Civitavecchia. Sabato mattina al mercato il primo banchetto organizzato dal Comitato promotore per la raccolta firme per il referendum sulla nuova provincia “Porta d’Italia”. L’obiettivo, come ricordato dai promotori dell’iniziativa, è quello di dare la possibilità ai cittadini di esprimersi sul futuro del territorio, ovvero rimanere con la vecchia Provincia di Roma o aderire ad una nuova provincia autonoma.
Un’iniziativa che ha l’intento di ottenere un consenso trasversale, civico e politico, come testimonia la presenza di Roberto Melchiorri come presidente dell’associazione Civitavecchia c’é, il capogruppo dell’opposizione Massimiliano Grasso e il coordinatore locale di Fratelli d’Italia Paolo Iarlori.
Serviranno almeno duemila firme per portare l’iniziativa in Consiglio comunale e procedere così con l’indizione del referendum. Il quesito che si intende sottoporre ai cittadini è molto semplice: “Vuoi eliminare la delibera del consiglio comunale n.66 del 16 luglio 2024, per far sì che torni efficace la delibera di Consiglio comunale n.42 del 23 aprile 2024, con cui il Consiglio comunale aveva approvato l’istituzione della nuova Provincia Porta d’Italia comprendente, oltre a Civitavecchia, i comuni di Fiumicino, Ladispoli, Cerveteri, Tolfa, Allumiere, Santa Marinella, Tarquinia e Monte Romano?”.
Incoraggianti i dati sulla raccolta firme a pochi giorni dall’avvio. E’ possibile firmare presso la sede dell’associazione Civitavecchia C’è al Ghetto oppure presso la sede del circolo di Fratelli d’Italia in via Carducci (dal lunedì al venerdì, dalle 16.30 alle 19.30).
Lorenzo Leoncini
