PATRIZIO PRESUTTI 6. La stagione del Civitavecchia si è conclusa e l’ambiente nerazzurro meriterebbe un 8 abbondante. Il gioiello della vittoria in Coppa Italia si sbiadisce però al controluce di un futuro avvolto nella nebbia. Ancor più dopo il divorzio da Castagnari. Non agevola la vicenda stadio Fattori, con le lungaggini del rimpallo tra Comune e Sovrintendenza. Ma l’attesa per l’inaugurazione nel 2024 andrà “ingannata” fondando un gruppo solido, perché il palcoscenico calcistico di Civitavecchia non può e non potrà mai essere l’Eccellenza.
FABRIZIO LUNGARINI 5. Chi troppo in alto va cade sovente precipitevolissimevolmente? Non si strapperà certo i peli della barba per il pagellone insufficiente dopo il voto positivo della settimana scorsa, anche perché il caso “Strong Michelangelo” si è presto rivelato una bolla (e praticamente una balla) social. Che la maccheronica traduzione fosse però comparsa sul totem di viale Garibaldi nelle ore della “demo” post-inaugurazione, è comunque scivolone da non ripetere: non si fanno le nozze coi fichi secchi, né le promozioni turistiche con l’improvvisazione. A proposito, i soloni dell’intelligenza artificiale che risolverà tutto dove si sono nascosti?
ALESSANDRO GIULIVI 4. Ha disseminato di strisce blu il territorio comunale con pervicacia che meriterebbe altri obiettivi, che non il salasso dei residenti (aspettando villeggianti e visitatori, ormai scomparsi). Ma la vera e propria cattiveria di imporre il pagamento dei parcheggi anche a chi deve recarsi a Roma per lavoro (anche per evidenti colpe della sua terra natia) o studio, è parsa talmente una cattiveria ingiustificata da far registrare il record di 650 firme alla petizione on line (e non è ancora finita).