trovo sia sciocco farlo, quando ce ne sono tantissimi che cercano una famiglia e sono bisognosi di affetto.
Descrivendo il Team del canile hai usato il termine “competenti”. Dal momento che ami vedere persone competenti, nel lavoro come sei?
Sono molto esigente ed autocritica. Mi rendo conto che possa essere una caratteristica non sempre positiva. Spesso lo sono troppo con me stessa, anche nello studio. Per converso, negli altri non ricerco la perfezione che ho quando si tratta di me, anzi cerco di tirar fuori il meglio dalle loro doti umane e caratteristiche professionali. In fondo ognuno è diverso, ed è la diversità la vera bellezza. Questo secondo me dovrebbe fare un vero leader: gestire un team, tirando fuori da ogni persona una visione… cucita come un abito, addosso ad ogni individuo.