L’ultimo consiglio comunale a Santa Marinella va in archivio con un inerzia di polemiche. Nell’assise cittadina del 26 gennaio sono stati deliberati i quesiti referendari che la cittadinanza sarà chiamata a confermare: affidamento a privati dello stabilimento Perla del Tirreno, Ex-Fungo, loculi del cimitero, gestione parcheggi a pagamento e Farmacia Comunale.
Alla forte protesta di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, contraria all’indizione di un referendum in questo momento di emergenza sanitaria, ha replicato la consigliera Maura Chegia: «La campagna referendaria non viene affatto ridotta in quanto essa è consentita dal trentesimo giorno antecedente fino al giorno di venerdì precedente la data di votazione e questi termini non sono stati interessati ad alcun emendamento» Chegia, già delegata alle Pari Opportunità, rinvia al mittente anche le accuse sul mancato buon costume istituzionale dell’ultimo consiglio comunale: «Non ho detto che il Consigliere Casella fosse “chiacchierone” come falsamente virgolettate nel vs comunicato mentre non posso fare a meno di notare come abbiate taciuto la reazione violenta ed intimidatoria, direi fascista, del consigliere che ha sbattuto rumorosamente le mani sul banco e ha urlato sovrastando la mia voce durante il mio intervento, per non permettermi di smentire una sua errata affermazione. Questo non vuole certo giustificare l’espressione fin troppo genuina e spontanea del Sindaco ma mi pare che si utilizzino doppi metri di giudizio».
Lorenzo Leoncini