Post voto letteralmente rovente a Cerveteri. Da parte di Insieme per Cerveteri, lista civica che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Anna Lisa Belardinelli (rimasta esclusa da un clamoroso ballottaggio per una manciata di voti) arriva un’analisi spietata di ciò che è avvenuto. “I vertici romani di Fratelli d’Italia, dopo la sonora sconfitta del centrodestra a Cerveteri, dovranno dare qualche convincente spiegazione per la loro scelta, visto che oggettivamente – finita l’era Pascucci – tutti si aspettavano un ritorno al governo del centrodestra. E ci si aspetta che siano accertate le responsabilità”.
Chiaramente emergono retroscena: “Come è noto Roberta Angelilli, dirigente di Fratelli d’Italia, ha osteggiato fin dall’inizio, insieme all’ex senatore Andrea Augello, la candidatura di Anna Lisa Belardinelli, voluta trasversalmente dalla città come testimoniano i risultati ottenuti da sola al primo turno. Lei da sempre in FDI, diversamente dai due ex big della destra, già transitati per Ncd e per Forza Italia.
Il peccato originale dell’avvocato cerveterano sarebbe stato quello di non appartenere alla loro corrente politica, come più volte affermato dall’On. Marco Silvestroni, responsabile provinciale di FDI. Vociferio che si è diffuso in questi mesi proprio perché avvenuto in sedi pubbliche”.
Inevitabile anche il riferimento a Civitavecchia, laddove Fratelli d’Italia è finita in un cul-de-sac dopo tentativi più o meno sotterranei di comportare la caduta del sindaco Tedesco. “Il duo Angelilli/Augello che pare mirare all’assoluto controllo del litorale nord, già artefice di insanabili spaccature a Civitavecchia, sarebbe stato contrario anche all’apparentamento tra Moscherini e la Belardinelli, ma a quel punto si sarebbe imposta la Federazione di FDI. In questo quadro, nonostante le forzature effettuate nei mesi, compresa la sconfessione di un’assemblea degli iscritti a FDI che ha confermato unanimemente che si dovesse puntare su Anna Lisa Belardinelli, Roberta Angelili e due suoi accompagnatori si sono presentati al comitato di Moscherini per seguire lo spoglio del ballottaggio. Forse sarebbe stato più prudente lasciare che il risultato maturasse tra i protagonisti cerveterani, fatto sta che il clima fin dall’inizio non è apparso dei migliori, fino ad assistere a rispostacce pesanti quando nei commenti allo spoglio veniva ricordato che il centrodestra avrebbe vinto al primo turno se gli ex parlamentari romani fossero rimasti al loro posto. Invece la pressione è stata fatta arrivare fino all’on. Lollobrigida, con richiesta di sostituire la Belardinelli, acclamata candidata sindaco con un plebiscito nella riunione di FDI”.
“Tra l’altro occorre ricordare che Moscherini, dopo essere stato sindaco di Civitavecchia è stato due volte candidato sindaco (perdente) a Tarquinia. Per un manager del suo calibro ci si aspettava una maggiore sensibilità da parte del centrodestra, prima di mandarlo al macello e chiuderne traumaticamente il percorso politico. Prima infatti erano stati avanzati altri nomi per conto della corrente di cui sopra, impresentabili, ma l’obiettivo era solo quello di fare fuori i dirigenti locali di FDI, tra cui il coordinatore Frittellini”.
Ma veniamo nella situazione sfociata in una tensione ai limiti della rissa ieri sera: “In questa bolgia l’ex on. Angelilli ha perso la calma, si è avvicinata urlando alla Belardinelli fino a dare uno schiaffo in pieno volto a un ragazzo che aveva cercato di frapporsi per evitare un contatto tra le due. Fatto sta che la situazione è trascesa e l’accompagnatore della Angelilli, un certo Holljwer, si è avvicinato animosamente al ragazzo, accendendo la miccia da cui è scaturita una rissa. Conclusione: un uomo della coalizione di Belardinelli è stato colpito e refertato, stessa cosa pare sia accaduta per Hollywer”. Ricostruzione questa, giova ricordarlo, che è una versione di parte dei fatti avvenuti a Cerveteri ieri sera.
“Il partito di Giorgia Meloni, che aveva il risultato in pugno, dovrà ora fare una lunga riflessione non solo sul pessimo risultato elettorale, ma anche sui killer politici che arrivano dall’esterno sul territorio con probabili altri intenti, spesso senza alcun titolo, delegittimando le gerarchie locali della loro stessa parte. Uno spettacolo complessivamente scoraggiante per quegli italiani, di qualunque parte politica, che vedono in Giorgia Meloni una leader coerente e innovatrice. Anche di questi vecchi minuetti partitocratici”, concludono da Insieme per Cerveteri.