Aprile 1, 2025
Spaccio nei boschi, minacciano i carabinieri con un machete: arrestati
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Spaccio nei boschi, minacciano i carabinieri con un machete: arrestati

Un’altra operazione antidroga portata a segno nei boschi del litorale a nord di Roma. Questa volta però i responsabili del market della droga hanno dato vita a duna reazione violenta, tentano di assalire con armi alla mano i carabinieri. Le tre persone individuate dagli investigatori dentro un accampamento allestito con tende avevano infatti, oltre a decine di dosi di eroina, ventitrè grammi di cocaina e modiche quantità di hashish, anche un machete, alcuni coltelli e una mazza che hanno impugnato durante le concitate fasi dell’arresto, cosa che gli è costata l’accusa di resistenza e minaccia a pubblico uffuciale, oltre che di spaccio. I tre, tutti stranieri, si trovano ora in carcere a Civitavecchia.

Ma ecco la nota ufficiale dei Carabinieri sulla vicenda:

Nell’ambito di un’attività mirata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Stazione di Tarquinia hanno tratto in arresto tre cittadini stranieri, ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.

L’operazione si è svolta in un’area boschiva del comune di Tarquinia, dove i militari hanno individuato alcune tende occupate dai tre soggetti. Durante le fasi di identificazione, gli individui hanno opposto resistenza, minacciando i Carabinieri con coltelli e un machete. Grazie alla prontezza e alla professionalità del personale operante, i tre sono stati rapidamente bloccati e disarmati.

Nel corso delle perquisizioni, sono stati rinvenuti e sequestrati 52 dosi di eroina, 23 grammi di cocaina, un grammo di hashish, nonché le armi utilizzate per minacciare i militari, tra cui un coltello, un machete e una mazza da baseball. Uno degli arrestati ha tentato la fuga impugnando la mazza, ma è stato prontamente raggiunto e immobilizzato.

I tre soggetti sono stati trasferiti presso la casa circondariale di Civitavecchia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’operazione, che si inserisce in un contesto più ampio dell’azione di prevenzione e contrasto dei reati in genere, costituisce una concreta e decisa risposta al crescente allarme sociale suscitato dal consumo di droghe, soprattutto tra giovanissimi, e conferma il costante impegno dell’Arma nelle attività di contrasto all’uso ed allo spaccio di stupefacenti.

Presunzione di innocenza: il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva