Matteo Renzi ha lanciato oggi dall’aula Pucci gli Stati generali dell’energia del suo partito, Italia Viva.
Dopo i saluti in una sala gremita e l’introduzione della consigliera regionale Marietta Tidei, l’ex premier ha descritto la grande urgenza di questa fase, l’energia appunto, messa in crisi da una crisi, quella ucraina, che ha nella Russia il chiaro ed unico responsabile, ha detto il leader di Italia viva, che ha attaccato la politica dei troppi no. “L’Energia è la priorità delle declinazioni del conflitto ucraino. Sei mesi fa Roberto Cingolani alla nostra scuola di politica aveva detto ‘apro al nucleare’ e si scatenò il finimondo. Ora il premier Draghi lo ha detto in Parlamento. Nel frattempo si è capito che c’è bisogno di una svolta”. Particolarmente severo il giudizio sui no dei 5 Stelle alla Tap e non solo: “Il simbolo di questa logica dei no è quell’assessore della giunta Zingaretti, che noi come Iv sosteniamo, la grillina che si chiama Roberta Lombardi -che sarebbe la parte buona dei grillini, pensa gli altri…- che appena arrivata cosa ha fatto? Ha bloccato le rinnovabili”.