EMANUELA MARI 8. Benissimo ha fatto a chiarire quali siano i termini della situazione sul progetto del Roma Marina Yachting: il consiglio comunale deve assumersi una responsabilità niente affatto leggera, quella di concedere lo specchio d’acqua più prestigioso del porto e quindi la sua stessa immagine. E ogni consigliere deve pensarci attentamente, soppesando pro e contro dell’operazione ivi compresa la effettiva ricaduta occupazionale (a proposito, mica saranno gli stessi che ne stanno cacciando 26?). Si parla di pubblico interesse o no? E allora tutta questa fretta (che non si capisce da dove arriva) rischia di essere una pessima consigliera…
PATRIZIO SCILIPOTI 7. Porto non più antico, porto non ancora moderno. Ma la tradizione che viene rotta proprio in questi giorni – che dovrebbero essere di festa – è quella di posti di lavoro un tempo ritenuti saldi e oggi esposti ai venti del licenziamento, minacciato od eseguito, come nei casi dolorosi della Port Mobility e della Tecnomate. Bene che nel messaggio per i 125 anni della Compagnia portuale il presidente abbia voluto citare la lotta per la difesa della dignità di ogni lavoratrice e lavoratore. Non lasciamo indietro nessuno!
MARCO PAGLIARINI 4. Il dramma sportivo della caduta in B, evitato l’anno scorso, si è impietosamente consumato quest’anno. Se deve servire questo anno d’inferno per rilanciarsi, che non sia sprecato. Rifondare è un obbligo: sotto il profilo agonistico, sotto il profilo societario e sotto il profilo impiantistico. Con un’amara considerazione: le divisioni non pagano mai.