“Il Comitato per Salvaguardia del Convento di Santa Severa estende il suo raggio d’azione e qualifica la sua funzione sociale”, così un comunicato dell’organismo, nato spontaneamente per difendere il complesso dell’Immacolata.
“Dopo i recenti avvenimenti determinatisi a seguito del parere negativo all’abbattimento del Convento, da parte della Soprintendenza e la decisione assunta dall’assemblea dei soci di affiliare il Comitato a Italia Nostra, l’organismo creato circa un anno fa a Via Olimpo a Santa Severa, evolve in una nuova forma. Pur continuando a perseguire la custodia amorevole e combattiva del sito per il quale è nato, viste le molte sollecitazioni portate all’attenzione del Comitato, si è deciso di dare seguito ad un notevole salto di qualità”.
“Affiliandosi ad una organizzazione come Italia Nostra che rappresenta una garanzia morale di altissimo profilo, si può fare affidamento ad una organizzazione qualificata e capillare. Si è quindi inteso convertire il nome da “Comitato di Salvaguardia della chiesa, del convento e del parco della Immacolata di Santa Severa” in “ Comitato di Salvaguardia del Territorio e del Paesaggio”. Nel contempo si è proceduto ad un avvicendamento della carica di Presidente sin qui egregiamente rivestita da Daniele Crespi – al quale vanno i ringraziamenti di tutti coloro che hanno promosso e sostenuto il Comitato. I membri del direttivo hanno dunque esteso la composizione dello stesso al Prof. Ezio Sina che nei prossimi giorni, assumerà – dopo aver accolto l’unanimità del voto degli attuali membri – la carica di Presidente del “Comitato di Salvaguardia del Territorio e del Paesaggio”. Allo stesso – figura di indubbia qualità e competenza, rivolgiamo un particolare augurio e promettiamo un solido sostegno, al fine di poter perseguire gli obiettivi per i quali il Comitato è nato e si è evoluto, in un uno strumento teso a salvaguardare i presidi culturali, storici e archeologici su tutto il nostro territorio”.
“In questo clima di forte tensione ideale e collaborativa, ci auguriamo che il lavoro divenga contributo di tutti e possa armonizzarsi e integrarsi in questa nuova forma organizzativa per i futuri obiettivi” concludono dal direttivo del Comitato.