“Siamo in guerra, dobbiamo reclutare tutti, bene quindi che la giunta abbia fatto propria la mia mozione di consentire ai medici stranieri in Italia da cinque anni di partecipare ai concorsi banditi dalle aziende sanitarie locali del Lazio”. Così Marietta Tidei, consigliera regionale del Lazio del gruppo Misto e presidente della commissione sviluppo economico, industria, ricerca e innovazione.
“A gennaio 2021 avevo presentato in Consiglio questa mozione ed era stata approvata, oggi è passata la delibera di giunta che recepisce l’indicazione della mozione. Per l’assunzione a tempo indeterminato ci vuole comunque una legge dello Stato, prendendo a riferimento però il Cura Italia possiamo ora continuare ad assumere a tempo determinato i medici stranieri, che hanno un permesso di lungo soggiorno da cinque anni e l’iscrizione all’albo dei medici”, spiega Tidei, che è anche membro della commissione sanità regionale.
“Spetterà ora alle Asl laziali- specifica- bandire questi concorsi, ma nelle more del Cura Italia, che già prevedeva questa possibilità nel 2020, si può proseguire ad impiegare i medici di origine straniera, anche se solo per contratti a termine. Quale impatto avrà questa delibera a livello nazionale? So che la presidente di commissione igiene e sanità al Senato, Annamaria Parente, è in contatto con l’associazione dei medici stranieri per chiedere che vi sia una modifica alla norma- risponde Tidei- magari inserendo il provvedimento nel decreto milleproroghe. Mi auguro che questa battaglia trovi una sponda a livello di governo e si proceda con la possibilità di aprire i concorsi pubblici per i medici lungo-soggiornanti in Italia”, conclude la consigliera.