Alla fine le tante rassicurazioni giunte dalla Regione Lazio, in particolare quelle dei consiglieri regionali che questo territorio ha espresso, sono rimaste lettera morta. Il megadigestore di rifiuti da 120mila tonnellate all’anno si farà a Civitavecchia.
Ma dal Comune il sindaco Ernesto Tedesco promette battaglia: «Ho fatto mettere a verbale», dichiara il sindaco Tedesco, «la nostra assoluta contrarietà avvalendomi di tutti i poteri che la legge mi offre a tutela dell’ambiente e della salute dei miei concittadini. La Conferenza dei servizi si è svolta in un clima surreale e ne scaturisce un provvedimento sicuramente pregiudizievole per la nostra città e per il nostro territorio. Ancora una volta la Regione, che attraverso i suoi rappresentanti tanto parla di ambiente e salute, si è dimostrata in netta contrapposizione con il territorio e con le sue esigenze che puntualmente abbiamo posto all’attenzione della Conferenza dei servizi. Ci opporremo con tutte le nostre forze e con tutti i mezzi a nostra disposizione presso le sedi competenti affinché questo scempio non trovi attuazione. Ringrazio le associazioni ambientaliste che, uniche, sono fattivamente intervenute, e prendo atto che la politica, quella solo ed esclusivamente parlata e che governa la Regione, non ha offerto alcun valido apporto se non semplici parole prive di contenuti sostanziali».
«Ho sostenuto il sindaco con orgoglio» ha detto il vicesindaco Manuel Magliani, assessore all’Ambiente, «nella scelta di invocare l’art. 216 del Regio Decreto del ’34, non per accettare una servitù ma per vietarla, riscontrando con rammarico di non aver avuto alcun tipo di sostegno da parte di chi ha qualificata rappresentanza del territorio sia in Comune e sia presso la Regione Lazio. Questo progetto va avanti da un anno e non c’è stata alcuna iniziativa da parte dell’opposizione locale (che è maggioranza in Regione), per scongiurarne l’approvazione. Si va avanti con decisione per porre rimedio ad una decisione scellerata che vuole trasformare questo territorio in una pattumiera».