La delibera con la quale Civitavecchia aderiva alla nuova provincia “Porta d’Italia” è abrogata. Stamane il consiglio comunale ha infatto revocato la precedente delibera (risalente ad aprile) con cui si lasciava l’area metropolitana di Roma per rivedere l’assetto istituzionale del territorio, alla luce della creazione di un ente che avrebbe racchiuso tutti i Comuni della fascia costiera nord del Lazio, da Fiumicino a Montalto di Castro, compresi alcuni dell’enetroterra.
Davanti alle proteste delle opposizioni, il sindaco Marco Piendibene ha illustrato i vantaggi di restare nell’area metropolitana di Roma, attaccando polemicamente i colleghi Pietro Tidei di Santa Marinella e Mario Baccini di Fiumicino, sostenitori dell’iniziativa. Ha quindi allargato alla riforma della legge Delrio l’orizzonte della questione, rimandando quindi al ripristino delle province ogni decisione in merito al futuro assetto istituzionale.
Dai banchi di Fratelli d’Italia Massimiliano Grasso ha raccolto l’invito di alcuni comitati cittadini e ha quindi annunciato che partirà la raccolta di firme per l’indizione di un referendum abrogativo della delibera che oggi stessa è stata approvata, con 16 voti della maggioranza di centrosinistra.